Recensioni per
L'odissea di un fiore
di Calliope90

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
08/03/16, ore 00:09

Ciao Calliope :)
Questa One Shot mi era sfuggita, ma come vedi ho subito rimediato.
Beh che dire, è sempre un piacere e una grandissima emozione poterti leggere, mi piace da impazzire il modo in cui scrivi e ti racconti, perchè è questo quello che fai tu...in ogni cosa che scrivi, ogni singola lettera, parola e frase ci metti cuore ed anima ed è proprio per questo motivo che scrivere ti riesce così dannatamente bene.
Questo piccolo capolavoro è stato breve ma intenso e sono d'accordo con te quando dici che è destinato a rimanere così com'è, senza prolungarlo oltre.
Da questo racconto fai trapelare la sofferenza e il dolore che una persona puó provare nel momento in cui affronta qualcosa di tragico, che la fa cambiare e in questo caso maturare troppo presto.
"Lei" si sente sola, lontana dal mondo e triste, ma riesce a trovare quando meno se lo aspetta un po' d'amore in qualcuno che sa esattamente cosa si prova ad essere invisibili agli occhi del mondo...e solo una persona che ha affrontato i suoi stessi dolori poteva capirla ed amarla di rimando.
molto toccante ed emozionante...semplicemente meravigliosa.
La metto tra le preferite...alla prossima!!! <3

Recensore Junior
21/12/13, ore 09:57

Ciao cara, sai che scrivi proprio bene? Ero curiosa di leggere qualcosa di tuo e wow... Sono rimasta piacevolmente sorpresa! Giuro, hai descritto e è scritto talmente bene le emozioni che nonostante io non abbia mai provato tanto dolore, come quello della protagonista, io l'ho avvertito sulla mia pelle, dentro di me. La sofferenza è palpabile, l'emotività di cui è intrisa questa OS è condivisibile e quella drammaticità dolce amara che mi piace tanto, che ci piace tanto, è un tuffo al cuore! Sento che quelle sensazioni le hai provate in prima persona, è trasparito anche nelle note finali, ed è per questo che hai saputo fre un'introspezione così magistrale. La scena dell'incontro è stata insolita, ammetto; un estraneo che all'improvviso compare alle spalle di lei intromettendosi nella sua vita. Mi è piaciuto molto, davvero... Soprattutto in questo passo: 

"Quella situazione aveva qualcosa di terribilmente erotico, che mi faceva sentire una donna nelle mani di quell’estraneo che aveva il sapore di un uomo." 

Ho immaginato davanti ai miei occhi la scena! Incredibile! Ma poi per non parlare della parte finale! Ho avuto i brividi, letteralmente... 
Io sono una persona che quando decide di leggere una cosa lo fa perché sente che non se ne pentirà. Fino ad ora mi sono sbagliata un paio di volte -e povera che ci è andata di mezzo- ma in questo caso posso dire di ritenermi soddisfatta e soprattuto fortunata di aver trovato te, come persona, e la tua OS, che mi ha regalato tanto. 
Grazie...
Ваш, Жашенка.
Tua, Žašenka. 
 

Nuovo recensore
11/12/13, ore 12:43

Salve
Okay, questo piccolo e breve racconto ammetto di averlo perso, l’ho trovato solo oggi.
Come nella long “Certi sguardi te li porti dietro per una vita intera”, anche qui sei riuscita a non smentirti: una serie di parole fantastiche che, nel loro insieme, danno vita a qualcosa di meraviglioso.
Ammetto di non avere troppa familiarità con i sentimenti a cui ai voluto dedicare questa piccola opera: non ho ancora mai perso persone veramente importanti nella vita, cioè, coloro che ho perso si era persone a cui volevo un mondo di bene, ma non veramente tanto importanti come credo sia colui a cui è stata dedicata quest’opera. Malgrado questo, tento di fare una recensione al meglio delle mie possibilità.
Partirei dal titolo: “L’odissea di un fiore”.
Un titolo a mio parere parecchio bello e che, come un po’ molti pezzi di ciò che scrivi, denota questa tua passione per i miti.
I fiori: forse una delle creature più delicate su questo mondo. Immesso in una storia come l’odissea mi fa venire in mente un solo paragone: i petali che, uno a uno, cadono, come i compagni di Ulisse che, uno dopo l’altro, spariscono. Alla fine ne rimane uno soltanto, ossia Ulisse stesso paragonabile a quel petalo che è riuscito a resistere, riuscito a resistere alla vita che tenta di attaccarti in ogni istante.
Questa, però, è solo una piccola riflessione puramente a livello di parole, diciamo che non sono mai stato bravo a scoprire il vero significato di ciò che l’autore scrive.
La storia si presenta scritta in maniera veramente perfetta, facile da leggere e per nulla pesante.
Astrid e Enea, i due protagonisti, nonché unici personaggi, hanno solamente questo discorso, discorso che inizialmente lì fa partire come sconosciuti ma che riesce ad instaurare un legame che sembra essere lì già da milioni di anni.
Un amore allo stato puro, scoccato da delle parole aromatizzate con il fumo di una sigaretta.
Ora, non chiedermi quali collegamenti la mia mente riesce a fare, tuttavia non appena ho letto le ultime parole, immediatamente mi è venuta in mente una piccola citazione presa da Cloud Atlas “La nostra vita non è nostra, da grembo a tomba, siamo legati ad altri, passati e presenti”.
Probabilmente, essa mi è venuta , pensando alla richiesta di Astrid di rivedere Enea. Immediatamente è scattata la scintilla che ha fatto pensare ai legami che continuano oltre la morte.
Magari è stupido, ma è un qualcosa che mi è piaciuto pensare: essi, in un’altra vita, si rincontreranno, magari senza instaurare lo stesso legame, ma una parte della loro anima riuscirà comunque a farli ritrovare.
Bene, detto questo, termino la recensione dicendo che sei un ottima scrittrice e che ogni parola che scrivi riesce a prendermi sempre e comunque.
Continua così.
Jailofmadness