Recensioni per
Deep as your eyes
di SofiaAmundsen

Questa storia ha ottenuto 13 recensioni.
Positive : 13
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
18/11/13, ore 11:21

Mi ero detta "Ah cavolo, teniamolo aperta così la leggo" ed è passato tipo un mese? Più?? Sono una cacca ç___ç
Comunque sia, stamattina mi son svegliata, ho visto l'aggiornamento e ho detto: AAAAAAAAH!
Allora l'ho aperta e mi son detta "Va beh, leggiamo almeno l'intro, poi la continuo pomeriggio" a-ah! L'ho letta facendo l'areosol, l'ho letta facendo colazione e l'ho finita mentre portavo giù il cane (Dio benedica i cellulari!), non riuscivo a staccarmi, in nessun punto, non sono mai arrivata al fatidico "mi fermo qui". Per non parlare poi dei pezzi dove John "parla" con Sherlock. Poi è stupenda l'umanità di John, il come riesce a capire qualcosa di Sherlock senza in realtà conoscerlo e poi invece vedi che crede che "Sherlock" sia il nome di una sinfonia ("La Sherlock.....") e lì ho riso in mezzo alla strada perché ero lì "No, John, ti prego!" XD Però il pezzo in cui lo chiede a Sherlock è bellissimo perché Sherlock è semplicemente lui ed è semplicemente splendido! I suoi mezzi sorrisi, il suo tentare di fare un complimento anche se forse (forse... diciamo sicuramente...) non ne è avvezzo. Non so che dubbi tu abbia sulla storia ma è bellissima, poi sei sempre molto evocativa, in tutte le immagini che dai! Il secondo (purtroppo) devo riservarmelo per questa sera. Ma non vedo l'ora di sapere come andrà a finire. Questi due sono già perfetti insieme e sono curiosa di sapere come mai Sherlock è sempre lì.
Vorrei dirti un milione di cose ma sono di fretta e non riesco a ricordarmi tutto adesso, ma ti dico che mi ha fatta sorridere tantissimo, sospirare per il povero -frustrato- John e inarcare il sopracciglio 8no, seriamente, me lo sono figurato troppo, è perfetta quella scena. XD) di Sherlock quando fissava lo spartito tra le mani di John. E poi quel "mi hai osservato" che lo fa sorridere, ma amore mio, vai da John che ti pastrugna tutto!!!! <3 <3

Recensore Junior
28/09/13, ore 16:03
Cap. 2:

Ciao!
Sono davvero contenta di poterti dire che, per quanto mi riguarda, con le descrizioni e tutto quello di cui ti avevo parlato l'altra volta, hai fatto passi da gigante. Mi complimento, questa volta non è stato un testo pesante da leggere e non ho mai perso il filo. Questa cosa mi fa estremamente piacere perché adoro la trama di questa storia e sarebbe stato davvero un peccato, quindi ti ringrazio per aver accettato i consigli. :)
Dunque, avrei pagato oro per avere il PoV di Sherlock quando John l'ha difeso con il suo capo. Ero in trepidazione totale però, ad essere sincera, il bello di avere il punto di vista di un John perso ed infatuato, è proprio quello di provare ad intuire cosa mai quello strano uomo che è Holmes possa provare. Posso dire che ogni volta che con le descrizioni mi riporti al suo sguardo di ghiaccio mi viene la tachicardia. Non è umanamente possibile che possano esistere degli occhi del genere, sono alieni.
Comunque, bel capitolo carico di sentimenti, bello il mondo apparentemente spensierato in cui John ha chiesto a Sher un "appuntamento", peccato solo che lui gli abbia tirato un bidone. Tuttavia c'era da aspettarselo, stiamo parlando del grande Sherlock Holmes. :)
Non vedo l'ora di vedere come si evolve la situazione e, soprattutto, che scusante troverà Sherlock per aver rinunciato a degli squisiti Macarons hahahaha (ho fame). Anche se penso che lui non abbia bisogno di scuse, dopotutto (purtroppo) appena si conoscono. :)
Alla prossima,
xx

Recensore Veterano
27/09/13, ore 15:34
Cap. 2:

Ciao!

confermo con questo secondo capitolo i meravigliosi sentimenti che questa storia mi suscita!
Nonostante avessi un esame e dovessi alzarmi alle sei del mattino l'ho dovuta leggere in notturna, non ce la facevo a lasciarla lì, non letta e soletta!

Fantastico il confronto capo di lavoro - Sherlock...quel botta e risposta che ti fa tirar fuori i pon-pon da sotto il tavolo!

Anche la battuta di Sherlock a John "È un’abitudine quella di sospendere il lavoro per darti all’avventura?", l'ho trovata azzeccatissima, nella sua assoluta semplicità. Fa capire come Sherlock abbia già inquadrato alla perfezione le "attitudini" del suo John!

Il finale ci lascia con il fiato sospeso...Holmes deve aver avuto i suoi buoni motivi per non essersi presentato, no?
Quindi aspetto qui il prossimo aggiornamento!
A presto
Laura

p.s. adesso ogni volta che passo accanto ai bar a Termini mi scopro delusa di non trovarci John a fare cappuccini! :)

Recensore Junior
25/09/13, ore 23:53
Cap. 2:

"La danza in tutte le sue forme, non può essere esclusa da una nobile educazione: danzare con i piedi, con le idee, con le parole, e devo aggiungere che bisogna saper danzare con la penna?" diceva Friedrich Nietzsche. Tu lo fai Sofia. Quando scrivi, danzi e sei uno spettacolo bellissimo. Migliori di giorno in giorno, di parola in parola, di capitolo in capitolo. Credo che non sia possibile, umanamente parlando, spiegare quanto sia sublime questa storia. Le parole non renderebbero l'idea o forse sono io che non sono capace a farle danzare come fai tu. E me ne dispiaccio perché meriti davvero tanti complimenti ma forse io sono di parte ;) Preferisco non aggiungere altro, mi sembrerebbero parole insignificanti in confronto alle tue e poi quel che penso di questa meraviglia già lo sai. A presto! :) 

Recensore Master
24/09/13, ore 11:51

Questa storia ha un solo difetto: non è una storia, è poesia. Sembra la lezione di un grandissimo autore sceso dal pianeta "Saper scrivere" per farci capire che siamo tutti scrittori mediocri, che con le parole - le stesse che siamo abituati a usare noi – puoi trasformare una storia in arte, in un dipinto, in musica e molto di più.
La trama di per sè mi piace un sacco: è un'AU, una teen, ha pochi dialoghi ed è ambientata in uno dei luoghi per me più affascinanti al mondo (una stazione, che ha appiccicato addosso tutto il sapore e il fascino dei romanzi d'amore, e non solo, d'altri tempi).
Ma qui il vero protagonista sono le tue parole: tu le prendi e le trasformi in qualcosa di magico, di meraviglioso, che sta mille metri sopra ciò che scrivo io. Altrochè.
Sei eccezionale.
Mancavi tantissimo al fandom <3

Recensore Junior
20/09/13, ore 19:42


Oh ehm, salve? Di nuovo qui, tu? Finalmente! XD
* saltella come una ragazzina*
Ok, posso dire che quando ho saputo che c'era una tua nuova ff ho fatto i salti di gioia. Letteralmente. Del tipo “Sofia è tornata!! Yeee” XD. (Uuuuh il ritorno del nome Sofia XD)
Hm, si, ok, cominciamo che sennò vista la mia prolissità non la finisco più.
Ordunque.... Cominciamo con una cosa negativa: NO. NONONONONONONO!!!!!! Omioddio questo non dovevi farmelo!!! Nella chitarra non ci sono MAI le due mani!!! Come in tutti gli strumenti a corda! Credo che l'unico strumento che abbia due mani (ma potrei sbagliarmi) sia il pianoforte. Quindi il nostro caro Watson avrebbe avuto un ampia scelta tra flauti, flauti traversi, viole, violini, violoncelli, clavicembali e sì, pure CHITARRE. Per fortuna che non gliel'hai fatto capire XD.
Vabbè, sono dettagli. Le note alla fine. Non c'entra nulla con la storia. Era solo un miniappunto nel caso glielo voglia far capire o altro.
Ma andiamo alla storia vera e propria. Dannazione (ma solo io trovo che la parola dannazione -ma anche dannatamente- sia incredibilmente sexy XD). Mi stavi per far mettere a piangere. Io amo come scrivi. Hai uno stile talmente perfetto che emozionerebbe pure i sassi e, seriamente, quando comincerai a scrivere qualcosa in grande credo che ne guadagneremo tutti qualcosa. Dico sul serio.
Tu non scrivi. Tessi una tela, dipingi un immagine che ti lascia senza fiato, che ti lascia perplessa, e la rileggi, tentando di capirne tutte le sfumature, mentre le parole si imprimono sempre più a fondo in te. Lo amo.
Amo le tue metafore, quelle metafore così incredibilmente... VERE. Tanto che vedi davanti agli occhi quei bambini, mentre, pennello alla mano, scelgono le sfumature degli occhi. E poi c'è lui, il bambino-artista, che ha preso pezzi di cielo per gli occhi del nostro amato Sherlock.
E amo il tuo raccordare insieme due parole così diverse tra loro, che creano una sonorità poetica, un immagine che svanisce in un secondo. Io.. Non so, sarà il classico che fa male alla salute, ma amo queste cose. Queste piccolissime immagini, questi dettagli. Più delle metafore, delle lunghissime descrizioni o altro. Amo quando si accostano due parole e si crea un suono particolare. Amo quando si crea una poesia con un soffio. E tu lo fai. Tu crei poesie e poi le disfi, e ci ragioni sopra e le riformi ancora più belle. Come bolle di sapone che si scoppiano all'incontrarsi l'una con l'altra, ma che per alcuni istanti hanno volato nell'aria, sole, diafane, stupende.
E amo come mi fai innamorare, di nuovo, e sempre, di Sherlock. Di Benedict. Perchè sì, io l'adoro e l'adorerò sempre. Ma diciamocelo. Sono mesi e mesi e mesi che non abbiamo nuove puntate. E per quanto io riveda e rimpari a memoria, e risogni ad occhi aperti sempre le stesse scene... Non ho l'attaccamento di quando le vedi per la prima volta, ed ogni cosa che lui fa è nuova, ed ogni gesto che lui compie è da osservare, analizzare, amare. Ma con te lo riscopro. In queste tue descrizioni, così perfette, minuziose, delicate, ritrovo tutta la mia adorazione nei suoi confronti. E quando descrivi il suo viso rivedo la sua perfezione. E quando descrivi le sue labbra... Beh... Diciamo che John non è nulla al mio confronto ahaha.
Andiamo avanti. Il tuo stile. Cavolo. Il tuo stile. Parliamone, perchè se devi ristare altri mesi senza scrivere niente su Sherlock per poi comparire con cose del genere beh... Fallo più spesso.
Io non so, quanto sarà? Un anno che ti seguo? Anche di più. E ho visto il tuo stile crescere. E devo dire che... Beh... Non c'è niente al confronto. Io ho sempre amato la freschezza, la semplicità nel tuo modo di scrivere. E ok, forse quello si è un po' perso. Ma, diamine!, per fare posto a cosa? Le parole si rincorrono come se si chiamassero l'un l'altra, e non fossi tu a buttarle giù, sul foglio. Come se fosse ovvio che dopo una tale parola ne viene una tal'altra, perché dai, non sarebbe possibile altrimenti. Perché sono troppo perfette, e a modificarne la forma vi sarebbe solo da perdere.
Hai perso qualcosa, ok. Ma hai acquistato poesia. Così tanta poesia che mi chiedo con che diavolo tu abbia pattuito la tua bravura (XD). Così tanta perfezione che, davvero, non capisco come fai. Anzi sì. Lo capisco fin troppo bene. Perchè la scrittura è il tuo mondo, e tu sei fatta per scrivere. Non c'è altra spiegazione possibile. E' come un legame indissolubile, che si sente quando scrivi. E io non vedo l'ora tu ti decida a scrivere qualcosa di VERAMENTE tuo (ti prenderò per le orecchie e ti costringerò a farlo, se necessario. Non siamo neanche troppo lontane. Muahaha. E' una promessa XD).
Bello il modo in cui si parlano. Sembra quasi che siano amici da sempre. L'imbarazzo scompare. E sono adorabili. Davvero. Li amo. Li immagino seduti su quelle sedie in metallo argentato, mentre la gente scorre velocemente, senza prestargli attenzione, e loro non prestano attenzione a nessuno. Rapiti, l'uno dall'altro. Così diversi e al tempo stesso così simili.
Ah, a proposito delle sedie. La Stazione Termini! Lo sapevo che era lei! Grazie infinite per averlo ambientato nella stazione di Roma. Davvero. Innanzitutto perché me la sono immaginata perfettamente (io e Termini siamo una cosa sola XD Non ci si distingue. Ci vivo troppo tempo), mi sembrava di essere lì in quel momento, ed è stato stupendo. E poi perchè, ora, quando passerò davanti ai bar piazzati al centro della stazione cercherò con lo sguardo Watson, e quando incontrerò un paio di occhi grigi penserò a lui. E vedrò la gente all'attesa con nuovi sguardi, osservandoli attentamente, alla ricerca di lui.
Un'unica cosa. Davvero bella l'immagine di lui alla stazione. Un'idea stupenda, anche a me la stazione mi ha sempre ispirato tantissimo. Eppure... Purtroppo la Stazione non è così.. Stupendamente poetica. Non che sia una cosa negativo, ovviamente, che tu l'abbia rappresentata così, anzi. Solo che immaginandomela mentre leggevo era QUASI carina... Poi ci passo tutti i giorni, mattina e pomeriggio, e so che non è così. Che è squallida e puzzolente e i treni non fischiano più ma arrivano silenziosi mentre la gente urla troppo e ascolta troppo poco. E nessuno fa caso a fogli con le note che volano come falene impazzite, troppo presi dai loro affari i loro problemi, i loro sogni, i loro impegni.
Amo Watson, per tutta la storia mi sono identificata completamente in lui, col suo altruismo, la sua gentilezza, la sua freschezza rispetto allo Watson di adesso, dopo quello che ha sopportato. Non è difficile immaginare sia stato così. Lui, così attento alle apparenze, ai sentimenti altrui. Deve essere stato un ragazzo sensibile. Un ragazzo dal cuore d'oro. Come ora. Ma con una freschezza che non potrà più recuperare. E, beh, non è difficile credere che fosse davvero così.
Amo Sherlock, col suo IC perfetto, col suo dire la frase giusta al momento giusto, con il suo modo di fare così perfetto, stupefacente, enigmatico. Con quei suoi occhi così profondi da volerci entrare dentro. E il suo essere così stupendamente... Nobile. Le sue mani, i suoi gesti, i suoi occhi, i suoi zigomi, le sue labbra. Hai risvegliato un amore che credevo in letargo fino alla prossima stagione (Ora mi odieranno tutti che rincomincerò ad assillarli con Sherlock... colpa tua!!! XD).
E mi piace anche il titolo, nonostante io non ami i titoli in inglese (inglese fa figo, ok, e allora?). Però è azzeccato. In fondo si ritrova tantissimo nella storia, la tematica degli occhi. Penso sia il tema principale... (I SUOI occhi... mioddio i suoi occhi!!! *---* :Q__ Dannazione, Sofia, non puoi farmi questo!)
E.. beh, penso di aver finito. XD Non è lunghissima, alla fine, dai. Ho fatto di peggio, su. XD Ed è anche abbastanza seria. *Sì, cla, sì, biscottino XD *
Adoro adoro adoro le tue idee, come scrivi, quello che scrivi... Tutto!!!! Dovresti vedere la faccia delusa che ho fatto alla fine del capitolo.. Del tipo “Ma è già finito?” E quindi... Scriviiii!! Anche perché mi mancava scriverti recensioni. Non vedo l'ora di perdermi nuovamente tra le fitte righe della tua scrittura.
Ok, ora sono le 7:43, io ho cominciato a scrivere la recensione alle... 7:00!!! Omioddio!!! Spiriti santissimi!! O.O Ti sto odiando, mia cara XD. Bene, fuggo senza neanche rileggerla, sperando non ci siano errori. E sì, Cla, devi fermarti, che sennò prosegui per un'altra decina di pagine e la gente si scoccia pure a leggerle, sai? E non fare quella faccia. Posta e basta, su. (Hm, sorry, piccolo sclero XD. Scusa, avevo scritto troppe cose serie)
A PRESTISSIMO (Prendilo come un'ordine).
Un immenso abbraccio e una moltitudine di baci.
Cla.

Recensore Junior
20/09/13, ore 16:34

Una storia molto particolare e molto bella. Adoro passare del tempo nelle stazioni o in aeroporto ad osservando tutti coloro che passano e cercando ci capire dove vanno, da chi vanno, cosa faranno una volta arrivati a destinazione, cosa fanno nella vita, se sono felici. Spesso mi capita anche di fotografare dei visi particolari o di segnare su un quadernetto delle frasi udite o anche descrizioni di scene che mi hanno attirata. Insomma, viveri lì, in attesa di non so cosa. Le descrizioni presenti nella storia mi hanno stregata. Mi è sembrato di stare lì, in stazione, ad osservare la scena di Sherlock che allunga la mano verso John per avere indietro il foglio. I miei più sinceri complimenti. A presto, baci

Recensore Junior
19/09/13, ore 15:09

Ciao!
Allora, da dove posso cominciare? Beh, bellissima storia. Ho apprezzato moltissimo la location, un po' perché mi sento legata ai treni per via di mio fratello, a causa del suo lavoro di macchinista raramente è a casa e un po' perché questo Sherlock mi ha quasi ricordato un giovane Severus Piton in solitudine ad aspettare la locomotiva per Hogwarts. Spero che il paragone non ti dispiaccia, è in senso positivo ovviamente. :)
Comunque, la trama è davvero accattivante e immedesimandosi in John mi sembra di innamorarmi di nuovo di Sherlock un passo alla volta, conoscendolo in ogni sua sfaccettatura. I dialoghi sono stati molto apprezzati e li trovo molto particolari e belli, specialmente quello dello spartito, mi è piaciuto moltissimo. Ci sono delle metafore davvero stupende però, non me ne volere, devo dire anche io qualche cosa sulle descrizioni. Te lo dico con il cuore in mano, da ossessionata di Tolkien che di descrizioni ne fa a bizzeffe e di una lunghezza non normale, purtroppo sono un po' troppo dettagliate. Ho apprezzato moltissimo la vena poetica che si cela dietro le tue parole però ci sono stati dei momenti in cui non riuscivo più a collegare cosa era successo prima. Secondo me, dandoti un parere da plebea, sarebbe meglio accorciarle un pochino. Tenerle nel tuo stile, ma togliere il superfluo. Sembra quasi che in momenti ti perda tu stessa e so che è difficile limitarsi descrivendo il viso di Sherlock, bisognerebbe scriverci un'Iliade, un'Odissea ed un'Eneide. Però, ecco, questo è solo un consiglio, valorizza di più i bellissimi dialoghi che crei. :)
Adesso però la finisco, io ti faccio i miei complimenti e aspetto di vedere al più presto un nuovo capitolo, hai fatto bene a non lasciare questa fanfiction nel dimenticatoio, merita. :)
A presto,
xx

Recensore Junior
19/09/13, ore 13:19

Da dove comincio? DA DOVE DIAVOLO COMINCIO ADESSO?! *attacco di panico momentaneo*

Per casi del genere, per storie del genere, mi trovo sempre in immenso imbarazzo quando devo recensire. Ed uso il verbo dovere perchè non posso non farlo, semplicemente perchè sarebbe un delitto non dirti quanto una fan del Johnlock come me ti sia infinitamente grata per questa storia che, credimi, giudico magistrale.

Ho apprezzato tantissimo il tuo stile, simile al mio, ricchissimo di dettagli, di descrizioni e di periodi tendenti al lungo ma non per questo prolissi o pesanti (spero che nel mio caso sia lo stesso). Adoro le storie così, in cui le descrizioni sono fatte talmente bene e i sentimenti definiti così profondamente che quasi si può immaginare, chiudendo gli occhi, di trovarsi nel tempo e nel luogo precisi della narrazione. Perchè a me è capitato questo. Mi sono ritrovata nella mia stazione, Venezia Santa Lucia, dove scendo perchè frequento lì l'università, coinvolta dai rumori e dalle sensazioni che ritrovo ogni volta che scendo dal treno e che lo riprendo per tornare a casa. Tutto esattamente uguale: le panchine, i cafè, la gente di fretta scorbutica che ti passa con le rotelle dei trolley sulle scarpe e che quasi ti butta giù dai binari per passare. E mi ha fatto riflettere questa cosa, su quanto purtroppo non notiamo a causa della fretta.

Restando sul tema di questa storia, però, voglio davvero ringraziarti perchè ci hai regalato un piccola dolce perla di bellezza, scritta davvero meravigliosamente e con un cuore grande. Tutto questo si percepisce un sacco tra le righe, l'amore per la scrittura oltre che per la serie TV e i personaggi che ho trovato deliziosi, soprattutto Sherlock. L'hai denotato con un'eleganza straordinaria incollandoci sopra un'aura misteriosa e così triste che, ti confesso, mi ha turbata non poco. Perchè per me è stato come avercelo davanti agli occhi, questo ragazzo, solo e incompreso, fuggitivo da chissà che situazione o luogo, che si consola scrivendo musica nel baccano di una stazione dei treni in una delle città più caotiche del mondo. Ho ancora i brividi per la descrizione del suo aspetto fisico, giuro *_*

John. Oh, beh... Per lui ho una predilezione, essendo il mio personaggio in assoluto preferito. Ma il mio è un amore/odio per lui... O forse, invece che odio, la parola più corretta sarebbe biasimo. Lui è un voyeur del cazzo, diciamocelo, ed imbranato come un canguro sui trampoli. Per questo lo amo... è così umano e spontaneo! Mi ha fatto morire la scena di quando Sherlock è andato a chiedere le sigarette e prima di avere il suo resto è passata qualche decade XD Mi immagino John: occhi sbrilluccicosi, bava alla bocca, mani tremule... Divino.

Che dire? Scusa ma la mia recensione non rende per nulla giustizia alla storia ma spero comunque di averti fatto capire quanto io l'abbia amata e quanto starò male in questi giorni finchè non troverò il prossimo capitolo aggiornato. E NON POTRO' PIU' PRENDERE UN TRENO O UN PANINO AL BAR DELLA STAZIONE SENZA RIPENSARCI, CAPISCI??!! T__T

Un abbraccio sincero,

miss potter
(Recensione modificata il 19/09/2013 - 01:19 pm)
(Recensione modificata il 19/09/2013 - 01:20 pm)

Recensore Veterano
19/09/13, ore 09:42

Questa storia ti cattura.
Appena inizi a leggera ti fa entrare all'interno di una bolla, e ti ci lascia dentro fino alla fine.
Una bolla rosa e calducciosa.
E quando arrivi alla fine e la bolla si rompe con un consueto plof tu ti ritrovi a dire: No! Perchè la bolla si è rotta? Era così bello starci dentro! Voglio rientrarci al più presto!!

Ecco. Con questo biglietto da visita la mia recensione potrebbe anche essere cestinata da te, senza essere letta, ma io continuo imperterrita. 

Se la metafora della bolla non fosse abbastanza chiara e allucinata, ti do anche un aggettivo: stupenda!
Le descrizioni del luogo (gridava Termini da ogni lettera, e quando ho letto nelle note che era lei mi sono sentita un po' Sherlock anche io...io e quella stazione siamo una cosa sola!), delle persone, di Sherlock sono affascinanti in maniera estrema.

Il focus sugli occhi del nostro Holmes poi, l'ho trovato perfetto. Le anime dei bambini che li hanno dipinti in Paradiso è un'immagine così bella che non servono ulteriori parole per descrvierla.

John è affamato.
Cerca Sherlock e lo analizza, è un comportamento che ci saremmo potuti aspettare dal detective, ma, in questo capitolo, i ruoli si ribaltano, e John cerca di carpire il più possibile su quell'anima sola e fantastica. 
Penso che sia un taglio originale che merita di essere scandagliato a fondo con tanti taaaanti capitoli!

E quindi al prossimo.
Ancora complimenti,

Laura
 

Nuovo recensore
18/09/13, ore 23:23

Ciao! Allora solitamente non recensisco ma la tua storia è degna di un commento. Dunque..molto bella, la trama sembra essere originale e accattivante, mi piace molto. Il personaggio di John mi sembra un po' OOC e non ho capito se è fatto volutamente o meno. In ogni caso non disturba assolutamente la lettura. Ripensandoci ci sta molto come carattere perchè parliamo di un ragazzo, non di un ex medico militare che ha sulle spalle il peso di una guerra. Quindi va piú che bene. Sherlock è perfetto. Hai centrato abbastanza bene la sua personalità da quello che ho capito leggendo questo capitolo che è lungo e dice molte cose. Mi hai lasciato col fiato sospeso e attendo il prossimo capitolo con urgenza perchè sono avida di belle storie! Solo una piccola cosa che non devi assolutamente prendere come critica o come difetto, ma solo come un'opinione di un'altra persona. Per i miei gusti ci sono troppe descrizioni. Non fraintendermi, sia chiaro. Le descrizioni in una storia vanno benissimo perchè lo scopo è far immedesimare il lettore nella vicenda non solo dal punto di vista psicologico del personaggio ma anche da quello scenico se tale puó definirsi. Nella tua storia figurano eccessive descrizioni che distolgono l'attenzione del lettore dalla trama e dai dialoghi che sono molto belli se pur davvero pochi. Per me ci vorrebbero piú dialoghi e meno descrizioni. Ho notato una bella cosa. I dialoghi (come quello in cui Sherlock dice che quello è il suo nome, o il suo sproloquio sul nome di John o ancora la battuta finale di John stesso sul suo secondo nome) tendono ad alleggerire il blocco di descrizioni che hai fatto che in alcuni casi sono un po' prolisse. Ma questo è solo un mio personale gusto, non sto dicendo che hai sbagliato. Anzi, ho molto apprezzato la tua "capacità poetica". C'è un velo di poesia che aleggia nella storia. Un pallido esempio di romanticismo ingenuo che non guasta mai ed è sempre ben accetto. Nel complesso la storia è davvero molto bella e aspetto davvero con ansia il secondo capitolo. Spero che tu possa pubblicarlo il prima possibile. Grazie dell'attenzione dedicata alla mia recensione fin troppo prolissa. (altroché le tue descrizioni xD)
-R.

Recensore Junior
18/09/13, ore 21:18

E' uno splendore, non saprei come altro definirla.
Sin dalla prima riga ti rapisce, ti avvolge in un abbraccio caldo e ti trasporta con sé, parola dopo parola, frase dopo frase, virgola dopo virgola. C'è un'atmosfera unica a cui non saprei dare una definizione ma che ti fa sentire bene, sicuro, amato.
La trama è stupenda, così come la caratterizzazione che hai donato ai personaggi. Ogni delicato arzigogolo creato intorno ad ognuno, ogni pensiero splendidamente espresso mediante similitudini brillanti e metafore azzeccatissime, è semplicemente inserito alla perfezione nella storia. Potevo quasi sentire ogni battito di John attraverso i suoi pensieri, così come ogni lacrima mai caduta attraverso gli occhi splendidi di Sherlock.
Concordo pienamente con la recensione precedente che paragona la tua scrittura alla pittura. E ti dico, ancora tremante d'emozione dalla lettura, che il quadro che hai creato è semplicemente meraviglioso.
Bravissima!

Sara

Recensore Junior
18/09/13, ore 20:29

Ciao Sofia, 
non immagini quanto sia felice che tu abbia deciso di pubblicare la storia, nonostante i mille dubbi. Avrò letto questo capitolo cinque o sei volte e non ne ho mai abbastanza, nonostante la lunghezza, che le prime volte mi intimoriva parecchio. Anche adesso mentre ti scrivo mi ritrovo a rileggere e a fare mio ogni spazietto bianco, ogni rigo, ogni punto, ogni virgola. Ho sempre amato il tuo modo di scrivere: scorrevole e chiaro, la tua capacità di farmi sognare ad occhi aperti, il tuo bellissimo talento di rendere con semplicità concetti o situazioni complesse. Le tue descrizioni sono sempre intense, forti, reali, dannatamente belle. E' inutile dirti che Sherlock è fottutamente IC, per non parlare di John.  Mi è piaciuto molto il riferimento ai bambini morti troppo presto, che disegnano gli occhi delle persone belle. E' un fatto vero che ti è stato raccontato da qualcuno oppure è pura invenzione? Leggendo, mi si è creata un'immagine strana in testa: tu che non scrivi, ma dipingi. La penna è un pennello che si flette alla leggera inclinazione del tuo polso. tracciando parole, trame intricate di un quadro, mischiando colori e sensazioni. Ho le farfalle nello stomaco per l'emozione, ti giuro! Questa fanfiction è uno spettacolo, bella come poche. La trama poi è sublime, l'amo alla follia. Non vedo l'ora di leggere il continuo, potrei iniziare ad adularti per farti continuare a scrivere. Dici che funzionerebbe? Con l'ego che ti ritrovi credo proprio di si ;)