Ciao!! Perdonami per l' immane ritardo, ma mi sono lanciata nella lettura di un fantastilardio di storie, e per seguirle tutte ho dovuto posticipare le recensioni. Comunque ora sono qui, pronta a farmi perdonare.
Dunque, le cose cominciano a farsi ancora più interessanti. Specialmente all' inizio quando ho scoperto che lui insegnava arti marziali. In quel momento avrei potuto partorire arcobaleni dalle orecchie. Te lo GIURO! Io amo Caylus. E ovviamente eviterò di dirlo ad Ara o anche a Caylus stesso. Ci tengo alla mia salute personale sai u.u xD
Comunque, la cosa della scoperta dei nomi mi è piaciuta UN SACCO.
Specialmente il sapere che FINALMENTE si sono messi insieme *-* Aspettavo questo momento da ben due capitoli (che grande attesa... xD)! E che dire? Voglio saperne di più!!!
Il suo sogno è stato qualcosa di estremamente affascinante, e anche il modo in cui hai deciso di esporlo, intramezzandolo con reazioni ed espressioni dei personaggi. ueri ueri gud.
E ora passiamo alle note dolenti.
Come ti avevo già detto in alcuni punti i tempi dei verbi non sono ben coniugati, ma con una riletta a mente libera (quindi al contrario di come faccio io, che di solito recensisco e scrivo con la musica a palla e mille altri pensieri per la testa ^^") puoi correggere senza problemi. Di altri errori generali non ne ho notati e la lettura è molto fluida e scorrevole, cosa che ovviamente ti fa onore.
Per il resto tutto okay, quindi non mi rimane che augurarti un buon fine vacanze e sperare in un aggiornamento :D
Con affetto, Laila.
Ps: "«Non ricordo dove fossi. Eravamo prigionieri entrambi, ma non so di cosa. Ero Ara, Caylus. Ero schiava: non so di chi. Fuggimmo, nel mio sogno eri venuto a prendermi per salvarmi e scappammo, cercando un rifugio. Eravamo inseguiti da nemici pericolosi che promettevano di farci pentire di essere nati. Mi sono svegliata alla mattina con quest'angoscia di dover fuggire senza sapere se ci fosse stato un domani. Ricordo molto bene una cosa.» mi guardò con lacrime aggrovigliate alla barba di pochi giorni.
«Cosa ricordi?» rimasi a fissarlo molto a lungo. Poi iniziai a sollevare la mano destra tremante, fino a sfioragli la barba, premetti le dita e cercai la pelle. Caylus rimase immobile mentre le mie dita incontrarono una piccola cicatrice.
«Nel mio sogno...» una profonda commozione mi impastò la bocca.
«Vai avanti» mi incoraggiò accarezzandomi la guancia a sua volta, senza nascondere le sue lacrime. «Era una sfregio grande, qui, proprio dove ho le dita... il simbolo di assassini e traditori.» concludemmo insieme."
*Partorisce arcobaleni dalle orecchie* *^* |