"Abbandono", io cerco di dare alle mie poesie titoli che invoglino chi passa per caso a leggerle, e il tuo titolo l'ha fatto con me.
E' quasi perfetta, non è facile creare rime che risuonino così calzanti. Si notano perfettamente le assonanze, la cura attenta con cui hai scelto le parole, con cui hai filtrato il sentimento riuscendo a materializzarlo "sulla carta".
Io non scrivo mai in rima, perchè quando sento la necessità di comporre poesie solitamente è per alleviare un dolore o conoscere meglio un sentimento che dentro di me non riesco ancora a comprendere, è una sorta di tu per tu con me stessa, il risultato è buono (almeno così pare), ma è molto più istintivo che ragionato, se ti dovesse capitare di leggere qualcosa noteresti che il mio dolore è presentato nudo e crudo, ma per mia scelta.
Invece tu pare quasi abbia accolto la primordialità del tuo dolore, e sia riuscita a vestirla e a renderla presentabile, curandola e abbellendola, e ci sei riuscita perfettamente. Che dire, complimenti ;) |