*fa ciao ciao con la manina* saaaalve Anto, how r u 2day? Io personalmente posso dirti che sto bene ma non sto affatto bene, perché sono ricaduta nel tunnel di questa ff e non è per nulla facile gestire tutti i feels. Ma sono anche tanto tanto contenta perché adoro tutti i capitoli e finalmente posso scriverti due righe :3
Ovviamente il prologo inizia con una bella secchiata ghiacciata di angst, ma non poteva essere altrimenti. C'è un confronto tra Quinn e Santana, in cui quest'ultima cerca di spiegarle i motivi per cui non possono avere alcun tipo di futuro insieme... Lei ha semplicemente paura di soffrire, un'altra volta. Ha paura di affrontare i suoi sentimenti, perché è rimasta scottata una volta e non può permettersi di abbassare le sue barriere e concedere ad un'altra persona di entrare nel suo mondo.
Ma commette un grosso errore, perché non si rende conto che, in realtà, ha già abbassato tutte le sue barriere, permettendo a se stessa di capire che non sta scappando per paura di innamorarsi, ma per via della consapevolezza di essere riuscita ad amare, un'altra volta.
Santana sa che sta fuggendo da Quinn perché sovrastata dalla paura di gestire i suoi sentimenti, diventati ormai limpidi e innegabili. E' uno di quei casi in cui la paura riesce a sconfiggere un amore alle prime armi, ancora troppo fragile per essere protetto e custodito.
Probabilmente anche Quinn è a conoscenza dei sentimenti che prova la mora, perché certe cose non hanno bisogno di essere dette a parole, soprattutto quando si ha a che fare con un rapporto complesso come il loro. Quindi sì, è probabile che Quinn sappia il perché di questo rifiuto, dettato dalla nascita di un nuovo amore e dalla paura di soffrire... E lo sa perché ha percepito amore in tutti i gesti dell'altra, sicuramente mai accompagnati da grandi parole.
E questo tipo di rifiuto fa ancora più male, perché sa di non poter lottare contro i mostri che vivono nell'anima fragile di Santana. Quindi le due si separano, senza la promessa di rivedersi, senza darsi la possibilità di combattere per un loro possibile futuro insieme. Si separano tra le lacrime che, nel loro caso, dicono più delle classiche frasi fatte da quattro soldi. Due vite, unite da un amore nascente, che si dicono addio, senza troppe cerimonie.
Hai scritto una premessa dolorosissima, ma fondamentale per fare un salto nel presente, in cui troviamo una Santana nel pieno della sua carriera. E' un avvocato, uno dei più temuti di tutta NY. Ma c'era da aspettarselo, data la sua forte personalità e la capacità di incutere timore con un semplice sguardo.
Non sembra neanche la stessa Santana che è stata in grado di rinunciare al suo amore, scegliendo di soffocare i suoi sentimenti piuttosto che affrontarli giorno dopo giorno, con il sostegno di un'altra persona. Non sembra più quella ragazza fragile, con una serie di barriere troppo difficili da abbattere.
Adesso ha una carriera ben avviata, persone che lavorano per lei e un nome conosciuto in una grande città come NY. Ma chissà se ogni tanto ripensa ai momenti passati... Chissà se è riuscita a dimenticare Quinn. Boh... Lo scopriremo solo vivendo u.u ((è strano recensire dopo aver letto e riletto tutti i capitoli, ma cerco comunque di immergermi nella parte della piccola, povera bimba che non conosce il seguito))
*torna alla storia* Santana viene chiamata nell'ufficio del capo, che vuole complimentarsi con lei per la riuscita di un caso, ma che ha anche un altro compito importante da affidarle. Le comunica che dovrà convincere una potenziale cliente a firmare per la loro società. Si tratta di una ragazza, con la passione della fotografia, che vuole aprire una galleria tutta sua, proprio nella grande metropoli.
E fin qui nessun problema, Santana accetta di buon grado, senza fare troppe domande. Ma il bello viene proprio nella parte finale... "...quella Fabray non avrà scampo". MA CHE SCHERZO DEL DESTINO *rotola per sempre*
Eh sì, Santana mia bella, parliamo proprio di Quinn Fabray, la stessa ragazza che hai abbandonato e che SICURAMENTE (adesso possiamo dirlo) non hai mai dimenticato, vista la tua reazione da panico/svenimento/infarto/morte sul posto. Mi metto nei suoi panni e mi rendo conto che probabilmente avrei reagito allo stesso modo, ma rido lo stesso perché il destino è un bastardone certe volte *pettina destino*
E' una situazione surreale, perché il prologo comincia con una pugnalata al cuore, che farebbe piangere anche le mensole, e finisce così, in questo modo FANTASTICO, con San che rischia di dover fare una visita urgente dal suo cardiologo di fiducia!! Beh, non posso non amare questo susseguirsi di feels.
Ma soprattutto non posso non amare te e tutto ciò che scrivi!! Tra te e la mia omonima *patta Fra* prima o poi morirò, ne sono certa, ma sono felice di poter schiattare in questo modo u.u
Devo rinnovarti ancora una volta i miei complimenti! E' sempre una gioia leggere tutto ciò che hai voluto condividere con noi. E sei brava, sei bravissima, CAZZO!!! Ti odio perché se non metti un pizzico di angst in ogni ff, non sei contenta... Però tivibi perché lo fai, appunto (è un controsenso ma tu mi puoi capire) e perché sei semplicemente tu.
Ci leggiamo al prossimo capitolo, molto molto presto! Have a good day <3 *manda baci* |