Recensioni per
Once Upon a Time in Mystic Falls
di Kary91

Questa storia ha ottenuto 27 recensioni.
Positive : 27
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
23/05/16, ore 17:49

Ciao! Sono infine tornata da te, mia omonima...
Adoro le favole e le storie, soprattutto del mondo Disney. Quella de La sirenetta mi è molto a cuore, sentendomi vicina alla nostra amata sirena dai capelli rossi. Pinocchio è un personaggio che non avevo mai visto in questa prospettiva, quindi mi è piaciuto molto il paragone fatto utilizzando il cuore di legno, che non batte, ed il desiderio di diventare umani. Potresti usare anche La Bella e la bestia per il futuro... anche se è una idea che anche io sto sviluppando, ma non in questo modo... nel caso, avvisami *^*
Ti faccio i miei complimenti per il capitolo, che ho apprezzato moltissimo, ma soprattutto per la fantastica idea che hai avuto! Spero vorrai continuare :3
A presto,
Rora... ossia Laura ;)

Recensore Master
10/09/13, ore 13:09

5 posto Cuore di legno di Lily Luna con 41,5 punti

Grammatica: 10/10
La grammatica è davvero molto buona. Tuttavia ti segnalo, per correttezza, un tuo errore ricorrente. Il trattino, usato per separare le frase, deve sempre essere lungo e non breve. Inoltre manca sempre la virgola o il punto (che può essere inserita sia prima che dopo) alla chiusura delle virgolette. Per il resto ti faccio i miei complimenti.

Stile: 10/10
Mi piace molto il tuo stile, mi piace il tuo uso della punteggiatura. Non è niente di pretenzioso, parole ben calibrate che scivolano via all’interno di un racconto per la maggior parte introspettiva e che hanno il grande pregio di non renderlo mai pesante.

Oc dei personaggi:9/10
Rebekah, è lei. Il vampiro che vuole solo essere un umano. L’intero racconto è stato strutturato intorno a lei, le hai cucito addosso una metafora perfettamente calzante e soprattutto sei riuscita a renderla viva. Non un personaggio di carta ma una donna vera con le sue mani che spostano indietro la ciocca di capelli , il vento e l’espressione pensierosa ad osservare quella sirenetta, quel simbolo della sua vita, il suo sorriso sereno quando guarda Matt.
Matt invece non mi ha convinto a pieno. O meglio, la storia è soprattutto basata su di lei, il loro “amore” è quasi in secondo piano per far emergere prorompente la personalità di Rebekah e quello che di lei lui ha capito. Ma così facendo è lasciato poco spazi ai sentimenti di lui e alla sua introspezione.

Originalità e sviluppo della trama: 8/10
Anche se si tratta di una coppia praticamente ignorata dal fandom, la storia non parte da uno spunto originalissimo ma emerge per il tono che le hai dato e per l’argomento trattato. Dei tanti posti dell’Europa, proprio come Matt, anche io non me li sarei mai immaginati a Copenaghen. Per quanto riguardo la trama ruota tutto intorno a quel paragone che da anche il titolo al racconto, avresti forse potuto svilupparlo maggiormente e regalarci ancora qualche momento di questa coppia.

Gradimento personale: 4,5/5
Mi è piaciuta davvero tanto la storia e mi ha è dispiaciuto che fosse così breve. Matt è uno dei personaggi sfruttati peggio nell’universo di TVD e questo sarebbe stata anche una buona occasione per immergersi nei suoi pensieri . Ma, anche se analizzi solo un aspetto della coppia,lo fai davvero egregiamente. Complimenti.

Recensore Junior
03/09/13, ore 10:45

Recensione contest Musica & Immagini

Sulle immagini sei riuscita a costruire davvero tantissimo: brava! L’uccellino (15) diventa, grazie alla fantasia – viva il gioco simbolico! – del piccolo Jeremy, una fatina, figura centrale della storia, mentre il volume (25) veste i panni del libro di testo di Matt e Bonnie (e indirettamente dell’opera di Barrie, continua metafora e parallelo della tua storia).
Per quanto riguarda la canzone (L’isola che non c’è, Edoardo Bennato), più che al testo, ti sei ispirata al titolo, che per concatenazione d’idee ti ha condotto a “Peter Pan” – filo rosso dell’intera vicenda – ma non va dimenticato che l’isola che non c’è compare anche, più volte, nel testo.
Il titolo “Fata caduta” lega le due anime della storia: il costante parallelo con Peter Pan e vita reale dei personaggi; è Trilly ma è anche Bonnie.
La trama è egregiamente strutturata; lo dimostra la ciclicità tra la prima sequenza e l’ultima – il luogo, il tempo, gli schiamazzi dei bambini e il battito di mani per riportare in vita la fata, ma anche la natura magica di Bonnie – così come il parallelo con “Peter Pan”, che è originale e davvero ben gestito (complimenti!); e questi sono solo due esempi, ma ce ne sarebbero altri, come la figura dell’uccellino che unisce le prime due unità. Solo un particolare non mi quadra: Elena umana (nella terza parte ma, soprattutto, nella seconda). Anzi… due: com’è possibile che il figlio suo e di Matt non creda nella magia? Mi sembra davvero poco realistico o, perlomeno, molto OC (per non dire quasi AU).
Le citazioni sono molto ben scelte e inserite in modo naturale nei punti giusti; l’ultima è perfetta per lasciare al lettore qualcosa su cui riflettere.
Mi pare che i personaggi siano molto ben caratterizzati e ho apprezzato in particolar modo le figure infantili. Matt è un bambino pacato e incerto, che cerca rispecchiamento e conferma negli altri (in Bonnie in questo caso), mite e, forse, un po’ tonto, ma molto dolce e affettuoso con il piccolo Jer; in ogni caso, sembra che i presupposti per il golden boy ci siano tutti. Bonnie da bambina è ligia al dovere e, forse, un po’ rigida ma non è insensibile (infatti sa sciogliersi davanti ad un uccellino ferito), deve scoprire ancora molto di sé ma è già molto matura. Jeremy bambino, poi, è reso veramente molto bene: il gioco simbolico (che hai dipinto con cura nei suoi vari aspetti), l’entusiasmo infantile e l’incapacità di stare fermo, la testardaggine (un po’ egocentrica), l’ampio ruolo della fisicità nella comunicazione, la tenerezza un po’ goffa sono tutte tendenze tipiche di quella fascia d’età. Stesso discorso per il piccolo Xander, che sembra essere nella cosiddetta fase dei perché; anche Jeff che cerca conferma nello sguardo del padre è molto realistico.
Ho trovato molto tenero che il piccolo Xander conosca “Peter Pan”, significa che i genitori (Jer?) gli hanno letto la storia (e questa, per lo sviluppo di un bambino, è una cosa importantissima sotto diversi punti di vista). Ti segnalo anche alcune frasi che mi hanno davvero colpito:
- un pomeriggio di fine settembre, spento e malinconico quanto i volti dei bambini che salutavano con il broncio un’Estate ormai agli sgoccioli quest’immagine è bellissima;
- l’amico non portava più da un pezzo gli occhialetti tondi da lettura, ma possedeva ancora quella pacatezza e la nobiltà d’animo che avevano convinto il Jeremy bambino a paragonarlo a John Darling sia per l’IC che per il parallelo;
- Un po’ come i bimbi sperduti di Peter Pan: erano gli orfani di Mystic Falls è una riflessione molto originale (e profonda), perché è proprio così: sono allo sbando, smarriti, senza delle guide, delle figure di riferimento;
- è un’immagine molto poetica (la polvere, poi, potrebbe essere un riferimento alla morte – “siete polvere e polvere tornerete”).
Per quanto riguarda grammatica e affini…
Mi sembra che ci sia qualche imprecisione nell’uso delle virgole (relativamente ad incisi e congiunzioni), ma, visto che il loro l’utilizzo è normato perlopiù dal gusto personale dell’autore, non mi dilungo sull’argomento (ricorda però che possono essere utili per disciplinare il testo, soprattutto in presenza di periodi lunghi). Ogni tanto c’è uno spazio di troppo.
Ricorda: i puntini di sospensione sono sempre tre. Inoltre: Coca-Cola e non coca cola; una delle fiabe più famosi famose; a per di fiato a perdifiato (non mi risulta che esista una versione senza univerbazione e, se anche ci fosse, non credo sarebbe questa); voltandosi poi verso di Jeremy personalmente non avrei messo il di, mi sembra che appesantisca inutilmente la frase; non avrebbe potuto avere più di cinque anni - questa frase non mi convince granché (credo sia colpa dei verbi e/o della reggenza) e il trattino deve essere lungo.
Perdona la mia ignoranza, ma qui in qualche luogo una fiaba cade a terra morta non capisco se ‘fiaba’ sia un errore di battitura o di traduzione (dovuto all’inglese ‘fairy’)… il testo dice proprio così?
Ti consiglio di adottare, per quanto riguarda le citazioni e le loro fonti, una soluzione unica all’interno dell’intero testo; personalmente opterei per una nota, ma può andar bene anche l’inserimento dei credits all’interno del testo (magari non in grassetto però, è un po’ troppo forte come interruzione grafica) l’importante è che la scelta sia omogenea in tutto il testo.
Insomma, credo si sia già capito ma… la storia mi è piaciuta veramente moltissimo!
frav

Recensore Veterano
19/08/13, ore 18:12

Ed eccomi qui, come promesso dal contest, ti lascio il mio commento alla storia.

Allora, questa storia mi è piaciuta tanto per il fatto che è diversa da tutte le altre, la Bonnie Trilly mi ha molto affascinata :D
Bene, la trama è interessante, grammatica perfetta e struttura ottima, nulla da dire al riguardo.

Per quanto riguarda la storia in se non saprei cosa dire... come già detto mi è piaciuta davvero, mi è dispiaciuta molto la morte di Bonnie anche se hai fatto ben capire che nonostante non fosse più presente fisicamente la sua anima è sempre vicina ai suoi amici, e questa parte l'ho apprezzata molto.

Il fatto di ambientare la storia in più sequenze temporali è stata un'ottima idea, hai diciamo mostrato passato, presente e futuro.
L'idea di inserire i rispettivi figli dei personaggi l'ho trovata carina, ho sempre immaginato dei piccoli Gilbert o dei piccoli Donovan.

Complimenti per le frasi di Peter Pan *^* Io amo infinitamente Peter Pan *---*

Comunque sia, chiudo la mia recensione porgendoti i miei più sinceri complimenti, sia per la storia che è semplicemente fantastica e sia per aver perfettamente rispettato i punti che il mio contest richiedeva.

Alla prossima;
Kath.

Nuovo recensore
28/07/13, ore 23:37

Anche se breve, è una storia davvero bella! I miei complimenti.
Adoro Rebekah ma la amo quando viene accostata alla semplicità di Matt. I due poli si attraggono, poiché Rebekah, secondo me, è molto complicata anche se sembra una bugiarda manipolatrice.

Davvero bella, ancora complimenti.
(se ti va leggi la mia)

Recensore Junior
21/07/13, ore 10:15

Anche questa volta ti sei ritrovata a scrivere su Peter Pan, ma nonostante questo, anche questa storia, come le altre, gode di una propria originalità.
Devo dire che ho amato i diversi passaggi temporali, dal Jeremy bambino a quello adolescente che deve dire addio alla "fatina" della sua vita per arrivare al Jeremy padre alle prese con le fantasie dei suoi figli che una volta gli erano appartenute.
Partendo con ordine, Jeremy bambino è sempre adorabile, come ricordo nelle tue prime shot che ho letto, e il suo volersi intromettere nei compiti dei "grandi" non può non far sorridere inteneriti. Bellissimo il potere di Bonnie che si manifesta inconsapevolmente, con un uccellino ferito, donando alla scena quel tocco di magia che non guasta mai.
È triste perciò leggere di come lei e la sua magia si siano spente e la sua comparsa nella scena finale, il suo tocco non percepito sulla spalla dei suoi vecchi amici, rende il tutto ancor più malinconico, ma dolce al contempo.
Una nota a parte meritano i pargoletti, che con la loro innocenza e determinazione, riescono a trascinare nel loro mondo incantato, dove tutto è possibile se lo dice la favola, Matt e Jeremy, facendo battere anche a loro le mani, in maniera automatica, quasi senza accorgersene.
Bravissima e complimenti!

Ely 91

Recensore Junior
19/07/13, ore 17:44

Un'altra caratteristica che mi piace di te è che sai dare rilievo a personaggi che, purtroppo, non sono molto amati dai fans di TVD.
Parlo sopratutto di Bonnie e di Matt per cui io personalmente stravedo e di cui ancora non capisco la pochissimissima popolarità nel fandom.
Anche questo secondo capitolo mi è piaciuto davvero molto e come sempre il paragone di questi personaggi con quelli delle favole è azzeccatissimo. Sinceramente trovo che non sia facile creare questo parallelismo, perché bisognerebbe conoscere appieno la personalità dei personaggi sia della serie che delle fiabe, capacità che certamente non ti manca e che stai mostrando con incredibile bravura.
L'episodio di loro in versione children è stata una cosa tenerissima. Riuscivo perfettamente a immaginarmeli in queste vesti.
Bellissimo quando Bonnie esercita inconsapevolmente i propri poteri per salvare il povero uccellino tra le mani di Jer. Tipico suo soffrire per la sofferenza altrui ed entrarne in empatia, con l'unica differenza che la Bonnie bambina non è ancora consapevole della propria capacità "magica" di poter intervenire negli eventi. 
Ho adorato Matt anche in questa scena, quando si mette a battere le mani un po' per compiacere il piccolo Jeremy e un po' perché anche lui, nel suo animo da bambino, ha sperato di poter salvare l'uccellino a quella maniera, proprio come accade nella storia di Peter Pan.
Quando ci si sposta verso una visione di loro da adulti, c'è un drastico cambiamento di atmosfera. 
Se nella scena di loro da bambini vedevo tutto a colori, qui ho visto tutto grigio.
Bonnie è morta e Jeremy si ritrova a fissare silenziosamente la sua lapide, sapendo che la sua Trilly non tornerà mai più, che ha compiuto il suo ultimo sacrificio per salvare Peter Pan. Questi viene raggiunto da Matt, ed entrambi pensano a quanta sofferenza entrambi hanno dovuto patire insieme ai loro cari e ai loro amici. Sono tutti un po' come i bambini sperduti di Peter Pan, proprio perché ognuno di loro è in possesso di un proprio dramma che li ha costretti a crescere e ad affacciarsi con la dura realtà. 
Bonnie era un po' colei che giungeva sempre quando la situazione era disperata, era colei che si autoinfliggeva delle sofferenze pur di lenire quelle dei suoi compagni e ora lei non c'è più. Ancora io non riesco ad accettarla, questa cosa. E battere le mani, purtroppo in questo caso, non serve a nulla: Matt e Jer non sono più bambini e non credono più nelle favole.
Ci spostiamo poi verso un ambientazione "futuristica" in cui Jer e Matt sono padri di due bimbi, e qui l'atmosfera sembra riprendere quei colori che sono andati perduti nella precedente. Bellissima davvero la scena di Bonnie fantasma; è quella che mi ha fatto battere di più il cuore...riuscivo proprio ad immaginarmela, forte e protettiva come al solito, mentre posava una mano sulla spalla di entrambi e questi sorridevano, malgrado non siano consapevoli di quel tocco su di loro. Si dice che una persona muoia solamente quando il suo ricordo si spegne e così è stato per la nostra Bonnie che, sempre e comunque, è rimasta la fatina di Matt e Jeremy.
Davvero bellissima, i miei più sentiti complimenti (di nuovo dirai xD ma io sono una persona ripetitiva delle volte!)
Non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo e ci rileggiamo alla prossima; io di certo, per tua sfortuna, non mancherò! :D
Un bacione, ciauu Laura ^^

Recensore Junior
19/07/13, ore 17:23

Ciao Laura!
Ho letto entrambi i capitoli di questa raccolta e davvero non ho parole per descrivere quanto mi siano piaciuti.
Come sempre ribadisco che il tuo modo di scrivere mi piace davvero molto; è a dir poco stupendo.
Io amo il Mabekah, anche se di loro ci hanno dato solamente un piccolissimo assaggio nel corso della serie. Adoro entrambi i personaggi e trovo che essi siano quel tipo di persone che, tra loro, si completano del tutto. Rebekah e Matt sono diversi per molti aspetti, ma altrettanto simili per molti altri ed è forse per questo che la loro coppia è una di quelle che davvero mi sarebbe piaciuta vedere nel telefilm.
Comunque questi due nella tua storia mi hanno davvero emozionata. Trovo azzeccatissimo il paragone con la sirenetta per la nostra Rebekah.
Ariel è una sognatrice, è romantica, delle volte anche un po' bambina per via di questi aspetti ed è spinta dal forte desiderio di vivere tra gi umani e di conquistare il cuore del suo bel principe...proprio come Rebekah. Anche lei è sognatrice, romantica e molto spesso si atteggia un poco da bambina, proprio perché insegue con determinazione i propri sogni, come quello di prendere la cura e poter tornare umana. Trovo anche tipico di lei affermare che il finale de "La Sirenetta", essendo un non lieti fine, è particolarmente realistico: in fondo, questa ragazza ne ha passate davvero tante nel corso della sua luuuungaaa esistenza e di lieti fine, ancora, non ne ha visti.
Quando è stato menzionato Pinocchio, sinceramente non riuscivo a trovare il nesso con Rebekah ma poi, grazie a Matt, ho capito: Pinocchio è un burattino e vuole diventare un bambino vero. Non ha un cuore, eppure sogna di averne uno, proprio come Rebekah. La parte che mi ha emozionata di più è quella in cui ci lasci intendere che il "bambino vero" che Rebekah vuole diventare è praticamente Matt Donovan: infatti lui è l'emblema vero e proprio dell'umanità, non solo perché in TVD, di umani, ce ne sono rimasti pochi, ma perché è un ragazzo genuino, buono, sincero e che si fa sempre in 4 per le persone che ama. Una persona unica, in poche parole.
Trovo che tu abbia reso completamente IC entrambi i personaggi. Mi hai trasmesso davvero tante emozioni mentre leggevo. 
Poi trovo l'idea di creare un parallelismo tra il mondo di TVD e quello delle favole davvero una cosa originalissima e degna di nota! 
Bravissima, passo a recensire il prossimo capitolo che ho già letto e per cui mi sono già emozionata xD
A presto, un bacio!
Ciau ^^

Recensore Master
18/07/13, ore 14:04

Ciao Laura! *bacetto*
Te l'avevo forse già detto con il primo capitolo, ma te lo ribadisco ancora. Sei un genio!
Questa raccolta, so già che l'amerò alla follia. Fai questi accostamenti così azzeccati e veritieri, da far venire la pelle d'oca. Combacia tutto. Lo spieghi e sei in grado di farmi credere. Questo è un dono, ragazza mia! ;)
Ovviamente vedo meravigliosamente Jeremy vestire i panni di Peter, e dato come è finita la quarta stagione, è ovvio che Bonnie sia proprio la sua piccola fatina Trilly, che ha dato la vita per lui.
É stato davvero dolce ed appassionante il viaggio temporale che ci hai fatto fare dalla loro infanzia, al futuro. Davvero tanto. Tanta stima per te. :3
Un bacione,
Vado a farmi un altro giretto per la seconda recensione! <3

Recensore Junior
17/07/13, ore 19:45

Sìsì, avevo detto che avrei recensito ed eccomi qua :3 Meglio approfittarne ora che sono un po' libera! Allora... io sto adorando questa raccolta con tutta me stessa e la bellezza del primo capitolo credo sia davvero ineguagliabile (<3) ma, complimenti a te!, sappi che nemmeno questo mi ha delusa (affatto). Ho letto un sacco di tue storie su tvd (e le adoro tutte *w*) ed ero quindi già a conoscenza dell'accostamento (più che adatto, secondo me) che fai tra Jeremy e Peter Pan e che hai deciso di utilizzare quaggiù. L'amore è spropositato, ahahahahaha! Anche perché c'è pure Matt che fa apparizione (e i pargoletti <3) quindi è perfetto. Non credo di averti mai detto quanto trovi adatta questa cosa di Jeremy che è un vero e proprio Peter Pan, perciò ne approfitto ora... e ti faccio anche i complimenti per aver pensato a Bonnie come Trilly! Non so se era quello l'intento ma a me sono ritornati in mente tutti i momenti Beremy di tvd (che pare la Plec abbia deciso di non strapparci via del tutto giacché attraverso spoiler pare che Jer riuscirà ancora a vedere Bonnie nella 5S. non so se esserne felice o meno: non vorrei che fosse come lo Jeranna riscaldato D: ma vabbè, vedremo!). E quindi niente più, ho adorato tanto. E aspetto impaziente il prossimo capitolo di questa magnifica raccolta <3 Baci!
- Bì

Recensore Master
15/07/13, ore 17:46

Awwww sono passata come promesso cara!!!
Ti dirò che leggendo che avevi scelto Pinocchio per Rebekah ho storto il naso (di legno ahah xD), perchè ho pensato... ma Rebekah non è bugiarda anzi è sincera... non avevo capito subito cosa tu volessi dire, ma andando avanti con la storia mi sono davvero emozionata e ho capito... il cuore... anche se non funziona, Pinocchio vuole essere umano. Vuol sentire battere il suo cuore, vuole essere come gli altri... non un burattino inanimato.. E chi meglio di Rebekah può comprenderlo? Lei vuole essere umana e normale a tutti i costi. E se lo meritava. Peccato che le cose non siano andate così....
Ma Matt la aiuterà a riempire quel buco perchè non esiste un ragazzo più d'oro di lui!
E sta cosa che alla sirenetta hanno mozzato la lingua mi ha sconvolta *___* Capisci, io so solo le favole della Disney ahah xD

Davvero grandissima, non vedo l'ora di leggere le altre perchè sei davvero brava :)

Recensore Master
14/07/13, ore 21:34

La storia è molto bella anche se terribilmente triste. Mi aspettavo un finale più felice, dove Bonnie avrebbe avuto modo di ritornare. Ma evidentemente, nonostante si parlasse di fate e magie, ha prevalso il senso di realtà.
Comunque è stata una lettura toccante perchè all'inizio si percepivano chiaramente l' ingenua fiducia di Jeremy e lo stupore di Bonnie, insieme alla naturale razionalità e pazienza di Matt.
Nel mezzo si sentiva tutta la tristezza mista a qualcosa di simile alla colpa.
E alla fine 'l accettazione di qualcosa di irrecuperabile, ma che ha lasciato i protagonisti, vivi e non, ricchi di ciò che negli anni avevano condiviso.
A presto

Recensore Junior
14/07/13, ore 20:16

Oddio che cosa dolce T.T sto piangendo veramente..oggi è stata una giornata boh e quindi ho la lacrima facile T.T
Mi è piacuta tantissimo comunque <3 e mica poteva essere l'opposto?
Adoro Peter Pan e quando fai il paragone con Jer è stupendo *-*
Bravissima :)

Recensore Master
14/07/13, ore 18:42

Nonostante l'avessi letta in anteprima (?) e ti avessi minacciata di morte per le tue consuete paranoie ù.ù, rileggendola adesso è come se l'avessi letta per la prima volta! Le emozioni che fai trasparire quando descrivi i pargoletti sono immediate e i collegamenti che crei funzionano  a perfezione! Ormai, Jeremy può tranquillamente prendere come secondo nome Peter e Bonnie da oggi in poi la chiameremo Trilly! :3
Ma, passando alla storia, già ti dissi che questo rincorrersi tra passato, presente e futuro mi piace molto: crea un'evoluzione del personaggio e lo mostra in più sfumature; e sono contenta che utilizzi spesso questo metodo perchè, in generale quando leggo, son portata quasi sempre a chiedermi com'era il tal personaggio da bambino o come sarà da adulto, e tu così mi fornisci subito la risposta!.-.
La prima parte è ovvio che te la riassumo con una sola parola: pucciosità!*w* Jer piccino è un amore e adoro Matty (occhialuto!*__*), che cerca di non scontentare nè Jer nè Bonnie, è sempre tanto dolce! L'episodio dell'uccellino, comunque, fa capire a Bonnie che c'è qualcosa in lei che la può accomunare a Trilly: la magia.
La seconda parte è stata la più dura da digerire, mettiamola così. Bonnie ha scelto di sacrificare la sua vita per salvare Jeremy, come Trilly aveva donato la sua per salvare Peter. Ma, in realtà, Jer, e con lui gli altri, non ha perso solo Bonnie...tutti i ragazzi di Mystic Falls hanno dovuto fare i conti con la morte e il dolore, perchè tutti hanno perso qualcuno di importante.
"Un po’ come i bimbi sperduti di Peter Pan: erano gli orfani di Mystic Falls."  Ecco, questa frase rissume proprio il concetto, e la trovo adattissima per i ragazzi di MF!
Infine, la parte ambientata nel futuro, dove troviamo Jer e Matt cresciuti e con pargoli. Il piccolo Xander crede davvero di poter riportare in vita la "fata" conosciuta dal papà e dallo zio battendo le manine, senza sapere che Bonnie è lì con loro e che, finchè tutti avranno un pensiero per lei, non potrà mai andarsene.
Anche questa seconda favola mi è piaciuta moltissimo, il paragone era praticamente perfetto e come sempre hai saputo scrivere il tutto con maestria!.-. 
Ah, e mi è piaciuta molto l'apertura in parallelo del primo e dell'ultimo pezzo: stessa ambientazione e stesso punto temporale, ha marcato ancora di più il paragone tra le parti!.-.
Complimentoni, hai fatto un bellissimo lavoro! :D
 
bacioni,Giraffetta

Recensore Junior
14/07/13, ore 16:40

Ho una sola parola per descrivere quello che hai scritto: magnifico!!! 
Mi sono venute le lacrime agli occhi mentre la leggevo. Davvero bellissima!

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