Recensioni per
In Bellum et in Amoris - Passionem Celts
di Talulah

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
30/07/12, ore 01:32

Eccomi, finalmente ^ ^
Questo capitolo ricorda molto i canti antichi relativi alle vicende degli dei e degli eroi, in cui si narrano le loro gesta, i loro natali fuori dalla norma e le maledizioni a cui vengono sottoposti.
All'inizio non avevo compreso che fosse un capitolo introduttivo e immaginando che la vita di Gwenvael fosse il centro della tua storia, son rimasta perplessa dallo scorrere così veloce degli eventi... ma completando la lettura, ho capito che costituisce una specie di prologo, importante per comprendere gli eventi successivi e quindi ho rivalutato l'intero capitolo. :D
Mi è piaciuto lo stile che hai usato, perché come detto prima, ricorda molto quello dei canti e porta il lettore ad immedesimarsi nell'atmosfera magica e mitilogica, ricca di creature affascinanti come fate e ninfe. L'arrivo del Principe attraverso le acque l'ho trovata molto tipica: ogni eroe che si rispetti, ha con sé una nascita diversa dalla norma, che definisce sin da subito la sua appartenenza a qualcosa di oltre l'umano. Mi è piaciuta molto la parte iniziale, con protagonista Aideen e la sua ansia di vedere il Principe, la sua gioia nel sentire intorno a sé il bosco e la leggiadria con cui si sposta, per raggiungere le sorelle ondine. Credo che questa parte sia la più bella in assoluto, perché sei riuscita a rendere l'atmosfera magica e la sensazione di essere una ninfa, una creatura antica, parte completa della Natura, eppure così leggera ed evanescente...
Inoltre Aideen mostra anche una certa fraglità emotiva, nel momento in cui sa che dovrà staccarsi da Gwenvael e rifiuta di allontanersene, al punto da essere spintonata dalle sue stesse sorelle. Fragilità che la porterà a "maledire" Gwenvael, pur di riaverlo nella sua vita. E questo suo desiderio di forzare gli eventi, di piegare il Destino del giovane a suo favore, è stato un atto arbitrario che le è costato tanto dolore, nel momento in cui ha visto il suo amato figlio-fratello-amante che si dilettava con le altre donne, umane e non.
La fragilità che ha mostrato nel momento in cui ha legato a sé il Principe, è tornata a far capolino anni dopo, amplificata dal dolore di essere stata messa da parte, portando la ninfa a giurare vendetta.
E sospetto che una ninfa addolorata e vendicativa, possa diventare tra i più temibili esseri fatati che un uomo possa incontrare nel suo cammino, sia esso un normale essere umano, che un protetto del dio Lug.
Sono curiosa di vedere come svilupperai la trama: da questa presentazione, ho idea che sarà una storia degna delle antiche leggende celtiche ^ ^

Nuovo recensore
24/07/12, ore 22:59

Mentre leggevo questo capitolo mi sono sentita trasportata in un'altra dimensione.
Una dimensione bucolica e fatata, fatta di boschi e magia e guerra. 
Non è che ho letto di queste cose, mi ci hai fatta vivere dentro per dieci minuti! Mi sembrava di essere una ninfa che viveva nei boschi, la prima parte la adoro in particolare** 
Quindi, insomma, complimenti ^_^