Recensioni per
Bar della Rabbia
di Trigger

Questa storia ha ottenuto 13 recensioni.
Positive : 13
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
24/07/13, ore 12:45

Ancora una volta mi ha fatto bene venire qua da te e immergermi nelle tue... mh, deliranze?
Ogni volta è meglio della precedente, veramente adoro il modo in cui riesci a esprimere certi concetti. È... da brividi!
Non mi dilungo per non rovinare tutto ciò con della retorica retoricamente retoricante, percui chiudo qui :D

(Sei sparita da un po', mi mancavi sai?)

S.

Nuovo recensore
23/04/13, ore 19:57

La vuoi sapere una cosa? Non c'è stato nessun "E quindi?" nella mia piccola capoccia alla fine del capitolo.
Non può esserci un quindi perché non c'è una storia così come viene solitamente intesa, fatta di inzio, svolgimento e tutte quelle balle là..
C'è semplicemente la descrizione di un'anima tormentata, allucinata o, forse, sfortunatamente illuminata (?).
E questa cosa mi ha lasciato un vuoto dentro che non so descrivere, un'enorme ansia fatta di parole e frasi che girano in tondo, come a tormentarti.
Sappi che mi hai fatto del male. E quindi grazie..

Detto ciò, sai meglio di me quanto poco me la cavi con le recensioni e simili, ma sai anche che questo capolavoro è proprio ciò che più fa per me..
Sei un genio!

Tuo, Ste.

Nuovo recensore
23/04/13, ore 17:50

Ciao nonna-depressa-dasuicidioconlacioccolataallatte-amantediManna ❤ Come ti ho già detto, questa OS o One shot o racconto breve (non sono brava a distinguere tutta quella "roba") mi garba, mi garba proprio un sacco. E questa raccolta -che ti costringerò a portare a termine anche se sarà necessario usare la forza o il cibo- l'appoggio assolutamente. Amo Mannarino che te mi hai fatto conoscere, amo i personaggi che sembrano tutti quanti diversi ma che in realtà forse nascondono stessi pensieri, stessi sentimenti, stesse paure. Amo i dialoghi che scrivi che quasi mi mettono i brividi. Per questo non posso fare a meno di rileggermi quello che crei tre o quattro volte o forse di più. Comunque brava, bravissima, bravissimissima ❤ La mia recensione da schifo è finita, Vai in pace figliola. (Baciottimiaomiaomiao)

Recensore Junior
21/01/13, ore 19:54

Quando finisco di leggere qualcosa di nuovo c'è un attimo di spaesamento, che mi costringe a rivivere nella mente ciò che ho appena letto. Credo sia quello il momento in cui comprendo davvero il senso, il significato della storia. Tu parli di nonsense, ma io vedo significati sparsi ovunque, tra queste descrizioni(perché questo sono) che vanno prima lontano lontano esprimendo ciò che vede la gente per poi andare dentro, fino in fondo, esprimendo ciò che sente e ciò che davvero è questo reietto della società.
Leggendo, ho visto davanti a me il mio piccolo paese e ogni piccolo centro urbano, con tutti quei ruoli e quelle identità preconfezionate. Tra i tanti ruoli c'è lui, a volte chiamato pazzo, a volte drogato, altre volte semplicemente "quello strano". Non credo sia un caso che Tornatore nei suoi film inserisca sempre almeno un personaggio fuori dal coro, le cui frasi appaiono senza senso e il senso sta invece proprio nel contrasto con la realtà ordinata e razionale che ci circonda. Ecco, io di Giovanni ne ho conosciuti in vita mia e sono quelle persone che varrebbe sempre la pena stare ad ascoltare, ma che tutti purtroppo etichettano perché è molto più semplice fuggire dalla diversità  che fermarsi e provare a capirla. La migliore definizione che potessi dare di Giovanni è proprio questa: Giovanni è chi legge poesie negli occhi e nelle mani degli altri, perché sta in silenzio e nel silenzio può ascoltare anche gli altri gridare, anche quando sono troppo presi dai loro ruoli per accorgersi che stanno gridando il loro dolore.
Sì lo so, è la prima volta che ti recensisco e non potevi sapere che non sono per niente in grado di recensire in modo canonico le storie e i libri e che riesco soltanto a condividere le riflessioni e tutto ciò che mi hanno lasciato. Spero soltanto che tutto ciò sia sufficiente  a farti capire quanto abbia apprezzato questa storia. Grazie per aver voluto partecipare all'iniziativa <3
Agnes

Nuovo recensore
13/01/13, ore 08:31

Partiamo dal presupposto che adoro la canzone da cui hai tratto ispirazione. E devo ringraziare te (e non una persona di sesso maschile che io odio dal profondo del mio cuoricino) per avermi fatto scoprire Mannarino, che a me sembra così simile al mio Fabrizio. 
Comunque, iniziamo dall'inizio.
Amo le descrizioni che fai in questa OS, quei dettagli che doni al personaggio di Giovanni, oppure di Pietro. Anche solo le emozioni che provano 
si percepiscono in maniera chiarissima trapelare dallo schermo del pc. 
E Giovanni sembra riempire tutta una pagina di parole, nonostante sia solo ossa e pelle incisa da un tatuaggio -amoH- e cicatrici che non sappiamo come si sia potuto fare. 
Giovanni, se lo vedessi in giro per la strada, magari di notte mentre grida a voce alta una poesia, sarebbe una di quelle persone a cui mi terrei alla larga. Perchè si sa, le prime impressioni, quelle maledette prime impressioni, contano un sacco. Ma te mi hai detto il colore dei suoi occhi, raccontato il suo dolore per quel padre violento con la madre e forse anche con lui, per quelle persone indaffarate che non si fermano mai, svelato quale sia la sua poesia preferita e perchè del suo tic alla mano sinistra. 
Giovanni sarebbe una persona con cui vorrei stare seduta ad un tavolino di un bar, anche in silenzio. I suoi silenzi parlerebbero per entrambi, griderebbero.
Alla fine, tutto questo brodo per dirti che voglio Giovanni! Lo sai che io amo tantissimo le persone fuori da ogni schema possibile.

Brava, bravissima, bravissimissa coccobella, ti meriti 5 kg di cioccolata! lol
Baciotto al cocco, colombella!
Tuo canarino. 

Recensore Veterano
10/01/13, ore 17:46

Ora capisco perché hai tolto happy dal nick.
Intanto spiegami perché io non l'avevo mai letta. Tu devi bullizzarmi e scrivermelo in fronte quando aggiorni qualcosa, che io non me ne accorgo mica sai?
Comunque sono giunta alla fine e niente, non so bene cosa dire. Sono stranita, ma stranita in senso buono, nel senso che mi sento strana. Perché questa è una storia che forse il suo senso non ce l'ha, o forse ce ne ha troppo e come le cose che hanno troppo senso, fermarcisi a pensare e tentare di capirlo ci creerebbe solo ancora più confusione. (confusione che sto facendo da sola)
Il senso è che Giovanni è in poche righe un personaggio gigante, che hai creato davvero in poco spazio, ma con una precisione davvero impressionante. 
Il dialogo con il fratello è tra le cose più belle che io abbia mai letto, Triggah.
Complimenti davvero ♥

Recensore Veterano
09/01/13, ore 22:00

Sono spiazzata, letteralmente. Questa OS è semplicemente stupenda, di una delicatezza commovente, ti scorre addosso come inchiostro, come le poesie tristi di Giovanni, quelle che dispiega nella sua mente, che indirizza al mondo con il suo grido muto, che legge nelle mani della gente. E si sente tutta l'inadeguatezza di una persona dotata di una profondità incredibilmente superiore rispetto alle persone che la circondano, per questo motivo indecifrabile, e quindi bollato come pazzo e disadattato. Stupende anche le pennellate con cui hai descritto il rapporto tra Giovanni e il fratello maggiore, quel piccolo lumicino di speranza che sembra intravedersi, che sembra in grado di squarciare il velo della solitudine, nonché il meraviglioso, breve dialogo tra i due.
Ti faccio i miei complimenti per questa piccola OS, ringraziando naturalmente l'iniziativa "Una recensione per Tutte", che mi ha permesso di leggere e di scoprire storie così belle.^^
Titti
(Recensione modificata il 13/01/2013 - 03:04 am)

Recensore Junior
28/12/12, ore 01:57

Complimenti.
Vorrei riuscire a poterti dire di più ma è tutto qui il punto. Non c'è un punto, né una sillaba, un accento sbagliato. La narrazione è dolorosa e malinconica, eppure delicata, sognante.
Non ti conoscevo come scrittrice, ma molte persone mi avevano consigliato di leggere qualcosa di tuo. Ora non posso dargli torto e mi aggiungerò a queste voci, perché *meriti* e credo che questa sia una delle cose più belle che abbia letto su EFP. Citerei intere frasi.
C'è così tanto da dire che poi tutte le parole spariscono e ti lasciano in silenzio a rileggere. Ancora. Ancora.
Ho amato le grida e quella mano sinistra in preda ai crampi, gli occhi spalancati, le ossa, le gambe così magre – così, fatte solo di pelle e qualche ossa –. Le poesie scritte sulle persone, negli occhi e sulle mani.
Grazie Trigger, per aver scritto questo frammento, per avercelo fatto leggere.
Kaite.

Recensore Junior
27/12/12, ore 18:23

Oddio, una storia bellissima che prende spunto da una canzone che adoro!
Seriamente: questa storia è molto profonda, vera, il tuo Giovanni esce dalla pagina e vive, letteralmente, nella testa di chi legge.
La frase finale è una stoccata micidiale, ma nel senso buono del termine, nel senso che è un colpo nel colpo, con quegli che si fanno specchio e contenitore dell'anima più scura della città.
Tutta la storia è pervasa da inquietudine e dolore, illuminata dal raggio di luce che è il rapporto di Giovanni col fratello.

- Giovanni, cosa stai facendo?
- Leggo.
Ma Giovanni non aveva alcun libro tra le mani bianco sporco, aveva dimenticato persino Baudelaire, quel giorno.
- Cosa leggi?
- Una poesia.
- E com’è?
- Triste.
- Dove stai leggendo questa poesia, Giovanni?
- Dentro i tuoi occhi e sulle tue mani.


Questo dialogo in particolare è una delle cose più belle che mi è capitato di leggere su questo sito, e non lo dico tanto per dire.
Complimenti, complimenti davvero di cuore.
Ariadne.

Recensore Junior
26/12/12, ore 19:31

Giovanni leggeva poesie e tu, a modo tuo, le scrivi. Perché questa storia è poetica, è leggera, come il suo protagonista, e ti entra dentro. È breve, ma questo non è un difetto, anzi. Perché è difficile scrivere cose belle in poco spazio, e tu hai scritto una cosa bellissima senza dilungarti eccessivamente, evitando il rischio di ripetere sempre le stesse cose. Ma la cosa più fantastica è che sei riuscita a caratterizzare un personaggio in maniera così completa, così piena, in qualche rigo. E Giovanni è perfetto così com'è, è riuscito benissimo, con le sue manie e le sue stranezze e i suoi tatuaggi e il suo amore per la poesia e per Baudelaire (menzione che - colgo l'occasione per dirtelo - ho apprezzato parecchio, visto e considerato che anche io adoro il poeta maledetto per antonomasia). Hai uno stile molto particolare, lieve e delicato, ma efficace ed originale, e riesci davvero a colpire il lettore, almeno secondo la mia modesta opinione. In conclusione? Davvero complimenti. Un bacio, Julie <3

Recensore Master
26/12/12, ore 19:04

Ogni volta che leggo qualcosa di tuo rimango stupita, sai? Non che pensi che tu non possa scrivere qualcosa di bello, anzi... Stupita perché in poche righe e con una delicatezza rara riesci ad entrare nel lettore, o a far entrare il lettore nelle tue parole. Girava la voce che Giovanni fosse pazzo perché vedeva cose che non esistevano... O, forse, Giovanni vedeva più di tutti loro, vedeva cose che esistevano ma che cercavano di celare, leggeva le loro anime e le tue parole permettono anche a noi di osservare il mondo attraverso i suoi occhi, di leggere quelle poesie non scritte che solo lui riesce a cogliere.
Stupita, sì, perché dietro le tue parole si cela un mondo che stupisce nella sua crudeltà e nella sua delicatezza, che sembrano termini che non possono convivere, ma che convivono in te.
E quindi?
E quindi bravissima davvero

Recensore Master
26/12/12, ore 18:25

Oh Trigga!
Ero convinta di aver già recensito questa storia - no, questa meraviglia - invece ho scoperto che quando l'avevo letta (e adorata) non l'avevo fatta.
Che pessima persona che sono, vero?
Okay, bando alle ciance, parliamo della storia.
Bella, bellissima, intensa.
La amo. Amo Giovanni, amo la sua mente che vaga per il mondo e forse non trova pace, amo quello che riesce a leggere e che vede solo lui, amo il suo tatuaggio.
Mi sembra di vederlo, e vorrei stringerlo forte, ma avrei paura di spezzarlo, non so.
Hai fornito il ritratto di un personaggio stupendo, che cattura e va dritto al cuore.
Non ti nascondo che mi piacerebbe leggere altro di lui, ma boh, allo stesso tempo ho la sensazione che sia stato già detto tutto ^^
Complimenti davvero,
Aika.

Recensore Junior
25/10/12, ore 12:08

"Lou non sa farsi vedere, Lou non sa farsi sentire/
ma ci prova ogni momento/
Lou vive fuori dal tempo"


TriggaH, stavolta la canzone te l'ho trovata io e penso pure di avercela azzeccata (modestia a parte). Dimmi, non è che l'hai ascoltata pure tu mentre scrivevi?
No. Passiamo a cose serie.
La prima volta che hai pubblicato il link di questa storia mi sono incuriosita e ho voluto leggerla anche perché Giovanni è il nome del mio ragazzo e m'era presa la smania di vedere di cosa si trattava. Poi - mea culpa - ancora non avevo letto niente di tuo e volevo assolutamente recuperare. La terza motivazione era il fatto che fosse una drammatica e io e il dramma andiamo a braccetto. Così, eccomi qui. E no, a me non è venuto da dire "e quindi?" alla fine del racconto, anzi: penso tu abbia detto molto più di quanto volessi. Giovanni si nasconde in ognuno di noi, anche se abbiamo vissuto (per fortuna) una vita più felice di lui, soprattutto a casa nostra. C'è un pezzetto di Giovanni in ogni animo sensibile, credo, in ogni persona che preferisca la solitudine a una festa piena di persone inutili che chiacchierano inutilmente, in ogni persona che non riesca a rapportarsi col resto del mondo, che non si pieghi alle sue regole, in ogni persona che non riesca a trovare la sua giusta collocazione. In ogni persona che cerchi di farsi ascoltare, senza riuscirci. E' vero pure, comunque, che su Giovanni abbia inciso notevolmente la sua famiglia e allora tutto questo è tremendamente amplificato in lui. 
Ho amato tantissimo il pezzetto di dialogo tra lui e suo fratello Pietro, soprattutto le ultime due battute. Sarà una cosa scontata, forse, ma mi ha fatto venire la pelle d'oca, sul serio. Lasciano intendere quanto Giovanni riesca ad andare oltre, anche se lui appare cieco e un po' stupido agli occhi degli ignoranti che lo circondano e agli occhi della sua stessa famiglia, così desolata e priva d'interesse.  

Alla fine, il tuo racconto è tristemente bellissimo, sappilo. Mi ha lasciata proprio così, talmente spiazzata da riuscire a scriverti una recensione seria, per quanto indecente.
Brava TriggaH.
Un bacio
Tisse