Recensioni per
Fourteen Years Old
di Shichan

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
28/02/08, ore 19:38

Allora.Vorrei inserire un commento decente,di storie drammatiche ne ho lette molte,ma per questa storia,che è una storia vera..Beh sento che nessuna parola sarebbe adatta,almeno non parole provenienti da persone che non l'hanno sperimentato sulla propria pelle,che non hanno provato quel dolore,ma possono solo provarlo ad immaginare.Ti posso solo ringraziare.Questa storia mi ha fatto riflettere,mi ha fatto intristire e mi ha fatto pensare ad un sacco di cose.Leggendo le tue parole sono rimasta commossa,vedendo che alcuni mie pensieri prendevano voce attraverso la tua riflessione.Un saluto.E scusami se le mie parole ti hanno offeso.Baci Locke

Recensore Junior
26/02/08, ore 23:21

Eh no, stavolta non saltello tutta felice perchè mi sono beccata anche questa in anteprima. Ho pianto qualche minuto prima degli altri che la leggeranno, forse. Sai cosa c'è? C'è che mi sento arrabbiata, oltre che triste. Arrabbiata, perchè ieri ho pianto per una cosa così STUPIDA e FUTILE, che le lacrime che ora scendono a tratti e a fiumi dai miei occhi mi sembrano così... ipocriti. Eppure ho questo groppo in gola... di recente, fatti del genere ne stanno accadendo troppi, di persone che io "conosco" indirettamente, perchè ne sento parlare in luoghi che NON SONO i TG, ma invece fin troppo vicini a me. E mi sento ancora di più partecipe, perchè se la notizia mi è stata passata da amici, soffro ancora di più.
Perchè più è stretto il legame, più il dolore è grande. Io non so più cosa si debba dire, cosa si debba fare, se si debba veramente dire o fare qualcosa... non vedo nemmeno io lo schermo, diamine!! Sento un groppo in gola... il naso chiuso, ma non per il raffreddore... gli occhi mi bruciano, ma non per il freddo... E' perchè questo mondo è troppo vuoto e va troppo veloce, per essere in grado di fermarsi per una cosa come questa...
E invece nel mio piccolo, mi fermo. Mi fermerò sempre, a riflettere, a pensare, perchè non è mai tempo sprecato quello che si "spende" quando ci si mette in un angolo, a pensare a cose magari più grandi di noi, ma che ci aiutano a crescere. Non ci sono parole per descriverlo, ma il cervello umano ha solo bisogno di collegamenti, e non di parole. Immagini, suoni. Istanti. Pochi istanti decisivi... no, basta, sento un buco in petto.

Fede.