Allora, innanzitutto, come in precedenza, Elegost non me la racconta giusta!! E il suo stare così in disparte e perso nel rammarico mi fa pensare ad un legame...sentimentale? Con la nostra risoluta protagonista...è così tenero che sto iniziando a fare il tifo per lui!! |
Tu vuoi farmi morire, o donna! Non soltanto per quelli che chiami "sentimentalismi" e attorno ai quali Brethil e Boromir girano a vuoto senza riuscire a vedere oltre (o senza volerlo fare) - no, ci lasci pure col dubbio dell'inganno che il Dùnadan e il Sovrintendente le hanno teso per proteggerla, e non oso immaginare la reazione di lei se lo metteranno davvero in pratica, lasciandola a Minas Tirith con Eowyn, Faramir e Merry. In sostanza ho la sensazione che anche se lo faranno Brethil li raggiungerà al Morannon, da sola, ma visto come ci ho preso riguardo all'uomo del sogno forse è meglio se non azzardo pronostici ;D parlando dei suddetti sentimentalismi, ti dico quali cose mi hanno mandata in brodo di giuggiole, giusto per la cronaca: il "rimani, ti prego" di Brethil, che in questo capitolo si mostra in tutta la sua splendida e fiera vulnerabilità; Boromir che le dice "poiché anche io vorrei averti vicina questa notte" e dorme assieme a lei (oh, se ho fangherlato!). E infine, lo scambio conclusivo di battute tra i due, veramente magistrale: Brethil è forte e combattiva nonostante il dolore per la morte di Halbarad, e tuttavia non riesce a vedere più in là del proprio desiderio di una morte gloriosa, come Eowyn a suo tempo; Boromir è invece più morbido del solito, e quelle due semplici parole che pronuncia sono di una meraviglia infinita. Peccato che né lui né lei ne abbiano ancora colto appieno il significato, e tu non ti azzardare a farli morire/separare prima che ciò avvenga, per il Valhalla e i Valar tutti! Attendo trepidante il proseguo, mia cara, et fangherlo ancora ;) bacione! |
Bravissima, Brethil, non mollare XD! Dopotutto nessuno adrebbe a chiedere a Boromir di abbandonare le armi una volta finita la guerra. Credo che il discorso più bello sul combattere sia quello che Tolkien mette in bocca a Faramir ("Non amo la spada per la sua lucentezza né la freccia per la sua rapidità, amo solo ciò che difendo"). "Credi davvero che impugnare un'arma sia un piacere per me?" rende la stessa idea, quella del combattere come necessità e non come piacere. Tuttavia Brethil rivendica anche il fatto che quello sia il suo posto, che è tutto quello che riesce a fare. Non posso fare a meno di fare il parallelo con Eowyn. Eowyn, finita la guerra, vuole "far crescere" le cose, in un certo senso rientra nei ranghi, ritorna al suo ruolo, come quelle donne che, costrette a sostituire gli uomini in tutto durante la seconda gurra mondiale, vengono poi fatte tornare alla vita domestica a guerra finita. Brethil mi sembra di un'altra pasta e non ce la vedo proprio come angelo del focolare. |
Ho il cuore piccolissimo dopo questo capitolo T.T giochi con le mie emozioni, sappilo! |
Eccolo! Eccolo! Un nuovo capitolo! Sono la prima a recensire? Spero di sì, dai :DD sarò la noiosa fangirl petulante ancora una volta! Yuppi! |