Recensioni per
On these roads
di Stellareika

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
16/04/16, ore 22:09
Cap. 1:

Cara stellareika,
nonostante abbia visto l'anime (secoli or sono!), non ricordo bene i dettagli di questa magnifica opera. Pertanto, ho iniziato leggendo questa "slice of life".
Amo l'Irlanda profondamente, le sue radure infinite, le dolci colline vellutate, gli abissali contrasti di colore e di forme, le nuvole nel cielo che si muovono sempre troppo velocemente. Un vero trionfo della natura. Meraviglioso e spietato, come tu hai detto splendidamente.
Ho apprezzato molto questo tuo pezzo. Il connubio delicato ed evocativo tra Ikki ed il paesaggio naturale che lo accoglie è il tramite per entrare nell'animo del personaggio. Ho amato particolarmente le metafore ricercate e mai scontate con cui hai pervaso il pezzo, lo stile descrittivo lineare e preciso. Inoltre, trovo indovinata in questo contesto la scelta di utilizzare il tempo presente per far entrare il lettore ancora più nel quadro ameno ma anche movimentato e perturbante (le curve della strada, la moto) da te descritto.
Ti faccio i miei complimenti più sinceri.
gratia
(Recensione modificata il 16/04/2016 - 10:11 pm)

Recensore Veterano
30/07/15, ore 11:11
Cap. 1:

Bentrovata carissima!
Questo prologo è un piccolo gioiellino che brilla di luce propria.
Bellissima la comparazione tra Ikki e una terra che non è la sua di orgine ma può essserlo di adozione... E lui è lì come se, dopo del tempo passato in apnea tra vicissitudini vare e difficili, tornasse in quel posto che non ha visto mai ma che lo fa sentire a casa, finalmente in pace anche se stesso e con quella velata tristezza malinconica che le grande prove si portano dietro per un po'...
Inutile dirlo ma spero nel seguito!
War

Recensore Master
24/05/15, ore 16:51
Cap. 1:

Non sono mai stata in Islanda - non ancora, almeno -, però devo ammettere che ce lo vedo bene, Ikki, a fare un viaggio in un posto simile.
E la mia impressione positiva è tutta dovuta alla descrizione che hai dato del paesaggio: un mix potente di selvaggio e imprevedibile che può essere accostato con estrema facilità anche al modo di essere del cavaliere della Fenice.
Giustamente hai fatto cenno alla Death Queen Island: i due luoghi sembrano avere la stessa natura indomabile. Se non fosse che sull'isola dove Phoenix è stato ordinato cavaliere non esiste bellezza, mentre qui sì. E questo strano melange di "bello e dannato" si ritrova nello stesso Ikki.
Insomma, seppur breve, questo prologo mi ha affascinato, per la corrispondenza che hai saputo costruire fra ambientazione e personaggio.
Attendo il seguito ;)

Recensore Master
24/03/15, ore 14:11
Cap. 1:

Che bellezza!
Ti giuro, quando all'inizio ho letto la descrizione del paesaggio d'Islanda ho immediatamente pensato a Ikki, a quanto il suo carattere si adatti a questi luoghi incantanti, e l'immagine di lui che corre in moto, immerso nei suoi pensieri, ha un che di meravigliosamente poetico e malinconico al tempo stesso.
Il povero Ikki non sempre viene compreso, io per prima me ne rendo conto, essendo molto più simile a suo fratello che a lui, ma è giusto che anche questo meraviglioso cavaliere venga visto pienamente per ciò che è davvero: un ragazzo forte eppure incredibilmente fragile, un cuore puro e carico di buoni sentimenti, un carattere duro e coriaceo, abbastanza da riuscire a nascondere tutte le sue insicurezze.
Spesso ha bisogno di stare da solo, per ritrovare se stesso, e io credo che questa tua piccola creazione rappresenti alla perfezione lo stato d'animo di questo splendido personaggio.
I miei sentiti complimenti! :)
Un abbraccio

Recensore Veterano
20/11/14, ore 15:21
Cap. 1:

Ho adorato questa storia, perché anche se è solo un prologo si legge benissimo anche da sola.
Mi piace tantissimo lo stile che hai usato e come hai scelto di disporre la punteggiatura, le tue descrizioni rendono perfettamente l'idea dell'occhio che scorre sopra un paesaggio sconosciuto, ma familiare, e nello scorrere davanti agli occhi di Ikki sembra proprio che ogni cosa scorra davanti ai nostri. Nel leggere non puoi fare a meno di sentirti in sintonia con la natura e con il protagonista stesso, perché hai ragione quando dici che l'Islanda è adatta al cavaliere della Fenice.
Inoltre riesco perfettamente a immaginarmelo mentre in sella a una moto si lascia tutto alle spalle per cercare di allontanarsi dal tripudio di morte che ha lasciato dietro di sé, mi immagino lo sguardo deluso di Shun e Ikki che vorrebbe dargli la soddisfazione di restare, ma non è così funziona per lui, non è così che lui va avanti; e niente, spero che prima o poi deciderai di continuare, ma anche se così non fosse questa introduzione è perfetta com'è.
(Recensione modificata il 20/11/2014 - 04:04 pm)

Recensore Veterano
07/01/14, ore 18:20
Cap. 1:

Che bellissime immagini.
L'Islanda ben si adatta ad Ikki, ( in un mio sclero di fic lui è islandese).
Ghiaccio, come i suoi occhi, fuoco come il suo cuore, il suo Cosmo, la Fenice ...
Mi piace, in moto sotto un cielo favoloso, i problemi, ormai risolti, alle spalle ... è Ikki!
Ah, che voglia di essere su una moto accanto a lui.
Io mi fermerei dai cavalli, però, li adoro.
Ricordo bene quei fighi degli A-ha, meno la canzone, lo ammetto...
Se vuoi scrivere il seguito è ben accetto,
spero tu abbia tempo per farlo.
Ah, tempo tiranno!
Baci.

Recensore Master
06/01/14, ore 18:33
Cap. 1:

... e io attendo, paziente come un ragno (non so se sia più inquietante la similitudine usata, o il fatto che questa frase appaia come una minaccia...). Gli A-ha me li ricordo bene (e chi se lo scorda uno col sorriso da infarto come Morten?!), e la canzone è un ottimo sottofondo per questa corsa in moto. Ho apprezzato le descrizioni di quella terra particolarissima che è l'Islanda (sembrava una puntata di Dreams Road, mi aspettavo che apparisse Emerson da un momento all'altro! ^^) coi suoi suoni e i suoi colori senza mezze tinte, e Ikki in sella alla sua moto, il suo dialogo silenzioso ed istintivo con quel motore che romba e gli regala la libertà che lui cerca, quella che lo fa allontanare dal gruppo quando le crisi sono oltre le spalle.
Potrebbe essere un buon pezzo anche da solo, questo scorcio su una parentesi che Ikki si prende, anche da se stesso. Semmai lo dovessi continuare, tuttavia, non mi farò mancare l'occasione di leggerlo.