Recensioni per
Citizen Erased
di Talesteller

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
23/06/13, ore 17:58

Inizio con il dire che le recensioni non sono il mio forte e quindi questo sarà un semplice commento. Ho amato questo racconto, adoro il tuo stile, sei riuscito a evitare la banale successione di fatti e a raccontare la storia attraverso i flashback rendendola avvincente. Non vedo l'ora di leggere altri tuoi racconti. -MFKM

Nuovo recensore
17/06/12, ore 23:06

Recensione complessa sotto molti punti di vista. Il modo di scrivere è molto serrato e piuttosto curato, più in stile Heinlein che orwelliano, mi sembra. Alcuni passaggi forse sono un po' forzati, perlomeno a me piace mantenere un registro piuttosto alto, ma cerco anche di lasciare dei dialoghi piuttosto stringati, perché lasciare i personaggi parlare con una sintassi quotidiana e un lessico invece alto, quasi filosofico secondo me non rende, ma è un'opinione mia. Sul tema la questione è più controversa. Come già sottolineato da Ivan, è stata trattata da molti (Orwell, Huxley, Heinlein in un certo senso). Quello che però ho capito (anche a me piaceva molto il genere), è che il fenomeno della letteratura distopica rifletteva le incognite dei partiti di massa e della pressione che esercitavano fino a compromettere lo stato di diritto e diventare totalitarismi. E' il genere di Orwell, per capirci, non solo perché Orwell ne era un eccezionale rappresentante, ma perché i tempi di Orwell sono passati. Oggi il potere è più frammentario, all'imposizione si preferisce la persuasione, la pressione, la "smooth dictatorship", come qualcuno l'ha definita, morbida ma soprattutto comoda, come è comodo morirci dentro, vedendo la propria anima (per citare il tuo testo) non cancellata, ma appiattita, sbiadita. Non si fanno morti, insomma, ma fantasmi. Gli omicidi di stato, come le black list tutt'ora esistenti all'ONU esistono, e sono una realtà gravissima. Il problema è che se un individuo viene ucciso migliaia vivono nell'illusione di esistere, solo perché attaccati ad una macchina che li blandisce. Questo è di gran lunga più pericoloso, oggi. Dovremmo provare a scrivere di questo, secondo la mia modesta opinione. ;)

Recensore Junior
11/06/12, ore 18:21

Con molto piacere ti lascio questa recensione. Perchè mi sono affezionata al tuo modo di scrivere, ai messaggi che trasmetti, e a tutte le emozioni che, con delle semplici frasi riesci a tramettermi.
Già dal titolo ho capito che sarebbe stata davero bella. Il luogo, nel futuro, come forse ti avevo già detto, mi piace tantissimo. Perchè secondo me se si scrive di un luogo del genere bisogna avere tanta fantasia! Poi il viaggio oltre la città, e l'argomento (che a quanto pare piace molto a te) fa molta presa su di me.
È molto bello il colloquio che il personagigo fa, perchè non è pesante, a man mano da le giuste informazioni, e le trovo perfette.
E il momento in corsivo, dove il computer(si vero?) parla della morte del personaggio, e la fine, sono epici.
Questa parte è fantastica:

-Non ti capita mai di stare stretto?-
-In che senso?-
-Di pensare di avere bisogno di più spazio, di poter fare qualcosa di nuovo e di grande, che non sia rivolto verso il bene della Città?-

Complimenti, non so perchè ma questa storia mi ha preso tantissimo.

Recensore Veterano
11/06/12, ore 17:06

eccomi di nuovo qui, pronto ad immergermi in un'altra delle tue storie, ma sempre con un piede ed un pezzo di cuore irrimediabilmente fedeli al tuo ultimo testo.
questa volta ho qualcosa in più da dire, e ti darò qualche consiglio che ovviamente potrai scegliere se seguire o meno: sono semplici pareri da lettore, perchè sono convinto del fatto che un occhio esterno faccia sempre comodo e perchè anche io, da scrittore, vorrei questo dai miei lettori ( che poi io non ne abbia, è un altro paio di maniche. ahah )

il tema del mondo distopico è stato già affrontato numerose volte ( come non ricordarsi '1984' ) ed è un argomento che ha sempre fatto presa sul mio cervello malato, quindi non posso che approvare la scelta.
è molto interessante anche questa particolare 'non-narrazione', con argomentazioni presentate in maniera poco convenzionale..mi spiego: non hai descritto in forma di ricordo l'intero viaggio, ma lo hai presentato in sequenza e frammentato sotto forma di DIALOGO. ecco che non si ha dunque una vera narrazione - appunto - ma si ha un continuo interloquire tra due soggetti che tessono via via i fili della memoria, riportando in vita i fatti.
non hai scritto 'andai a nascondermi e poi corsi dritto verso le mura. non avevo detto nulla a mamma e papà ecc'
ma hai scritto 'qualcuno lo sa?' 'no' 'oi cosa hai fatto?' 'questo, questo e quest'altro'
questo forse rende meno coinvolgente il tutto, ma fa acquisire moltissimi punti al testo in termini di originalità e stile. lo trovo un ottimo espediente..e chissà che non te lo rubi, in futuro. ahah

arriviamo ai pareri nel dettaglio:

_ "Sopra di lui si accese una lampada, un faretto che rischiarava una piccola area intorno a lui."
eliminerei la ripetizione 'a lui'. è la prima frase, e non l'ho trovato un perfetto biglietto da visita..ecco..

_ "Lei è stato individuato dal sistema [ .. ] mentre si muoveva" ..poco dopo.. "Eravate pienamente in possesso [ .. ] Avete visto le molteplici segnalazioni lungo il percorso da voi compiuto"
visto che in tutte le frasi seguenti continua a dare del 'voi', supongo che sia sbagliato quel 'lei' iniziale, e non il contrario.

_ "-L’unica persona coinvolta- Iniziò, sforzandosi di non singhiozzare –L’avete uccisa-
Erano dietro un muro della base aerea che poi sarebbe saltata in aria, sotto il tiro di due Stalker e di almeno venti soldati."
ho trovato questo 'salto' piuttosto brusco e..fastidioso, devo esser sincero. magari metterei un..'si ricordava ancora tutto alla perfezione: erano dietro un muro della base ecc.'..perchè di primo impatto quella frase confonde e non poco - o almeno..io parlo per me.

_ situazione simile a sopra: "-Non ti capita mai di stare stretto?-
-In che senso?-
-Di pensare di avere bisogno di più spazio, di poter fare qualcosa di nuovo e di grande, che non sia rivolto verso il bene della Città?- [ .. ] fino a 'battiti'" ..lo metterei in corsivo. ma è solo un consiglio..poi alla fine - giustamente e ovviamente - farai come vorrai tu!

insomma, questi 'flashback' forse li gestirei un po' meglio..in maniera tale da non rendere un po' confusionario il testo.

ad ogni modo..è stato tutto davvero molto bello. hai ottime idee e capacità narrative appropriate. una combinazione vincente.

alla prossima,
ivan