Recensioni per
Dai diamanti non nasce niente...
di Mana

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
30/03/07, ore 10:16

bellissimo, mi piace tanto anche se è estremamente triste e commuovente.

Recensore Junior
20/01/07, ore 18:24

Penso che nelcommentare dirò l'esatto contrario degli altri. Ma con calma..intanto mi piace e l'ho letto tutto cosa che non faccio mai xkè d solito dopo un po' mi rompo. E' bello. Mi è piaciuto. Io non sono capace di scrivere così purtroppo. Però dato che è inutile incensarti senza consigliarti..ti dirò cosa non mi piace: 1) i dialoghi stonano con la parte di pensiero...cioè il soliloquio di fabrizio è diciamo "a tutto tondo" e anche se in certi punti diventa un po' pesantuccio è comunque carino. invece i pochi dialoghi sono abbastanza piatti e impersonali. 2)dal punto di vista emotivo la storia c'è e anzi nella descizione delle emozioni sei brava anche ma ogni tanto cadi nel melodramma e mi spiace perchè sono cadute di stile pesanti. 3) la pecca più grande è però sulla caratterizzazione del protagonista. L'idea è buona. Il personaggio è ben descritto come ambiente, come storia come aspetto tuttavia il suo io pensante è irreale: si sente benissimo che sei tu a descriverlo e non lui a pensare. Sia perchè è un po' artificioso, sia perchè è troppo "analitico"...cioè sembra che più che pensare passi il tempo a leggere se stesso raccontato o a sentire uno spicologo che lo analizza. L'autoanalisi ci sta soparatutto se il tipo è così freddo solo triste e conmpolessato però la fai troppo e lo appiattisci.il pensiero è sensazioni, sprazzi di idea, impressioni fugaci...Fabrizio è...come dire una specie di analisi descrittiva di pensiero...leggendolo non riuscivo sempre a calarmi nel personaggio poerchè la maggior parte delle volte sentivo te dietro che scrivevi e lo descrivevi e non lui che pensava. 4) il linguaggio è irrealistico. se lui è una marchetta di 17 anni orfano e che ne ha passate -da quello che dici -di cotte e di crude insomma non parlerebbe ne penserebbe di sicuro così ...cioè se dai diamanti non nasce niente però tu nn metti letame..ecco mettiamola così;) comunque scusa la pappardella...è una storia molto bella

Recensore Junior
18/01/07, ore 17:42

Uhma...particolare la piega che sta prendendo questa fiction... mi piace davvero moltissimo. Fabrizio sta rischiando sriamente di andare alla pari con Alan... ^^MA NNOOOOOOO Non potrebbe mai accadere!!! ^_* Janet Ps Ti ho mai detto che l'idea degli anacrostici è bellissima? Io li adoro! ^^ Al 2o Genuary ....!

Recensore Junior
12/01/07, ore 18:49

A parte l'inizio -"Stanco di questa vita, stanco di questa mia anima che grida vendetta verso il mondo, verso le persone, verso la vita stessa..."- che nella parte che ho riportato e in quella subito dopo è un po'banale e che da un po'l'impressione di averla già sentita, il resto è interessante e davvero molto molto ben scritto. E'scorrevole, riesce a dare emozioni forti senza usare paroloni né termini impensabili. Ci sono modi e modi di scrivere, per quello che stai scrivendo tu, questo è il più adatto, e devo dire che a questo punto sono davvero curiosissima di leggere anche questo seguito, oltre a quello di "Fidati di me...ti prego!" Fabrizio mi ha preso moltissimo, è una specie di Alan ma molto più cupo... Credo che aspetterò un po'e rapirò entrambi...eheheheh XD Ma tu lo sai che scherzo, dai... Sono una tua sostenitrice accanita, non ti farei mai un torto simile ^_* Sentimentalismi a parte, non vedo l'ora di poter leggere il seguito, domani, anche se non o se riuscirò a recensire perchè sono molto impegnata...sappi comunque che mi hai davvero soddisfatto, e che spero anche questa prenda una piega romanticona, specie perchè mi spiace vedere il povero Fabrizio in quelle condizioni...ç__ç Un bacione enorme, miraccomando, stai su ^^ Janet Mourfaaill PS Hai visto che anche se un po'in ritardo, il commentino te l'ho lasciato? ^_* Meglio tardi che mai!

Recensore Junior
12/01/07, ore 18:33

Questo capitolo è davvero bello. Mi è piaciuto parecchio, trovo che lo stile sia migliorato tantissimo, anche rimanendo in una nota malinconica. Mi è piaciuto moltissimo, soprattutto il fatto che non debba per forza trovare qualcuno che gli cambi la vita. Infatti, Alessandro è si inverosimile, come appaizione, ma lo svolgimento del resto è a dir poco perfetto. Il fatto che non facciano molte domande e che comunque lo accettino ma restino sulle sue, è molto realistico e ben impostato, e mi è piaciuto molto. Hai saputo rendere possibile anche un avvenimento che generalmente non capita mai, e davanti al quale chiunque tenderebbe a reagire diversamente da come ha fatto Fabrizio. Mi hai stupito molto, e la lettura è stata scorrevole e allo stesso tempo siflessiva e profonda. Unico piccolo appunto che voglio farti è il fatto che Fabrizio chiami sua madre "la mia mamma"; forse tu lo scrivi con uno scopo, ma il mio consiglio è sostituirlo con un "mia madre" quello che usi tu è un po'infantile, e toglie un po'la credibilità dello stato d'animo del protaginista. Per il resto non posso che farti i miei complimenti, davvero davvero brava! ^^ Ora corro a leggere anche quello seguente, a questo punto mi hai reso davvero moooolto curiosa XD Ti mando un gran bacione, sei davvero brava ^_* Janet

Janet Mourfaaill
19/12/06, ore 11:43

Uhm...mi piace abbastanza, ma ci sono parecchi luoghi comuni, in questa ff, forse anche perché molto più profonda e introspettiva. Tanto per fare qualche esempio, è molto tipico autocommiserarsi dicendo che la propria vita è una merda, che da quando manca una certa persona tutto è andato a puttane ed altri termini simili. Le parolacce -che io per prima uso quando voglio rendere l'idea, non te lo faccio notare perché mi danno fastidio, anzi- a volte danno un senso di soddisfazione, cioè che esprime quello che il protagonista vorrebbe trasmettere, ma a volte, come in questo caso, non aiutano e anzi impoveriscono un po'il tutto. mi spiego: ci sono molte frasi un po'scontate, del tipo "Ah, poi ci sono gli altri. Quelli stronzi, quelli che vivono la bella vita, che non hanno mai guadagnato nulla, che non possiedono nulla di ciò che usano...” “Lei non aveva fatto nulla di male, non ha mai creato dolore nella vita degli altri, è sempre stata rispettosa di ciò che aveva, non si è mai lamentata di nulla... eppure il destino ha scelto proprio lei quel giorno. Il destino, oppure il caso. Ma questo non ha importanza; lei è morta, e non tornerà mai più...” sono frasi concepite bene, ma che cadono un po’nel banale se non si usano un po’delle parole alternative. Sono concetti molto usati, quelli della bella vita che fanno la gente agiata e la perdita di una persona cara, soprattutto in una storia, ma appunto perché è un argomento così trattato e sentito dire parlarne in questo modo lo getta un pochino nella palesità. Detto questo ci sono anche cose molto belle, come il fatto che nonostante tutto il protagonista noti la foto, il particolare a casa del suo “cliente”, la sua autodefinizione, la sua indifferenza per tutto quello che lo circonda. Il secondo capitolo, invece, mi è piaciuto un po’di più. Mi aspettavo più o meno lo stesso visto il titolo, ma è abbastanza ben strutturato e i sentimenti non sono banali, il più delle volte anzi, interessanti anche da un punto di vista oggettivo. Nel complesso è una storia ben impostata, che magari dovresti semplicemente rivedere in certi punti. Spero che questo commento non ti abbia offeso in alcun modo, perchè non era mia intenzione e tanto meno penso che sia una cosa illeggibile e indegno di considerazione, anzi, sennò non sarei qui a scrivere no? ^_* Spero di leggere presto il 3 capitolo, ti mando una valanga di bacioni enormi, continua il meraviglioso lavoro che stai intraprendendo, noi ti sosteniamo! ^^ ciao! Janet Mourfaaill

Nuovo recensore
05/12/06, ore 19:04

Ogni sentimento, sensazione e stato d'animo di Fabrizio è espresso con una profondità che lascia senza parole, ed il suo dolore pare quasi tangibile. Sembra prenderti per mano e condurti nel suo mondo oscuro e fatto di nostalgia, così lontano dalla vita alla luce del sole che conducono gli altri adolescenti rispetto a lui, già costretto a crescere prima del tempo, ed in modo del tutto disincantato. Un'eccellente introspezione psicologica che si muove tra le fila di un racconto, dal contenuto per certi versi più "adulto" rispetto a "Fidati di me...", che ti stringe il cuore e costringe a vivere sogni e desideri insieme con il suo protagonista. Bravissima come sempre, cara!! Ed aggiorna presto! ^___^ P.S. L'idea dell'acrostico è eccezionale, non mi stancherò mai di dirtelo! ^_-