Recensioni per
I fantasmi l'inseguivano, lei imparava a correre
di Rosmary

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master

Ciao tesoro!
Questa è, secondo i miei calcoli, l'ultima recensione premio che ti devo, e sinceramente sono un po' malinconica! Mi piaceva recensire le tue storie... beh, senza dubbio continuerò per il mio piacere *.*
Allora, questa one-shot mi ha intrigata parecchio perché la coppia James/Rose mi piace molto, anche perché Rose è in assoluto il mio personaggio preferito della Nuova Generazione. E devo dire che tu hai reso veramente onore alla coppia e ai personaggi!
In primo luogo, ti faccio i complimenti per come hai gestito la questione della bulimia. So che non è intesa come bulimia in senso stretto, ma più come uno sfogo fisico causato dalla depressione, ma trovo davvero che tu abbia gestito il tutto in maniera squisita, precisa, quasi clinica (nel senso che ti sei soffermata su tutti gli aspetti, anche i meno piacevoli), ma sempre con grande tatto e delicatezza. Hai fatto un'analisi completa e minuziosa dello stato d'animo di Rose, del suo non sentirsi mai abbastanza, dando una chiara spiegazione a tutti gli atteggiamenti malsani che la caratterizzano.
Ho amato questa tua Rose, così debole, così fragile (io adoro vederla fragile, feels ovunque), che resta sempre indietro mentre il mondo corre in avanti, e lei non riesce a starvi dietro, riesce solo a guardare la sua vita scivolarle via dalle mani. L'ho amata, veramente.
James, poi, è un capolavoro. Ha un carattere familiare eppure completamente nuovo: è diretto (per riprendere 'Veleni', schietto o sfacciato?), rude, brusco, è molto uomo. Mi piace perché è sicuro di sé, ma non egoista, e, anche se sa di non essere la persona giusta per aiutare Rose (che poi in realtà lo è), non vuole tirarsi indietro. E' un po' come se la guidasse, come se la volesse aiutare a capire, ma senza costringerla.
Il modo in cui si innamorano poi è tenerissimo... sono così dolci, così carini! Sapevo che sarebbe finita così, ma ho amato ogni riga di questa descrizione! E spero proprio che scriverai ancora su di loro!
Un'altra lode va al finale, ti assicuro che mi ha commossa: è uno scorcio di speranza, il risultato a cui siamo giunti (e dico siamo, perché noi siamo cresciuti con la generazione di Harry e Neville, e in fondo è un po' come se quella scena fosse una vittoria anche nostra, no? Basta, mi sono commossa, chiudo qui.)
Davvero tanti, tanti complimenti! L'ho adorata dalla prima all'ultima riga!
A presto, cara!

Un bacio,
Mary

Recensore Junior

Sebbene io sia adori (letteralmente) la Rose/Scorpius, non nego che mi piace da matti anche questa coppia: è davvero un peccato che storie su di loro ce ne siano così poche! Andiamo a noi: la storia mi piace tanto; sei riuscita trattare con una certa freschezza un tema delicatissimo quale l'anoressia; ci hai presentato una Rose e un James diversi da come li vediamo di solito, lei è sostanzialmente una ragazza fragile e lui è insolitamente tenero, per nulla spavaldo e, novità delle novità, non gioca a quiddich e non è capitano di Grifondoro! Anche se, lo ammetto, sono di parte dal momento che io amo James Sirius in tutte le sue sfaccettature, sebbene la Rowling non ce ne abbia fornito una descrizione. Mi piace questo James chitarrista, dolce, che dà buoni consigli. Ti faccio davvero i miei complimenti per la OS e per come hai reso una coppia che adoro e che viene poco trattata!:)

Nuovo recensore

questa storia é... waw!!! sei bravissima te lo giuro! mi sembrava di far parte della storia, di provare quello che provava Rose e quello che provava James.
Complimenti, davvero :D
Baci :*

PS vado subito a leggere altre tue storie se ne hai :D

Recensore Junior

Ciao! Davvero complimenti per questa ff perché è davvero bellissima!! Ti dico che in realtà non sono mai stata una grande fan delle james/rose, forse perché ho letto talmente tante dominique/james che ormai mi ero prefissata che james doveva stare con dominique... E poi ho letto la tua ff! E cavoli adesso james lo vedo più solo con Rose! Scrivi davvero benissimo e hai anche affrontato dei temi delicati nella tua storia in un modo fantastico. Adoro come hai caratterizzato James e Rose ed insieme sono davvero perfetti. Ancora complimenti! La metto tra le ricordate!
Un bacio, ondina

P.s. Scusa per eventuali errori nella recensione ma scrivo da cellulare

Recensore Veterano

Giudizio ottenuto a "Il contest dei desideri":

PRIMA CLASSIFICATA
“I fantasmi la inseguivano e lei imparò a correre” di Rosmary
(Desiderio di SnapeDumbledore)
 
Grammatica e sintassi: 7.5/10

  • finesettimana -> non esiste come parola intera, è “fine settimana” (-0.3)
    se non fosse per i corti capelli biondi, che le arrivavano alla nuca, il Prescelto avrebbe affermato-> il tempo corretto è “fosse stato”, poiché dopo utilizzi il condizionale passato e non quello presente (-0.4)
    e emotivo -> ci vuole la d eufonica, iniziando la parola successiva con la stessa vocale della congiunzione (-0.1)
    Rose capì che stesse solo scherzando -> in questo caso non ci vuole il congiuntivo ma l’imperfetto, “stava”. Questo perché non stai esprimendo un’opinione o una speranza (per es.“pensò che stesse scherzando”) ma un dato di fatto (James stava effettivamente scherzando) (-0.4)
    della cui presenza nessu no dei tre ragazzi sembrava essersene accorto. -> a parte lo spazio errato in “nessuno”, dovresti scrivere “essersi accorto”. Infatti, di che cosa non si sono accorti è già specificato prima e di conseguenza il “ne” è ridondante (-0.3)
Qualche errorino di battitura/distrazione:
  • delle importati lettere -> “importanti”
    prima gi occhi e poi il viso -> “gli occhi”
    La Flimsy -> mi sa che si chiama “Flighty” ^^
    Quello fu forse la prima volta -> “quella”
    guati che aveva indossato-> “guanti”
    James non risposte -> “rispose”
    senza contare che parecchio carina -> “che è parecchio carina”
    mascherina colorato -> “colorata”
(-0.2)
Per finire, qualche imprecisione sulle virgole:
  • per cui, in cambio di una succulenta chiacchierata era più che disponibile a chiudere, non uno, ma ben due occhi. -> In questa frase serve un’altra virgola per chiudere l’inciso, dopo “chiacchierata”, mentre va eliminata quella dopo “chiudere” che divide il verbo dal complemento.
    suddetta Flighty fosse troppo impegnata a seguire i movimenti del fascinoso William Smith, per notare il suo strano atteggiamento-> anche qui è di troppo, spezza la frase dove non dovrebbe.
    non riuscì neanche a bagnare le labbra di Burrobirra, che un conato la sorprese. -> come sopra
    Era talmente abituato all’idea che aveva di Rose, che non si era mai preso la briga di andare oltre -> stessa considerazione, e dello stesso tipo è anche: un’espressione così nuova per lei, che Albus tacque di sorpresa nel vederla.
    Gli occhi di Rose se si inumidirono, non lo fecero in modo sfacciato -> qui manca una virgola prima del “se”, sempre per chiudere l’inciso
(-0.8)
Non farti spaventare da tutti i punti che ho segnalato, è più che normale sbagliare qualcosa in un testo tanto lungo! Tra l’altro, direi che non ci sono errori gravi, l’unica cosa a cui ti consiglio di fare attenzione sono i tempi verbali. Ah, per la cronaca, non m’importa un accidente delle frasi che iniziano con le congiunzioni e delle “e” dopo la virgola, se vengono messe per una ragione:  sono cose talmente sorpassate che nemmeno la Crusca le considera errori, figurati :)

Stile e lessico: 9.5/10
Uno stile decisamente particolare il tuo, ricco di scelte affatto scontate che distinguono la storia da quella di chiunque altro. Non posso che complimentarmi per questo, sono davvero pochi gli scrittori del sito che riescono a fare proprie determinate tecniche e tu sei una di loro, come ho potuto constatare leggendo la tua storia. Mi riferisco agli apostrofi utilizzati anche in ambiti non consueti, all’uso frequente del soggetto dopo il verbo, alle ripetizioni volute e in particolar modo al lessico, abbastanza ricercato ma senza mai eccedere. Nonostante le tue scelte particolari e in qualche modo rischiose, la lettura risulta fluida e pulita, si ha l’impressione di avere davanti agli occhi le scene raccontate e si finisce per arrivare a quindici pagine desiderando anche di più. A questo proposito, lasciami dire che hai una capacità descrittiva veramente invidiabile! Ho provato disgusto nella scena del rigetto (sembra una cosa negativa detta così, ma non lo è... in fondo è proprio quello che doveva trasmettere!) così come trasporto in quella del bacio, che tra l’altro ho riletto più volte per quanto mi è piaciuta. Insomma, ti avrei dato un dieci pieno se non fossi una giudicia troppo pignola che persino in uno stile tanto buono ha trovato qualcosa da ridire! Mi riferisco ad alcuni punti dove, a mio modestissimo parere, ti sei spinta troppo oltre nelle descrizioni o introspezioni creando delle frasi eccessivamente lunghe, che potevano essere rese più godibili dividendole con un punto o un punto e virgola. L’esempio più eclatante è questo:
  • E James Potter parlò e più parlava, più Rose percepiva il pavimento spaccarsi sotto i propri piedi, spaccarsi e poi franare, costringendola a barcollare, a cercare inesistenti appigli e a sperare infine di sprofondare del tutto, ma quell’orrido pavimento non le consentiva neanche quella forma di ristoro, poiché nel suo franare aveva lasciato scaglie di sé tutt’attorno, scaglie in cui Rose s’era impigliata, ed eccola lì, con un piede penzoloni nel nulla e l’altro incastrato tra le scaglie di pietra, a dimenarsi come una belva ferita, perché l’equilibrio di cui ancora disponeva, se non era sufficiente per rimetterla in piedi, era abbastanza per non farla precipitare del tutto.    
La frase in sé è bellissima, sia per le parole scelte che per i contenuti, ma scritta così fa un po’ mancare il fiato! Ci aggiungerei almeno un punto e virgola dopo “impigliata” e magari sostituirei una delle “scaglie” con un sinonimo, perché ripetuta tre volte in due righe è un tantino troppo. Ci sono poi altri casi oltre a quelli segnalati in grammatica dove le virgole non sono del tutto sbagliate, ma risultano troppe o troppo poche per la leggibilità della frase. Visto che una regola unica non esiste in tal senso, mi rifaccio di nuovo agli esempi:
  • Harry, che l’aveva vista una sola volta, in una foto scattata di soppiatto da Hugo e Lily, diceva che, con quell’aria indiscreta e quel collo allungato dallo sforzo di curiosare, somigliava tanto a sua zia Petunia. -> Questo è uno dei casi dove le virgole mi sembrano eccessive, trovo che potresti tranquillamente eliminare quella dopo “volta”. Prova a rileggerla anche tu e vedi se la pausa in quel punto ti sembra di troppo :)
    Non sapeva cosa lui avesse in mente la Grifondoro-> In questo caso, invece, il fatto che soggetto e complemento siano invertiti rispetto all’uso normale crea un po’ di confusione, a primo impatto non si distingue l’uno dall’altro. Se non vuoi rinunciare al soggetto a fine frase, ti suggerisco almeno una virgola prima de “la Grinfondoro”.
    ché si sa, che i capelli legati rischiano d’aumentare la cefalea. -> Questo qui è ancora un altro caso, dove penso andrebbe fatta una scelta tra la virgola e il “che”. Entrambi introducono il concetto successivo (la cosa che “si sa”), ma metterli insieme risulta ridondante.
E con questo mi fermo, scusami per il papiro! Non potevo riportare tutti i punti ma ci tenevo a spiegare il perché di quello 0.5 in meno, vista la qualità della tua scrittura. Spero sia tutto chiaro, indipendentemente dal fatto che tu sia d’accordo o no con i consigli^^

Originalità e sviluppo della trama: 10/10
Ecco un parametro che mi piace davvero argomentare. Inizio col dirti qual è stato il mio primo pensiero dopo la lettura: finalmente una storia con i controfiocchi! La tua è davvero una signora trama, ricca di tutti gli elementi che mi aspettavo di trovare nella Hogwarts della nuova generazione: un contesto ben definito, una storia d’amore che nasce e si sviluppa in relativamente poche pagine e una problematica seria, ma non insormontabile, che la protagonista si trova ad affrontare. Da dove comincio? Beh, se vogliamo parlare di originalità penso che la tua storia incarni il concetto alla perfezione, perché non avevo mai letto niente del genere e tantomeno potevo immaginarmelo sulla base del desiderio scelto. Sei partita da una tematica delicata per fare in modo che James e Rose si avvicinassero, e così facendo hai dato maggiore respiro alla trama non limitandoti alla storia d’amore in sé, ma introducendo concetti ben più ampi in cui tutti possono riconoscersi. Chi non ha mai avuto paura del futuro, chi non si è chiesto almeno una volta in che direzione stesse andando? Di solito mi avvicino con cautela alle storie che trattano questi temi, perché sono difficili da inserire senza sfociare nel melodrammatico o banalizzare il tutto, ma nel tuo caso – pur non essendo io un’esperta – credo che sia stato sviluppato molto bene. Non c’è niente di scontato né di inverosimile nei dialoghi e delle situazioni, il malessere di Rose ci viene comunicato efficacemente e il suo legame con James risulta giusto, credibile. Il fatto che siano cugini non mi ha minimamente infastidito, perché non ci hai mai mostrato un rapporto fraterno che potesse cozzare con l’innamoramento. Per finire, ho apprezzato tantissimo la contestualizzazione, che quando si parla di new generation è estremamente importante: la nuova gestione della Testa di Porco, una bibliotecaria del tutto diversa dalla precedente, nuovi insegnanti e studenti che hanno dimenticato i vecchi attriti tra le Case. Originale anche il finale, che ci mostra tramite Neville quanto i sacrifici fatti in guerra siano stati utili a costruire un mondo migliore. In una parola, perfetta!
 
Caratterizzazione personaggi: 10/10
Anche questo è un punto a cui tengo particolarmente, quando riesco a dare un punteggio pieno ai personaggi è sempre una gioia. Nel tuo caso, di IC si può parlare poco, perché di James e Rose conosciamo sì e no qualche dettaglio a cui ti sei comunque rifatta, mentre tutto il resto è da inventare. Per valutare la caratterizzazione mi sono basata quindi sulla tua personale visione dei protagonisti, di come ne hai delineato il carattere e li hai fatti interagire. Data la votazione avrai già capito che mi hanno convinto tutti, ma andiamo con ordine. Con Rose è molto facile cadere nei cliché, descrivendola come la fotocopia della madre o come una ribelle tanto diversa da lei che non si sa da dove sia uscita fuori, ma tu non hai fatto né l’una né l’altra cosa: la protagonista è una qualsiasi adolescente alle prese con i problemi della sua età, tra amici, amori vecchi e nuovi e gli esami che l’attendono. Le sue insicurezze, anche perché ben descritte, la rendono simpatica agli occhi del lettore e profondamente umana. E James, beh... Anche lui risulta simpatico sebbene in maniera diversa, con quelle idee tutte sue sul chiedere scusa (con cui concordo, peraltro) e le risposte quasi brutali con cui convince Rose a riprendere in mano la sua vita. Entrambi subiscono il peso del nome che portano e non potrebbe essere diversamente, dato ciò che i genitori hanno fatto alla loro età, ma James trova un ottimo modo per reagire rimarcando di essere se stesso e null’altro. Hai costruito molto bene anche i personaggi secondari, Albus in particolare, con il suo affetto e la sua gelosia per Rose, nonché quelli di tua invenzione come Allison e la Flighty. Insomma, l’attenzione è posta proprio su tutto e i risultati si vedono, ottimo lavoro!
 
Gradimento personale: 5/5
Mi è piaciuta, davvero tanto. Non è facile che dia un gradimento personale massimo quando i personaggi e gli argomenti non sono i miei preferiti, ma se succede significa che la storia mi ha proprio colpita. Non posso che rinnovarti i complimenti per tutti i motivi già citati e invitare gli altri partecipanti, se non l’avessero già fatto, a leggerla: ne vale davvero la pena :)

Bonus desiderio: 3/3
La coppia c’è, l’introspezione pure, la citazione è inserita ben due volte senza risultare forzata. Punteggio pieno.
 
Bonus recensione: 3/3
Hai scritto una recensione bella lunga, spontanea e incentrata su tutti i punti che potevi toccare, soffermandoti molto sui personaggi e la trama e scrivendo anche qualcosa sullo stile. Correzioni grammaticali non ce ne sono, ma leggendo la storia non mi pare di aver trovato errori rilevanti, quindi... Punteggio pieno!

Totale: 48/51

Recensore Veterano

E proprio quando pensavo che la coppia James Sirius/Rose non avrebbe mai potuto piacermi, tu scrivi una storia meravigliosa con questo pairing. Dannazione, ragazza, ma ci sono pairing che non sai rendere meravigliosi?! Ti prego, scrivimi una Draco/Gazza/Petunia tanto per vedere se riesci a gestire tutto! xD
A parte gli scherzi, ho trovato la storia intensa, profonda e ben scritta. La malattia di Rose fa da sfondo a tutto e da miccia che accende la differente relazione con James. Descrivi benissimo il suo dolore, sia fisico che mentale, e la spossatezza che la caratterizza. All'inizio avevo pensato che fosse incinta (nausee mattutine), ma ovviamente la cosa non era tanto scontata e il vomito era una somatizzazione del suo disagio interiore, della paura di non esser all'altezza degli altri. Chi non ha provato questa sensazione almeno una volta nella vita? Alla fine risulta facile sentirsi in sintonia con Rose e quindi in empatia.
Apprezzo che tu abbia costruito la relazione con James quasi come con un estraneo. Per lei Albus resta l'amico di sempre, il quasi fratello, mentre con James non aveva mai scambiato due parole, quindi non risulta strano o perverso che se ne innamori. Come scrivi tu, era più ragazzo che cugino per lei. Comunque quando la bacia in mezzo alla folla e Albus si sputa addosso la Burrobirra resta un momento sorprendentemente meraviglioso!
Adorabile il finale, dolce, speranzoso, visto dagli occhi di Neville che tante ne ha passate prima di poter finalmente vedere questo piccolo mondo migliore.

Recensore Junior

Ciao cara, sono SnapeDumbledore, quella a cui hai esaudito il desidero, e devo dire che sono estasiata.
E' a dir poco fantastica, non c'è che dire.
Ho amato il modo in cui hai descritto i complessi di Rose, il modo in cui lei e James si sono avicinati, il modo in cui si sono aperti l'uno con l'altra, il modo in cui si sono dichiarati.
E Bob Marley, alla fine, è stato la ciliegina sulla torta.
Ma andiamo per tappe, e analizziamo il testo.

I palmi sudati delle mani aderivano come ventose alla parete dinanzi a lei, il busto era chino sullo sporco gabinetto, le gambe, meno rigide del necessario, si divaricavano e richiudevano a intervalli irregolari, il capo, chino anch’esso, si sporgeva verso la circonferenza bianchiccia e fetida. La fronte era madida di sudore, come ogni altro lembo di pelle. Dalle labbra pallide continuava a fuoriuscire tutto ciò che avrebbe dovuto stare all’interno, al sicuro nello stomaco. Alle volte, aveva la sensazione di ricacciare anche sostanze che aveva solo immaginato di ingerire.
Questo punto è descritto così bene che mi pareva quasi di sentire la puzza di vomito riempire la stanza. All'inizio ho pensato "Sarà incinta di James, magari è in questo modo che la scrittrice vuole introdurlo nella storia". Poi ho pensato "No, non sarebbe da Rosmary, magari è qualcosa di psicologico, magari è depressa, magari è bulimica". Mi è comunque rimasto il dubbio fino al punto in cui si è capito che era depressa.

Anche in quell’istante, di soppiatto, studiava le espressioni dei tre ragazzi con cui condivideva le giornate: Albus, l’unico cugino con cui avesse un reale rapporto, merito dell’essere coetanei, probabilmente;
Ecco, penso che l'amicizia tra Albus e Rose sia uno dei pochi cliché della storia, ma ci si può passare sopra, visto che la storia è pressoche perfetta.

[...]e quasi affogare John con una nocciolina.
ALT ALT ALT! Con le noccioline non si affoga, si soffoca :)

Non aveva la voglia, e la forza soprattutto, di spiegare. D’altronde, si chiedeva, a cosa serviva spiegare? E, cosa più importante, cosa avrebbe dovuto spiegare? Neanche lei riusciva a mettere ordine in quel caos ch’erano divenuti i suoi pensieri e le sue sensazioni. Sapeva solo d’essere perennemente in ansia, in debito di tempo.
Aveva sempre una fretta smodata, come se la vita fosse pronta a scivolarle dalle mani da un momento all’altro. Perennemente assalita dalla paura di fallire, di non essere abbastanza. Abbastanza per chi o per cosa non le era chiaro. Essere abbastanza per le aspettative che altri avevano su di lei, forse. Oppure, essere abbastanza per le aspettative che lei stessa s’era fabbricata nei confronti della propria persona. Non riusciva proprio a capirlo… Tutto confuso era, maledettamente confuso. Una confusione che generava stati d’animo incerti e instabili, che tramutavano a loro volta in frustrazione. L’insieme di questo qualcosa, che conviveva da inizio anno con lei, aveva dato origine a quella che i medici Babbani avrebbero definito depressione, magari al suo stadio iniziale.
Da lì all’avere conseguenze fisiche il passo era stato breve: il suo corpo, martoriato dagli stati emotivi, esigeva una valvola di sfogo. Così erano iniziati i digiuni, la nausea, la stanchezza e, da tre settimane a quella parte, il vero e proprio rigetto. Come un cane che si morde la coda, il dimagrimento involontario, le occhiaie, il pallore e la debolezza nutrivano, giorno dopo giorno, il male dell’adolescente.

Questo pezzo, oltre a quello del bacio e quello della citazione, è il mio preferito. E' ad un livello psicologico fenomenale, e ha caratterizzato così bene Rose che mi ha lasciato senza parole. Tra la Rose perfettina e identica a Hermione, quella ribelle e giocatrice di Quidditch e quella depressa che si sente schiacciata dalla fama dei genitori e ha complessi d'inferiorità preferisco decisamente la terza.

“Non scusarti, non sopporto le persone che si scusano.” [...] “Non serve a nulla scusarsi, è da ipocriti. Se reputi una cosa sbagliata, non la fai e basta, non è che prima la fai e poi ti scusi,” spiegò lui.
Niente di più vero, e ho apprezzato il fattp che tu lo abbia fatto dire a James, che di solito è caratterizzato come uno stupido.

Tutti hanno dei progetti, tutti tranne me
In questo punto mi sono sentita molto vicina a Rose, visto che anch'io ho problemi del genere: non so che scuola scegliere, che strade prendere e che fare della mia vita.

“Non prendermi in giro… Non è possibile che tutti abbiano una strada da percorrere… io non ne ho… non so in che direzione andare.”
“Non prendermi tu in giro: l’impossibile non esiste, è solo l’invenzione di chi deve giustificarsi i fallimenti.”
“Sei molto bravo con le parole, ma se anche avessi ragione sull’impossibile, rimarrebbe l’improbabile. E allora è improbabile che tutti abbiano una direzione.”
Ghignò ancora James, per la prima volta divertito. “Beh, improbabile mi sembra un buon compresso, d’altronde, se si elimina l’impossibile, anche l’improbabile diventa plausibile.”

La prima citazione mi è piaciuta molto più della seconda, ma ti scriverò il perchè sotto :)

“Una volta ti ho detto che se si elimina l’impossibile, anche l’improbabile diventa plausibile.”
“Sì, me l’hai detto.”
“Beh, avevo ragione, perché è successa una cosa improbabile, molto improbabile.”
[...]
“Mi sono innamorato di te.”

Amo la caratterizzazione di James quasi quanto quella di Rose, col suo carattere spiccio e che arriva sempre al punto. Ho apprezzato di più la prima citazione perchè era meno prevedibile: quando ho espresso questo desiderio così banale all'apparenza, la sfida si trovava dietro all'uso della citazione; mi aspettavo un uso legato al fatto che uno dei due si fosse inamorato all'altro, ed è per qesto che mi è piaciuta di più la prima.

Avrebbe dovuto indietreggiare ancora, scappare, schiaffeggiarlo quando s’era sentita afferrare da lui, urlargli quando aveva preteso un contatto tra i loro corpi, schiantarlo quando l’aveva baciata. Ma non lo fece Rose, non scappò, non urlò, non l’aggredì. Rose fece esattamente ciò che una giudiziosa quindicenne non avrebbe fatto: gli carezzò il volto e poi i capelli, si strinse a lui e lo baciò a sua volta.
AWWWW, FLUFF ASSOLUTO!

E basta, mi scuso per la mia lunga recensione, e spendo ancora poche parole: il titolo è perfetto, e i Morsmordre mi ricordano molto gruppetti quali i One Direction.