Recensioni per
Against the Odds
di andromedashepard

Questa storia ha ottenuto 94 recensioni.
Positive : 94
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
01/08/14, ore 22:15

Rieccomi al capitolo 5, più molesto che mai.
Hai descritto la missione molto bene, come d'altra parte l'evolversi della relazione tra Thane e FemShep.
In particolare mi piacciono molto gli intermezzi in cui descrivi la quotidianitá della donna sotto l'armatura, e la sua insana passione per le bevande dolci (siamo sicuri non sia inglese? :D).
Forse avrei dedicato qualche riga in più alla parte post-irruzione in cui Bailey lascia che padre e figlio si parlino tra loro e viene convinto da Shep a dare una pena leggera a Kolyat, ma va bene lo stesso (epico il modo in cui Shep va in crisi tutte le volte che deve avere a che fare con Thane).
Incredibile anche come riesci a incastrare ESATTAMENTE i dialoghi in-game con le varie situazioni di tensione che crei tra i personaggi.
Hai guadagnato un fan. :3

Recensore Junior
10/08/13, ore 19:23

Perdona il terribile ritardo ma sono tornata giovedì e devo rimettermi in pari XD

Molto bello questo capitolo, il titolo è particolarmente azzeccato, questo è forse il momento più delicato e difficile, quello in cui Shepard si deve guadagnare la lealtà di Thane dimostrandogli non solo di essere un ottimo soldato ma anche una persona di cui ci si può fidare completamente. In ME2 mi piace molto questo aspetto di Shepard, la sua totale dedizione all'equipaggio, come giustamente sottolinei tu la missione, di Tahne in questo caso, diventa la sua, prende a cuore le sorti di Kolyat come se fosse suo figlio; credo che questo sia uno degli aspetti che amo di più in Shepard …
Ma ovviamente le difficoltà non sono solo per Shepard, anzi, Thane rischia di perdere l'unica cosa che ha: suo figlio. Hai reso perfettamente l'angoscia del Drell, il suo terrore al pensiero di essere arrivato troppo tardi, un ritardo che riguarda solo marginalmente l'omicidio che Kolyat sta per compiere, è il ritardo di una padre che non ha cresciuto il proprio figlio e che ora teme di trovarsi di fronte un estraneo di cui non sa niente. Dev'essere terribile per qualcuno che può ricordare tutto nei minimi dettagli non avere nessun ricordo di una persona a cui si tiene così tanto e sapere che la colpa di quella mancanza è unicamente sua …
Ti faccio i complimenti per come hai reso Baily, perfettamente coerente con l'uomo che conosciamo, è un personaggio che mi piace molto, schietto e senza ipocrisie … non è un ottuso burocrate, sa quando è necessario infrangere le regole, per il bene di tutti, e lo dimostra aiutando Kolyat nonostante tutto.
Splendido capitolo, davvero!

Alla prossima :)

Recensore Veterano
05/08/13, ore 13:07

Sono in ritardo lo so ... perdonami !! :)
"Dobbiamo convivere con le nostre decisioni e tu lo sai meglio di me" penso che questa frase possa racchiudere tutto il capitolo. 
La parte più difficile, già, Thane come Shepard porta sulla sua pelle la scelta fatta anni prima, la scelta di un padre che vuole solo il bene per il figlio e sa che la vita dell'assassino non è una strada che lui vuole che Kolyat percorra.
Porta con se le scelta di un assassino e tutte quelle vita recise. 

I drell non dimenticano, i drell hanno marchiato nell'animo tutto quello che fanno e Thane non ha fatto cose belle e mai potrà dimenticare.
Lo sa benissimo.
E Shepard ha dalla sua tutte le scelte fatte giuste o sbagliate che siano state.
Forse la parte più difficile è proprio questa, convivere con le scelte fatte anche se sono state difficile e anche se alla fine la vita stessa ti lascia il conto da pagare.
Ti rassicuro la parte dell'interrogatorio è stata molto veritiera e sei riuscita a renderla reale come quella nel gioco.

E la parte finale.... ah... bellissimo questo loro gioco delle parti, questo continuo cercarsi e non trovarsi che spero porti ben presto ad un rapporto più stretto e intimo.
Solo una cosa, se mi posso permettere, per come ho letto e 'sentito' il capitolo di Sidonis non credo che sia stata una debolezza quella di Shepard; l'ho letta più in chiave di pietà e compassione e credo che in una situazione di vita normale molto probabilmente Ann si sarebbe comportata diversamente, proprio perchè sei riuscita a caratterizzare una Shepard con idee ben chiare su quello che è giusto e sbagliato. 
In sostanza io adoro questa storia e adoro questa Shepard che ha quel non so che di fragile ma allo stesso tempo è forte come l'acciaio.
Ottimo lavoro! Brava.
Attendo il prossimo capitolo.
Ti abbraccio
K.

Recensore Veterano
01/08/13, ore 07:23

Voglio iniziare con delle parentesi.
1) Bailey. E' uno di quei personaggi di cui non si legge praticamente mai ed è un piacere trovarlo in un tuo capitolo. E' la controparte della Chakwas, secondo me. Se lei è la personificazione della maternità, Bailey è la personificazione della paternità.
Mi sono accorta solo adesso, leggendoti, che quando ho descritto quel mio personaggio, agente dell'SSC, che si è occupato di Trinity bambina, istintivamente mi sono ispirata a lui. Nonostante la sua carica, è capace di non rispettare le regole se la situazione lo richiede. E' umano e attento, pronto a cogliere le esigenze delle persone senza farsi legare le mani da stupidi regolamenti.
2) Musica. Ann... ogni tanto mi dai dei brividi che corrono lungo la schiena: arrivata al terzo brano ho fatto un vero salto sulla sedia e sono andata a controllare per essere sicura. E' la musica del capitolo che sto sistemando. Il prossimo. E' un bellissimo brano, lo ammetto, ma quante probabilità c'erano di trovarlo nella tua storia? A parte questo, la scelta dei brani è perfetta per accompagnare la lettura. Complimenti.
Fine delle parentesi.

***Dobbiamo convivere con il peso delle nostre decisioni, Shepard”, rispose lui incamminandosi. “E tu lo sai meglio di me”, concluse mentre le dava le spalle.***
Questa frase è terribilmente vera e grave. Per un Drell è ancora più vera e grave, a causa di quella memoria perfetta. Non avevo mai ragionato molto sul fatto che effettivamente ci saranno molti altri episodi che necessariamente avranno lasciato una traccia nell'animo di Thane, oltre tutto quello che riguarda la moglie e il figlio. Topo era una figura importante, eppure l'ha tradito lo stesso, abbandonandolo al suo destino. Sicuramente una colpa meno grave rispetto all'abbandono della famiglia, ma non tanto meno. Perché Topo non aveva altre persone, oltre Thane. Quali altri pesi porta sulle spalle quel drell così affascinante? Ci saranno stati assassini che hanno pesato sulla sua coscienza? Mi piacerebbe conoscere qualche cosa della sua vita passata. Mi piacerebbe leggerne. E se pensi che sia un suggerimento, ti rispondo che sì, lo è. Mi piacerebbe. Sono certa che potresti farlo e che piacerebbe anche a te inventare qualcosa. Ma forse lo hai già fatto e ancora non lo hai pubblicato.
Ultima nota, ma non meno importante, è il realismo con cui tratteggi Ann. Così sicura nelle decisioni da prendere sul ponte di comando e durante una battaglia, così insicura nella vita normale, che per lei tutto è, tranne "normale". Mi piace immaginare che sia impaurita dai propri sentimenti, impaurita nel lasciar trasparire la sua umanità e fragilità, impaurita nell'aprirsi e nel lasciar vedere la sua tenerezza e voglia di lasciarsi andare. E si legge tutta questa lotta interna non solo nei suoi pensieri, ma in piccoli gesti significativi, che tu riesci a descrivere così bene.
Un abbraccio.