Beh innanzitutto l'opera libera riesce nell'intento di trasmettere più sentimenti alla volta, uno su tutti però, che spicca è il fatto della "passività" di quel momento, l'arrendevolezza agli eventi come se fossi soltanto una spettatrice. Si denota nel verso : "a spintoni troppe rivoluzioni." e "per il resto mi adagio e cammino piano". Quel "spintoni" implica il fatto di aver accettato situazioni non volute da te, ma di esserti uniformata alla massa magari avendo comunque idee diverse. Per l'altro verso, l'adagiarsi è manifestazione di ricerca del solitario, essere tranquilli. Spostarsi solo se necessario per ritrovare comunque quel genere di sensazioni. L'aver interiorizzato che "a serenità vinca 10 a 0 contro la felicità." secondo me, è una maturazione molto importante. I momenti di vera felicità nella vita sono molto pochi e non sempre riusciamo a coglierli nell'attimo in cui si manifestano. Anch'io preferisco la serenità, di gran lunga. Il fatto però del "Avrei voluto non dire niente", giocando con il fatto che è stato fatto apposta per poter "dire" ( come meglio ti riesce appunto ) la trovo una sottile ed ironica autocritica, in cui lasci trasparire il fatto che se vuoi, in ogni momento, sai essere obiettiva. Trovo l'opera nel suo complesso scorrevole, il mio commento è positivo.