Scusami, ho letto la prima riga ed ero tentata di chiudere. Ma poi mi sono detta che se nessuno ti dicesse nulla non avresti possibilità di correggerti e crescere e non mi sembrava giusto.

Dunque, prima di tutto: presentazione. Deve accattivare il lettore, non farlo scappare! Limitati a introdurre -appunto- la storia, senza commenti come "E' la mia prima storia" o "Recensite". Esistono le note d'autore per queste esigenze, basta inserirle prima o dopo il testo. Facile e veloce :)
Secondo: punti. Cosa ti è venuto in mente? Cioè, può essere una questione stilistica, va bene, lo stile nominale, va bene, ma mi sembra un po' esagerato in questo caso.
Terzo: html. Lo trovi qui http://www.efpfanfic.net/stories.php?action=editor, ma lo vedi facilmente in fondo alla scheda per editare: quando c'è quel riquadro bianco, appena sotto ci sono i due collegamenti, per l'editor di efp e quello NVU. Io preferisco quello di efp, ma sono gusti. Prova a usarlo nelle sue infinte possibilità, poi quando ci hai preso la mano usalo nelle tue storie!
Quarto: sezione. Dubito che questa sia la sezione giusta, immagino più una romantica o generale. Il 'generale' salva spesso la situazione! E poi è una scelta abbastanza semplie quella della sezione, in realtà: pensa, se la tua storia fosse un libro, in che genere sarebbe: è un noir? Un giallo? Un racconto romantico? O è storico? E' un giochetto banale ma che aiuta.
Quinto: beta. Ho sentito dire a qualcuno che usare una beta è degradante ma non è affatto così: io stessa sono beta e betata e la cosa non mi turba in nessun senso. Una beta, specie se ha più esperienza di te e non è una tua amica intima (certo, magari non provare con una sconosciuta, ma non può essere la tua migliore amica), ti aiuta e supporta in tutto, dalle idee alla progettazione alla stesura alla grammatica al lessico alle impressioni che le dà il tuo testo da lettrice, fino all'editing, con annessi e connessi problemi di sezioni e avvertimenti. Insomma, trovatene una e tienitela stretta: sono un tesoro.
Sesto: recensioni. Non è propriamente inerente alla storia in sé, ma è normale scoraggiarsi quando si hanno poche ( o nessuna) recensioni e/o recensioni critiche. Rigaurdo alla scarsità di recensioni non ti crucciare: è un problema diffuso. Per le recensioni critiche, invece, ti consiglio di tenertele preziose, e non perché ci sono qui io che te ne scrivo una, ma perché sono occasioni di miglioramento. Brucia, lo so, ma metabolizzale con calma e vedrai che ti aiuteranno a crescere come persona e come scrittrice.

Detto questo termino qui il papiro.
Continua a scrivere e a migliorarti!

-Anna.