Ciao,
ho letto alcune tue storie, o meglio una sola e dovrei commentare quella, però gironzolando su EFP ho visto il primo capitolo di questa storia noir e mi sono detta: “perché non leggerla!” ho veramente un sacco di storie da recuperare, ma tanto non scappano e poi non sono in grado di tenere a freno la mia curiosità, avrei aperto e chiuso la tua pagina altre mille volte e alla fine mi sarei messa a leggere ugualmente. Ammetto che di noir so poco e nulla, mi attira come genere, ho provato a scrivere una storia per un contest, però ho ancora mille dubbi sul genere stesso. Sono anche andata in libreria alla ricerca di un libro, un racconto noir, ma il commesso di quel giorno ne sapeva quasi meno di me e non è stato in gradi do consigliarmi nulla.
Per ora credo che mi dovrò accontentare della spiegazione di Wikipedia su cosa sia un racconto noir, ma non era proprio quello che volevo sapere, più che altro ero interessate al genere e ai romanzi.
Ora tu ti chiederai, perché tutto questo sproloquio? Semplice, perché se dovessi scrivere una recensione pessima o senza capo né coda ne comprenderesti il motivo XD.
Bene, sorvolando tutta la prima parte che potrebbe essere alquanto inutile, inizio a recensire questo capitolo ^^.
Innanzitutto ti faccio veramente tutti i miei complimenti, hai uno stile fantastico, quello che scrivi sembra quasi poesia.
Ora commentare un primo capitolo è sempre difficile, di questa tua storia lo è ancora di più, descrivi sensazioni, stati d’animo, un disagio che si avverte ad ogni parola, eppure è solo l’inizio della storia, c’è ancora molto da scoprire, da sapere, da comprendere.
Nel disagio che si avverte dalle righe, dalla voce narrante, però si avverte anche stupore, ha incontrato qualcuno. Qualcuno che lo ha colpito, che ha attirato la sua attenzione.
Questo primo capitolo mi ha colpito moltissimo, e come ho detto essendo il primo è difficile giudicare la storia i personaggi, la trama in generale. Però mi ha colpito per la malinconia e l’amarezza che trasmette. Non so, non lo descrivi, eppure ho immaginato una strada grigia, solitaria. Un quartiere malfamato o forse i bassifondi di una grande città. Queste strade sporche, e lui, la voce narrante muoversi in questo luogo, pensando, osservando trasmettendo tutto il suo disagio, i suoi dubbi, la malinconia e il disprezzo.
Credo di aver scritto una recensione senza senso, ma quando una storia mi colpisce in particolar modo tendo a sproloquiare e a scrivere tutto quello che mi passa per la testa, quindi ignora anche la seconda parte del commento e salta direttamente ai complimenti xd.
Sei veramente bravissima, ti faccio veramente tutti i miei complimenti; al prossimo capitolo.
-Erika- |