Cara Margherita,
eccoci all'ultima puntata della tua favola. Si comincia subito notando uno degli stereotipi che tu hai volutamente ripreso: il servo del cattivone è stato incarcerato per un motivo ingiusto dalla cattiva principale, obbedendo, nella logica morale della favola, sia al bisogno di punire lui senza sporcare le mani dell'eroe, sia di rimarcare quanto la regina sia immersa nel suo ruolo di profonda malvagità e quindi meritevole della peggiore delle punizioni.
Infatti nella scena finale, che ricorda la fine di Grimilde, lei stessa provvede involontariamente a somministrarsi la pena capitale, ancora senza sporcare le mani dell'eroe che è libero di sposare l'amata e di vivere felice e contento con lei non appena la piazza d'armi è stata spazzata. Non importa poi molto che quella balaustra non avrebbe ottenuto l'approvazione dei moderni ispettori dell'ASL.
Il gesto generoso di risparmiare la vita allo sfortunato sicario è stato premiato quando costui, entrato in sala al momento più opportuno, ha testimoniato inequivocabilmente per il nostro eroe.
Un altro personaggio che ho visto echeggiato è Ulisse, al suo rientro nella reggia d'Itaca sotto le spoglie di un mendicante e riconosciuto da un'ancella. Per fortuna nella tua favola non c'era uno stuolo di proci da ammazzare, altrimenti la morale ne sarebbe uscita malconcia... solo un nobile quanto passivo usurpatore da esiliare.
La mia scarsa cultura sulle favole classiche si ferma qui, ma sono certo che avrai ripreso altre fonti d'ispirazione che non ho saputo riconoscere.
Con questo racconto hai fatto un gran bel lavoro che echeggia perfettamente lo stile delle antiche favole ed è al tempo stesso gradevole da leggere, riportando alla mente ricordi risalenti ormai all'infanzia.
A presto, spero
Max :)

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Nella miglior tradizione..Neal risparmia il suo nemico, e questo tornerà a suo favore, per ricompensa morale. E così la malvagia regina che inciampa sulla tenda e cade dalla finestra è tanto Grimilde (disney).
anche per una ignorantella del fandom come me, non c'era mica bisogno che spiegassi nulla , alla fine! ;)
gli stereotipi della fiaba sono eterni, come quelli delle leggende, è per quello che funziano sempre, dovunque per chiunque; parlano di storie universali, nella nostra memoria genetica, si può dire.
il bene che trionfa sul male..fosse vero! accontentiamoci di sognarlo, è già qualcosa!
NMeal avrà la sua bella principessa ed il suo trono, Peter e Betty resteranno felicemente insieme, lo spirito Moz (mio preferito di questa long) continuerà a fare delle opere buone...
e i cattivi a morte!no? solo l'esilio? peccato..io sono più sanguinaria!
è stata fantastica...adesso sai che devi fare per la tua amichetta?
linkarmi qualche tua OS su personaggi che io possa seguire...mi disperdo nella tua produzione! per favore.....
aspetto fiduciosa! sempre tua, setsuna

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l'ho letta tutta d'un fiato...
quello che più mi ha colpito, più della storia, è il tuo modo di scrivere...davvero sembra di leggere un libro stampato, hai adeguato il tuo stile a quello di una favola, non c'è una parola che sia fuoriposto, tutto è chiaro, lineare, tutto quello che scrivi si disegna facilmente nella mente
davvero complimenti
non sono particolarmente amante delle favole in generale, ma sembra che i protagonisti di WC siano stati creati apposta per la tua di favola..
brava 

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Ok. Il lieto fine d'obbligo è perfetto. La degna e dolce conclusione di una bellissima fiaba, ma ho alcune cose da dire.
Peter capitano della guardia? Siiii!!!! E quando s'ingelosisce x poi tornare in se ? Il vero animo di Peter Burke che noi conosciamo e amiamo!
Si, si, si complimenti di cuore x questa bella storia e grazie, di nuovo, per la dedica

Una favola indubbiamente classica rivisitata con i personaggi di White Collar in un modo originale "al punto giusto", senza voler strafare. E questo non può che essere positivo.
Moz chiave di volta della storia mi piace, e mi piace molto, ma forse proprio per questa premessa l'ho trovato poco presente, poco "guida e aiutante" di Neal. Se ci può stare l'abbandonarlo da Adler come Merlino fece con il cinquenne Artù, al solito modo mi sarei aspettata una sua presenza più attiva nella vita del giovane principe, una volta diventato adulto. Così mi sembra solo un "modo facile per vincere i combattimenti"; a parte portarlo da Adler non ha influito in nessun modo nella sua crescita. (A questo proposito, Adler mi sarebbe piaciuto fosse stato più meschino, come in originale. Ma io ho un crush tutto particolare per lui.)
Mi è piaciuto Fowler, il suo ruolo e anche il suo esser spaventato da Moz all'inizio e 'salvatore', in qualche modo, di Neal alla fine.
Elizabeth è lei, in tutto e per tutto, e Peter è perfettamente calato nel suo tempo. Mi son chiesta fin dall'inizio come li avresti fatti apparire -- ad un certo punto mi sono chiesta SE li avresti fatti apparire XD -- e devo dire che, tutto sommato, non sono rimasta delusa.
I cambiamenti di rapporti ci stanno tutti, e non stonano né con il mondo della fiaba né con la storia originale.
Solo devo ancora decidere se ci sono "idee narrative" di troppo o se, semplicemente, nella voglia (?) di fare qualcosa di corto hai volutamente lasciato poco dette certe cose. Ci sono diversi punti che mi sarebbe piaciuto vedere sviluppati di più, quanto meno per quel che riguarda Neal. (Partendo dal titolo, insomma mi sarei aspettata almeno qualcosa di più sul suo periodo da Adler, su cosa lo facesse essere il "principe dei truffatori" e non il "principe e truffatore".)
Di Kate e Keller non ho ancora parlato, credo perché non c'è molto da dire. Kate succube del padre è molto in linea con la Kate succube (seguace? Ancora devo farmi un'idea del canon) di Adler. Matthew... Ci sta in questa storia, nel ruolo che gli hai dato, anche se forse è quello che mi lascia più perplessa, ma non sono sicura del perché.
Insomma, un giorno riuscirò a lasciarti solo un "bella, complimenti", senza se e senza ma. XD
Attendo la prossima fic!
Vero
(Recensione modificata il 23/05/2012 - 02:38 pm)

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