Recensioni per
La ballata dei petali caduti
di Nahash

Questa storia ha ottenuto 343 recensioni.
Positive : 338
Neutre o critiche: 5 (guarda)


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Nuovo recensore
07/08/18, ore 19:29
Cap. 7:

Bonjour! Mi chiamo istherelifeonmars e sono incappata nella tua storia per l'introduzione che da subito mi ha colpito. Di storie riguardo la Seconda Guerra Mondiale ce ne sono, ma ciò che trovavo interessante era il punto di vista tramite cui ti sei approcciata a questo periodo storico: quello di una famiglia. Ho proprio un debole per i racconti familiari e "La ballata dei petali caduti" è arrivata al momento giusto.
Perché la recensione neutra, allora? Innanzitutto ci tengo a dirti che sono stata molto indecisa nel recensire questa storia a questo punto - contando che i capitoli sono di quattro anni fa - ma poiché le cose che non mi hanno convinto non sono errori di forma o uno stile pessimo - sto apprezzando molto il tuo - quanto più la caratterizzazione di alcuni personaggi, alla fine mi sono decisa a recensire il sesto capitolo. Andrò avanti nella lettura, certo, perché sono curiosa, ma ho davvero troppe cose da dire per farti una recensione di tremila parole all'ultimo capitolo pubblicato. Una storia, per quanto bella, con una base traballante non potrà mai raggiungere il suo massimo potenziale, no?
Mi permetto di darti una recensione neutra poiché la tua storia ha potenziale ed è una delle poche, ahimè, ancora scritte bene in questo sito, altrimenti sarei passata avanti o avrei chiuso direttamente la finestra. Spero che prenderai il tutto come una critica e non come un'offesa e che, nel caso in cui io non abbia compreso certi passaggi, mi saprai dare delucidazioni.
Come già detto, per ciò che mi riguarda il problema sta nella coerenza dei personaggi e senza una solida base per quando li riguarda, la storia può avere le migliori premesse, ma poi ha un esito completamente opposto. Al momento non mi quadrano proprio Salazar e Ludwig che a mio parere, insieme a Regan, dovrebbero essere le stelle della narrazione. Da ciò che mi è parso di capire Salazar ha tredici anni, eppure vive completamente succube della madre. È irrealistico: il fatto che lui non provi nemmeno a protestare è davvero assurdo, considerata non solo l'età, ma anche perché sa di avere un padre e un fratello che lo sosterrebbero in qualsiasi caso. In alcuni capitoli si comporta in modo estremamente infantile - vedi quando Ludwig e Aleph lo trovano in biblioteca e lui si comporta alla stregua di un bambino -, in altri sembra un teppistello, passami il termine. Durante il suo primo giorno di scuola risponde a tono, e anche a ragione, a dei bulletti che lo stuzzicano, eppure questa grinta appare del tutto ooc, specie se poi pochi capitoli dopo torna a farsi rimpinzare dalla madre fino a star male e ad avere un attacco di panico. Qualunque sia il suo rapporto con Regan, la caratterizzazione che hai dato fino a questo punto di Salazar è quella di una persona sottomessa e pacata, che poi cambi con il corso degli eventi è giusto, ma che abbia questi scatti repentini non mi sembra coerente.
Passiamo a Ludwig, un ufficiale delle SS in contrasto con le politiche del regime che egli stesso serve. Di nuovo: un inizio interessante e un ottimo spunto per alcune riflessioni storiche, eppure di nuovo Ludwig pecca di realismo. Innanzitutto dice che la priorità sono i suoi figli, però sembra far poco per proteggerli. Ora, io capisco che non voglia che il suo primogenito cresca come un invasato pieno di idee dell'estrema estrema destra nazionalsocialista, ma da qui a lasciarlo comportarsi apertamente come un oppositore ne passa di acqua sotto i ponti. Se volesse davvero proteggerlo, farebbe in modo che sì, Silas si costruisca una sua coscienza politica, ma che lo faccia anche discretamente, specie perché Ludwig stesso è un ufficiale delle SS, non il primo scemo di cui il regime si disinteressa.
Sempre su questa scia, perché Ludwig non si è mosso prima per difendere Salazar? Da questi capitoli non si evince e forse questa è la pecca maggiore di tutto ciò che ho letto finora. Manca una causa scatenante e il semplice litigio con Regan del primo capitolo - o del prologo - non è abbastanza per rendere le sue azione credibili. In questo caso sembra proprio che il tuo personaggio si muova per avanzare la trama, il che è davvero un peccato. Quello che ti consiglio di fare, qualora tu ne abbia voglia, è scorrere indietro in questi capitoli e aggiungere - o esplicitare, perché a me questo passaggio proprio manca - il perché Ludwig abbia deciso di muoversi proprio ora e non prima o dopo.
Passando a note meno dolenti, devo ammettere che il tuo stile mi piace particolarmente, sai dipingere molto bene situazioni e ambienti. Ci sono alcuni errori di grammatica/sviste ma credo che con una revisione veloce tu possa aggiustare tutto.
Detto ciò, continuerò certamente a leggere la tua storia - sono lenta con quelle di EFP, quindi tu abbi pazienza - spero di rivederti nella prossima recensione.
Buona scrittura!
(Recensione modificata il 07/08/2018 - 07:33 pm)

Nuovo recensore
03/09/16, ore 14:58
Cap. 22:

Ultima ed unica recensione che lascio a questa storia in sostituzione alle due precedenti in quanto queste, procedendo con i capitoli, erano sempre meno in sincrono con le mie considerazioni personali. Interrompo qui la lettura per i motivi seguenti:

-lo stile di scrittura. Non pretendo l'applicazione alla lettera del principio “Show, don't tell”; non disdegno punti di vista interni al personaggio: l'introspezione è l'unico mezzo per approfondirne la caratterizzazione.
Riconosco anche che in certi casi è meglio raccontare piuttosto che dilungarsi a mostrare particolari inutili. Ad esempio, il prologo inizia bene già dalla terza riga: non hai avuto bisogno di descrivere nell'interezza l'ambiente per ricrearlo, ma hai colto solo alcuni tra gli indizi che rendono tale un'atmosfera di quel certo tipo.
Tuttavia il narratore onnisciente appesantisce la storia, vanificando la scarsità di dialogue tags, ogniqualvolta:
ribadisce concetti che già dovrebbero trasparire dal singolo discorso diretto o dal comportamento del soggetto in una determinata situazione.
specifica l'intonazione della frase appena riportata in tono diretto, così che il lettore debba sempre tornare indietro a rileggerla con l'interpretazione corretta; cosa ancor più fastidiosa, quando il tono chiarito subito dopo era ovvio.
Molti suoi interventi rasentano l'infodump: blocchi di informazioni che, anziché venir diluite in dialoghi od introdotte con espedienti più efficaci, appaiono come elenchi di notizie secondarie.

-lo sviluppo della trama ed i personaggi. Entrambi piatti.
Non succede niente di così incisivo da lasciare il segno, da smuovere anche la psicologia del lettore. I rari momenti di suspance sono circoscritti in singoli paragrafi, i personaggi coinvolti risolvono i guai con discorsi sbrigativi, senza conseguenze (rilevanti) sul futuro. Il narratore onnisciente rassicura che anche questa volta ogni cosa andrà come da loro programmato. A rimetterci, semmai, saranno personaggi di secondaria importanza.
Gli interventi della voce fuori campo stroncano da subito colpi di scena.
I personaggi sono macchiette. Nomi o caratteristiche originali (androginia, una scheggia nella gamba ecc.) non sono sufficienti a dar loro spessore psicologico: sono buoni o cattivi, senza sfumature di mezzo.
Avrei preferito scorgere un cambiamento di ideali nel passato di Ludwig, ma con il figlio si presenta da subito come se nato già “impostato” su Gary Stu.
Consiglio di rendere caratteri, sfaccettature, emozioni tramite una loro traduzione fisica in linguaggi del corpo, esterni ed interni.

-la serietà con cui tocchi gli argomenti. Ambientazione verosimile, per quanto lasciato intendere.
Alcuni dialoghi già un po' più stonati, anche per pause troppo lunghe tra le battute o perché Ludwig e Silas devono sempre avere l'ultima parola od averla vinta loro per principio: descrivi come tutti pendono dalle loro labbra, anziché enfatizzare le emozioni od anche solo l'interesse che un lettore dovrebbe concentrare in quelle battute.
Il modo di esprimersi a voce dei personaggi è poco realistico ed uguale per tutti.
È improbabile che molti personaggi strettamente legati tra loro nella vita od all'interno della trama siano tutti omosessuali: idilli di coppie gay, sorte anche in drastici contesti storici e sociali, dove si riusciva ad innamorarsi di una persona di sesso opposto a prima vista od essendone anche solo l'amico.
Contesto storico e sociale che così facendo passa in secondo piano; insomma, se avessi voluto una storia di questo livello mi sarei letta un manga di discutibile credibilità – e senso.
Affronti argomenti delicati come l'omosessualità in modo poco serio, direi inconsapevole: non credo affatto fosse tua intenzione, ma inconsciamente è questa l'impressione che hai trasmesso.

A questo punto ti chiederai il motivo per cui, allora, sia andata avanti con la lettura: volevo verificare se i miei timori fossero fondati, e purtroppo così è stato.
Se si fosse trattato di un libro, e non avessi avuto la possibilità di riportare i miei commenti direttamente a te, l'avrei lasciato perdere una volta capito l'andazzo.

Ricordo che tutti i commenti sono filtrati attraverso il mio punto di vista; mi sembra inutile ribadirlo, il parere di una recensione è sempre soggettivo, tuttavia preferisco metterlo per iscritto: meglio una volta in più che una in meno.

Recensore Junior
09/07/14, ore 21:07
Cap. 2:

Eccomi finalmente! Come tu stessa avrai notato, avevo già recensito il prologo e ti avevo fatto i complimenti per aver scelto "E Lucevan le stelle" che è la mia aria preferita!
Detto ciò, passiamo a questo capitolo nello specifico. Ho trovato lo stile molto scorrevole, essenziale e mai banale e l'effetto sogno ti è riuscito benissimo ;) ma ci sono alcune cose che non mi tornano e credimi, non è una "ripicca" per le recensioni alquanto disastrose che mi hai inviato xD
Allora, ho notato che metti molte virgole e molti trattini nei periodi che non so se sono dovuti al fatto che hai scelto un' impaginazione particolare ma a volte, soprattutto le virgole rischiano di frammentare troppo i periodi che rischiano di diventare solo soggetto e predicato se non addirittura solo parole.  Ti consiglio quindi di rivedere un pò la punteggiatura e magari anche scegliere un'impaginazione diversa. Il fatto che sia tutto in colonna non lo amo molto, è come se non permettesse di distinguere frasi significative e importanti da altre di contorno.
Mi piace molto la caratterizzazione che ha Ludwig che a quanto ho capito è un membro delle SS ma che, se il genio magico di Aladin apparisse da un momento all'altro, ne farebbe volentieri a meno :D Regan mi incuriosce da donna a donna e sono curiosa di capire un pò di più della sua figura.
Devo farti notare altri errori che ho notato che sono per lo più errori grammaticali/ortografici ( ti scrivo direttamente la frase corretta).
tutte le truppe delle SS partecipanti si erano recate; correva a perdi fiato;  Chi ci avrebbe pensato a salvare quelle poche vite che poteva liberare?; soprattutto; le lanciò quelle domande con il suo tono scuro e profondo; da quando le avevano asportato l'utero; dopodichè gli accarezzò i capelli neri e morbidi; si districava tra il quartier generale e insegnamenti vari.

Finito :D Continuo con il prossimo capitolo.

Nuovo recensore
11/03/14, ore 20:54
Cap. 3:

Dunque.
Recensire, questa volta, è sia necessario che difficile. Pensavo di finire di leggere i capitoli aggiornati, ma temo di aver qualcosa da dire su diversi punti.
Sono certa che tu abbia fatto tutte le ricerche del caso a riguardo, sia dal punto di vista storico che da un punto di vista 'emotivo' nell'introspezione dei personaggi, ma a mio parere ci sono delle situazioni in cui questi due vengono a cozzare.
Partiamo dal comportamento di Ludwig. Estrapolando dal contesto, si tratta di un SS che incrocia un ebreo fuori dal ghetto e lo riaccompagna a casa, proponendogli poi un visto. Non ho visto scritta una data, in questi capitoli, ma per quello che ho evinto dalla narrazione dovremmo trovarci tra il 1940 e il 1941, visto che Aleph non sembra avere la stella di David cucita sui vestiti.
Non sono una storica, lungi da me, ma immagino dovesse essere sconsigliato per un SS, solo (anche se armato), entrare in un ghetto insieme ad un ebreo: quantomeno avrebbe dovuto destare sospetti sui civli 'ariani', soprattutto per la calma e la tranquillità dei due.
Il comportamento della madre, poi, mi è sembrato abbastanza ingenuo. Nessun genocidio comincia dal nulla, e la segregazione è stata solo uno dei primi passi verso un'efferata strage senza giustificazioni, dunque le domande che lei pone appaiono quasi… stonate con l'effettivo contesto. Si sapeva cosa succedeva agli ebrei, nelle strade, senza contare la già passata Notte dei Cristalli. Ma potrebbe anche essere una tua personalissima scelta di caratterizzazione e sono io a non averla afferrata xD
La parte che più mi ha lasciata dubbiosa è quella del visto.
Ora, Ludwig è un SS che non è esattamente un fanatico del nazismo. Lo detesta -perfettamente in linea con il personaggio- e da una parte potrebbe anche averne paura. Quando disprezzi qualcosa che incarna una minaccia effettiva, reale, tra i primi sentimenti -di solito- c'è quello di proteggere ciò che ami e ciò che ti sta a cuore, proprio per non vederlo 'contaminato' dal male esterno.
Quest'uomo ha una moglie -che non ama, e vabbè- e due figli. Rilasciare un visto falso, ad un ebreo praticamente sconosciuto, al quale ha salvato la vita due volte, attribuendogli titoli di studio che non ha… be', a mio parere va contro ogni cosa che un uomo -un padre in primis- farebbe, nazismo o non nazismo. É un rischio troppo grosso, e mi sembra quasi ingiustificato, dati età e contesto in cui il personaggio si sviluppa.
Prima che un SS, Ludwig è un uomo, e forse più importante dell'essere uomo è essere padre.
A questo, segue la mia seconda critica, se così la possiamo chiamare: Silas.
Silas ha quindici anni ma possiede già una coscienza politica che lo porta ad essere più che simpatizzante per il comunismo, senza contare che legge tranquillamente Oscar Wilde con il benestare del padre, richiamato a scuola con il pretesto del 'non aver saputo educare il figlio'. Silas -tra l'altro- saluta la professoressa come fosse Hitler in persona.
Tutto questo, io penso, è impossibile per un solo motivo: Ludwig è un SS.
Non dovrebbe permettere a Silas questo comportamento spavaldo perché lo mette in pericolo. La sicurezza viene prima degli ideali eroici di libertà e uguaglianza, l'istinto alla conservazione è il primo che scatta in caso di necessità. Comprendo che riveda, forse, qualcosa di sé in Silas ma, da uomo adulto qual è (specialmente in quella posizione), non trovo una sola motivazione per la quale dovrebbe permetterglielo. Nel tempo in cui vigeva il suggerimento 'Denuncia il tuo vicino' e venivano setacciate tutte le abitazioni, tutte, senza differenza, mi pare alquanto improbabile che una famiglia si metta a rischio in questa maniera, soprattutto se hanno coscienza -come dovrebbe essere- di quello che succede loro intorno.
Nessun'insegnante, penso, si permetterebbe di mettere in dubbio l'educazione del figlio di un corpo scelto. Per quanto Ludwig abbia un buon cuore, sarebbe altamente rischioso contestare il comportamento simile in un ragazzo. Un'insegnante non rischierebbe il posto di lavoro -e probabilmente la vita- per rimproverare un ragazzo il cui padre è un SS, non in quella maniera almeno, aspettandosi soprattutto un genitore dall'ideologia molto più radicale.
Il saluto alla professoressa, poi, mi pare impensabile. É un affronto al regime. É un affronto al Führer. Al posto delle preghiere, recitavano il Mein Kampf. Proprio questo non credo sarebbe passato con tanta leggerezza agli occhi dell'insegnante, quale che fossero le condizioni generali.
Al di là di tutto questo, sono rimasta incantata da Salazar, seriamente. Mi piace molto, soprattutto quel suo essere sfuggente nei confronti della madre, che a lui si dedica anima e corpo senza ottenere quell'ubbidienza, quell'attenzione che desidererebbe.
É straziante, e al tempo stesso coinvolgente: mi sono sentita una matita, un disegno e una persona al tempo stesso. Spero di avere ragione quando fiuto una parte rilevante nella storia, in futuro, e sono ansiosa di leggerla!
Mi dispiace di dover dare una recensione neutra, questa volta, ma quei dettagli mi hanno fatto storcere un po' il naso.
Adesso, però, sono curiosa di sapere come prosegue, quindi penso proprio andrò avanti e continuerò nella lettura :)
A presto <3