Recensioni per
Tre... facce della stessa medaglia: ira, superbia, accidia.
di margheritanikolaevna

Questa storia ha ottenuto 21 recensioni.
Positive : 21
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
12/08/13, ore 06:25

Ciao Margherita,
sono arrivato all'ultima faccia della medaglia, e devo dire che ne valeva la pena.
Sì, è vero che le riflessioni durante un funerale non sono il modo più allegro di iniziare una mattinata, però questo monologo interiore è costruito in modo così ammirevole che sembra scritto dal personaggio stesso.
Sembra una lettera d'addio scritta da un Mac Taylor in preda al rimorso che più che mai si interroga su sé stesso e la sua capacità di rompere il velo della formalità per dire parole che avrebbero potuto cambiare la vita di uno dei suoi uomini.
Notevole anche l'attenzione nel ricostruire il sermone e il rituale in linea con l'ambientazione dei personaggi.
A presto
Max :)

Recensore Master
27/06/13, ore 20:00

Molto bella la selta d'intercalare i versi del salmista che fanno da contraltare alla disperazione del protagonista, che si ritrova non solo con la cocente assenza del compagno, ma anche con il risentimento che prova per sé stesso, verso quella forma di rimorso che nulla, né le parole delle Scritture né l'aiuto degli amici possono risolvere, un dissidio tra la sua parte razionale e la sua coscienza che solo il tempo e un processo di autoanalisi possono lenire, ma ci vorrà tempo.
Purtroppo la vita tende spesso a essere un concentrato di "poteva essere" e "sarebbe potuto accadere", riuscire a vivere nonostante queste sensazioni che troppo frettolosamente si tende a classificare come ubbie è da saggi, ma in un momento come quello parlare di saggezza e del suo uso non fa parte dell'orizzonte degli eventi del protagonista.
Non gli resta che la via dell'elogio dell'estinto, prima mentalemente, poi agli astanti.

Recensore Veterano
16/12/12, ore 19:44

Ed eccomi qui, infine.
A dir la verità ero convinta di averti recensita secoli fa ò_ò, poi oggi ci stavo riflettendo e mi sono ricordata che non è così!
M chiede venia D:
Comunque devo dire che anche questa OS mi è piaciuta molto, non perché sono una sadica che adora il dramma, non sembra ma sono molto... ehm... abbastanza... più o meno... ok, non sono proprio un genio della sensibilità -tranne per quanto riguarda i bambini D: per quelli piango sempre, poverini ><-, però mi sono commossa. Io non piango mai a i funerali, neanche a quelli delle persone che amo in modo profondo, perché... boh u.u sono fatta strana, non so che dirti xD però mi è piaciuto molto il modo in cui l'hai descritto. I pensieri, le riflessioni, il senso di colpa, la consapevolezza che è tutto finito.
Insomma, se ora sono commossa non è solo perché con te i Peccati si sono conclusi, ma anche perché ho riflettuto a lungo, durante questa ff, e ho anche un po' rivalutato Mac -che non ho mai molto amato-.
...
Lo so che è inutile come recensione, ma ormai ci hai fatto l'abitudine xD
Colgo giusto l'occasione per dirti che sei davvero una scrittrice coi fiocchi e pure i merletti, che hai un gran cuore tutto cioccoloso, e che sei una persona speciale.
Uff, alla fine i funerali fanno uscire anche il mio lato tenero, delle volte ><
Grazie, in definitiva, per queste belle raccolte, sono state una lettura più che piacevole.
Un bacio,
Hope~

Recensore Veterano
14/10/12, ore 17:37

Sembra proprio di stare a un funerale (e questa è una delle poche occasioni in cui questa frase è un complimento XD). Hai ricostruito bene il dolore di Mac ed anche l'abbandono verso la morte di Don..ammetto che il personaggio di Flack non mi stava tanto simpatico all'inizio, ma dopo Jessica, la sua morte e tutto il resto l'ho rivalutato (mi sembrava più vero, più "umano", prima era troppo severo..ahah pensieri contorti miei XD)
Bene, ottimo lavoro anche con questo ultimo capitolo, probabilmente andrò a leggere altre tue storie perchè credo che tu scriva proprio bene.
Baci kay

Recensore Junior
14/10/12, ore 15:08

Non riesco a capire se sono più commossa per la meravigliosa dedica o per il fatto che lo abbiamo ucciso due volte nel giro di pochi mesi... grazie, comunque, quello che scrivi è veramente toccante. Proprio l'altro giorno, avrei voluto dirti che anch'io riesco a capire meglio Mac grazie al modo in cui ne scrivi tu, ma mi hai battuto sul tempo.
Andiamo al capitolo? Solo per dirti che mi hai spezzato il cuore. Posso dire che, se me lo permetti, quando rileggerò l'ultimo capitolo della mia storia, collegherò la tua fiction. Perché i pensieri di Mac sono perfetti: perfetto il suo dolore, e perfetto il suo sentirsi in colpa, quando in verità non è proprio colpa sua.
Quando ho letto "Non si salverà. Non vuole salvarsi." mi sono venuti i brividi. Perché era esattamente il pensiero giusto, perché l'inesorabilità della morte di Don (di cui tu descrivi il lento avvicinarsi) si percepisce in tutto il capitolo. Sono devastata: il dolore di Mac nel piangere un amico e nel sentirsi in colpa per la sua morte è troppo. Ti fa venire voglia di gridare un bel "non è giusto!".
E queste frasi: "Allora mi fissasti con i tuoi occhi grandi in quel modo diretto così inequivocabilmente tuo [...]" e "Quella condizione spirituale in cui sembra che le cose perdute superino di gran lunga quelle ottenute: la fine." sono talmente potenti (quella degli occhi per una questione, diciamo, affettiva) che non so nemmeno bene come commentarle senza rovinarle.
Bellissimo, coinvolgente, ricolmo di sofferenza. Un gioiello.
Grazie ancora per avermelo dedicato.
PS: Persino la citazione da "Funeral Blues" è azzeccata: inutile dirti che la conosco e che mi piace.

Recensore Master
14/10/12, ore 14:18

Adesso mi fai piangere...sai, il mio funerale lo immagino..senza nessuno, o quasi! insomma, non con queste grandi parate "all'americana", francamente poco di gusto un pò come tutto quello che fanno loro, anche se per altre cose li ammiro.
vestiti neri si, ma spesso con miniognna e veletta sexy, e pranzi di condoglianze che sono occasioni da gossip..almeno fossero arabi, festeggerebbero il passaggio nel paradiso con le 100 vergini, bla, bla, bla; loro stanno facendo un party!
bando alle digressioni! il dolore di tutti era descritto in modo magistrale, ogni personaggio, anche se da me non conosciutissimo, si rivela nel momento della difficoltà.
ci sono atteggiamenti che valgono più delle parole.
ed il senso di colpa, di errore. Di chi, solo quando è troppo tardi capisce che avrebbe potuto, forse Dovuto fare di più.
un amico non si lascia solo a diventare un alcolizzato, un collega non si piange come un Amico.
ogni scelta, soprattutto quella di non scegliere nulla, ha il suo prezzo.
mi ha lasciato addosso un'enorme tristezza, che è quello che doveva fare.
credo di avere bisogno di un caffè con tanta panna: ma non zucchero, lo odio, mai troppo dolce. Giusto, Mac?
tua abbattuta, Setsuna