Lennon sospira, e si ripete che no, non può essere vero. Perchè le coperte sanno ancora del suo profumo inebriante, i suoi vestiti sono appesi e stirati nell'armadio da tredici ore, ancora. Perchè Zayn non può essere morto,no.
Riesce a percepire la sua voce roca sussurrarle che tutto andrà bene, sorriderle teneramente stringendole la mano per darle la forza, quella forza che le manca dannatamente, quella forza che solo Zayn le trasmetteva.
Socchiude gli occhi, serrando le palpebre per evitare di piangere.
Anche se Lennon sa', di certo, che Zayn vorrebbe che sorridesse, come il primo giorno che si incontrarono, che sorridesse fino allo star male, per lui.
Invece, le bastavano le sue carezze silenziose. I pianti di quando dovette partire, assieme alla famiglia, per poi ritornare due mesi dopo. Nessuna chiamata, - coincidenza - credette inizialmente, il telefonò sarà rotto.
Bugia.
Tredici ore dalla sua perenne assenza, da quando Zayn aveva esalato l'ultimo respiro. Da quando i sogni di Lennon si erano frantumati una ad uno.
Lei odiava gli ospedali, a cosa servivano realmente? “si rimetterà, niente di serio” l'unica ed esuberante risposta che riceveva, ogni giorno che attraversava quattro isolati solo per vederlo, sorridente ancora.
Magari con una delle sue solite sigarette, per sussurrargli un 'buongiorno'.
Per fare l'amore, qualcosa che mai avevano fatto.
“Torni a casa signorina Colsen” le ripetevano, torturandola mentalmente.
“Non è una cazzo di ragione,Zayn!” urlò, singhiozzando compulsivamente.
Due minuti di discussione, niente di più. Eppure a Zayn costava farlo.
“Lennon non posso spiegarti, va bene?”
Lei scosse la testa, voltandosi bruscamente. “Prendi quella fottuta valigia e vattene.”
“Credi che mi piaccia? Odio litigare con te, odio semplicemente non poterti essere stato accanto per due mesi. Non ti ho chiamato per non farti soffrire, dannazione. Ho una ragione se sto facendo tutto questo Lennon. - si fermò, respirando affannosamente, gli restavano due ore di vita.- Vorrei abbracciarti ogni singolo minuto della mia vita,sentire il profumo di pesche che indossi sempre, come una seconda pelle. Baciarti fino all'impazzire. Essere parte di te. ”
Non rispose.
'Che sciocca' si disse, se solo avesse saputo il perchè.
Il perchè Zayn doveva morire.
Non è così? Il cancro aveva colpito Zayn, e lei non aveva fatto nulla.
Avevano litigato - ancora, Lennon, ancora - ed era rimasta due intere ore a fissare il pavimento.
Non lo aveva seguito.
Piangere non serviva a niente.
Perchè una persona si rende realmente conto di amarne un'altra, quando ormai non c'è ne è più tempo.
Lennon amava Zayn, con tutta se stessa.
non devo aggiungere altro,
meravigliosa,bianca.
claws_ <3
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