Recensioni per
La Valse
di Silvar tales

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Junior
25/04/15, ore 21:19
Cap. 2:

Quindicesima classificata al Shock me now! Contest di RedLolly

-Stile e lessico: 10/15
-Grammatica e sintassi: 6/10
-Originalità: 16/20
-Personaggi: 10/20
-Gradimento personale: 9/15
- Shock: 12/20
Per un totale di: 63/100

-Stile e lessico:
Purtroppo ho trovato questa storia molto confusionaria. Forse hai agito in questo modo per non anticipare il finale che presenta un colpo di scena non indifferente, ma in questo modo hai mischiato delle digressioni sul passato di Deidara con il presente, come quella sui piercing in mezzo ad un dialogo, oppure quella sull’istituto Molière: non si capisce se è una scuola privata per ricchi e in ogni caso perché vada in istituto del genere (Non ha poi nessuna utilità questo dettaglio ai fini della trama), o ancora il dialogo passato con Erik che pare buttato un po’ a caso in mezzo al discorso. Questi sono proprio errori di logicità nella costruzione della trama e dei paragrafi.
Un’altra cosa che ho notato e che vedrai nel dettaglio nella parte riservata alla grammatica sono due errori nella scrittura in francese. Conoscendo molto bene questa lingua penso che avresti potuto cercare un po’ meglio almeno la formazione dei plurali, no?^^

-Grammatica e sintassi:
Sono presenti diversi errori, alcuni anche piuttosto gravi, che provvedo a segnalarti: “anche nel caso (in cui) qualcuno l'avesse fatto”; “si era ridotto a vendere preziosi di famiglia, rubando soldi e preziosi (ripetizione)”; “per non venire scacciata com (come) un cane”; “Come intuisse (se avesse intuito)”; “Si issò sulle spalle il suo invicta (maiuscolo, è una marca, oltretutto non so se sia presente in Francia, ma pazienza, è un dettaglio)”; “Chi c'è (la virgola!) Deidara?”; Dominique Verleè (La scrittura in francese è sbagliata, al massimo si potrebbe scrivere “Verlée” o ancora meglio “Verlé”); “scaravoltarsi (???)”; “Un grido familiare gli raggelò (il sangue nelle) le vene.”; “Deidara, ti senti bene?” la voce di Claude. (il verbo dov’è?); “mangiando crêpe(crêpes al plurale in francese)”; “La cresta bisognava (aveva bisogno)”.

-Originalità:
La storia non era male, mi è piaciuto il piccolo escamotage della perdita di memoria, tuttavia, dato che sono una persona precisa e non voglio giudicare senza cognizione di causa, sono andata a cercare su internet informazioni su una malattia del genere e in effetti ho trovato strano fatto che sia così selettiva. Ti spiego meglio, Deidara sembra avere dei problemi di memorizzazione solo con i ricordi relativi a determinate persone, quando in realtà dovrebbero essere una serie di eventi casuali a essere dimenticati. Lui invece non ricorda più nulla di suo padre, nulla di Sasori e non dei singoli eventi saltuari… Quindi quella della perdita della memoria avrebbe potuto rivelarsi una cosa molto interessante ed originale se solo tu l’avessi utilizzata con un po’ più di criterio, mi dispiace…

-Personaggi:
Quello che davvero io non riesco a capire è il perché tu abbia utilizzato Deidara e Sasori in una storia AU in cui non c’è traccia del loro carattere originale. Sono dei personaggi completamente estranei rispetto a quelli che siamo abituati a vedere nel manga/anime. A questo punto io mi chiedo se non sarebbe stato meglio per te scrivere una storia originale, almeno non saresti andata a scontrarti con l’OOC che per quanto mi riguarda è inaccettabile e ti ha penalizzata moltissimo! Non ho nulla da rimproverarti su personaggi come Lucy, Dominique, Claude o Falin, poiché sono ben caratterizzati e addirittura realistici, ma sono Deidara e Sasori che non funzionano. Innanzitutto avresti dovuto spiegare cosa ci trovino uno nell’altro, perché io proprio non sono riuscita a capirlo! Perché si piacciono? Sasori ha una personalità troppo piatta che potevi descrivere meglio dato che hai usato un narratore esterno, mentre Deidara… Non è Deidara! Non c’è traccia della personalità del biondo artista bombarolo…

-Gradimento personale:
Ammetto che questa storia mi è parsa un po’ “strana”. Non mi ha convinto del tutto, soprattutto per il fatto che hai deciso di scrivere una storia su Naruto, ma i personaggi principali non hanno granché di IC con i veri Sasori e Deidara… Già i loro nomi sono inverosimili per in contesto AU in cui hai deciso di collocarli, ovvero a Parigi e in un presente più o meno vicino… Ho trovato la trama lievemente confusionaria (ad esempio con la digressione sui piercing posizionata in mezzo ad un discorso tra i protagonisti che stonava vistosamente), oppure dei dialoghi che mi sono sembrati un po’ innaturali e un finale a mio avviso un po’ tirato per i capelli. Poi ci sono troppi errori sia di grammatica che dal punto di vista logico/sintattico…
Tuttavia, non vorrei assolutamente che tu prendessi male la mia critica, ma che la usassi in modo costruttivo, per migliorare!^^

-Shock:
Purtroppo anche per quanto riguarda questa parte del punteggio non hai raggiunto un buon numero di punti. Sì, ammetto che alla fine c’è stato un colpo di scena che risolveva molti dei punti interrogativi che mi avevano colta leggendo i capitoli, come ad esempio gli strani dialoghi tra Deidara e Sasori, la data tatuata sul corpo del primo dei due, però… Non bastava. Non ho avvertito il batticuore, mi dispiace, perché non basta l’ambientazione lievemente degradata in cui Deidara si muove a scioccarmi. Non mi si è accapponata la pelle, ho solo diciamo “risolto” il mistero.
Forse se il racconto fosse stato sistemato in modo diverso avrebbe potuto funzionare, l’idea non era male, ma era troppo confusionario…