Vorrei cominciare dicendoti che ho rubato il computer dal 'posto super segreto' di mia mamma per recensire un nuovo capitolo, perchè lo so che sono in ritardo madornale ma è la mia specialità, so quanto ci tieni e anche io e volevo farti una sorpresa e farti sorridere <3
Questo capitolo l'ho letto da un pò, e solo a pensarci mi vengono i lacrimoni agli occhi perchè lo amo, e amo te, ma bando alle cance che è un capitolo lunghissimo e non ho tempo da perdere io.
--- “l’ho portata qui solo per dimenticare te. L’ho fatta venire solo per rimpiazzare inutilmente la tua assenza. Ma sono stato un coglione, d’accordo? Si, io sono un fottuto coglione!” allargò le braccia ed iniziò ad urlare “avete sentito? Io sono Justin Bieber e sono uno stronzo, un bastardo e un coglione” lo urlò a squarciagola e si rivolse di nuovo a lei ---
Se un ragazzo, che sta quasi per piangere ed è in preda a una crisi di nervi e si mette ad urlare così davanti casa in modo che tutti lo sentano solo per farmi capire quanto mi ama, io di certo non mi metterei a controbattere, sarà che io ho la resistenza di un non so nemmeno cosa perchè nessuno a poca resistenza come me quando si tratta di ragazzi, ma diamine, scopatelo e basta, avete appena fato pace e dovete di nuovo litigare così? Insomma Ivy, lo sapevi benissimo che lui si era scopato mezzo mondo, ok, l'ha portata in vacanza ed è un coglione perchè non doveva, ma diamine, perdonalo fattene una ragione tutto sistemato e andate a fare tanti bimbi così fate pace. Dicono che il sesso riparatore sia il più bello del mondo.
---“quante ne hai scopate dopo di me?” – “piccola…” lui sembrava volerle evitare quelle domande masochiste ed inutili, ma Ivy non si sarebbe arresa. La psicologa le aveva consigliato come prima cosa da fare, di affrontare i problemi a viso aperto, quasi una sorta di terapia d’urto. “Justin, dimmi con quante donne hai fatto sesso da quando ci siamo lasciati” lei lo chiese con decisione e lui si mise entrambi le mani nei capelli e iniziò a girovagare da solo “cazzo, cazzo, cazzo” a bassa voce stava imprecando e sperando allo stesso tempo di poter evitare quella dolorosa confessione, ma ad un certo punto si fermò un po’ più distante da lei e la guardò “tante Ivy…” rispose con la voce bassa di uno che si sentiva palesemente in colpa “quante?” piagnucolò lei “cazzo, piccola…non me lo ricordo…una quindicina, forse di meno, ma...tante!” Ivy stava per sentirsi male “u-una quindicina?” si asciugò una lacrima che le cadde pesante sul viso “sono un maiale schifoso…lo so!”---
Sarò sincera, dopo tutto con te lo sono sempre no? Ma qui mi stavo scompisciando dal ridere. E' una cosa brutta lo so, cattivo cattivo cattivo Justin, no cacca, bambino cattivo, ma andiamo! me lo sono immaginata che camminava in cerchio con un espressione disperata da bambino bastonato sul volto e le mani tra quei bellissimi capelli che (non mi metto a dire cosa succede dopo il che perchè no non finisco più diro solo..) mamma mia e sono scoppiata a ridere. Insomma, era da riempire di baci dalla testa ai piedi, quando i ragazzi si rendono conto da soli che hanno fatto una cazzata e vogliono evitarla a tutti i costi mi fanno morire, sono troppo teneri. Però comunque, quindi, wow si è dato da fare, a parte che per lui le cose sono decisamente più semplici, insomma, non è come gli altri ragazzi che deve fare la fatica di sedurle e convincerle, lui basta che indichi e è a posto, quindi direi che è anche più complicato per lui non farlo, perchè un ragazzo normale dopo un pò se non ci riesce si arrende, lui non ha questa opzione quindi è anche più difficile resistere, e io sto degenerando come sempre...
---“stavate parlando di me?” si sentì una voce e videro Britney scendere le scale con un borsone in mano e solo un pantaloncino di jeans e il pezzo di sopra di un costume succinto “stai andando via?” chiese Justin “ti dispiace, baby?” rispose lei “già, ti dispiace, baby?” Ivy chiese incrociando le braccia e facendo il verso. Lui le guardò desiderando di sparire “no, non mi dispiace. Britney non prenderla male, ma ci sono delle cose che devo risolvere e probabilmente ho sbagliato fin dall’inizio a pensare che farti venire qui con noi sarebbe stata una buona idea. Perdonami, non mi sono comportato bene con te…” la guardò “non preoccuparti Justin, mi sono divertita in questo periodo. Sei un bravo ragazzo, dovresti stare con lei, ma la prossima volta se non sei in grado di vivere questo tipo di vita, evita di metterti nei casini. Non tutti possono sbattersi due donne contemporaneamente sapendolo gestire.”---
anche questa scena è decisamente esilarante, e, per quanto io odi profondamente Britney, devo ammettere che se ne è uscita di scena con un certo stile e da vera donna, mi piace, lo stile che sia chiaro.
E povero Justin, probabilmente se fossi stata in lui avrei lasciato perdere entrambe e sarei andata a scavare in giardino tanto per prendermi avanti.
--- Ivy uscì fuori “piccola…” Justin la chiamò “piccola…” provò ancora “Ivy!” urlò più forte e lei si girò “sei sicura di voler andare via?” lei si voltò e proseguì senza parlare.---
Alla domanda di Justin la mia faccia era la stessa identica di quando guardo Titanic e dopo che Rose è salita sulla scialuppa con un salto ritorna nella nave e gli fa 'Salti tu salto io, giusta Jack' e sei li in trepidante attesa con le lacrime fino all'ombelico che aspetti quella testa che annuisce e le labbra che si uniscono, poi però, come sempre tu riesci a smontarmi tutto il palco in un secondo perchè lei si gira e se ne va e io comincio a sparare parolacce contro di te a non finire, con molto amore ovviamente, non sempre, ma con amore.
---Si sentiva confuso.---
---Non aveva dubbi, voleva Ivy con lui. Quegli occhi neri erano troppo importanti per potergli stare lontano, quel sorriso di perla troppo scintillante per non restarne accecato, per l’ennesima volta.---
---La cosa che lo stava uccidendo di più era lo sguardo che lei aveva fatto quando Britney si era presentata. Era così delusa, ed in fondo anche se lui era stato il primo ad esserlo stato proprio da lei, non avrebbe mai basato i suoi sentimenti sul grado di delusioni ricevute o date. Non puoi vivere l’amore in quel modo e Justin poteva anche essere un ragazzino diciannovenne ed immaturo, ma se c’era una cosa che sapeva fare oltre a cantare, era amare. Per lui era facile allo stesso modo. Mettere le sue emozioni su un cd o nel cuore di una persona erano delle azioni equivalenti. Ed era un romantico senza speranza, tanto più l’aveva fatta arrabbiare la sua donna, tanto più provava a riprendersela in un gioco direttamente proporzionale di suppliche e regali. Ma in quel caso nessun gioiello Tiffany avrebbe potuto riparare lo strappo. Anzi gli strappi. Quelli che si erano fatti vicendevolmente, una per difendere il suo amore e l’altro pure.---
Adesso tu dimmi, brutta baghescia in calore, tu che mi conosci meglio di mia madre ormai, come porca merda schifosa faccio a disintossicarmi se tu mi scrivi queste cose e io me le immagino?? Cristo, l'uomo perfetto.
In questo momento mi è venuto in mente che voglio picchiare a sangue Davide, sei d'accordo?
---“non lo so, amico! Io ti direi di aspettare almeno che torniamo in città giovedì, dalle un po’ di tempo. E’ una ragazzina ferita che ha scoperto di essere stata tradita mille volte…” – “noi non stavamo insieme!” – “Justin, onestamente questa è la scusa più stupida che tu possa usare per provare a giustificarti!”---
Ti posso giurare su quello che vuoi, che appena ho letto la frase di Justin, in mente mi sono detta esattamente le stesse cose di Alfredo, poi ho letto la sua risposta e ho pensato 'secondo me Fredo è gay, cioè da troppo consigli da donna per non esserlo'.
--- Era arrivato il tramonto, il sole era calato dietro le colline lasciando delle striature arancioni sull’oceano. Quello sembrava sempre il momento meno adatto per prendere le decisioni importanti. Alla fine di una giornata, quando lo stress si scarica, bisognerebbe solo stare lì ed osservare la bellezza del momento, ma quando la vita si fa difficile e le scelte da prendere pure, allora si rimandano i momenti come quelli, ci si rimbocca le maniche e si salta su una macchina da soli con le proprie paure ed insicurezze, senza magliette di ricambio qualora le speranze venissero infrante e si avrebbe solo la voglia di buttarsi sotto la sabbia.---
Ho riletto questa frase duemila volte, tu mi leggi nel pensiero, e questa cosa mi fa un pò paura, tu mi capisci anche senza volerlo sempre e comunque, e questa frase rispecchia esattamente come mi sento io in questi giorni, sembra che tu l'abbia scritta per me. Anche indirettamente mi aiuti e io non posso fare altro che ringraziarti.
---“è vero che mi sono sentito perso e distrutto quando ti ho lasciato andare via da casa mia, è vero che mi hai spezzato il cuore, ed è vero anche che ho sofferto come un cane, ma una cosa non avevo capito: stavo soffrendo per una ferita che non avrei mai potuto rimarginare e sai perché?” si avvicinò un po’ di più a lei ed entrò in casa “perché mi stavo concentrando sulla ferita sbagliata. Avrei potuto riparare al dolore che mi avevi fatto? Certo. Avrei potuto distrarmi? Di sicuro. Avrei potuto non sentire più la tua mancanza? No. Ed è di questo che sto parlando ora. Stavo provando a scacciare un qualcosa che non potevo realmente mandare via. Non puoi dire alle onde di non infrangersi sugli scogli, al sole di non sorgere, e non potevo dire a me stesso di non amarti. Lo stavo facendo, e ho perso tempo ed energie preziose che potevo usare per riprendermi invece che disintegrarmi.”---
Sarà la quarta volta che rileggo questo capitolo e ti giuro che in questo momento piango sempre, anche adesso, ho gli occhi lucidi e sto ridendo perchè mi sento una stupida a piangere per una cosa del genere, eppure non ci riesco a non farlo. Mi commuovo sempre perchè sono parole troppo dolci. Ogni tanto penso che tu l'abbia fatto troppo sdolcinato e troppo poco realistico per come sono davvero i ragazzi, ma poi mi dico, cazzo Giuditta, tu non hai mai visto un ragazzo davvero innamorato, un amore di quelli impossibili che non si distruggono con niente, non l'hai mai visto e non sai come si trasformano, allora me ne sto zitta con i miei pensieri e questa frase che mi frulla in testa e dico, bene, quando lo vedrò potrò tornare qui a dirlo alla mia Sadica Carol che è il mio amore più assoluto, intanto, mentre aspetto, annego nelle mie lacrime salate rileggendo all'infinito la dolcezza di questa frase.
---“sono un ragazzo, Ivy. Lo faccio perché il sangue scende direttamente dal cervello al pisello, chiaro? Ho ragionato con quello”---
Io lo dico sempre, tutte le sante volte.
I ragazzi non hanno abbastanza sangue in corpo e o usano il cervello o usano il cazzo e la maggior parte delle volte è molto più semplice per loro usare l'amico dei piani bassi perchè occupa meno energia e più piacere.
Io lo dico sempre.
---“credo che tu avessi ragione…quel bacio mi ha fatto capire molte cose. Non era solo desiderio di te, era necessità…tu sei necessaria per me”---
Cazzo.
Fai finta che le ultime cinque parole siano sottolineate duemila volte, o immagina me che le sottolineo con insistenza duemila volte con tanto di faccia da psicopatica e intanto ripeto cazzo cazzo cazzo cazzo cazzo sotto voce da malata con gli occhi fuori dalle orbite come una pazza.
---“lo sai, piccola? Eri bellissima oggi” le baciò la fronte---
No, questo non lo accetto.
Come possono essere frasi così semplici e del cazzo smuovermi le budella dentro? Non so se hai presente, proprio quella sensazioni di non so che ti fa sentire tre metri sopra il cielo, e che ti svuota completamente il petto per riempirlo al respiro successivo di felicità. E il bacio sulla fronte? Io ho sempre pensato che i baci sulla fronte dati in un certo modo, siano anche più intimi dei baci sulle labbra che senza sentimento puoi dare a chiunque. Tutti posso baciarsi sulle labbra, così alla cazzo, ma chi mai darebbe un bacio sulla fronte alla prima tipa che trova in discoteca? nessuno, perchè una cosa molto più intima di quello che si pensa, è un vero gesto di amore, e io lo amo così tanto...
---Così con la guancia ancora poggiata sulla sua spalla, la bocca pressata sul cotone della sua camicia, si aprì con lui e per lui “Justin Drew Bieber, io ti amo” gli diede un bacio sul quel collo caldo e morbido.---
Questo capitolo mi fa morire, in tutti i sensi.
Questa cosa è di un sentimento che, non semtterò mai di ripeterlo, nessuno riesce a metterli bianco su nero e farli provare agli altri meglio di te.
---Avrebbero potuto baciare mille altre persone, ma niente li faceva stare bene come sentire il sapore dell’altro. ---
Fa schifo e amore allo stesso tempo, solo tu puoi.
---Non era mai passato tutto quel tempo dall’ultima volta che erano andati a letto insieme, tutto era come un filo pieno di corrente tenuto a tre centimetri di distanza da una pozzanghera d’acqua. ---
Finalmente porco zio Fester.
---Scese giù facendolo rabbrividire e mise le mani nei pantaloni, ormai scesi quasi fin sulle ginocchia, e poi nei boxer, stringendo il suo sedere tondo per cui Ivy avrebbe ucciso. Questa cosa lo fece sussultare, ma amò la sensazione “vacci piano, ragazzina” le sorrise malizioso baciandole la guancia “zitto e spogliati…voglio sentirti nudo su di me”---
Cristo mi vuoi morta.
Io amo toccare il sedere hai ragazzi, e quello di Davide è bellissimo ma non farmici pensare, la Principessa Sofia sta piangendo grazie a te.
Dio l'ultima frase è il sesso.
Non lo trascrivo perchè è troppo lungo, ma vuoi davvero che io ti dica come ho trovato la tua descrizione del lavoro di lingua di Justin mentre lei era a pecorina?
Parlo con la Principessa Sofia, gli chiedo se riesce a riprendersi e dopo in uno dei nostri messaggi che se leggono devono rinchiuderci all'inferno ti dico come sta.
--- “piccola, non ho il preservativo!” si morse le labbra sperando e pregando che non rappresentasse un problema “ce l’ho io” rise un po’ imbarazzata “piccola, non mi prendere per il culo ti prego…io sto impazzendo, dimmi solo di si” Justin parlò mentre si stimolava il pene da solo, ormai era al limite “non mi credi?” – “perché dovresti avere dei preservativi?” – “perché ho fatto sesso” rispose lei alzando le spalle, distesa sul divano “piccola…” lei si alzò “vieni a controllare” lui non ebbe scampo e si recò nella sua camera da letto che non aveva mai visto, così come tutta la casa. Lei frugò in una borsa e tirò fuori un pacchetto di preservativi e Justin divenne rosso in volto “che cazzo…” – “te l’ho detto, ho fatto sesso!” – “Ivy…” – “che c’è?” – “non hai fatto sesso!” si sedette trovando scomodo restare in piedi con un’erezione in pieno svolgimento---
Come farmi amare sempre di più loro due, sono fantastici e tu mi fa morire.
Justin, amore, vuole solo farti girare le palle finchè tu sei vulnerabile, e povero piccolo, quando dice 'non hai fatto sesso' e si siede me lo sono immaginato tutto cuccioloso, anche se nudo e in stecca non potrà mai essere così cuccioloso perchè sembrerebbe più un dio del sesso in procinto di farti venire solo con lo sguardo, ma insomma, hai capito tu no? Sto soffrendo...
E comunque, non ho capito, ha fatto sesso con altri o no Ivy?
---“ti prego…” – “hai dimenticato la parola d’ordine” Ivy stava per provare un altro orgasmo solo a causa di questo giochetto “quale?” piagnucolò mordendogli il labbro “pensaci….piccola!” disse marcando l’ultima parola, lei lo guardò “cucciolo….” Disse sorridendo e scuotendo la testa incredula di quanta infantilità e tenerezza ci fossero in quel ragazzo di diciannove anni mentre stava per scopare.---
Questo va assolutamente oltre le mie capacità e le mie concezioni. Cucciolo, santissimo signore, ora questa parola non avrà più un significato normale per me ma vorrà dire sesso sesso sesso, come un insegna al neon.
---“ci coccoliamo?” le chiese con voce da bimbo “è quello che stiamo facendo cucciolo…” lei sorrise sentendo i bacini impercettibili che le stava dando nella piega tra la spalla e la mascella “i tuoi baffi pungono” gli accarezzò i capelli “i miei baffi fanno schifo, ma fanno più uomo maturo, vero?” lui alzò il viso e lei passò il dito sulla striscia di peluria “non lo so…mi piaci sempre, quindi non me ne importa!” poggiò le labbra sulle sue e lui la strinse ancora più forte “piccola?” – “dimmi, amore” – “quindi stiamo insieme?” la voce divenne più bassa ed insicura mentre la sua mano grande si andò a posare sul sedere di Ivy “in che senso?” chiese lei “sei la mia ragazza? Ed io sono il tuo ragazzo?” – “tu vuoi essere il mio ragazzo?” – “io lo sono, lo sarò anche se non vorrai”---
Quanta dolcezza ci può essere in un ragazzo? Quando si comportano come bambini e fanno i cuccioli in questo modo sono tenerissimi e mi verrebbe da riempirli di baci dalla testa hai piedi.
Io non so nemmeno più cosa dirti nelle recensioni se non provare a spiegarti come mi sento leggendo, mi conosci troppo adesso, e non le cose futili ma quelle serie e importanti che non so nemmeno come fare per farti capire come mi sento dato che lo sai già.
Solo una cosa, lasciando da parte il momento di sesso selvaggio che io amo come sempre, questo capitolo è fantastico, mi rende felice e triste in momenti che io non lo so.
Ti adoro Sadica Carol.
Mi impegno a non tardare nei prossimi vent'anni.
Ti voglio bene
La tua Dolce Giudy ^_^
P.s. Adesso muffin al cioccolato, in realtà l'ho fatto solo per questo hehehe <3 <3 <3 |