Solitamente, quando apro una storia, mi aspetto di trovare un fatto narrato che trova le propria fondamenta nei pareri e nei sentimenti che l'autore della medesima storia ha sviluppato durante la lettura dell'opera.
Mi aspetto di trovare un momento (mancante o meno) rivisitato secondo il suo personalissimo punto di vista, sia esso descrittivo, narrativo o introspettivo.
In questa storia, ahimé, non ho trovato nulla, se non una rivisitazione molto superficiale di questo specifico momento dell'arena, che è pure uno dei momenti chiave del libro (e, a proposito, perché l'avvertimento "Missing Moment"? Mi pare che ciò che tu hai raccontato sia tutto fuorché "missing", eh).
Di tuo, qui, c'è poco e niente. Qualche vocabolo al posto di un altro, qualche pensiero inserito qua e là e... basta. Ad onor del vero, sulla conclusione non mi sento di dire nulla, perché è l'unico, vero pezzo in cui tu ci abbia inserito qualcosa di tuo.
Probabilmente, a tuo svantaggio ha giocato anche il punto di vista scelto, quello di Katniss. Non dimentichiamo che è Katniss l'io narrante della trilogia, perciò, non ha molto senso narrare un momento di cui si è parlato tramite i suoi occhi, almeno non un momento che è stato così largamente analizzato nel libro e che tu ti sei limitata a riprendere, modificandolo qua e là.
Probabilmente, questa storia mi avrebbe lasciato qualcosa se fosse stata narrata dal punto di vista di Wiress o di chiunque altro.
E, già che ho tirato fuori Wiress, c'è un pezzo della tua fanfiction che, seriamente, mi ha fatto aggrottare la fronte. Passo a spiegarmi:
"È bello sentire il suo abbraccio alla mia gamba."
Ora, la prima immagine che questa frase mi ha suscitato è stata quella di Wiress abbarbicata alla gamba di Katniss, un po' stile koala. Oltre la scelta lessicale non proprio brillante, vorrei ricordarti che parliamo di Katniss, quella che tollera a malapena il contatto fisico, quella che non lo sopporta da sé e che lo aborrisce interamente a partire dal terzo libro. Ti dico questo perché vorrei toccare anche l'IC.
Francamente, alcuni mi sono sembrati OOC; Katniss che accetta passiva e tranquilla "l'abbraccio" di Wiress e che sostiene che Plutarch sia dalla sua (cosa che viene a scoprire all'inizio del terzo; nell'arena si limita solo al collegamento con il suo orologio e che probabilmente gliel'aveva mostrato per darle una dritta, nel caso fosse stato un mentore; il che non significa esattamente "essere dalla stessa parte") e Johanna che spalanca gli occhi confusa (Johanna? Quella stessa Johanna stronza e cinica che non lascia trapelare alcuna emozione se non la cordiale irritazione verso il mondo intero?). Per come la vedo io, non siamo troppo lontani dai personaggi del libro, ma nemmeno così vicini.
A dispetto di tutte queste critiche, non ho davvero nulla da dire sulla stesura (stile e grammatica): non ci sono errori e il testo, tutto sommato, fila liscio, senza troppi intoppi.
Per me, il problema è alla base della tua interpretazione, anzi, è la tua interpretazione, assai carente.
Mi ripeto, ma io qui dentro, di tuo, ho trovato ben poco.
Ovviamente, essendo i testi qualcosa che godono dell'interpretazione soggettiva, non sei tenuta a prendere questi miei appunti come verità assoluta e fondata, piuttosto come le innocue osservazioni di un lettore di passaggio.
E, ancora ovviamente, questa critica non è stata stilata con l'intenzione di offendere, ben lungi dalle mie consuetudini.
Saluti. |