Inizio con il dirti che io ti amo!! ^__^
Mi sono collegata da poco e ho trovato un tuo aggiornamento, un qualcosa di particolarmente bello in questa triste giornata di pioggia!
Prima di scriverti quello che penso è d'obbligo il mio solito rito di complimenti, stai scrivendo un capitolo più bello dell'altro, e non lo dico tanto per, lo penso davvero. Questo capitolo l'ho letto 3 volte prima di recensirti per due motivi: in primis perché mi è piaciuto da morire, è la prima volta che leggo di un rapporto vero e concreto tra Elena e Christian, e il non dovermelo solo immaginare ma poterlo leggere attraverso questa storia me lo ha fatto piacere ancor di più, e poi perché questa storia per alcuni versi è diversa dalla precedente.
E' ricca di informazioni, di fatti nascosti dietro le righe che ti portano a riflette, non fraintendermi, anche nella precedente c'era tutto questo, però ora a mio avviso è scritta diversamente, non so, mi da l'idea che tu sia entrata più dentro la storia e sia più attenta a quello che scrivi.
In "Eva" alcuni capitoli (sempre secondo me, correggimi se sbaglio) erano scritti di getto, senza pensarci più di tanto, qui invece il testo è più ricercato, più attento, preciso.
E sebbene io ami particolarmente il tuo modo di essere così spontanea e genuina nello scrivere, mi piace questo nuovo cambio di stile. Sei più attenta a quello che fai dire e fare ai tuoi personaggi e in questo modo riesco sempre di più ad immaginarmeli e ha immedesimarmi in loro.
Christian mi è piaciuto, mi è sembrato giusto che tu non lo abbia raffigurato ancora come un perfetto dominatore padrone della situazione, qui si lascia andare ed è più spontaneo del Chris che abbiamo conosciuto nel libro.
E' stato molto duro con lei, il suo sedere fucsia ne è la prova lampante, ma al tempo stesso è come se provasse un moto di preoccupazione nei suoi confronti e si precipita alla sua porta per poterle parlare.
Perfida Elena nella sua muta risposta!
La canzone che hai inserito è perfetta, descrive in maniera impeccabile la loro situazione, gli stati d'animo di C nei confronti di Elena e il suo considerarla così importante per lui.
In fin dei conti in questo momento lei è l'unica che lo "conosce" per quello che è, e che lo ha aiutato, se possiamo considerare di aiuto la relazione che hanno intrapreso, a placare la sua anima ribelle e renderlo più equilibrato.
Mi piace il modo in cui stai svelando e costruendo a poco a poco il loro rapporto.
Inoltre mi ha particolarmente colpito la riflessione di Elena:
"Il mio tavolo sta vicino ad una finestra, come piace a me. Ho voluto un appartamento in cui tutti i muri esterni fossero finestre, forse perché stare alla finestra è un po’ come vivere, ma è meno pericoloso.
È come recitare, ma da dietro le quinte.
È come gareggiare, ma dalla panchina.
Dove non puoi farti male, essere danneggiata o fare brutte figure.
Ma dove, in fondo, il male te lo fai da te."
Sai a volte è così vero quello che dici, riesci a far dire ai tuoi personaggi dei concetti che di primo acchito sembrano banali e scontati ma in realtà sono molto profondi.
Il più delle volte è proprio così, si preferisce rimanere appollaiati di fronte a un vetro e lasciare che la vita ci scorra davanti, si è troppo impegnati a guardarsi da quello che ci circonda per vivere veramente.
Per vivere ci vuole coraggio, grinta e sopratutto voglia di buttarsi e di correre anche contro corrente se necessario.
Elena ha sempre vissuto alle spalle di qualcuno, ha sempre eseguito ordini, comandi, seguito consigli, penso che con la scelta di divorziare si sia per la prima volta imposta, è la prima volta in cui abbia deciso di prendere in mano la situazione e cambiare il filo della sua vita.
Ma Linc è ancora lì, è ancora così presente in lei, come le pungenti parole che le ha riservato primo di lasciarla andare.
Avere la consapevolezza di essere considerata meno di niente dalla persona per la quale si è disposti a far tutto, non deve essere facile.
Dando quei soldi a Christian lo ha sfidato per l'ennesima volta, forse per vedere se era ancora in grado di suscitare un reazione in lui, per verificare se veramente lui la considerassi così inutile e poco stimolante.
A tal proposito, Linc che cosa ha fatto?
Ora li abbiamo lasciati al tavolo del bar, mi fa strano vederli insieme al di fuori di una stanza, non so perchè ma non me li sono mai immaginati in situazioni diverse da quella che hai descritto nel capitolo precedente e mi piace sapere come sono nella realtà, come si comportano quando tra loro non c'è più quello stupido sipario di giochi di possesso.
Tolte le maschere sono due persone comuni, se così possiamo considerarle!
Come al solito alla fine del capitolo riesci sempre a stuzzicare la mia curiosità, che cosa avrà in mente Elena?
Sono da un paio di capitoli a questa parte, o forse da sempre e probabilmente me ne accorgo solo ora, che non sto mai nella pelle, voglio sapere a tutti i costi quello che succede e appena letto un capitolo subito ricarico la pagina per vedere se hai già postato il successivo!
Questa cosa non va bene, no, no. Tu, però, devi solo che esserne felice, questo vuol dire che stai scrivendo una storia originale, avvincente e coinvolgente!
Brava continua così! =D
Bacioni. |