Recensioni per
Scattered pictures
di Hotaru_Tomoe
Ed eccomi di nuovo, la mia maratona procede... ci metterò di sicuro un po’ perché la Raccolta è piuttosto lunga, ma conto di riuscire a recensire una buona parte delle OS. |
C'è un "non detto" che sfugge in questa storia. Un qualcosa che si apre a differenti interpretazioni dei fatti. La similitudine alle falene e la simbologia è perfettamente chiara e apprezzabile ovvero John e Sherlock sono le falene che orbitano attorno alla luce, e che vengono divorate dall'oscurità. E dove l'oscurità rappresenta la solitudine, la lontananza e forse addirittura qualcosa di ben peggiore come la morte e il dolore. Fino alla fine ero convinta che il loro "non detto" fosse da intendersi come un amore che sta per nascere, un sentimento che entrambi tengono dentro ma che non riescono a far uscire e questo perché John e Sherlock sono così. Da quattro stagioni non riescono mai a parlarsi come si deve, tentennano e si tengono a distanza, emotivamente parlando. Come se ballassero insieme ma tenendosi a un metro di distanza. Pensavo che fosse questo l'irrisolto a cui pensa Sherlock mentre osserva le falene, poi alla fine c'è un "perdonami" e un "mi sei mancato" che lasciano forse intendere a dell'altro. Non sappiamo se è un post Reichenbach e se si riferiscono a questo, quelle parole. Ma a me piace pensare che sia così. Che da troppo tempo evitino di affrontare l'argomento, di parlare di loro e della lontananza. E che lo facciano adesso, dopo anni. Sotto la doccia. Non so se è così che hai voluto interpretare le cose. |
“…c'è qualcosa di irrisolto che aleggia…cose non dette…”: tu già nel 2012 scrivevi queste cose e tali sono rimaste anche nel 2017. Infatti il problema principale, nel rapporto tra Sh e John, fin dall’inizio, è stato quello originato dall’intensità dell’attrazione che, fin dal primo incontro al Barts, si è accesa tra di loro ma non ha trovato, in nessuno dei due, la via per esprimersi. Ci sono cose non dette per la paura di dover accogliere un rifiuto, c’è il peso dell’ àncora costituita da convinzioni valide superficialmente (quel “non sono gay” di cui Watson si è sempre fatto scudo), senza considerare che un amore non ha precise connotazioni sessuali, c’è la scarsa autostima. E tanto altro che li ha sempre allontanati. Molto efficace quell’immagine che hai pensato delle falene che sono attratte da una luce comune ma che vengono ghermite, prima di potersi riunire in quel chiarore così intenso, da un essere negativo. A proposito di quest’ultimo si potrebbe pensare a degli accadimenti tragici o al criminale malvagio di turno. Splendido il contrasto che hai fissato tra l’esitazione indifesa di Sh e la praticità essenziale di John: non è certamente il bagno che si raffredda, ma è il tempo sprecato il loro nemico. La fine è poetica. |
Quel post... ashcdjchbkjasxmsklnxj!!!! Madonna mia cos'è quel post! Un prompt a dir poco perfetto che tu hai sfruttato in maniera altrettanto perfetta. Questa shottina è' breve, chiara e incisiva, dice solo l'indispensabile lasciandoci liberi di vedere anche con la nostra mente ma dandoci pienamente l'idea di tutto quello che John e Sherlock sono e sentono l'uno verso l'altro. Non è facile dire tutto in poche righe, ma ci sei riuscita benissimo! Se scritta bene, una piccola shot vale molto più di una long e questo è uno di quei casi. Molto bella e emozionante. BRAVA! *________* |
Beh, le camere d'albergo ti mettono sempre in un mood un po' malinconico, quando poi ci sono una montagna di non detti, di sentimenti irrisolti, di desideri inespressi, si rischia davvero di fare la fine delle falene. Ma qui stiamo parlando di due imprevedibili deficenti e quindi ci regali un gesto inaspettato di Sherlock, che si butta d'istinto. Fantastico John nella doccia, che - probabilmente vincendo decenni di atavici timori - acchiappa Sherlock prima che cambi idea! Breve e carina, ma anche profonda per le riflessioni carpe diem del detective. Che altro ti dico, buon Natale! |
Il "perdonami" e "mi sei mancato" detti contemporaneamente mi hanno uccisa dolcemente. Sono i pensieri quasi direi 'standard' di loro due, dopo la puntata di reichenbach fall. Uno sherlock che si vuole far perdonare per ciò che ha causato a John e John che ammette che gli è mancato..bellissima. E stupendo anche il paragone con le falene, sherlock capisce che non può perdere John perché è ciò che lo tiene legato alla sta umanità. Stupenda. Buon natale cara, Rossella:) |
E anche te pubblichi... Ma come faccio io a sopravvivere a tutte queste emozioni???? troppi feels.. La metafora delle falene poi <3 |
Monica.. Oh Monica.. Tu mi ucciderai prima o poi, sappilo!!!! Il mio povero cuore finirà per cedere davanti una delle innumerevoli meraviglie che usciranno dalle tue manine deliziose e scoppierà lasciandomi a terra.. *___* |
"ma di certo non può eclissare le parole urlate dalle mani, dalle labbra e dai corpi di queste due falene, che bruciano all'unisono per rinascere nella luce." |
Io le tue storie le amo troppo. Ormai la ripetitività delle mie recensioni inizia a essere noiosa mi sa. .__. |
Questa è vera poesia. Non c'è altro modo per definirla. Ma ... c'è bisogno di definirla? No, non serve. Basta solo gustarsela. Complimenti. Mini |
Ciao carissima,questa tua storia capita proprio a fagiolo! Questa volta non voglio scriverti per esternare quanto mi piacciano le tue storie...bè sì anche...tuttavia ormai penso di aver declinato la mia ammirazione in tutti i modi possibili e potrei solo diventare ripetitiva;è solo che ci tenevo tanto ad augurarti Buon Natale e Felice Ispirazione per le storie dell'anno nuovo. Tanti Auguri...Kastalia (alias Antonella)xoxo |