Recensioni per
Fotogrammi e un bagliore viola
di Rowina

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
08/08/08, ore 12:00

Complimenti davvero. Amo molto le personificazioni e i sentimenti che "prendono vita", e mi piace tantissimo come hai reso il Rancore. Ho apprezzato come i due momenti della storia, di per sé molto quotidiani e comuni, vengano resi particolari e inquietanti dalla presenza del Rancore - dalla sua apparizione o dal suo odore, la sua traccia. Rende benissimo l'idea di come i sentimenti, dentro di noi, possano sfuggire al controllo. Un risentimento piuttosto comune di una donna piuttosto comune diventa all'improvviso qualcosa di enorme e drammatico, che deve portarla a compiere una scelta che segnerà la sua esistenza. Il finale, poi, è splendido.

Recensore Veterano
18/05/08, ore 19:02

Ciao Clà carissima, finalmente interrompo il periodo di latitanza dal tuo account recensendo questa storia, che avevo già letto diverso tempo fa, ma non avevo mai trovato il tempo di commentare.
Le prime righe sembrano un'introduzione per ciò che arriverà poi e riescono perfettamente nel loro compito di dimostrare lo stato d'animo della protagonista, con la descrizione di movimenti bruschi e rabbiosi inframmezzati da pensieri decisamente carichi di rancore. Ma veniamo al punto cruciale della storia, ovvero quando ci viene presentato Colui che ne è il protagonista indiscusso. L'inizio del dialogo tra la donna e Lui, e, ancor prima, la sua comparsa, è da brividi, sei riuscita a creare un'atmosfera di nervosismo e spasmodica attesa da cui mi sarei aspettata di tutto, ero letteralmente col fiato sospeso, tanto quella situazione mi stava coinvolgendo!
Non posso esimermi dal complimentarmi con te per la tua bravura nelle personificazioni, dimostrata ancora una volta in questo frangente: io non avrei mai saputo da che parte cominciare per descrivere il Rancore, eppure, dopo aver letto questa storia, ho capito che non avrebbe potuto essere rappresentato in nessun altro modo. L'immagine di questo uomo dal volto cangiante, con i capelli gocciolanti acqua, un mantello che non ne nasconde i lineamenti e quel medaglione che pesa sul cuore è troppo "giusta", non hai semplicemente provato a riproporre quest'emozione, lui è il Rancore.
Ho davvero apprezzato, poi, l'originalità di questa storia, in cui è lo stesso Rancore a manifestarsi alla sua vittima ed a costringerla ad una scelta di cui noi lettori non avremo mai la certezza, ma solo un vago presentimento. Molto azzeccati il colore viola, come carattistica di questa personificazione, una tonalità appena meno violenta del rosso della collera, ed il particolare del medaglione prima e delle catene poi, entrambi segni della soffocante pesantezza causata dal rancore.
La conclusione è adattissima ad una simile storia dai toni onirici, perchè, pur non definendo la scelta della donna, dopo la menzione della collera con quell'ultima parola resta comunque aperto uno spiraglio di speranza.
Stilisticamente la storia è perfetta, non ho trovato alcuna stonatura, ogni frase è scorrevole e ricca di significato ed espressività, e contribuisce a creare il tuo ennesimo capolavoro. Bravissima, tesora, non ti smentisci mai! Un bacione^^

Recensore Master
13/03/08, ore 13:07

Generalmente non leggo original, perchè mi piace sapere in anticipo con chi ho a che fare (i personaggi), ma la tua fic mi è piaciuta molto, mi ha intrigata parecchio. Lo stile è fluido, coinvolgente, l'idea è alquanto originale e ben gestita. Le emozioni sono reali, forti, vere. Complimenti.

Recensore Junior
14/01/08, ore 19:47

Ecco il commento, anche se un po' in ritardo, della giudiCessa.
"La forma della one-shot anche se è “lapidaria”, come definisce l'autrice stessa, non stona affatto con il complesso della storia; inoltre il difficile di questo stile è rendere comprensibili e d'effetto le frasi: ostacolo superato; infatti la one-shot risulta facile di comprensione nonostante i simboli ed i richiami presenti in questo lavoro.
La grammatica impeccabile, cede in due errori, uno dei quali non sono sicura, ovvero accostare un “più” ad un “neppure”, però la frase: “senza sapere più neppure cosa stia cercando” mi stona, c'è qualcosa che a “senso” non va; e l'altro errore è la mancanza di un “del” nella frase “Lo sguardo di lei corre al centro (del) suo petto”. L'uso delle virgole, e delle congiunzioni non fa una piega, il ritmo della storia è in sintonia con i sentimenti che la one-shot suscita, stesso discorso valido per il lessico, a volte un po' troppo aulico e altisonante ma senza risultare pesante, solo una piccola nota su una scelta lessicale: “massivo”, controllando sul dizionario, è riferito specificatamente ad una persona che agisce in massa, forse era meglio usare “massiccio” anche se è musicalmente brutto.
Il contenuto è rilevante, sia per le descrizioni sia per come l'autrice ha affrontato il tema. La descrizione del rancore personificato è molto bella e soprattutto comprensibile, quasi tangibile, l'autrice ha saputo cogliere il rancore in se' per se' personificandolo. La situazione descritta la stanza in cui la donna incontra il Rancore, molto d'effetto l'uomo scuro vestito di nero con un ciondolo pesante sul petto, e il dialogo mettono il lettore all'interno della scena ed egli riesce a condividere i sentimenti e le sensazioni che vive la donna. E' apprezzabile il concetto delle catene del Rancore, e mi è piaciuta molto la loro connotazione viola; il finale è libero, si sa che la donna opererà una scelta ma non si sa quale, forse intuibile, ma non per questo includente, probabilmente per “generalizzare” la vicenda, ma forse questa è solo una mia interpretazione molto libera.
Il voto per questo lavoro, nonostante le piccole falle che l'autrice avrebbe potuto evitare, è 8.
Poi l'autrice ha chiarito quei due "presunti" errori, la giudiCessa provvederà a comprare un nuovo vocabolario. XD
Alla prossima, free.

Recensore Junior
30/12/07, ore 11:47

Non ho letto gli altri scritti partecipanti a questo concorso, ma devo dire Clà, che il tuo Rancore è assolutamente spettacolare *__*
So quanto ti abbia messo in crisi l'idea di scrivere qualcosa intitolata a lui, ma devo dire che la scelta della personificazione è assolutamente perfetta.
Ma andiamo con ordine: sapevo che si trattava di una personificazione e per un attimo ho pensato che tu avessi scelto di raffigurare il rancore come donna. Quando invece è apparso lui sono rimasta estasiata!*___*
Non esagero dicendo che è lo stesso identico modo in cui l'avrei raffigurato io: buio e spietato, ma elegante e raffinato e poi ancora gelido e cinico. Un Rancore che sa affascinare e che spaventa nello stesso tempo.
Bellissima anche la scelta dell'aspetto mutevole, che a tratti, per pochi secondi, mostra altre facce di se, facce che ognuno di noi conosce bene.
La cosa che più mi è piaciuta però, è questa visione, raccontata da chi la vive in prima persona: i pensieri, le paure e il tormento della donna, incatenata al logorio del Rancore, e la sua voglia di libertà.
Bellissimo anche il finale, con la sua posibilità di scegliere un sentimento che rimpiazzi le catene del Rancore, forse con la Collera, padrona anche più pericolosa, o forse col Perdono, liberatorio, ma difficile scelta.
Insomma Clà, one shot notevole, come lo sono tutti i tuoi scritti, che trasporta il lettore direttamente all'interno della visione, facendogli percepire i sentimenti, le emozioni.
Come sempre non posso che farti tutti i miei complimenti.
Un bacione tesora
Zia