ah ah! Un capitolo tecnico!
Ammetto che se tutte le dinamiche interne alla scuderie e al mondo delle corse non fossero filtrate attraverso i pensieri di Regazzoni avrei faticato a seguire il filo.
E ne hai approfittato per svelarci la natura dei rapporti familiari tra i Ferrari, poichè l'azienda di famiglia deve proseguire la sua attività di generazione in generazione. Insomma quel caro vecchio avvoltoio di Enzo ha bisogno di un erede e così subentra la figura simpatica di Piero. Ispira da subito fiducia quando Regazzoni lo presenta, giovane, entusiasta, volenteroso e informale in quel modo cameratesco di rivolgersi a Clay.
Cosa ancora più importante: Piero non è uno specialista, non è un ingegnere, non è un meccanico.
Ma è un pezzo fondamentale della scuderia, è il canale di collegamento, quello che si occupa di comunicare/gestire/organizzare/coordinare (a mio parere la cosa più faticosa e difficile in ogni situazione lavorativa ecc.).
Lo stesso Enzo sarà costretto ad ammettere che non si tratta più di una piccola scuderia di famiglia ma è ben consapevole che ormai è un colosso che farà la storia.
Faccio questa riflessione perchè questa tua piccola frase mi ha fatto riflettere su una questione che spesso mi torna alla mente: non serve più saper fare le cose ma dire agli altri cosa devono fare.
La testa ha sostituito il braccio da tempo ma ogni volta ce ne stupiamo (o almeno io... sarà per questo che le professioni tradizionali ormai non bastano più?).
Ancora una volta "il fantasma" di Niki infesta i pensieri di Clay e torna a tormentarlo sotto forma della sua (di Lauda) vecchia 312 ridotta ad un rottame. Tutto gli ricorda i dettagli e le immagini dell'incidente, in primis i litigi fra la scuderia e i proprietari del Nurburgring che cercano in tutti modi di scaricare la colpa sulla macchina piuttosto che sulla pista e così salvare la faccia. La rabbia di Clay è palpabile e la sua appassionata difesa della "sua" famiglia è spiegata solo in parte dall'istinto di sopravvivenza.
Mi spiego: il ragionamento secondo il quale Regazzoni, ormai non più vincitore e con una popolarità in calo, si convince che l'unico modo per continuare a correre sia dedicarsi anima e corpo (letteralmente) alla sua scuderia non regge del tutto e anche in questo vince Maria Pia che non ha tutti i torti a preoccuparsi del suo futuro.
Ma anche per questo Clay ha un fascino particolare, perchè è un personaggio razionale e ragionevole ma allo stesso tempo fedele, appassionato, capace di dimenticare ogni strategia dell'azienda nelle retrovie semplicemente salendo su una vettura e lanciandola a velocità massima, anche solo per provare freni, frizione e cambio.
In fondo in fondo Clay Regazzoni non è un animale di competizione, non punta veramente a vincere da tanto tempo, in scuderia l'hanno fiutato ed è ancora questione di tempo prima che si chiedano se può davvero rappresentare la Ferrari ancora per molto.
Ha più il carattere romantico dell'amateur piuttosto che la grinta del cavallo da battaglia.
Ammetto di aver perso il filo degli avvenimenti e degli intrighi nel pezzo che va da “Quest'anno la FIA..." fino ai rotti in culo francesi (amo anche il linguaggio schietto che circola fra i meccanici, in ogni caso necessario per la verosimiglianza. Non c'è niente di peggio della "ripulitura" politically correct che sfocia nel ridicolo).
Una cosa che non mi è chiara: ma in una corsa si detraggono anche i punti? oppure semplicemente, se si arriva ultimi, non se ne guadagnano?
Insomma Enzo non vuole far correre Clay in Austria perchè teme di perdere punti oppure perchè non vuole perdere la faccia? Se non potesse perdere punti allora forse lo farebbe correre lo stesso nella speranza di guadagnare un po' di distanza con Hunt in classifica (o almeno credo) e quindi ho dedotto che i punti si detraggono anche... ma attendo la tua ultima parola.
Ad ogni modo la strategia è sempre di tenersi sul vago con la stampa e non rilasciare dichiarazioni pericolose, questo ormai Clay lo sa bene.
Verso la fine del capitolo la presenza di Niki è più forte che mai e ambasciatrice delle sue parole e intenzioni, come al solito, è Marlene, più decisa che mai a soddisfare le richieste del marito, promettendo di mandare un jet privato a prelevare Clay per un colloquio con l'austriaco.
Si apre quindi uno spiraglio che già ci fa presagire la sua comparsa sulla scena (fremooo all'idea, *ammette alla fine*).
Indicativo è anche che la stessa Marlene è costretta ad ammettere che Niki è già al corrente dei programmi della scuderia, anzi, sembra sia una delle prime cose alle quali ha pensato (aggiungo che non credo Clay lo avrebbe fatto così presto, Niki è proprio un Workaholic!).
Aggiungo che sulla storia delle prugne ho sogghignato per ore *_*
E Forghieri, come ogni papà che spende la vita a crescere i figli, è tenerissimo e ha ogni buona ragione per essere incazzato!
Ti lascio con una soffiata che tu sicuramente apprezzerai ;)
3-05-2013 ---> 30-10-2013
GRAN PRIX - LE MONOPOSTO DEL CAMPIONATO DI FORMULA UNO
GRAN PRIX - THE FORMULA ONE WORLD CHAMPIONSHIP SINGLE-SEATERS
Museo casa Enzo Ferrari - Modena
http://www.museocasaenzoferrari.it/2013/05/dal-3-maggio-grand-prix-le-monoposto-del-campionato-di-formula-1-2/ — with Gallo Enrico and Luca Bismondo.
E naturalmente già attendo con ansia il prossimo aggiornamento.
A presto,
Neal C. |