Ciao!
Ti scrivo questa recensione non perché io voglia scoraggiarti, anzi, è l’ultima cosa che vorrei, ma perché volevo dirti il mio punto di vista riguardo la storia.
Partiamo dalla bandierina: bianca.
Mi dispiaceva darti la bandierina arancione perché “detto” sinceramente non te la meriti e sarebbe stato solo per una questione di gusto personale nello stile, però non posso neppure darti la bandierina verde in quanto andrei contro a ciò che penso riguardo la storia.
Ora ti chiederai, impazzendo dalla gioia (perdona il tono ironico), e allora?
Volevo cominciare con una breve premessa, ma ora passerò ad elencarti i motivi della recensione neutra.
Per prima cosa, vorrei volgere lo sguardo sull’impostazione che hai utilizzato: un copione.
Ti dirò, io, personalmente, non ne vado pazza.
Diciamo che, secondo il mio parere strettamente personale, questo metodo limita abbastanza la qualità delle storie, rendendole alquanto superficiali e prive di azioni vere e proprie.
È come se, utilizzando una metafora/citazione del professore di filosofia, noi, quando andassimo al mare, nuotassimo in superficie, senza immergerci completamente ad osservare ciò che questo elemento naturalistico ha da offrirci, senza vedere i vari pesci che nuotano sotto di noi.
Una cosa di questo metodo che mi ha fatto piacere notare e che merita di essere sottolineata è la mancanza delle azioni tra gli asterischi.
Per esempio:
Rein: No, tutti, ma non lui! *piange e scappa*
Shade: *la segue*
Ti sei guadagnata un punto più che meritato.
Vorrei darti lo stesso consiglio che mi diedero agli inizi, quando pure io scrivevo utilizzando uno stile tipico da copione:
anche se lo stile/metodo utilizzato è quello da copione, aggiungendo qualche descrizione, qualche frase dopo un dialogo od accanto alla “battuta” di un personaggio, si può rendere la storia più ricca dal punto di vista dei dettagli e la si può scostare dal classico copione.
Un altro punto riguarda i personaggi, sono troppi!
Non per quanto riguarda la storia, che è una cosa a sé stante, ma per il capitolo. All’inizio di ogni capitolo fai una specie di scaletta per indicare chi parla e con quali colori lo ritroveremo nel testo.
D’accordo, è una cosa che si può fare, ma quando si hanno solo quattro gatti (non ho niente contro i gatti) la legenda verrebbe meglio.
Qui, invece si rischia di andare in confusione..
Per quanto riguarda la storia in sé, mi piace molto.
E si vede che ti piace scrivere e che ci metti impegno.
Certo che Shade è proprio un pervertito! Che quando vuole sa essere dolce, bisogna riconoscerglielo.
In questo capitolo ho adorato la parte finale quando Rein trascina via il “povero” Shade, che ha compiuto, grazie all’aiuto della madre della ragazza, un gesto molto romantico(?).
Mi si è sciolto il cuore!
Questa scena mi ricorda molto un episodio di Mew Mew: Amiche vincenti, quando Strawberry aveva una gara di ginnastica ritmica e Mark è arrivato tutto trafelato, facendo sorridere e sbloccare la ragazza. Ti dirò, ho sempre fatto il tifo per Mark, anche perchè Ryan ce lo vedevo benissimo con Lory.
Tornando alla recensione e tralasciando il mio ritorno all’infanzia, spero di non averti offesa in alcun modo e di non averti scoraggiati perché sarebbero le ultime cose che vorrei fare.
Perdonami nel caso avessi “trovato” qualche tono offensivo, ti giuro che non ne avevo la minima intenzione, nel caso l’avessi notato, scusami.
Spero sarai giunta fino alla fine e non ti sarai fermata alle prime righe,
Dolcemente Complicata
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