Recensioni per
Meine liebe, meine schatz
di Nahash

Questa storia ha ottenuto 9 recensioni.
Positive : 9
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
25/02/16, ore 01:25

Ciao. Ammetto che all'inizio mi aveva incuriosita il titolo... Io adoro il tedesco.
Questa lettera è intrisa di amore, dolcezza, sofferenza e disperazione nel medesimo tempo.
Da un lato è felice, Franz, perché gli è arrivata la sua lettera; dall'altra è triste... Perché sa che non ci saranno altre risposte.
Non ci si può nemmeno immaginare quanto dolore si provi in una situazione del genere.
Senza tralasciare il fatto che, come tu fai capire, loro si amano. Il loro amore è reale, sentito, vivo. Proprio come traspare dalle tue parole. Dalle tue bellissime parole.
Complimenti, davvero. Hai usato una delicatezza non banale e questo ha arricchito ancor di più questa lettera.
Nessun errore grammaticale o sintattico.
Bravissima.
A presto,
Un abbraccio,
Juliet

Recensore Veterano
24/02/16, ore 22:04

Ragazza, ma che cosa ti si deve dire?

Quando mi hai detto di questa OS legata alla Ballata, sapevo che probabilmente avrei sofferto (tutti i personaggi di quella storia hanno in sé qualcosa di tragico), ma qua tu hai davvero superato te stessa, sono sincera.
Hai scelto Franz, e lo hai scelto in un momento davvero cruciale della sua vita - ancora più pregnante se penso che, nella Ballata, lui ha appena annunciato a Friederich la sua partenza per il fronte.
Qua, tu lo catapulti direttamente in prima linea, e lo cogli in un momento di quiete - uno dei rarissimi momenti di intimità, presumo, dove gli è concesso riandare con il pensiero a ciò che ha lasciato (ciò che ha di più caro), e riversare su carta quel languore, quella nostalgia, e quell'amore ancora così vivi dentro di lui, forse ancor di più ora che è circondato da bruttura e morte.
E' come se in quel momento si trovasse in una cella consacrata che lo scherma dall'incubo che vive ogni giorno, solo a pochi passi da lui, per riaprire quel canale di comunicazione con l'amato, mai davvero reciso, e che neanche la morte potrà tagliare.
La forma epistolare l'ho sempre trovata struggente, e qua tu ne dai un eccellente esempio - è davvero una lettera splendida, un flusso di coscienza che Franz ferma sulla carta, come a imprimerci l'impronta della sua anima.
Ho amato quel riferimento al tempus fugit (ora capisco meglio peché ti impressionò così tanto, quella parte in GdS), tempo che, al fronte, corre forse ancora più veloce - corre verso l'ora zero - e allora Franz sente questa necessità di fermarlo per un attimo, prendersi quesa pausa dal flusso temporale, per ritrovare la pace, e ritrovarla nel ricordo di Friederich.
Si ha la sensazione che, una volta finita la lettera, il tempo riprenderà a correre a velocità doppia, e difatti la lettera lascia intuire proprio questo: Franz sta probabilmente andando incontro alla morte, e dunque alla fine del suo tempo, eppure il suo congedo da Friederich non è amaro, o tragico - è colmo di consolazione e di speranza, come solo un cuore pieno d'amore potrebbe fare.
Ecco, adesso mi ritiro in un angolino ad asciugarmi le lacrime e a mettere ordine nel groviglio di feels che questa tua bellissima OS ha provocato dentro di me. *sniff*
Bravissima.

Recensore Master
24/02/16, ore 09:56

Ciao! Molto bella questa OS sotto forma di lettera, davvero. L'ho trovata ricca di sfumature, di sentimenti, di amore e tristezza.
Franz sembra arreso al suo destino segnato, il pensiero di non rivedere la persona amata è stato già sublimato dal suo animo, tanto che le sue parole non celano disperazione ma una quasi felicità al pensiero di mettere fine a quell'incubo ad occhi aperti.
Mi è piaciuto molto come, in poche righe, tu abbia descritto alla perfezione il clima della guerra, freddo e spietato; così come gli occhi dell'amata/o, caldi in confronto al freddo che lo circonda, il suo unico pensiero felice.
A livello grammaticale ho visto alcuni errori, sicuramente di distrazione, quindi te li faccio presente di seguito:

"la dolce signora di accarezzerà" Signora andrebbe maiuscolo, essendo rivolta alla morte, e ovviamente di starebbe per ti;
"risponderti alle preziose righe che tu mi hai dedicato" sarebbe meglio un rispondere, visto che subito dopo ripeti il tu;
"Si felice senza di me" Sii felice, con due i invece che una;
"Quanto mi sono mancate" credo che ci starebbe meglio un "quanto mi mancano", visto che lui non è tornato da lei/lui, e non ha ritrovato le tanto sospirate carezze;

Per il resto nulla da dire: lo stile è fluido e la lettura scorre molto bene. Brava! ;)
Alla prossima,
V.

Recensore Master
24/02/16, ore 09:35

Buongiorno!
Voglio cominciare questa recensione dicendo che amo le lettere e penso siano un modo di comunicare le cose a viso aperto, liberando i sentimenti, i pensieri e sopratutto parole che in gola rimarrebbero incastrate in ogni evenienza.
Ne ho scritto sempre tante, ne ho donate poche ma il sentimento mentre si spediscono è veramente qualcosa di indescrivibile, qualcosa che va aldilà di tutto quello che già si sa.
Ma a parte queste sciocchezze personali, devo dire che questa confessione mi ha convinto per tanti, tanti aspetti.
Innanzitutto la descrizione, libera da ogni concezione di genere, di sesso, con libera interpretazione: considerando la nazionalità del mittente, il suo lavoro, l'esercito per il quale lavora e tanti suoi aspetti personali che non conosciamo, l'identità del destinatario può essere la più "normale della statistica" quanto la più soprendente e questo mi ha colpito fin dall'inizio.
Sinceramente parlando, ero un po' curioso della sua identità (probabilmente come tutti quelli che hanno letto e leggeranno) ma poi ho capito, il senso del tutto sta nel titolo.
Ciò che si celebra è l'affetto infinito che Franz prova per il suo "schatz", un amore che sopravvive alla guerra e si spera sopravviverà, come un bucaneve che resiste alle intemperie dell'inverno.
Il punto forte è difficile da definire e scindere da qualsiasi altra cosa, in quanto la prosa è lineare, abbastanza corretta e scorrevole che è una meraviglia e dato che non c'è nessun filtro se non l'amore che vuole essere celebrato e combattuto per via della lontananza, il sentimento scivola e circonda chi legge con una dolcezza infinita senza scadere nello scontato e nel melenso.
Non c'è motivo e penso che tu l'abbia espresso con una forza incommensurabile, tracciando l'amore come una passione, un conforto, un'unione e un'emozione che salva se allo stesso livello, se compreso e vezzeggiato con l'attenzione e la cura.
E questo, credimi, è la bellezza intrinseca di un qualcosa di grande che persiste e vive nonostante le difficoltà ed è tanto, davvero.
Ho adorato le metafore riguardanti la signora dal manto nero (molto suggestiva visivamente) e la descrizione degli occhi e della loro luce, a testimonianza e perfetto sunto di quello che è il loro sentimento e la fiamma che riescono ad alimentare queste due persone ogni giorno, a modo loro, sapendo che niente tra di loro potrà mai cambiare sul serio, se non in meglio.
Ho avvertito anche un certo dosaggio del linguaggio, scandito dalle pause e dalla grammatica, la punteggiatura è molto presente e dà spazio ad ogni parola, respiro, battito.
Ti segnalo due errorini ortografici che ho notato: quel di accarezzerà (sei righe prima della fine, esclusa la formula finale di saluto) che è un TI e quel Si (nella terz'ultima riga) che in realtà è SII dato che nell'imperativo la forma corretta è questa: robetta.
Che dire, infine... per essere un semplice esperimento devo dire che mi ha anche fin troppo preso e commosso, quindi complimenti per il tuo lavoro.
Hai fuso racconto e sentimento con un equilibrio e una bellezza incredibili che è difficile veramente rimanere indifferenti di fronte a cotanta dolcezza e realismo sentimentale che vola a distanza del tempo che trova.
Il punto di forza sai qual è?
Esatto, proprio questo equilibrio, percettibile sia tra le pagine d'amore sia tra la calligrafia composta ed attenta.
Leggiadra ma profonda, drammatica ma speranzosa, opposti sinconici che la vita permette di apprezzare e comprendere in nome di un affetto così incondizionato e che deve, deve per forza sopravvivere e vivere di nuovo in un gesto come un abbraccio che vale più di mille parole.
Complimenti vivissimi, sono rimasto senza fiato.

Un abbraccio,

Watashiwa

Recensore Veterano
09/03/14, ore 00:06

O_O mi hai gelata, sento freddo!
Ancora dovevo conoscerlo e già me l'hai tolto di mezzo?
è una lettera precedente alla festa e lui s'è salvato o viene dopo?
Bando allo sconvolgimento iniziale, ho da dirti che come al solito scrivi con una scorrevolezza disarmante, mi rapisci ogni volta con le tue parole e hai sottolineato una cosa molto tenera che c'era nel capitolo della festa ma che non ho commentato, trovandola dolcissima, sì, ma meno importante di tutto il marasma che è successo. La parte in questione è questa: "Ricordo ancora quanto tu mi dicessi di rilassarmi, di non correre sempre dietro ai minuti, perché per quanto io volessi inseguirlo, il tempo mi ha sempre fatto mangiare la sua polvere."
Questo pezzo mi richiama a quella conversazione fatta in giardino e.. T_T
Che dire? Boh! Sono senza parole.
R.I.P Franz

Recensore Junior
23/01/14, ore 00:50

Per quanto sia una storia ambientata in guerra, sei riuscita a conservare il romanticismo che un uomo prova per la persona amata trasferendole su carta, in una lettera che, molto probabilmente è l'ultima che scriverà.
Dolce e malinconica. Bella!

Nuovo recensore
30/12/13, ore 20:46

Ciao! Il periodo della seconda guerra mondiale è uno di quelli che mi ''affascinano'' di più, per questo mi sono fermata a leggere questa lettera. Di solito le one shot non mi piacciono, troppe cose in un'unico capitolo. Però la lettera di questo soldato è veramente toccante: mi piace soprattutto la fine. Sa che sta per morire, ma nonostante tutto non è egoista, dicendo al suo amore che spera si possa innamorare di nuovo. Veramente dolce e toccante! Che dirti di più... Davvero brava! Un bacio

Recensore Master
30/12/13, ore 19:00

Ciao, tesoro.
Avrei voluto esordire impropriamente con una chiara invocazione del cielo, ma ho preferito il saluto tradizionale e sappi che se mi contengo è solo perché non voglio dare una pessima impressione di questo piccolo capolavoro di sentimento.
Mi ha colpita nel profondo, mi ha emozionata tanto e il petto mi si è stretto quando ho concluso di leggere la lettera di Franz.
Non si capisce se il destinatario sia uomo o donna e questo, forse, rende la lettura complice di diverse interpretazioni, ma la mia – personalissima – rimarrà tale perché non l’enuncerò pubblicamente.
I sentimenti che si scindono tra le righe, quella passione e quell’amore puro che vi completano ogni periodo, sorpassano ogni cosa.
Alla prossima,
xoxo

Nuovo recensore
30/12/13, ore 14:13

Ciao, non so che dire, è bellissima. Sei riuscita a ricreare l'amore in guerra e non si sa se è tra un uomo e una donna o tra due uomini ed è anche questo che la rende bella, perché l'unica cosa che conta è amare.
Un grande bacio.
Emy 99