Recensioni per
Ciliegie
di Dances with Daffodils

Questa storia ha ottenuto 12 recensioni.
Positive : 8
Neutre o critiche: 4 (guarda)


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Recensore Master
20/01/14, ore 21:50

La tua scrittura è curiosa. Ci sono passaggi in cui tocca punti elevati, come quando citi dei proverbi giapponesi, o semplicemente crei un ritmo riflessivo e poetico - ad esempio in questa frase: 'E’ nel parco di Taito, lì dove è cresciuto giocando a pallone con i compagni di scuola, lì dove ha dato il suo primo bacio, lì dove qualcuno che non c’è più gli ha insegnato ad andare in bici.'
In altre parti forse la stessa volontà di creare poesia ti porta ad usare espressioni troppo calcate, che non creano l'effetto di bellezza a cui puntavi, come qui: 'L’abbraccio è così grande e profondo da poter destare invidia al mondo intero.''
Probabilmente è solo questione di pratica.
In questo capitolo hai usato i punti di vista di Mamoru e Motoki. Mamoru sembra un bravo ragazzo, cosciente del suo fascino, che si rapporta al mondo con semplicità e ottimismo. Una persona molto diversa dal personaggio dell'anime, comunque sicuramente 'tua' - come scrittrice. Motoki... be', dopo quello che hai scritto qui di lui la sua situazione comincia a far pena. Nonostante tutto sembra innamorato ma soprattutto felice con Usagi. L'infelicità di lei - legittima - gli farà molto male, almeno a leggere i suoi pensieri in questo capitolo.
Allora aspetto il seguito :)

Recensore Master
12/01/14, ore 22:24
Cap. 3:

Ho letto anche questo capitolo. Qui c'è il primo incontro con l'altro protagonista della storia, quindi è una parte importante. Non ho notato particolari problemi di stile, perciò mi concentro sulla trama e sui personaggi.
Secondo me sia Mamoru che Motoki al momento esistono solo (o troppo) in funzione di Usagi. I dialoghi più significativi di Mamoru sembrano esattamente le parole che doveva sentire lei, e al di fuori di questo lui è una figura indistinta, senza un carattere preciso. È caratterizzato dal suo interesse per lei ora come ora. Comprendo la necessità di far capire che è giusto per Usagi, ma prova a dargli più corpo, a renderlo più realistico nel non fare solo e solamente quello che piace a lei, o comunque dare motivazioni per le sue azioni e le sue parole.
Diversi dialoghi in generale hanno il problema di essere funzionali alla storia più che alla scena, come ad esempio Usagi che di fronte alla domanda sul suo tirocinio, spiega non solo i suoi orari, ma anche i suoi spostamenti e quanto la scocciano gli esami. In un dialogo comune queste informazioni le darebbe in frasi diverse.
Costruire un buon dialogo ricco e realistico è certamente difficile, e a volte noioso. Un buon metro per rendere i dialoghi vivi è questo: quando senti di annoiarti, cambiali, rendili interessanti per te prima di tutto. Non limitarti a scrivere quello che devi pur di passare all'altro pezzo o dare le informazioni che ti servono.
Parlando di Motoki... è una persona importante nella vita di Usagi, ma se ricordo bene finora non ha detto una sola parola che non fosse quella della scena sessuale. Va bene vederlo dal punto di vista di lei, e certamente lui lo hai spiegato già meglio di Mamoru, però... Sarebbe bello anche capire come tratta Usagi, sentire perché lei gli vuole bene.
La scena di sesso secondo me non fa questo, per la verità - spero che non ti offenda assolutamente - è stata involontariamente comica. Sembrava una cosa semipornografica (per via dell'accento sulle parole che entrambi urlavano) mal riuscita. Non trasmette eccitazione, solo una sorta di disagio. Mi rendo conto che sono parole brutte da leggere le mie, perciò se per caso (o magari no, vedi tu), cambierai questa scena, andrò a modificare questa recensione. Non è mia intenzione marchiarti, quanto dirti la verità su quello che mi hai trasmesso, perché non penso che fosse questa la sensazione che volevi dare con la scena.
A prescindere dai dialoghi, vedo che sei abbastanza pragmatica nella descrizione degli atti sessuali. Questo ci sta, è una scelta. Il passaggio dal resto della storia a questa scena di sesso però è suonato un po' brusco, forse perché non c'è stata nessuna anticipazione (di parole, di tono, di sensi) che facesse capire che stavi per scrivere qualcosa del genere. Solo tu conosci il resto della tua storia e quindi sai se questa scena di sesso sia importante o meno per l'economia del tuo racconto. Nel caso non lo fosse, secondo me non dovresti descriverla nei dettagli, non è necessario sapere proprio tutto di una relazione. Ma ho letto nelle note della storia che qui ci sarà un triangolo. Se la relazione tra Usagi e Motoki continuerà ancora e a te interessa far capire cosa prova lei per lui, perché non lo lascia subito per esempio... allora può avere un senso descrivere i momenti intimi tra loro due. Ma sceglili comunque con cura, perché una scena di sesso superflua fa più danni di una scena superflua comune.

Recensore Master
10/01/14, ore 23:57

Primo capitolo interessante. Scrivi con una certa scorrevolezza, anche se nella parte centrale - il ricordo del passato - sarebbe stato più chiaro andare a capo dopo i dialoghi; allo stato attuale quel pezzo è visivamente confusionario.
C'è qualche errore (come 'infondo' tutto attaccato), anche se, per quanto mi riguarda, ho trovato più fuori luogo i riferimenti ad un contesto italiano, che stonano in un ambiente giapponese che caratterizzi bene con nomi tipici, di persone e luoghi. >n mezzo a questi non c'entrano quasi nulla la laurea triennale e al libro di Storia della Filosofia Greca, una materia molto caratteristica e umanistica che fuori dall'Italia è conosciuta solo in ristretti circoli universitari, probabilmente solo per chi sta perseguendo un dottorato sul tema.
Tornando alla trama. Quello che ho trovato interessante è l'approfondimento che hai fatto qui di Usagi. La dipingi come una ragazza invischiata in una relazione che non le dà sicurezza, ma da cui non vuole staccarsi. Ha il rimpianto per un percorso che non ha avuto il coraggio di seguire, e per un'amicizia forse persa per sempre. Il fatto che sentisse il bisogno di andare all'estero per vedere il mondo... in realtà anche questo non lo trovo molto ben contestualizzato. Sarebbe stato più logico se fosse stata una ragazza di campagna, ma vive a Tokyo, una delle più grandi metropoli del mondo, dove si trova di tutto e di più. Uno può essere annoiato dalla città e sentirsi in una gabbia, ma difficilmente cercherà allora di muoversi verso un altro grande paese industrializzato come gli Stati Uniti. Andrebbe verso la natura più selvaggia al massimo (di certo ce n'è molta negli USA, ma non mi sembrava che fosse questo quello che intendevi, considerato che Unazuki parlava di un lavoro e di un appartamento).
Probabilmente ti sarò sembrata troppo pignola con le mie annotazioni, però sono piccole cose come queste che possono inficiare anche una trama ben costruita. I problemi e le sensazioni di un personaggio non dovrebbero stridere con il contesto del personaggio stesso, soprattutto quando lo si può facilmente evitare.
Questo era solo un capitolo introduttivo e ancora non so dove vuoi andare a parare. Lo scoprirò leggendo.

Nuovo recensore
10/01/14, ore 22:05
Cap. 2:

Trovo che il racconto sia spento e la trama per niente articolata.
La successione degli eventi non è sempre chiara dato che spazi senza l'utilizzo connettori temporali da una situazione a un ricordo o quant'altro. La storia non mi convince del tutto, sarà che i personaggi appaiono privi di un'analisi psicologica adeguata e di una connotazione precisa che riesca ad identificarli.
Sarà forse che i capitoli sono brevi e per questo non sei ancora entrata nel cuore della storia, ma a me sembra che essa non prosegua, anzi tu descrivi situazioni o eventi che comunque non contribuiscono a dare un tono deciso o un'impronta significativa alla narrazone.
Mi auguro di non averti offeso e che tu riesca a migliorare sempre più!
Bacio