Introspettivo, avventuroso ed emozionante.
Tre aggettivi che comprendono questa storia e a cui non posso far a meno di commentare. La bandiera positiva mi pare più che ovvia e, purtroppo, non c'è qualcosa in più da dare al tuo racconto.
Sono una ragazza a cui piacciono molto le storie o i racconti di guerra e devo ammettere che i miei gusti, anche in questo caso, sono veramente molto difficili, poichè voglio leggere uno stile di scrittura che cattura, che sia facile da leggere e sciolto.
Il tuo ha rispecchiato ogni mio minimo desiderio.
A parte alcuni errori di virgole all'inizio, il resto è stato molto centrato e devi farti i miei complimenti. Ci sono sì e no due errori di battitura, ma nulla che si veda così tanto, a meno che non ci faccia molto caso.
Mi ha fatto venire i brividi, soprattutto la parte dove la madre piange e non si sentono più notizie alla radio. Devo ammettere che mi sono commossa e hai presente quando senti un peso al petto? Ecco, uguale. Mi sono caratterizzata molto in questi personaggi e me li sono immaginati nella mente e anche questo è un punto a tuo favore, poichè mi è molto difficile anche rispecchiarmi nei personaggi.
I miei complimenti, spero in un prossimo capitolo.

Ciao Oscar! :)
Storia davvero interessante e ben scritta!
Mi piace l'idea di un diario di guerra, un resoconto della propria vita stilato da un infermiere, l'unico che, nei campi di battaglia, anziché uccidere tenta di salvare vite umane.
Dagli accenni dell'Io parlante presumo che tu abbia già la trama ben definita in testa o, chissà, addirittura già scritta!
Passiamo alla grammatica.
Ho riscontrato alcuni errori, non molto gravi e abbastanza comuni, che la mia "pignoleria" mi obbliga di segnalare; pardon! :)
Ripetizioni, come "...da sempre mi rammenta che gli uomini troveranno sempre..." oppure "...dopotutto, non stonava poi così tanto. Dopotutto..." e altre ancora;

Le cosiddette "d" eufoniche (di queste ce n'é parecchie, attenzione!), come "ed ancora" o "ed io": è bene che la "d" segua la "e" solo nel caso in cui la parola successiva inizi per la medesima vocale;
Concordanze "la sua vecchia pipa, in cui lasciò", starebbe meglio "nella quale", o ancora "affacciato ad una finestra" il verbo della principale era al plurale, quindi sarebbe meglio "affacciati", oppure "si caricheranno sulle spalle...e a che livello riesca a spingersi pur di dimostrarsi superiore" la subordinata non è logicamente collegata alla principale "si caricheranno";
Punteggiatura, come "con quella grottesca bestia dipinta, alle spalle", la virgola finale mi sembra superflua, il testo sarebbe più scorrevole senza e con "sul retro" al posto di "alle spalle";
Altre facezie, come "un non abitante" bruttissimo, meglio sostituirlo con "straniero", oppure "il fardello di consapevolezza", meglio se "della consapevolezza".
Chiusa parentesi pignoleria! :)
Ricontrolla il testo, dunque, perché senza questi errori un po' scontati sarebbe davvero splendido! :D
Scrivi bene, nell'insieme il testo è scorrevole e la trama intrigante, possiedi tutti i requisiti adatti affinché questa sia davvero una gran bella storia!:)
Mi è piaciuta molto la frase "Aveva accettato di lasciarmi andare; ed è la prova d’amore più grande che qualcuno possa fare"; non so se l'hai presa da qualche libro o se l'hai inventata tu, ma sappi che ho deciso di rubarla per inserirla nel mio quaderno delle citazioni preferite, eheh! ;)
Ti seguirò dunque aggiorna presto, gli accenni di questo prologo mi hanno molto incuriosita! :)
Alla prossima!^^
(Recensione modificata il 10/07/2013 - 12:00 am)
(Recensione modificata il 10/07/2013 - 12:05 am)

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