Recensioni per
Letters from our souls
di VaVa_95

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
02/01/14, ore 18:05

Leggerla con in sottofondo My Immortal degli Evanescence è il male.

So che tornerai. Tornerai per me e per i ragazzi.
E sai perché lo so?
Lo so perché non mi hai detto addio.


Queste parole fanno male, cazzo se fanno male.
Per non parlare:
- A proposito… hai fatto quel che ti avevo detto di fare? – domandò, curioso.
Il chitarrista annuì.
- Si, ho fatto. La lettera è in cucina. Spero… spero che la legga. -
- Fidati, la leggerà. Sono sicuro che lo sta facendo, proprio in questo momento. -
 
Jimmy lesse attentamente quel che aveva scritto Brian nelle due ore precedenti.

Il colpo finale arriva con:
Ti voglio bene, Bri. Ti voglio tanto, tanto bene. A te e ai ragazzi. Non abbiate paura, continuate ad andare avanti così. State andando bene.


Mi sono sentita lì. Un ombra a loro vicina. Seduta sul bracciolo del divano, tra Zacky intento a giocare a Call of Duty e Brian seduto su una poltrona vicino a Matt.
Grazie, grazie per farmi provare tutte queste fantastiche cose. Non ti ringrazierò mai abbastanza.


Love you.

(Recensione modificata il 02/01/2014 - 06:06 pm)

Recensore Junior
26/01/13, ore 18:25

So che questa recensione arriva in ritardo, ma quel giorno non ce la facevo a lasciarla.
L'ho letta una decina di volte probabilmente, ed ogni volta ho pianto tantissimo, perché sono convinta che sai di cosa tratti alla perfezione.
Tralasciando il fatto che scrivi divinamente ed immagino che tu già lo sappia, non posso che ringraziarti. Ringraziarti perché con ogni singola cosa che scrivi sai emozionare, e non tutti hanno questo dono.
Sei meravigliosa, sul serio.
-Maggie.

Recensore Junior
28/12/12, ore 19:21

Cristo Santo. Ho letto metà fanfic con gli occhi appannati dalle lacrime. E' qualcosa di incredibile, soprattutto perchè mi tocca così da vicino... Sta di fatto che è meravigliosa, davvero. Io non... Non so cosa dire. Non so come definirla. 
Emozionante è un aggettitvo riduttivo. Non riesco a trovare un aggettivo adatto. 

Recensore Veterano
28/12/12, ore 14:03

"Ho sceso dandoti il braccio almeno un milione di scale,
e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino."

Ecco, questa è una delle mie poesie preferite di Montale, e non lo dico per caso. La prima volta che l'ho letta ho pianto come una bambina. E' una poesia azzeccata per loro due, non credi? E mentre leggevo questa shot mi è tornata in mente, l'ho ricercata sul mio libro di letteratura ed ecco che mi sono messa a piangere di nuovo, un po' per la poesia e un po' (tanto) per la shot.
Non che sia una novità, ormai scoppio in lacrime da stamattina. Ma credo sia una cosa normale, in fin dei conti.
Jimmy era un po' un amico di tutti i veri deathbat, non trovi? E' per questo che dico 'mi manca', anche se in realtà credo di essere l'ultima sulla lista a poter dire una cosa del genere. Il punto è che a me manca davvero. E' una di quelle mancanze incomprensibili che aleggiano sui cuori più sensibili, la mancanza di qualcuno mai veramente conosciuto. Ma Jimmy mi manca comunque. Perché era una persona splendida, nonostante tutti i suoi difetti. C'era sempre per i suoi amici, era la colla che teneva insieme gli Avenged, il cuore pulsante della band.
E' strano pensare che non ci sia più, fisicamente. Di non poterlo tempestare di tweet chiedendogli se - per l'amor del cielo! - può convincere Gena a ridare il barattolo di Nutella al povero Zacky. Non c'è nessun Jimmy che vivrà in una casetta ad Huntington Beach in compagnia di quegli scellerati dei Sevenfold, nessuna nuova canzone di Jimmy, nessun figlio di Jimmy. Perché Jimmy non c'è, non c'è più. E fa male. E mi manca. Anche se non l'ho mai conosciuto, anche se non l'ho mai visto dal vivo, mi manca lo stesso.
Però, allo stesso tempo, Jimmy c'è. E' qui, accanto a tutti noi. Lo sento, riesco a percepirlo: mi protegge, mi aiuta e mi sorregge. Tante volte mi sono appellata a lui per ricevere un po' di coraggio, oppure l'ho pregato di aiutarmi a rimettere insieme tutti i pezzi, a far cessare il dolore. L'ho implorato di aiutarmi poco prima di un compito di matematica, gli ho chiesto di tenermi compagnia quando mi sentivo così male che quasi non respiravo. E lui è sempre stato qui, per me, per tutti noi. Ormai è un anima, lui può essere ovunque. Mi ha aiutato, in un certo senso. A sentirmi meno sola, meno sbagliata, più... a casa, se riesci a capire quello che intendo.
Jimmy era una persona speciale, unica. Ha vissuto così tanto in così poco tempo, ha bruciato tutte le esperienze di questo mondo in soli 28 anni, e credo, sì, credo che sia sereno, ovunque egli sia. Magari sta inseguendo veramente anatre sulle nuvole, oppure è qui che mi osserva, seduto sul mio letto, pronto a sostenermi (a sostenerci) in questa lunghissima giornata.
Lui c'è, c'è sempre stato e sempre ci sarà, e io lo so. E in un certo senso questo mi basta.
So che anche Brian, Matt, Johnny e Zacky lo sanno, e spero che questo basti anche a loro. Che basti per stare bene, in attesa.
Dopotutto, mancano sette anni per l'arrivo dello Knife Master, no? A quel punto Jimmy riemergerà dalle foreste e tornerà ad esplodere di vita!
Dopo questa recensione totalmente priva di una vera e propria struttura di base, ti lascio.
Love always,
Cris

Nuovo recensore
28/12/12, ore 11:51

Se nella prima parte della fanfiction, la lettera, ho pianto.. Nella seconda parte sono morta un po'. Bella, commovente, distruttiva. Non so che aggiungere, ci si becca su twitter.
Revengeance_ (@Grell_)

Recensore Junior
28/12/12, ore 11:46

A volte penso che tutto quello che ci resta sono le parole e la carta su cui esse vengono vergate, con inchiostro rigorosamente nero. Spesso dimentichiamo quanto faccia male buttarle giù, proprio per liberarsi da quei tormenti che portiamo dentro di noi. Ma quando stiamo male è l'unica cosa che ci rimane da fare: scrivere con tutto il nostro cuore, con la nostra anima. Proprio come fece Brian con So Far Away.. Scrivere esorcizza il dolore, lo trasporta in una nuova forma, la plasma e modifica, facendo in modo che possa avere contorni definiti e non irrisori. Jimmy ha fatto questo, in ogni canzone che ha scritto. Ha dato tutto se stesso ed ha semplicemente creato, come un artista con la sua opera d'arte. È stupefacente. A volte cerchiamo qualcosa negli altri che ci faccia star meglio, quando invece la soluzione è dentro di noi. È bello sapere che in questa storia tutto giri attorno ad una ricerca interiore, non dispersiva, non astratta. Syn cerca dentro di sé la forza, per andare avanti. Jimmy è lì, che lo osserva e capisce. I sentimenti non voleranno via, rimarranno lì. Dentro e fuori a quelle parole vergate su carta. Bellissima storia, adatta al momento. Baci, Electra