"Apprezzava i tentativi di Salazar nel non essere troppo rigido, era grato dell’impegno di Tosca per far funzionare tutto alla perfezione, come un meccanismo incantato, ed era folgorato da Priscilla.
Erano stati i soli a scegliere di mettere i loro studenti nelle torri, in alto, là dove la vista era più ampia, e il panorama ispirante.
- Io non amo le prigioni. – era solito dire Godric stesso, mentre la sua collega annuiva, sorridendo appena."
Quanto amore! Gli accenni Godric/Priscilla narrano una storia diversa da Tosca/Salazar, perché pur con le dovute sfumature di differenza (anche perché una è donna e l'altro NO, e ho detto tutto ù_ù), loro tendono a ragionare in maniera simile, e questo passaggio riprende esattamente il brano, nella prima storia della raccolta, in cui viene spiegato il perché della scelta di Priscilla, per quanto riguarda la sede della sua Casa.
"A quel punto, il leone aveva ruggito. Aveva urlato, battuto i pugni contro il legno del tavolo, era arrivato perfino ad estrarre la sua spada, in un disperato e avventato ultimo tentativo.
- La alzerai contro di me, Godric? Un’arma così Babbana, così sporca? Useresti un’arma del genere contro un tuo simile? – Salazar aveva sibilato come un serpente, lasciandolo senza parole e momentaneamente privo di onore.
Ed è precisamente qui che riesci a rendere alla perfezione la diversità dei due caratteri che si scontrano. IC come se piovesse, meraviglioso.
Anche questa frase, per qualche motivo, m'è sembrata estremamente probabile, in bocca a Godric: "Forse era stato Salazar a punirli con una maledizione."
Perché la sconfitta, l'abbandono e - se vogliamo - il tradimento di Salazar sono stati pesanti, da affrontare, e una persona orgogliosa, permalosa e testarda come Godric difficilmente arriverebbe a concepire di aver avuto colpa a sua volta e ammettere apertamente lo sfascio di quella collaborazione che aveva portato tanti ottimi risultati per tanto a lungo. Pensare a una maledizione è più 'comodo', per così dire.
Continuo ad amare l'importanza sottovalutata che dai al personaggio di Tosca: "se non fosse stato per la dolce, silenziosa presenza di Tosca si sarebbe arreso a sua volta." T'assicuro, è quasi commovente pensare che lei, con i suoi modi pratici ma dolci, faccia da collante.
Ti ringrazio per la bellissima raccolta, trovo che tu abbia tratteggiato splendidamente i caratteri dei Fondatori, e l'ho gradita moltissimo, davvero.
A presto! |