Recensioni per
Mass Effect: Reborn
di MrMurkrow

Questa storia ha ottenuto 57 recensioni.
Positive : 57
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
04/03/13, ore 00:00

Ebbene,
siamo alla fine, e come al solito devo frugare tra la marea di sentimenti e contrarietà che si insidiano nella corteccia cerebrale pur di estrapolare una dannata recensione con un filo di senso logico.
Ci sono troppe cose da dire su questo capitolo che speravo davvero non finisse mai.
La prima è la sottile citazione su una certa deframmentazione. Diamine, pensavo veramente di cadere dalla sedia a suon di imprecazioni! Se vedi una cosa informe che rotola scomposta esalando risate sguaiate... beh, sono io.
La seconda è la semplicità come di solito si esce da una situazione di per sé complessa. Le maschere sono facili da indossare di fronte alle persone, non solo perché rendono qualcuno di innocuo più interessante ma hanno l'assoluto potere di indorare la pillola, in qualsiasi foggia uno le indossi. Da buona veneta posso dire di conoscerle bene, le maschere, eppure ogni volta che il volto viene rivelato dietro la creta è un'amara sorpresa.
La terza è Zangetsu. Mi è sempre piaciuto vedere David (quanto mi piace questo nome) come una persona dai molteplici aspetti. Uno di questi è Zangetsu, che rispecchia maggiormente quello che è il suo carattere. Letale, riflettente e difficile da gestire.
La quarta è Garrus, perché in questo capitolo penso di essere andata in brodo di giuggiole almeno una decina di volte solo per il fatto che dicesse qualcosa di talmente... OH. BASTA.
L'ultima è la più importante di tutte: Jack.
"Le bugie sono gratis, la verità si paga" dice qualcuno.
Ebbene, in questo capitolo hai tratto una degna conclusione per una vicenda che è andata a dipanarsi piano piano. Ma la magia è successa comunque: sono rimasta con occhi sgranati e mascella rasente terra. "No, non così, non ora!" mi ripetevo.
Un'introspezione che è un combattimento, un ribellarsi sempre, anche a sé stesso. Perfetto. Tutto perfetto.
Mi rendo conto di aver perso il filo logico dei pensieri, e concluderò come conclusione necessita.
Io ringrazio te, decisamente e profondamente, perché ci hai regalato una storia con un inizio, un intermezzo e una conclusione per niente scontati, con rimandi ben precisi al tuo background culturale e pratico e con scenari che sembrano usciti da un film a mezza via tra il fantascientifico e il thriller.
Eppure è reale, è tutto così reale... reale da emozionare e coinvolgere. E io sono qui a scrivere, con un'idea ballerina dietro l'altra, carica di sentimenti e di rammarichi.
Ho letto il "prossimamente" e subito sono partite lacrime di gioia.
Non c'è un senso logico nei miei pensieri, ora, non è fattibile trovarlo...
Sei una persona forte, con degli ideali, con un modo di vedere la vita poetico e per nulla colorato degli stessi toni dello spettro. Un modo di vedere il mondo che non mi era ancora riuscito di incontrare. Vedute aperte e fondamenta solide. Ecco cosa sei. Ed è un onore poter essere qui, a mettere una misera recensione sconclusionata a un bellissimo traguardo che meriterebbe ben altro.
E ti chiedo di sopportarmi ancora a lungo, perché non smetterei mai di leggerti.
Un abbraccio.

J.

Recensore Veterano
03/03/13, ore 21:58

OMG
Un epico finale per un'epica storia!
Non so davvero da dove cominciare...
Come al solito ci sarebbe un'infinità infinita di cose da dire e il mio cervello sta frullando come una trottola impazzita xD
Beh, partiamo innanzitutto dal capitolo...
Scritto perfettamente, minuziosamente, con cura e amore. Sì, anche quello... perchè si vede la passione che ci hai messo trasudare da ogni singolo pixel di questa pagina. Questo capitolo è chiaramente parte di te, così come Jack è chiaramente parte di te. Non è un personaggio staccato, indipendente... E' tante cose messe insieme, più o meno come una persona in carne ed ossa... e quanto ti assomiglia? Penso davvero parecchio. A me piace trovarmi faccia a faccia con un personaggio che almeno in parte rispecchia l'autore, perchè la storia acquista un significato completamente diverso. Se non ti avessi conosciuto probabilmente non sarei rimasta affascinata allo stesso modo dalla prima parte del capitolo in cui hai parlato dell'informatica con una poesia mai vista e che non immaginavo potesse fare un effetto così bello. Bisogna davvero amare una cosa per parlarne così, in modo così magico e allo stesso tempo così naturale.

Poi... chi è che non sa parlare di sentimenti? In effetti mi sono sorpresa di vederti alle prese con i sentimenti di Jack e Tali... pensavo che fino alla fine avresti trovato una scusa da uomo per non farli mettere insieme xD No, scherzo :P Devo dirti, però, che sono rimasta piacevolmente colpita dal modo in cui hai descritto la scena. Non si direbbe che l'argomento non ti viene naturale, quindi complimenti alla seconda... davvero ottimo lavoro ;)

Penso che i momenti più toccanti di questo capitolo e in generale dell'intera storia siano quelli dove Picche interagisce con lo Squartatore. Ci rendi presenti al dissidio interiore di un personaggio dal passato turbolento, crudele, difficile, che giorno per giorno si trova ad affrontare una battaglia tra sè stesso... e sè stesso. E alla fine, quando riesci a rimettere insieme i pezzi del puzzle ti rendi conto che quel puzzle non sei altro che tu e ti ritrovi a ritrovare -perdona la ripetizione - l'unità perduta. La scena finale, dove finalmente lo Squartatore lascia il posto all'unico, vero Jack, è qualcosa di epico. Sì, è pur vero che tu hai sottolineato più volte quanto gli eroi non siano epici, attraverso anche le parole del Colonnello, ma mi dispiace dirti che è impossibile non essere investiti da un'onda di epicità quando vedi quei due combattere con spade, oltretutto di colori diversi. Hai la scena davanti agli occhi, come fosse un film... una scena bellissima.

La distruzione dei Collettori? Descritta con cura maniacale, i termini come sempre più che appropriati, i dettagli curati e sempre presenti. Alta dose di commozione e disperazione nel vedere che Jack è pronto a sacrificarsi nella sua squadra, nel sapere che loro devono continuare anche se un caro amico - e nel caso di Tali qualcosa di più - sta per perdere la vita.

Le citazioni, le canzoni... come sempre azzeccatissime ed emozionanti. Così come ogni capitolo finale che si rispetti, questa è stata la perfetta conclusione di una bellissima storia che non solo ci ha lasciato fantasticare su un personaggio totalmente originale proiettato nell'universo di Mass Effect, ma che ci ha coinvolto pezzo dopo pezzo anche nella vita del suo autore, permettendoci di sbirciare dentro la sua testa trovando tante cose interessanti.

Quindi una valanga infinita di complimenti da Spettinata n. 2 che si appresta a spargere petali di rosa e a lanciare confetti ripieni di cioccolata, certa che la prossima avventura, epicamente annunciata, sarà se possibile più bella di quella appena terminata.

Ps. Spero che l'amore e l'ammirazione per questa storia ti sia arrivato attraverso questa recensione, in caso contrario fidati xD