Sei pregata di rispondermi, in quanto ho speso del tempo per scrivere questa recensione.
Come puoi vedere, è una recensione negativa, ma non mi limiterò a scrivere "omg, nn sai scrivere!1! Ritirati!111!", perché in tal caso, la recensione non servirebbe a nulla. Dato che sono una persona... ripetitiva, farò come per le altre recensioni negative che ho lasciato: elencherò a punti le cose che non vanno in questa ff.
1. Il nome della protagonista: lei si chiama "Elena", tu ti chiami "Elena", un po' banale, come cosa, non trovi? Capisco che tutte le Directioners vorrebbero vivere in una ff assieme al loro membro del gruppo preferito, ma, fidati, inserirsi nel proprio racconto non è mai una buona cosa per diversi motivi. Prima di tutto, denota una scarsa fantasia nel creare personaggi originali; per seconda cosa, significa che non hai proprio provato a creare un personaggio originale, che si stacca dallo scrittore per vivere una vita che, certo, è dettata dallo scrittore, ma che non si riferisce al creatore della storia.
2. Non iniziare MAI una storia con "ciao, mi chiamo", perché è davvero orripilante ed infantile.
3. Spiega! Perché Elena ha questa bambina? Di chi è figlia? Non basta dire "lei non ha un padre, lei è solo mia", bisogna dare una spiegazione logica al perché sia solo della ragazza e che fine abbia fatto il padre di questa bimba. Scrivere che lui se n'è andato è troppo facile. Inoltre, scrivi la storia di questo personaggio "misterioso" a pezzi: un po' qui, un po' lì, è più ordinato e logico se lo scrivi tutto insieme.
4. Con che soldi va a New York e con quali soldi si manterrà? Non è possibile che una ragazza di diciotto anni, con una figlia (!) trovi i soldi per andare fino a New York, prendersi un appartamento (gli affitti più bassi sono di almeno 600 dollari mensili) nella Grande Mela e viverci senza avere lavoro! Non è realistico. Conta, inoltre, che tra Londra e New York ci sono almeno otto ore di volo, per cui, come ha fatto con la bimba? Come ha fatto a tenerla calma per tutto il viaggio? È andata in nave?
5. Inizi a descrivere in punti casuali del racconto. Ad esempio, avresti potuto scrivere perché lei ha paura di andare specificando bene il motivo (quelle due parole non sono abbastanza), ma inizi a descrivere la figlia e la protagonista per poi scrivere di nuovo che il padre non c'è. Non c'è una logica, in tutto ciò.
6. Non scrivere "inizio flashback" e "fine flashback": vai a capo due volte e poi scrivi in corsivo.
7. Emozioni (?). Tu non le sai sfruttare. Puoi dire di essere una scrittrice acerba, ma se vuoi scrivere DEVI saper inserire le emozioni, altrimenti il racconto risulta piatto e vuoto.
8. USA LA PUNTEGGUATURA!
9. Non sono riuscita a capire se non fossi andata a capo tu, o se fosse il codice html che non andava bene. Primo caso: vai a capo! Quando un personaggio finisce di dire qualcosa ("blablablabla" disse/esclamò/mormorò tizio sorridendo/arrabbiandosi/ridendo) vai a capo, in questo modo non si formeranno quei "blocchi" fastidiosi alla vista. Secondo caso: EFP mette a disposizione degli autori un editor per il codice (inoltre c'è anche NVU), quindi non mettere da sola il codice se non sei sicura del suo funzionamento.
Keep living, keep smiling, keep bleeding, KEEP RUNNING
Mirtale |
