Flashfic nata da questo post di Tumblr, fucina di prompt meravigliosi.
Ne approfitto per ringraziare tutti coloro che mi recensiscono. Lo so, sono paurosamente indietro a rispondervi, ma voglio farlo per ringraziarvi uno ad uno, non appena avrò un attimo di tempo T_T
FALENE
"Sherlock, posso fare la doccia per primo?"
Sherlock annuisce, apparentemente assorto ad osservare le falene che svolazzano
attorno al lampione appena al di là della finestra. Non abbastanza assorto, tuttavia,
da non cogliere il pesante sospiro che John esala prima di chiudere la porta del
bagno alle sue spalle.
Un caso interessante li ha portati fuori Londra, a condividere una camera d'albergo
per una notte, ma questo è un dettaglio marginale adesso.
Da quando il consulente investigativo è tornato c'è qualcosa di irrisolto che aleggia
tra loro, cose non dette che attendono in sospeso una soluzione.
Lo sanno, lo sentono sulla pelle, ma non ne parlano mai; entrambi ci stanno
girando intorno da mesi, attenti a non avvicinarsi troppo al nocciolo della
questione, proprio come quelle due falene che danzano senza costrutto attorno alla
luce giallognola del lampione e sembrano incapaci di raggiungere quella fonte di
luce, nonostante ci siano così vicine.
All'improvviso, dal buio, emerge un pipistrello che le ghermisce entrambe in un
istante e poi scompare di nuovo nell'oscurità.
Sarà quella anche la loro fine?
Sherlock sembra riscuotersi dal torpore in cui è caduto, si slaccia la cintura e si
libera frettolosamente dei vestiti, varca la soglia del bagno, ma lì si blocca di nuovo,
come una farfalla notturna che compie un cerchio ampio attorno ad un lampione.
Cosa succederà se avesse sbagliato a leggere dentro John?
E inoltre, lui è davvero pronto a cambiare ogni cosa? Perché è indubbio che il suo
prossimo passo cambierà ogni cosa.
John scosta la tenda della doccia, per nulla turbato dalla nudità di entrambi.
"Sherlock, deciditi: o dentro o fuori! - esclama guardandolo in volto, il blu dei suoi
occhi ancor più penetrante di quelli grigi del detective - Stai facendo raffreddare il
bagno."
Sherlock gli è addosso quasi istantaneamente e il rumore del getto d'acqua può
forse coprire il suo sussurrato "Perdonami" o il "Mi sei mancato" di John, ma di
certo non può eclissare le parole urlate dalle mani, dalle labbra e dai corpi di
queste due falene, che bruciano all'unisono per rinascere nella luce.