Eccomi qui a recensire! Mi ero ripromessa che lo avrei fatto, anche se sono ormai passati dieci anni dalla pubblicazione e almeno cinque da quando l'ho letta per la prima volta. Premetto col dire che mi ero quasi dimenticata, di questa tua fanfiction, e che l'ho ritrovata un paio di mesi fa gironzolando tra le mie Fanfiction preferite; e mi sono chiesta: perché non ho mai lasciato un commento? La risposta, abbastanza semplicemente, è che io sono sempre stata un recensore pigro. Voglio, però, rimediare.
Giacché rileggerla è stato come scovarla per la prima volta, analizzerò ogni punto che ho adorato e cercherò di lasciare una recensione il più completa possibile.
Per prima cosa, ammetterò di non essere una grandissima fan dei titoli onorifici o i vezzeggiativi giapponesi, soprattutto in una storia scritta in altra lingua, ma li hai usati talmente di rado che non hanno appesantito la lettura e sono stati facilmente ignorabili; per cui non mi hanno infastidita nemmeno un po'!
Ho trovato bella la prima parte: è pulita, semplice e senza fronzoli, tanto da trarti in inganno e non farti sospettare per nulla che Kanda possa aver avuto "ospiti" per la notte; il Finder fa il suo dovere di personaggio di sfondo e mi è piaciuto, seppur sarebbe stato carino vederlo balbettare di più dinnanzi al nostro Samurai preferito.
Ho adorato la delicatezza inconscia che Kanda adotta di fronte alla figura addormentata di Allen: dal modo in cui cerca di fare il meno rumore possibile per non svegliarlo a come riflette sugli avvenimenti della notte, fino al sorriso che gli increspa le labbra nel ripensare al suo caratterino e a come viene colto dal dubbio sull'avergli fatto male.
Mi è piaciuto anche il POV di Allen. Ammetto che la faccina "°_°" che hai inserito tra i suoi pensieri dovrebbe lasciarmi stranita, oltre che essere fuori luogo, ma la verità è che mi viene da ridere ogni volta che rileggo quel pezzo. Quindi, point taken. Trovo molto piacevole alla lettura il modo in cui il suo panico "prenda contorni meno drammatici"; nelle Fanfiction si usa spesso lo stereotipo del panico o dell'incertezza dopo una notte di fuoco avvenuta tra due personaggi, per la maggior parte per creare angst; tu non sei caduta nel banale, al contrario hai reso le cose naturali e comuni poiché nessuno dei due era ubriaco quando è successo ciò che è successo: sono due ragazzi consenzienti che hanno deciso di compiere un certo passo assieme, e così tu li hai trattati. Niente fronzoli o momenti drammatici, solo la realizzazione di Allen (e di Kanda, precedentemente ed implicitamente) di aver davvero portato ad un altro livello la loro relazione senza pentimenti di sorta. La sua unica preoccupazione, una volta ricordata la notte, è la missione incombente.
Un'espressione che ho adorato, inevitabilmente e senza nessun motivo particolare, è "bava di luce". Forse è perché non si legge moltissimo in giro, ma l'ho trovata bella, esplicativa e perfetta per la situazione.
Ancora, devo ammettere di non essere una grandissima fan nemmeno dei termini giapponesi gettati tra le righe di una Fanfiction. L'unica che, solitamente, perdono nel fandom di DGM è "Moyashi"; questo perché, appurando che tutti parlino inglese tra loro come ha ammesso la Hoshino, immagino che Kanda userebbe quel soprannome per Allen, di tanto in tanto. Anche perché, ammettiamolo, la versione inglese "Beansprout" e l'italiana "Mammoletta" non rendono altrettanto. Saltuarimente condono anche "BaKanda", che io stessa talvolta uso, perché ho questa idea di Allen che conosce due parole in croce di giapponese e le sfrutta per infastidire lo stupido Samurai. Detto ciò, quel "baka" inserito un po' a caso, sebbene fuori luogo, è facilmente ignorabile.
Adoro la scena in cui si ritrovano faccia a faccia e Allen, inevitabilmente, cade. Mi piace davvero la preoccupazione tangibile di Kanda ed i sentimenti che il lettore capisce lui stia provando, seppur tu non desciva nulla di smielato o stereotipato al riguardo. Non ho apprezzato particolarmente la parte tra parentesi, anche se ho sorvolato perché sono cose che un po' tutti usavamo fare nei nostri primi approcci al mondo delle Fanfiction (ho tracce indelebili sul mio computer di cui, tuttora, mi vergogno profondamente). Mi ripeterò, ma la dolcezza che Kanda dimostra verso Allen, pur rimanendo IC, mi scioglie. È, credo, la parte che più amo della tua storia. Adoro il modo in cui si premuri di non avergli fatto troppo male, il loro scambio di parole così semplice ma profondo e come hai descritto i loro movimenti; adoro il modo in cui Allen gli avvolge il braccio attorno alla schiena e come Kanda non si ritragga. Non hai cercato di evidenziare un'improvvisa realizzazione dei loro sentimenti l'uno nei confronti dell'altro, perché c'è già stata la sera prima; le loro azioni consolidano soltanto quella realizzazione, pertanto la storia non scade nel banale o nell'OOC né nello smielato. Verso la fine, quando si baciano e decidono di lasciarsi andare ancora una volta prima della partenza, l'attimo è descritto brevemente ma con chiarezza; la scena è semplice, ma non pre questo poco apprezzabile. Anzi! Il bello è anche lasciare il lettore immaginare da sé (anche per mantenersi nel raiting, ovviamente!)
Il segmento finale è molto carino e simpatico. Credo di adorare quel Finder e da un lato mi spiace non abbia un nome.
Per concludere e rispondere al tuo dubbio: non credo tu sia sfociata nell'OOC. Non so se tu sia andata avanti a leggere D.Gray-Man o se ancora lo segui silenziosamente senza scriverne, ma dal passato di Kanda è evidente che non abbia difficoltà a dimostrare quanto tenga alle persone che ama e che arrossisca. Hai scritto questa Fanfiction ben prima che il suo carattere venisse davvero rivelato, ma a maggior ragione penso tu abbia fatto un ottimo lavoro. Non per niente questa è una di quelle storie che mi fa piacere rivisidare, di tanto in tanto.
Mi piacerebbe, un giorno, trovare ancora qualcosa di tuo nel fandom.
Ancora vivi complimenti per questa tua storiella e spero che il mio lungo commento, dopo tutti questi anni, possa farti piacere.
Maiko. |