Ciao Haru! Bentornata con con questo nuovo capitolo!
Eh sì, è un capitolo molto introspettivo, che se non sei un po' come loro non riesci a capirle certe cose.
A me comunque è piaciuto, vabbè ormai si sa, che io con l' Angst e con l' Introspettivo ci vado a braccetto, e comunque anche in questo caso delle frasi in particolare sono davvero " pungenti", si chiamiamole così perché ti fanno sentire una sorta di pizzico. Avrei potuto continuare a leggere di questi pensieri contorti per pagine e pagine, ma forse è meglio fermarsi qui, prima che il cervello mi abbandona definitivamente, e non è proprio il caso.
Uhm, apparentemente il primo approccio tra i due sembra un discorso tra pazzi, che se tuttavia viene attenzionato acquista valore; mi sa un po' dei discorsi scritti dalla Austen in uno dei suoi tanti romanzi, di quelli che fanno sclerare mia madre che mi dice che sono pazza che leggo libri in cui ci sono discorsi incomprensibili.
Ma vabbè, sarà anche la Austen un po' Angst.
Ohhh sorvoliamo questo punto perché sento di aver detto qualche fesseria.
La parte conclusiva è un po' un " Non devo volere ma in fin dei conti mi piacerebbe", nee Gokudera- kun? Davvero carina questa parte, sul serio, Gokudera fa tutto il duro ma poi ha le stesse debolezze dei normali esseri viventi.
Spero di leggere presto un nuovo capitolo! Un bacione!
- Kyo- chan~

ciao carissima, che bello: hai aggiornato. tranquilla, tu sperimenta pure, che a star dietro ai pensieri arzigolati dei protagonisti ci pensiamo noi^^
molto bella la descrizione iniziale del risveglio di hayato.
alla prossima allora, un abbraccio

ciaossu! carinissimo questo excursus sul passato di Hayato quando si trovava ancora in Italia.
molto bella l'introduzione iniziale, apprezzata molto e completamente in linea con il carattere di Gokudera non c'è che dire^^
brava brava
un abbraccio

Leggi la risposta dell'autore

....eccomi qui!
Ci hai presentato una bella fetta del passato di Gokudera!
Ecco, devo essere sincera, ho provato un pizzico di gelosia isterica... quando vedo Hayato o Takeshi con altri, reagisco sempre così.
Sì, l'8059 è una patologia, è una grave malattia, e chi vuole curarsi però!
Infatti non la considero mica una tua pecca, un tuo errore come autrice - e scommetto che hai sofferto quanto me- anzi, hai usato questa storia per farci capire in questo caso perché Gokudera è quello che noi conosciamo.
La mamma e gli eroi per Takeshi, Daniele per Hayato, elementi che hanno costretto i nostri protagonisti a cambiare, per non soffrire più.
E Daniele era proprio un bastardo - si può dire?- proprio il modello del maschio moderno - si ho una considerazione molto elevata di loro- anche se almeno lui ha avuto la delicatezza di non pronunciare promesse d'amore. Non mi soffermo a inveire contro il suddetto ragazzo, mi limito solo a dire: perché i tuoi OC, la cui iniziale del nome è D, sono destinati ad essere odiati dalla sottoscritta? Ahahah, una coincidenza che poteva trovare solo una pazza come me!
Che dire, Gokudera dopo aver vissuto questo amore adolescenziale, a tratti tenero e poi finito nella.....*cof*, vive ancora il fantasma di Daniele, ma non come persona, ma come oppressione, quella sensazione spiacevole di non sentirsi adeguato per essere amato e accettato e quindi, alt, si portano le mani avanti per difendersi.

Concludo qui, chiedendoti ancora perdono se sono stata così distratta, ultimamente poi ci sto poco con la testa.
Mi ha fatti piacere rileggere e continuare a leggere questa storia, inizialmente ho pensato: " la coinquilina birichina ha fatto un' altra bravata?", poi ho letto le note finali e mi sono messa a ridere, hai risposto senza saperlo alla mia domanda!
Come sempre complimenti, non hai perso la tua vena angst che tanto m'atterra e tanto mi attira....il famoso sublime!
Un bacione!!
-Kyo-chan~

Leggi la risposta dell'autore

Ahhh, non chiederti perché la mia recensione a questo primo capitolo arriva solo ora. La risposta è unica e semplice.
Sono cretina.
La mia è stata una svista, non avevo visto per niente la pubblicazione e adesso che ho notato che c'era un secondo capitolo mi sono sentita male.
Bando alle mie inutili ciance, spero che comunque questo tardivo recupero ti abbia fatto piacere, forse mi avrai pensata, visto che non faccio altro che rompere e stalkerarti, e poi non recensisco. Ma adesso ci sono!
Bello davvero il paesaggio che ci descrivi, questo sentiero di foglie secche, secche un po' come Yamamoto e Gokudera, il cui rumore, scricchiolio, sembra quasi risuonare durante la lettura...l'ho trovato fin da subito molto poetico, non di quei titoli che si mettono a muzzo, lo trovo artistico.
Il secondo paragrafo, su Hayato mi ha leggermente distrutta. Un piccolo dettaglio per dirti, che se anche questo capitolo fosse stato composto da questo solo paragrafo, avrebbe comunque pesato parecchio.
Sto leggendo e recensendo man mano, quindi dovrei cominciare ad avere paura anche di questa tua storia? Tu mi fai sempre paura con le tue storie in realtà, forse te l'ho già detto una volta e magari sarai stanca di sentire sempre le stesse parole - ma d'altronde sono sempre io eheh- però queste tue storie tirano fuori tantissimi miei elementi, chiamiamoli così. E quindi mi sento sempre spiata o scoperta.
Trovo carina anche la spiegazione che ci dai sulla vita del fanciullo Yamamoto. La figura della madre di Yamamoto ha sempre stuzzicato la mia curiosità, non che cambiasse molto saperlo, ma detesto quando non viene chiarito ogni aspetto del personaggio che più adoro.
E tu ci fai capire, in maniera molto semplice e studiata, come si è formato Takeshi, perché da
"Quel giorno si era impegnato affinchè suo padre fosse felice, ed era stato sempre un bambino bravo, allegro e felice.
O così, almeno, pare."
E già, almeno pare. Perché Yamamoto probabilmente allegro e felice non lo è proprio, come il suo compare mezzo europeo, anche lui vaga alla ricerca di qualcosa che non conosce e vive ogni giorno per trovare qualcosa che affievolisca, ammutolisca, quel senso di vuoto interiore che lo attanaglia, quando questo si fa sempre più forte.
Passo al secondo capitolo!

ciaossu! bellissimo e semplicemente adorabile questo tuo primo capitolo. mi è piaciuta un sacco l'immagine iniziale del viale. veramente molto poetico. dolcissima poi la parte relativa ai ricordi di takeshi in merito all'abbandono della madre con relativa bugia a fin di bene raccontata dal padre.
bella la descrizione dell'arrivo di hayato.
semplicemente sensazionale la parte in cui takeshi e hibari se le danno di santa ragione^^
bene, ora sono proprio curiosa di vedere come proseguirà. baci baci e complimenti

Leggi la risposta dell'autore