Recensioni per
Silenzi
di boll11

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
30/08/11, ore 11:59
Cap. 1:

okkai... Cominciamo! Una conclusione che davvero lascia un lieve amaro in bocca, perchè è incredibile comunque come quei due stiano così bene assieme anche in una situazione del genere!
Adoro Jean fin da quando quattro anni fa cominciai a seguire questa serie, saperlo bloccato su una sedia a rotelle mi ha dato una rabbia e una voglia di sterminare l'autrice che fu placata al tempo con il regalo di una mia amica XD ma questo non c'entra.
La tua storia riesce a trasmettere un mix di sentimenti davvero contrastanti fra di loro.
La frustazione di non poter tenere con se l'uomo che ama, l'amore che però prova per lui, il dolore di lasciarlo andare via la disperazione nel vedere com'è si è ridotto a causa di miss unghia lunge (maledetta tettonaè_é)
ti faccio davvero i miei complimenti^^ è una storia fantastica (tralascia il fatto che a te piace se Jean fa certe coseù_ù nd vocina interiore perversa) anora compliemnti dunque *__*

Recensore Junior
11/04/09, ore 16:23
Cap. 1:

Ad essere sincera, questa è la prima che ho letto/notato/preferita, Quindi ho fatto una sorta di percorso al contrario, poi siccome sono pigra ho impiegato circa due vite a commentare u.u Allora, dopo il patetico prologo, questa nella trilogia è quella che mi è piaciuta di più, nel senso che è quella che mi ha appassionato di più, che ho riletto almeno mille volte e che nei momenti di stallo nelle mie rare(??) giornate creative, venivo a sguardacchiare, per poi perdermi e rileggerle da capo. quindi non mi resta che dirti Wow!! .Scarlet.

Nuovo recensore
12/09/08, ore 18:35
Cap. 1:

Complimenti è davvero bella!! passionale, esprime nel finale un po' della disperazione di Jean (il mio cocchino, ino, inuccio... alla quale mi piacerebbe fare da infermierina!!) per la sua triste situazione!! e Roy che sogno... bravissimaaa! Tanti saluti da NightAlchemist93

Recensore Junior
16/04/08, ore 09:42
Cap. 1:

o mio dioo!!questa ficcy è meravigliosa! Mi piace troppo il tuo modo di scrivere, specialmente pwp. Ci metti qualcosa di speciale, insomma non è solo sesso ci sono anche i sentimenti. Veramente stupenda complimenti!!

Nuovo recensore
03/07/07, ore 19:22
Cap. 1:

Innanzitutto spero che tu ti renda conto che eventuali errori di battitura o svarioni non saranno dovuti alla sottoscritta ma ai suoi ascolti satanici. E' tutto il pomeriggio che ascolto Celentano e The Blanks (nello specifico la ormai celeberrima Underdog. Sono diventata una fan di questo cartoon e nemmeno so di che parla. Suppongo di un cane super), e ti assicuro che si sentono gli effetti. Detto questo preambolo che suppongo intrighi e interessi soltanto la sottoscritta, io passerei a recensire la tua storia, che ne dici?
E che storia, se me lo concedi.
Ecco, il "problema" che ho sempre con storie come questa è che nel momento in cui vengo a dire all'autrice cose come "Complimenti, è stupenda", "Mi ha emozionata tantissimo", sento sempre dietro di me il mio coro di personalità dissociate bigotte (ce ne sono un po' di tutti i tipi, la mia testa è sempre tremendamente affollata e a volte scoppiano vere e proprio rivolte di hooligan) che gridano "Riza! Riza! Lo senti questo suono? Buoncostume!" (La mia passione per i cori da stadio mi porterà alla rovina prima o poi). Questo per dire cosa? Che da un certo punto di vista è sempre un po' imbarazzante trovare bella una storia NC 17, una così esplicita, poi, è un vero certificato di maialeria.
Ma è bella, merita, e sinceramente già normalmente me ne fregherei abbastanza del coro da stadio. In questo caso sento che andrei in giro a petto gonfio, sulla cima di un grattacielo col mantello al vento come Undergdog (vedi che fa male ascoltare una canzone per un intero pomeriggio?), fieramente. Perchè cavolo, questa storia meriterebbe davvero una recensione seria e compita. Purtroppo io non sono in grado di essere seria per queste cose, preferisco lasciarmi guidare dai miei deliri, a costo di dar fastidio all'autrice costretta a subirmi.

Allora, fine della trilogia.
In quanto tale suppongo che come inizio non sarebbe male vederla alla luce delle altre due storie, fare un breve percorso. Mi piace pensare a un percorso di formazione. All'inizio abbiamo il nostro "eroe" (anche se storco un po' il naso a questa definizione. Sarebbe più corretto parlare di antieroe quando parliamo di questo roy. Di Roy in generale a dire il vero. Ma visto che anche Shinji di Evangelion, il senza ammennicoli, viene definito così, concedimi l'uso del termine eroe per Roy): un eroe distrutto, senza la benchè minima speranza. Ammettiamolo, abbiamo di fronte una m***a. Ne più nè meno. Lo dico con affetto! XD Un uomo che non ha la benchè minima idea di cosa fare della propria vita. E c'è un uomo, il nostro principe biondo, che lo riporta sul binario. Lo riporta solo sul binario, attenzione, poi lo lascia andare. E come un papà che insegna al figlio ad andare in bicicletta, gli fa fare le prime pedalate e poi lo lascia andare nella speranza che non cada dopo due metri.
Nel secondo sembra quasi che non si sia imparato niente. E' un inno alla sofferenza senza speranza, a un dolore a cui non c'è rimedio. Sembra quasi che si pensi che quell'affetto, quell'unione (non romantica, non sessuale. Unione nel senso di affetto del sottoposto per il superiore), non sia stato nulla più di una cosa casuale. Proprio come questa di Roy e Ed. Una cosa che, semplicemente non ci è stato detto, ma è stata la stessa identica inutile cosa che lascia Ed e Roy con la sensazione di aver vissuto un momento vuoto, uno come un altro. Attenzione, non ho detto sebra a caso. Come non a caso è Ed che nella seconda storia dice che non c'è nemmeno sollievo momentaneo al dolore. Tu lo senti dire a Roy? Io no. Lo pensa Ed. E questo mi fa pensare che, almeno in questa fic, non si assomiglino poi tanto questi due pazzi individui che io amo tanto insieme (ma ci devo convivere, questa storia non è per loro! ^.^).
Anzi, proprio per niente.
Perchè questo Roy che soffre non vede la sofferenza come un qualcosa da cui non è possibile scappare, un qualcosa ceh AL MASSIMO si può sedare e nascondere stretta stretta nella testa fino a dimenticarsene. Può pensarlo all'inizio. Può farci credere di pensarla così. Ma andiamo, è chiaro che è una facciata. E' chiaro che Havoc gli ha smosso qualcosa. Havoc e non un Maes fittizio. Un Havoc sempre presente, che sempre si preoccupa del suo Colonnello. Un Colonnello che, guardacaso, scatta contro Ed in maniera definitiva quando gli ricorda di Havoc. Segno che il nervo è ben scoperto.
Per questo non sono tanto stupita da questo "finale" (metto le virgolette perchè pare che si prospetti un ipotetico quarto capitolo, che attendo con ansia! ^^): dal vedere un Roy che non riesce a capacitarsi della sorte toccata ad Havoc. E ci basta vederlo ad inizio storia per capire perchè. Penso che per una persona come Havoc, che si mette sempre in mezzo ai guai, che seguirebbe il suo superiore fino all'inferno e poi indietro, un uomo d'azione (perchè ha tante buone qualità, ma Havoc non è di sicuro uno stratega o un uomo di letture. Uomo d'azione è e per questo ci piace), non possa esserci nulla di peggio che essere un peso, dell'essere dipendente. Dell'essere sbattuto vergognosamente dietro un bancone, in quell'inferno (simboleggiato anche dal caldo afoso, in un paesaggio che sembra da far west, di quelle cittadine semi-fantasma tanto care a Vito Colomba! XD Scopriremo che Roy in realtà si chiama Billy Nelson.). Un Havoc per il quale nessuno può restare indifferente. Figurarsi Roy. Ora, senza che andiamo subito a pensare a una cosa sessuale, o dettata dall'amore. Havoc è obiettivamente pietoso, e lo dico con affetto te lo assicuro. Ma lo sa anche lui, questo. Cioè Havoc. Un Havoc che appare ancora più pietoso (sempre detto con affetto) nel suo folle attaccarsi all'autosufficienza. Non ci sarebbe bisogno neppure di vederle tutte quelle corde a cui si arrampica (bellissimo espediente, tra parentesi, molto toccante), per rendersene conto. Basta solo vedere l'aria con cui si rivolge alla madre. Infastidito, non ha bisogno di niente, e non le rompa le scatole. Commovente il modo in cui chiede se ci sono dei problemi al colonnello (come se in caso di problemi lui potesse rappresentare un aiuto utile), dopo la gioia iniziale. Più che essere pietoso Havoc si sente pietoso. Lo sa. Ce lo fa chiaramente capire ma questo non significa che la sua condizione lo riempia di impbarazzo come accadrebbe con un qualsiasi paralitico. Havoc è una persona forte e orgogliosa. Cionondimento non si illude di essere normale. E' un paralitico che si sforza di non essere d ipeso agli altri, perchè la cosa lo ucciderebbe. Nessuna meraviglia che in queste condizioni gli venga il dubbio (orribile, struggente) che per il Colonnello non si tratti d'altro che di pietà. Perchè lo ricorda ancora quando era Maes il nome che gli sfuggiva dalle labbra. Perchè dopo, e ce lo dice chiaramente Roy in "Frammenti di Sogno", non ne hanno mai parlato. E ora arriva qui di punto in bianco, senza un motivo apparente. E' troppo strano e troppo improvviso. Un comportamento che confonde, un comportamento che non può che instillare ragionamenti pessimisti in un uomo che già si sente invalido. L'idea che mi dà Havoc è che più che orgoglio il suo essere autosufficiente (cosa simboleggiata anche dal fatto che la sua camera è un quadrato separato dal resto della casa/negozio) sia un disperato tentativo di non sentirsi inutile come invece si sente, ed è inutile che si racconti cazzate. Anche il colonnello, che lo cerca e continua a cercarlo, perchè diavolo dovrebbe aver bisogno di lui? E' inutile. Finchè non sarà in grado di proteggerlo come prima vederlo gli farà solo male perchè lo farà sentire impotente (e qui mi scappano almeno 3 battutacce che mi risparmierò per decenza e rispetto nei confronti di un uomo che ha anche smesso di fumare - beh, fuma molto meno di prima - per la depressione! XD Salvo poi ricominciare immediatamente non appena vede il Colonnello. Vien da pensare che dovremmo mettere Roy come testimonial della Marlboro.)

Dall'altro lato abbiamo Roy. Ecco, parliamo un po' anche di questo ameno individuo. Cosa lo spinge ad abbandonare la sua ascesa per un paio di giorni e andare nel mezzo del nulla? Il desiderio di andare a visitare un sottoposto? Sì, certo, allora perchè non andiamo a trovare tutti i giorni Maria Ross? Tanto è solo a mille miglia di distanza, in una terra estranea, dopo un deserto incandescente. Ma chi si vuole prendere in giro? E' chiaro che c'è qualcosa di più, qualcosa che, ahinoi, non sa nemmeno lui cos'è. Perchè quanto sarebbe più facile se almeno lui avesse le idee chiare. Invece no, è lì e chissà perchè. Hanno lasciato una cosa molto, troppo grande in sospeso, una cosa in cui si sono messi in gioco con tutti loro stessi. Ma sono uomini, e non ne possono parlare, però ora si ritrovano a questo punto incerto. Al punto in cui, d'accordo, Havoc che è l'eter odella situazione probabilmente è il più incerto e confuso dei due, ma anche Roy non scherza. Ha rotto le palle a tutti con maes. S'è lasciato andare, era diventato lo straccio per pulire i cessi. E adesso salta fuori questo desiderio che ha di Jean (ma di Jean, o del maes che ha impersonato? Si può dire che Roy sia davvero sicuro, al cento per cento, che sia la prima ipotesi?). Io me lo immagino corroso da un senso di colpa immenso. E' un po' come quando sei vedovo, trovi un'altra moglie e ti senti in colpa perchè pensi "Ma se sono riuscito a innamorarmi di nuovo significa che la mia prima moglie non l'ho mai amata". Ecco, per Roy immagino una cosa praticamente identica. Se Jea è confuso, figurarsi lui che lo vede in quelle condizioni penose. Che lo vede arrampicato di corda in corda come uno scimpazè. Che si sente rifiutato (quel "non tornare" quanto deve avergli spezzato il cuore. Specie dopo che aveva avuto la fiducia di mostrargli la schiena. Lui che è uno degli uomini più accorti dell'universo). Già è confuso poi gli arrivano questi segnali contrastanti. Un Havoc che lo desidera ma che (per motivi non dettati dalla sua volontà, ahimè) "non funziona". Un Havoc che lo tringe a sè, che brama il suo odore, ma poi lo caccia. Un Havoc che vuole essere un sostegno ma non si fa nemmeno prendere un pacchetto di sigarette alla fine (carino che Roy se ne accorga di quel bisogno. Ci credo, con tutto il tempo in cui nel corso degli anni l'ha osservato, avrà imparato a leggere i suoi bisogni! ^.^). Un Havoc che non vuole aiuto ma vuoe essere aiutato. E' un controsenso di dimensioni bibliche.

E' in questo clima che la trilogia si completa. Finora abbiamo sempre visto uomini soli e distanti. Uomini che, ammettiamolo, non facevano che masturbarsi, che immaginavano altri uomini, o che consideravano quel rapporto come niente. O come un dovere. O come un modo di tirare avanti. Qui ci sono uomini distanti che tentano di tendersi l'un l'altro la mano ma gli ostacoli sono troppi. La guerra, l'orgoglio, tutto.

Fa tenerezza e fa rabbia, perchè è chiaro per noi che leggiamo che non devono far altro che allungare le dita. Ma ammettiamolo, li vedremmo davvero ad accantonare l'orgoglio così facilmente per concedersi all'amore? Non sono donne, non lo farebbero mai. Va bene così anche se fa incazzare il mio cuore di fan "infiammata" (battutaccia accia).

Il sesso è un qualcosa di penoso come non mai (NB: è sempre detto con affetto! XD). Un qualcosa di monco e incompleto, e non posso fare a meno di pensare a un parallelismo con Havoc, ma non solo. E' anche il sentimento che li lega ad essere incompleto, monco. Perchè Jean non sa se ama Roy, Roy non sa se ama Jean. E men che ma l'uno sa cosa prova l'altro. Forse sono solo uomini soli in cerca di sollievo. Forse invece al sollievo non c'è davvero rimedio come ci dice Ed e sono solo ormoni. Forse è invece l'unico modo di affrontare e superare il dolore. Il modo di incalanarsi, di rientrare nel binario. Forse invece è qualcosa di più, un qualcosa che spinge un uomo a non abbandonare un suo simile neppure quando non gli può più essere utile. E che spinge un soldato fedele ad aspettare. Lui che è così autosufficiente e orgoglioso non si fa scrupolo di dire "Io aspetterò quest'uomo". Non si pone nemmeno dubbi, alla fine, quando Roy gli ice che troverà un modo di far lo camminare di nuovo. Non pensa "ma non dire cazzate" o cose del genere. Lui SA che lo farà. Si fida ciecamente. Forse è solo una cieca illusione perchè non vede l'ora di camminare di nuovo di fianco a quell'uomo come suo sostegno. Forse vuole solo vedere se una volta recuperato il pieno controllo del proprio corpo riuscirà a fare chiarezza in quei sentimenti che forse sono solo nella sua testa e forse ha solo equivocato. Forse si fida davvero. Ma è tutto confuso, come ho già detto mille volte. ^.^

Termino con due righe questo tema infinito. Sono distrutta! XD Ne avrei ancora di cose da dire, sono certa di essermi lasciata dietro il mondo e per molte cose devo essermi spiegata malissimo, ma non ne posso più, perdonami.

Mi piace molto come scrivi. Hai questo dono di dire tantissimo in poco, e di lasciare talmente spiazzati che a meno di sforzarsi o di buttarsi e scrivere un fiume di parole inutili come la sottoscritta difficilmente si riuscirà a dar voce a quello ceh fai provare. E' un qualcosa di così pieno e potente che mi lascia davvero sconvolta. Tantissimi complimenti per questa trilogia, attenderò un eventuale quarto capitolo con ansia (anche se sappi che il mio cuore interamente piange perchè Roy è di Riza e quando è in vena di trasgressione, di Ed! ^-^)

Bax ERY

Recensore Master
03/07/07, ore 13:33
Cap. 1:

E' destabilizzante, la profondità di questa storia. Il modo in cui li hai dipinti, degno seguito dei precedenti capitoli. Forte, dura e dannatamente realistica. Complimenti.

Recensore Veterano
02/07/07, ore 18:55
Cap. 1:

huhu!!!! che tristezza havoc...mi ha fatta piangere! complimenti comunque, ho letto anche le due parti precedenti e sono dei capolavori! questa poi è la migliore, roy va da havoc sulla sedia a rotelle...mi sono sempre chiesta cosa sarebbe successo quando si fosero rincontrati! beh inizialmente non pensavo facessero certe cose....ma così come lo hai scritto tu è quasi più bello!!!! hehe mi sa come qualcosa di nostalgico l'ultima parte, dove roy dice che tornerà quando avrà trovato un modo per farlo camminare....sigh povero jean! spero di leggere altre yaoi scritte da te perchè hai uno stile che mi piace troppo!