Recensioni per
Produzione di allucinogeni Esther Duncan: Three Hundred Thousand.
di Gatto Magro
Salve, sono tornato a recensire. |
Disarmante. E' un aggettivo che non uso spesso, solitamente lo preservo per delle occasioni speciali, momenti che mi lasciano a bocca aperta e senza fiato. Disarmante nel suo senso più concreto, che ti sbatte a terra e ti guarda dall'alto puntandoti in faccia il fucile che prima stava tra le tue stesse braccia. La potenza di una tempesta, proprio come quella che hai descritto tu. Sarà che io sono nata a Settembre, ma mi riempie il cuore di gioia sapere che non sono l'unica che percepisce i cambiamenti dell'aria e dei colori come un mutamento dello stato d'animo. E' un po' triste come cosa, perché l'autunno fa cadere le foglie dell'albero della mia felicità e mi ritrovo come il tuo personaggio, a pensare di portar via i sospiri di chissà quante persone passate prima di me su quel sedile. E' un'immagine molto poetica, talmente malinconica che è quasi un piacere crogiolarvisi dentro, un po' come l'altro personaggio, che lascia aperte, spalancate, le finestre quando ci sono i temporali. E' un po' pazza, lo so, ma sono sempre i migliori ad esserlo e se quel Cayden non vuole tornare, beh, affaracci suoi. Non ha bisogno di lui per essere felice. |
E dopo la malinconia, la nausea, la rabbia, l'ammirazione e quant'altro... ora tocca a qualcosa di nuovo. |