Recensioni per
Un risveglio traumatico
di Flaviuz

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
05/01/14, ore 23:24

Tutto ciò è geniale!!! O forse sono io ad essere stupida...
Ma non parliamo di me. :)
Ho cominciato a leggere una tua storia perché ti ho sentito vaneggiare in una recensione riguardo a un pollo di gomma. Ciò che ho trovato è fantastico!
Che vogliamo fare? Parliamo della storia o di me che vedevo un uomo che si gratta dietro l'orecchio, si vede rinchiuso in una gabbia, si fissa con insistenza l'inguine, distrugge poltrone e tendaggi, mangia animaletti vivi... finché la parola "zampa" non ha illuminato i miei pensieri?
Basta parlare di me!
Che dire sulla storia? Sì, sei bravo. Ma prendersi gioco di me non è giusto.
Sto ancora parlando di me??

Giobbe dovrebbe vergognarsi solo per il nome che porta.

Recensore Junior
04/01/14, ore 23:17

Un gatto castrato che parla dopo l'operazione...
STOP. E' GENIALE.
E scrivi veramente bene, mi piace un tot il tuo stile di scrittura *-* non tiri troppo la storia per le lunghe, ma riesci a catturare l'attenzione e a far ridere. Bravissimo!
Spero di avere presto il tempo per leggere qualche altro tuo lavoro ^^

A presto!
Bro :33333

Recensore Master
22/12/13, ore 19:53

Ossanto mi mancava proprio leggerti, sono rotolata a terra per quanto ho riso.
La storia è un perfetto climax ascendente e poi discendente che permette al lettore di prender coscienza del nostro protagonista felino e della sua situazione, per poi arrivare alla fine, quando, dopo i vari pensieri nemmeno troppo rabbiosi, Leopoldo si addormenta. Hai reso bene quella che ritengo la caratteristica del gatto per eccellenza ovvero "che la vendetta è un piatto che va conservato freddo, dunque dormo e ci penso su".
La frase che più mi è piaciuta è questa: "Cazzo, non è mica colpa mia se gli spuntini che portate a casa sono tutti ancora vivi"; è il top, assolutamente!
Dunque, complimenti!

Saeko.

Recensore Veterano
10/12/13, ore 20:06

Mai visto un gatto castrato raccontare il suo risveglio dopo l'operazione fatidica :D
Davvero ottimo il modo in cui hai descritto indirettamente mano a mano tutti i dettagli che facessero capire di chi stavi parlando, all'inizio si pensa ad un uomo finché, senza comunque mai nominarlo, riesci a riportare il lettore sulla giusta strada.
È stato bello poter pensare insieme al gatto e odiare insieme a lui l'umanità ^-^
Leopoldo poi è un nome di tutto rispetto per un gatto. Molto aristocratico e snob. Fare la propria cuccia nell'armadio e strappare le corde vocali alla padrona (pardon, serva *che cosa geniale*) sono attività più che nobili.