Voglio iniziare con delle parentesi.
1) Bailey. E' uno di quei personaggi di cui non si legge praticamente mai ed è un piacere trovarlo in un tuo capitolo. E' la controparte della Chakwas, secondo me. Se lei è la personificazione della maternità, Bailey è la personificazione della paternità.
Mi sono accorta solo adesso, leggendoti, che quando ho descritto quel mio personaggio, agente dell'SSC, che si è occupato di Trinity bambina, istintivamente mi sono ispirata a lui. Nonostante la sua carica, è capace di non rispettare le regole se la situazione lo richiede. E' umano e attento, pronto a cogliere le esigenze delle persone senza farsi legare le mani da stupidi regolamenti.
2) Musica. Ann... ogni tanto mi dai dei brividi che corrono lungo la schiena: arrivata al terzo brano ho fatto un vero salto sulla sedia e sono andata a controllare per essere sicura. E' la musica del capitolo che sto sistemando. Il prossimo. E' un bellissimo brano, lo ammetto, ma quante probabilità c'erano di trovarlo nella tua storia? A parte questo, la scelta dei brani è perfetta per accompagnare la lettura. Complimenti.
Fine delle parentesi.
***Dobbiamo convivere con il peso delle nostre decisioni, Shepard”, rispose lui incamminandosi. “E tu lo sai meglio di me”, concluse mentre le dava le spalle.***
Questa frase è terribilmente vera e grave. Per un Drell è ancora più vera e grave, a causa di quella memoria perfetta. Non avevo mai ragionato molto sul fatto che effettivamente ci saranno molti altri episodi che necessariamente avranno lasciato una traccia nell'animo di Thane, oltre tutto quello che riguarda la moglie e il figlio. Topo era una figura importante, eppure l'ha tradito lo stesso, abbandonandolo al suo destino. Sicuramente una colpa meno grave rispetto all'abbandono della famiglia, ma non tanto meno. Perché Topo non aveva altre persone, oltre Thane. Quali altri pesi porta sulle spalle quel drell così affascinante? Ci saranno stati assassini che hanno pesato sulla sua coscienza? Mi piacerebbe conoscere qualche cosa della sua vita passata. Mi piacerebbe leggerne. E se pensi che sia un suggerimento, ti rispondo che sì, lo è. Mi piacerebbe. Sono certa che potresti farlo e che piacerebbe anche a te inventare qualcosa. Ma forse lo hai già fatto e ancora non lo hai pubblicato.
Ultima nota, ma non meno importante, è il realismo con cui tratteggi Ann. Così sicura nelle decisioni da prendere sul ponte di comando e durante una battaglia, così insicura nella vita normale, che per lei tutto è, tranne "normale". Mi piace immaginare che sia impaurita dai propri sentimenti, impaurita nel lasciar trasparire la sua umanità e fragilità, impaurita nell'aprirsi e nel lasciar vedere la sua tenerezza e voglia di lasciarsi andare. E si legge tutta questa lotta interna non solo nei suoi pensieri, ma in piccoli gesti significativi, che tu riesci a descrivere così bene.
Un abbraccio. |