Recensioni per
Symbiosis
di Dea Bastet

Questa storia ha ottenuto 236 recensioni.
Positive : 231
Neutre o critiche: 5 (guarda)


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Recensore Master
23/03/14, ore 17:46
Cap. 21:

Ciao Dea! Allora sono stata indecisa fino all'ultimo sul come dovessi recensire questo capitolo, ma poi la parte più onesta e vera di me ha preso il sopravvento e mi sono detta, Dea Bastet come ogni scrittrice qui dentro (compresa la sottoscritta) ha il diritto ad un commento sincero e non di maniera, anche perché siamo donne adulte e non ragazzine, quindi è giusta e sacrosanta l'onestà intellettuale. Anche perché non mi piace prendere in giro la gente.
Questo Capitolo mi ha delusa. Sinceramente dopo il precedente mi sarei aspettata qualcosa di totalmente diverso, il breve e frettoloso interludio della coppia  mi ha proprio lasciata interdetta. Non l'ho capito. Probabilmente è un limite mio. Non prenderla come una critica, forse avevo un'aspettativa diversa molto, troppo alta, che per il mio punto vista è stata disattesa, almeno in questo capitolo.
Carina la cerimonia del thè, così come il rimando delle rose alla serie classica. Carina anche l'idea della serra di Masu.
Come si usa dire sventolo comunque bandiera verde, primo perché non siamo a scuola e io i voti non li darò MAI a nessuno, e secondo perché non ci sono errori né cose sbagliate, quindi è solo un giudizio soggettivo e personalissimo che spero apprezzerai se non altro per l'onestà!
Alla prossima! :)
(Recensione modificata il 29/03/2014 - 08:22 pm)

Recensore Master
23/03/14, ore 17:06
Cap. 21:

Capitolo molto intenso come al solito. Che bella l'immagine di Mimeh che si risveglia tra le braccia di Harlock e lui nel sonno la tiene stretta a sé, quasi avesse timore di perderla. Molto dolce anche il contatto tra le due donne che cominciano ad avvicinarsi e forse a comprendersi meglio. Quanto alle rose e alla serra dove Masu coltiva ortaggi è una bella idea, coltivare rose gialle lo è ancora di più (le mie erano avorio ed erano per Harlock).
Parte un approccio un po' più consistente da parte di Yama nei confronti di Kei, vediamo che accadrà. Alla prossima. (PS: avevo postato questa recensione al capitolo 1, quindi l'ho cancellata e messa al posto giusto...^_^ )

Nuovo recensore
23/03/14, ore 14:59
Cap. 21:

Equilibrio e dolcezza, ben miscelati tra di loro. Questo mi ha trasmesso la lettura di ‘Mattina’ che, a mio avviso, è il più bel ‘capitolo di passaggio’ che tu abbia scritto finora. La mia parte preferita è, ovvamente, quella iniziale dove troviamo una meravigliosa Meeme alle prese con le prime sensazioni ed emozioni di una donna umana che, dopo una notte di ‘corrispondenza d’amorosi sensi’ (intesa ovviamente in senso traslato rispetto a quella di foscoliana memoria), si desta tra le braccia del suo amato. Tenera e imprescindibile la necessità di avvicinare le sue labbra a quelle di Harlock, segno dell’evoluzione di Meeme che si avvicina sempre più ad una fusione totale tra due specie. E questo, lo sai, m’intriga moltissimo. Buona la parte in cui diventano protagonisti Yuki e Yama, che ci spalanca le porte verso nuovi orizzonti emotivi ancora da perlustrare. Il loro rapporto nascente ha tutti i colori di due persone, giovani e belle, che si concentrano l’una sull’altra consapevoli del fatto che tra loro può esserci qualcosa di più. Yama lo sa già, Yuki inizia ad avvertirlo dopo l’esplosione emotiva che gli ha procurato il Capitano. Dolorosa e forse necessaria. Perché tra le tue righe sta nascendo una nuova Yuki. Nell’incedere dei suoi gesti, anche in quelli più semplici, si avverte un desiderio di nomalità, pur vivendo su un’astronave (unica donna a parte Meeme e Masu: un’aliena ed una cuoca anziana) dove è a contatto con una realtà tutt’altro che lineare. Mi è piaciuto il primo ‘approccio’ tra i due. Come pure il fatto che Yuki tenga sempre all’erta i sensi: basta un sibilo e lei torna ad essere la vigile guerriera. Trovo, inoltre, superlativa l’idea delle rose gialle, non tanto per il simbolismo, ma quanto per il fatto che il pensiero di una serra sull’Arcadia mi fa letteralmente impazzire! Sul tuo stile di scrittura e quant’altro, non dico nulla perchè non farei altro che ripetere quanto di positivo ti ho già detto. Più vai avanti e più acquisti padronanza letteraria. Descrivi benissimo ambienti, sensazioni ed emozioni senza mai essere ‘pomposa’, prediligi uno stile lineare e scorrevole, con un calibrato uso dei termini. Cara Dea, noi due in privato parliamo moltissimo, quindi sai bene che quanto dico è veritiero e non dettato dall’emozione che mi può procurare il fatto che stai scrivendo proprio quella parte che a me è tanto mancata nel film. Per di più, sviluppando in modo particolare il legame tra Harlock e Meeme. Cosa che, da ragazzina, ero solita immaginare insieme ad una mia cugina coetanea con la quale sono cresciuta. Abitavamo a pochi passi l’una dall’altra e, soprattutto, eravano due ‘mosche bianche’ in quanto fin da allora avevamo gusti, idee ed opinioni sempre ‘all’avanguardia’ rispetto alle nostre amiche. Ci dicevano che eravamo due pazze a preferire un’aliena ad una terrestre. Quante risate! Devo dire, invece, che siamo cresciute bene, ed ognuna di noi si è presa le proprie soddisfazioni nella vita privata e professionale, grazie anche a questa maniera ‘scomoda’ di vedere le cose. Perdona questo mio ‘specchio della memoria’ che non ha nulla a che vedere con la recensione, ma volevo renderti partecipe del fatto che la tua bellissima storia ha per me un significato particolare.

Infine concludo dicendo che, nella precedente recensione, le parole hanno giocato un brutto scherzo a me e a Targaryen, generando un malinteso. Che si è subito risolto nel giro di breve tempo, dando l’opportunità ad entrambe di conoscerci meglio. Motivo per cui, vorrei ringraziare ancora una volta Targaryen per le belle parole che mi ha rivolto in privato , dove abbiamo avuto modo di scoprire molte affinità. La stima è decisamente reciproca. Siamo due draghi. Pertanto sono lieta di proseguire questo percorso insieme ad una persona intelligente, coraggiosa e sensibile. Cara Dea Bastet, perdona questo ‘inciso’ nel tuo spazio, ma sentivo la necessità di esternare quanto detto. So già che sorriderai. Un abbraccio, Aphrodia7

Nuovo recensore
23/03/14, ore 14:05
Cap. 21:

.....allora è andata così...non poteva andare altrimenti.!!!
Harlock è un essere superiore, lo ha dimostrato la sua unica e assoluta decisione di distruggere la terra, in nome di una giustizia di usufruire di un bene comuni a tutti gli uomini. Meeme essere superiore anche lei, oltretutto provenienente da una civiltà evoluta, ha assecondato la sua pazzia.
Il loro amore nato in questi 100 anni di condivione di uno sbaglio non lo comprendo e soprattutto mi soprende l'ignoranza di Meeme in fatto di azioni così univiresali come i baci e le carezze,,,,,il sentimento che provano l'uno per l'altra è giustifcato da quanto hanno affrontato insieme e qui si manifesta ancora di più la loro superiorità, la loro alterigia nei confronti di sentimenti spontanei e puri, perchè non partecipi di quanto avvenuto.
Ancora una volta Harlock si arroga il diritto di giudicare e reprime con brutalità le speranze di un giovane amore, non certamente innocente, perchè conseguenza di una scelta di vita dedita alla guerra, ma certamente motivato da una voglia di rinascita,di speranza e di fiducia.
Yuki non può competere con Meeme, ma non perchè inferiore, ma perchè la sua naturalezza non è inasiva come l'empatia dell'aliena, che anticipa le azioni delle persone leggendo e osservando le loro auree e in quacle modo ne condiziona i pensieri più intimi....Yuki in questa storia, la accomuno molto ai fiori che sono germogliati sulla terra,assurti come simbolo di rinascita malgrado la sofferenza subita.
Yama, si delinea sempre più alter ego di Harlock e tutto sembra far presupporre che in base alle proprie esperienze, Yuki e Yama diverranno coppia per convidire il dolore di una perdita da una parte, il rifiuto dall'altra....ma, come ti ho già accennato nella mia precedente recensione, spero che Yuki si scrolli di dosso il ruolo passivo in cui è relegata e che finalmente agisca da donna e non da ragazzina.....

Recensore Junior
23/03/14, ore 12:39
Cap. 21:

Ti piacciono i fiori ? Vuoi fare il fiorista? Mah chissà se al test del militare li.avrebbero.classificati come.etero il capitano e yama? So che non è forse il massimo ma me la vedo meeme che adesso che ha scoperto i baci beh vuole.farsi esperienza e bacia e si simbiotizza con key masu yama il pennuto nero... Che ok che si è persa un pezzo nell'evoluzione ma mo' vuole recuperare. Povera figliola la capisco. Jet non andrà da punte parti, in fondo yama proprio da buttare non è, ci si può consolare un po', in attesa che il pitone spaziale inghiotta meeme che ha provato a sbaciucchiare pure lui e le lasci campo libero col capitano da consolare. Intuitiva masu le rose di mettono ad inizio vigna xche ti segnalano in anticipo le malattie della vite e puoi fare i trattamento solo quando servono. Ok non credo.che questa sia la piega originale della tua storia. Comunque complimenti per scrittura e disegni, che sono adesso gli sfondi dei miei.computer e provocano eccessivo sbavamento sulla tastiera. Ciao.
(Recensione modificata il 23/03/2014 - 12:47 pm)

Recensore Junior
23/03/14, ore 12:24
Cap. 21:

Ciao, Dea Bastet, lieta di rileggerti in questo tuo nuovo capitolo che traghetta la nostra attenzione dalla coppia principale Harlock-Meeme a quella, ancora appena abbozzata ma ormai data per certa, Yama-Yuki. Il passaggio è equilibrato e non si avvertono forzature di sorta, e questo è già di per sé un merito che non posso non riconoscerti.
La prima parte, che ci conduce attraverso le riflessioni di Meeme stretta tra le braccia di Harlock e in paziente attesa del suo risveglio, riecheggia delle sensazioni e delle emozioni che hanno permeato il capitolo precedente e sottolinea ancora una volta il profondo cambiamento avvenuto in lei, ora molto più vicina in quanto a sentimenti e a comportamenti ad una donna umana. Come una donna umana, l’aliena non riesce a non posare le sue labbra su quelle del compagno addormentato e, come una donna umana, non riesce a non domandarsi se riuscirà a non chiedere a lui nuovi baci e nuove carezze una volta che i loro sguardi si incontreranno ancora. La maggiore empatia di Meeme giustifica anche la sua reazione dinanzi a Yuki, altrimenti incomprensibile: i colori dell’aura di Kei comunicano a Meeme dolore, tristezza e, forse, desiderio di fuga e la spingono ad elargire, a modo suo, conforto alla donna. Ho trovato molto suggestiva l’immagine della mano di Kei, che sembra risplendere dopo il tocco di Meeme e la cui luce offusca la bellezza delle rose gialle. Rose gialle … non so se sia voluto, ma nel linguaggio dei fiori le rose gialle simboleggiano, tra le altre cose, la gelosia. Scelta perfetta, direi, soprattutto se chiamiamo amicizia la luce di Meeme che per un istante la spegne. La destinazione di Meeme, inequivocabilmente diretta verso la cucina, umanizza ancora di più la sua figura e contrasta elegantemente con la descrizione che ci viene fornita del suo maestoso incedere prima dell’interazione con Yuki: Meeme, creatura di un altro mondo, non ha bisogno di cibo, ma qualcun altro sì, e forse questa è la prima volta in cui la donna sente la necessità di essere lei a soddisfare questa sua esigenza. Come una donna umana, appunto, che lascia per un istante l’abbraccio del suo compagno per procurasi qualcosa di cui lui avrà bisogno al suo risveglio. Nella prima parte troviamo anche il necessario chiarimento inerente i cambiamenti evolutivi subiti dagli yurani nel corso dei millenni, che ritengo del tutto plausibile e che fornisce le necessarie risposte alle domande che ci hanno accompagnato sino a questo momento.
Yama e Yuki rappresentano gli altri due protagonisti indiscussi di questo capitolo. Questo ulteriore passo nel loro lento avvicinamento è stato, a mio avviso, gestito in modo più che dignitoso. Rispettoso e gentile come suo solito Yama, interessato alla bella Kei e profondamente preoccupato per lei; sensibile e per la prima volta davvero femminile Yuki, nel cui amore per le cose belle riscopriamo la dolcezza e la delicatezza della giovane donna che abbiamo conosciuto nella serie classica e che emerge al di là della facciata di dura guerriera. E’ entrambe le cose Yuki, come dimostra la sua reazione di fronte a quel sibilo che allerta lei e che accende la curiosità in noi. Ho apprezzato la scoperta della serra di Masu e il richiamo alle sensazioni che la vista dei fiori suscita in Yama, in virtù del suo passato. Profondi e mai banali gli scambi tra i due ed assolutamente toccante l’immagine di Yuki, che si abbandona ad un pianto quasi liberatorio nella solitudine della serra dopo l’affettuoso gesto di Yama. Il dolore la investe come onda di marea, ma la sua volontà si sgretola sotto l’eco delle parole di Yattaran prima, di Harlock dopo e poi di Meeme e di Yama. Non deve andarsene, non occorre che lo faccia. Può restare, deve restare e vuole restare. Non sappiamo se la decisione sia presa, non dobbiamo saperlo, ma di certo una sua fuga non è più così sicura.
Infine la scrittura, fluida e scorrevole, capace come sempre di trasportare il lettore nel mondo da te descritto. Questo capitolo non possiede la forza di quello precedente in termini di immagini e di colori, ma è così che deve essere dopo l’esplosione di sensualità che ci ha così profondamente coinvolto. Dobbiamo ritrovare anche noi l’equilibrio delle sensazioni in attesa di ciò che, ormai intuiamo, accadrà. Bel lavoro e complimenti. Un abbraccio e alla prossima.

Recensore Master
23/03/14, ore 11:36
Cap. 21:

Che bello l'amore di Meeme per Harlock. Piano piano lo scioglierà e lo aiuterà a lasciarsi completamente andare ai sentimemti.
E che bello quello che sta nascendo tra Yama e Yuki, o almeno da parte di Yama. Il ragazzo è solo ed emarginato sull'astronave e trova in Yuki una possibile amica e confidente, ma ovviamente ne è attratto.

La tua abilità Dea, mi tiene incollata alla storia che procede in maniera interessante e coinvolgente.
Garzie.

(Recensione modificata il 20/06/2014 - 10:11 am)

Recensore Master
23/03/14, ore 07:26
Cap. 21:

E così Masu san nasconde una serra sull'Arcadia! La nostra amata cuoca è ogni volta più sorprendente. Kei che offre il tè e sistema le rose in un vaso è un'immagine molto dolce e perfettamente IC (lo faceva anche da qualche parte nella serie classica) e il particolare delle ceramiche raku e della scatola di legno rendono questa semplice scena un po' nostalgica e illuminano dei tratti della personalità della ragazza che finora erano rimasti un po' in ombra: il suo amore per le cose belle, la sua empatia verso gli altri. Il gesto finale di Yama ricalca quello che aveva fatto Kei con Harlock e che Meeme aveva copiato, e si ricollega al momento introspettivo iniziale, dove Meeme sembra trovare un qualche equilibrio nuovo nel suo rapporto col Capitano. "Quante cose possono perdersi in una evoluzione?" è una frase che mi è piaciuta moltissimo. Meeme però ora sembra capire Kei molto meglio di quanto facesse prima e il suo gesto di tenerle la mano è insieme delicato e pervaso di sincera amicizia. Un altro bellissimo capitolo, con uno stile fluido e nitido. Complimenti.

Recensore Veterano
17/03/14, ore 21:37

Ciao Dea Bastet. Prima di tutto complimenti per il disegno (la mandibola lo persa per casa per lo stupore xd). Molto belli e passionali i pensieri di Harlock e di Miime, come passionale la scrittura e la spiegazione delle scene, l'ho letto con la massima attenzione per non perdere il filo di quanto intrigante era la scena.
Che posso dire altro: complimentoni e scusami se non ho recensito prima.
Cordiali saluti e rinnovo dei complimenti, che li meriti tutti e non mi stancherò mai di farteli!
Alla prossima
Blackjack0999

Recensore Master
16/03/14, ore 22:46

Trovare le parole per recensire questo capitolo è compito assai arduo, ma ci proverò.
Non posso che accodarmi a chi ha recensito prima di me. Le atmosfere soffuse e intriganti sono affrescate con sapiente mano da artista comprovata, e ci trasportano in un sogno che pare quasi un nube di nebbia che avvolge chi legge, trascinandolo un altro dove. La descrizione ricca e particolareggiata delle varie situazioni illustrate, cattura l’attenzione del lettore e lo ingloba direttamente sulla scena, come se stesse assistendo quasi ad pièce teatrale, dove gli attori Harlock e Meeme ci regalano un tripudio di languida sensualità descritta con garbo ed eleganza. Finalmente si torna dai protagonisti, dopo tanto aspettare possiamo gustare il primo assaggio di questa simbiosi che sarà anche il preludio ad un amore inconfessato e taciuto cento anni.
Che dire, con la tua scrittura sei riuscita ad ispirare anche me, mi inchino alla tua bravura e come Harlock levo il calice alla tua salute!
PS Il disegno è stratosferico, ma è scontato, perché già ci avevi deliziate con la tua bravura, ora anche io pretendo un terzo! ;)
 

Recensore Veterano
16/03/14, ore 18:59

Allora.. anche in questo caso prima di scriverti ho lasciato passare un giorno.. perchè se scrivevo subito prob la mia recensione era una serie di frasi disarticolate tanta l'emozione che mi hai scatenato!

Capitolo spettacolare.. bellissimo... quello che mi piace tanto di te è la tua bravura nelle descrizioni...che se sono sempre difficili e che nelle scene d'amore diventano una vera sfida nel non cadere nel volgare o nel ridicolo (a aggiungo nel disgustoso... ho letto certe cose davvero di cattivissimo gusto spacciandolo per fan fict)
Sei stata quasi poetica nel raccontare questa prima volta di Harlock e Mime .. con tutte quei dubbi e le loro difficoltà che nascono dall'essere di due razze diverse e con nature diverse.
Cioè.. vorrei chiedere a Mime (e lo chiedo a te che sei l'autrice)ma come erano gli uomini della tua razza e "come si faceva" a Yura? Mi ha lasciato un pò interdetta vedere Mime così attenta.. a chiedere cosa deve fare.. a ripetersi il termine bacio per capire bene.. ma che non batte ciglio nel trovarsi davanti Harlock nudo in vasca???? Roba che a una donna umana faceva venire come minimo un infarto (se poi pensiamo all'Harlock del film..) XD XD
Battuttacce a parte... splendida anche la parte di Harlock che da capitano diventa un vero cavaliere che pensa prima di tutto alla sua compagna e alle sue sensazioni ..ma che svela un altarino!! Faceva tanto l'indifferente ma eccome se aveva pensato a baciare mime in quei cento anni!!!Hai capito il capiten (scusa ma ho visto dei pezzi di film in francese e mi piace troppo la loro pronuncia!)...
Un'altra cosa che mi ha colpito è l'intimità che lega i due protagonisti .. intimità che può nascere anche se non ci sono rapporti fisici ... Mime che entra come se niente fosse nella stanza di Harlock.. che gli prepare il bagno, che ha l'accortezza di rimettergli la benda per non accecarlo.. e lui che tiene la sua divisa nella sua stanza.. son gesti di persone che sono davvero legate, amanti appunto ... sai non voglio stravolgere la tua idea del racconto ma mi piacerebbe tanto (magari in un'altra fic) che ci raccontassi secondo te come è nato questo rapporto fra Harlock e Mime in base alla versione del film che è mooolto diversa da quella del manga.. facci un pensiero!! Sono sicura che ne faresti un altro capolavoro!
Applausi per la fan art... lo sai quanto mi piacciono! Sono stupende .. e ora ti sfido! Visto che non c'è due senza tre ne voglio un altra.. un bel bacio a figura intera ...e si.. vestiti! Sei così brava che vorrei vederti all'opera con i nuovi costumi del film che sono bellissimi ma anche complicati!

Sicura che con questo mi manderai a quel paese... ma si te lo dico anche stavolta.. me racomando!!

Ah.. ultima cosa .. mi chiedevi nella risp alla mia recensione il discorso di mime che pensavo anche io chiusa in bagno per ore e ore .. nel mio caso tutto è nato da una lettura veloce... sono talmente curiosa di vedere cosa ci riservi che appena vedo il nuovo capitolo lo leggo velocissima per poi rileggerlo con calma .. e sul momento mi ero dimenticata della parte in cui Yama la vede al motore a dark metter! E poi... era inevitabile.. hai sconvolto il fandom con il tuo Harlock buzzurro hihihi... a presto my dear!

Nuovo recensore
16/03/14, ore 16:22

Amore e sensualità s’intrecciano, si rincorrono e si susseguono in questo ventesimo capitolo di ‘Symbiosis’ dove accade, finalmente, tutto quello che fin dall’inizio auspicavamo accadesse tra Harlock e Meeme. Con i dovuti tempi, ovviamente. Il ‘tutto e subito’ avrebbe compromesso lo sviluppo introspettivo dei protagonisti, che è la materia prima dai cui trae linfa vitale questo racconto che tu hai vissuto in ogni sua fibra. E lo hai ‘sentito’ talmente tanto da avercelo saputo trasmettere in maniera encomiabile, soprattutto se pensiamo che di professione sei un’artista. In ‘Harlock e Meeme’ c’è esattamente tutto quello che mi aspettavo… disegno compreso! Sapevo che non ti saresti fermata soltanto al primo (‘Libertà di desiderare’- Capitolo 16) e che, al momento opportuno, ne avresti inserito un altro per rendere ancora più ‘visivo’ il tuo affresco letterario. Quale momento più opportuno di questo? Tempistica perfetta, come perfetto è lo sviluppo emozionale del rapporto dei due protagonisti. Per mio gusto personale, ho apprezzato maggiormente i pensieri di Harlock e Meeme scritti in corsivo rispetto alla minuzia dei particolari dell’approccio stesso (ne comprendo, tuttavia, la necessità) che, onore al merito, sono scritti in tono lieve e delicato. Così come delicato è l’animo di Harlock nell’avvicinarsi alla ‘prima volta’ di Meeme. L’erotismo c’è, eccome, ma è elegante. Nota di merito. Mi è piaciuta molto anche la frase ‘Ancora come sempre, è lei a vincere’. Meeme è una donna: aliena sì, ma pur sempre una donna. E le donne, si sa, vincono sempre ad ogni singolar tenzone. Anche se dall’altra parte c’è uno uomo come Harlock. Ma poi le sfumature si colorano di rosso, e questo mi piace ancora di più. Dà proprio il senso della simbiosi. Altro non aggiungerei, perché il capitolo parla da solo e brilla già di suo. Ancora come sempre, brava.
Detto questo, e ti chiedo scusa in anticipo, mi permetto di usare questo spazio per rivolgere un ‘invito’ a Targaryen, che reputo persona di grande sensibilità. Ai miei occhi le sue recensioni (lunghissime!) non appaiono come tali in quanto le considero una sorta di ‘racconti inespressi’ in cui sente la necessità di rafforzare e condividere quanto tu hai scritto. Il motivo è chiaro in quanto Targaryen, nel corso di un ‘botta e risposta’ tra recensori, ha riportato uno stralcio di un suo racconto mai pubblicato in cui si evince il fatto che il suo punto di vista è totalmente identico al tuo. Tant’è che è uscita allo scoperto proprio con ‘Symbiosis’, in onore del quale ha cambiato persino avatar. Tutto ciò è splendido, in quanto è nata una simbiosi nella simbiosi! A questo punto, però (e qui mi scappa la deformazione professionale), mi piacerebbe tanto leggere più un suo testo su EFP, anziché una recensione ‘racconto nel tuo racconto’. Spero di essere stata chiara e di non aver urtato la sensibilità di Targaryen che, a mio avviso, potrebbe diventare una delle piacevoli scoperte che ho fatto su questo fandom. Ho trovalto molto interessante quello stralcio pubblicato in cui spiega il motivo che la porta a considerare Meeme come la sola ed unica compagna di vita per Harlock. Quanto ho detto è in buona fede, Targaryen può considerarlo un complimento. Poi, se vuole, è liberissima di mandarmi a quel paese! Questa, ovviamente, è una battuta, perché su EFP siete molto più buoni rispetto alle migliaia di persone che incontro nel mio ambiente di lavoro, che è praticamente una ‘fossa di leoni’ (tipo i Lannister!).Un abbraccio a Dea Bastet e a Targaryen , Aphrodia7

PS: Cara Dea, non vorrei avessi frainteso il mio pensiero su Targaryen. Lo dico perchè nella risposta con l'autore ho avvertito la tua volontà di volerla come 'proteggere' dalle mie affermazioni. Non ce n'è bisogno. Ognuno è libero di scrivere o meno, di avere i propri tempi. Mi sono limitatata a sottolineare l'evidenza. Meglio di chiunque altro, qui, conosci le dinamiche del mio lavoro perchè ne abbiamo spesso parlato nelle nostre conversazioni sulla casella di EFP. La mia è curiosità intellettuale, desiderio di vedere talenti in azione. Chi ama veramente la scrittura e sa di avere una carriera più che soddisfacente dovuta unicamente a tanta gavetta (mai avuto santi in Paradiso!) e basi consolidate nel tempo, prova soltanto piacere nel talento altrui. Non ci sono attese da parte mia nel caso di Targaryen, per la quale nutro rispetto. Lo stesso che ho per tutti gli autori e recensori di Capitan Harlock. Mi auguro solo che le cose seguano il loro naturale corso e, soprattutto, che avvengano. Tutto qui. Ma lasciamo, però, che sia Targaryen a rispondere, se vuole (e sottolineo se) , a quanto ho detto. Non credo le servano intermediari. Mi auguro di non averti contrariata e di non aver creato scompiglio. Se così fosse, me ne scuso fin da ora. Ti abbraccio forte, mia adorata Dea Bastet! Ed estendo l'abbraccio a Targaryen, che porta il nome di una dinastia a me cara.
(Recensione modificata il 17/03/2014 - 12:48 am)

Recensore Junior
15/03/14, ore 19:30

Di nuovo ciao, Dea Bastet.
E’ buio in questa stanza mentre i miei occhi divorano frase dopo frase, eppure io non vedo parole dinanzi a me, ma immagini che si susseguono l’una dopo l’altra, talmente vivide da spingermi a credere di essere lì, invisibile spettatrice degli eventi da te descritti.
Vedo il gesto di Harlock, che esita prima di accarezzare la divisa di Meeme e che poi cede e sfiora la stoffa con le labbra, richiamando alla nostra mente lei e le sue dita che scorrono sulla bocca dischiusa di un Harlock addormentato capitoli addietro. Desiderio e curiosità, altre due facce dell’amore.
Vedo il tumulto di emozioni che sfuggono al controllo di Harlock mentre giace immerso nella vasca di ottone, rivelato dai lampi di colore che emergono dal freddo blu che lo circonda. Un Harlock immobile, il suo capo reclinato all’indietro e il bicchiere di vino tra le mani. Un Harlock che sembra mio.
Vedo il letto che si anima assumendo quasi vita propria, ammantato di rosso ed illuminato dalla luce della luna capace di portare la notte anche nel gelido spazio. Perché quale migliore testimone dell’unione di due corpi e di due anime della notte? Il letto, magistralmente descritto, è rischiarato dalla luce argentata, mentre tutto il resto è buio, come a preannunciare ciò che deve accadere.
Davanti ai miei occhi vedo Harlock, solo Harlock, non più capitan Harlock, perché del capitano qui non vi è traccia. C’è l’uomo, solo l’uomo, l’uomo che brucia di passione e che mostra per la prima volta a Meeme e a noi la sua vera natura. “Vuoi che ti baci?”, domanda, “Vuoi che smetta?”, ripete, “Vuoi che mi fermi?”, aggiunge. Cosa vuole Meeme? Cosa desidera Meeme? Non cosa vuole Harlock, non cosa desidera Harlock. Trovo sublime l’immagine che ci viene restituita dell’uomo Harlock, consumato dal desiderio eppure capace di dominarlo in nome dell’amore. Perché sono i desideri di Meeme l’unica cosa che conta davvero e perché egli non intende prendere ma donare. Donare sé stesso a lei, non prendere lei. Ma quando si ama il confine tra prendere e donare sfuma e baciando le sue labbra e la sua pelle lui lo capisce. Averla per la prima volta tra le sue braccia lo sta facendo impazzire di desiderio. Eppure per lei egli si costringe ad un agonizzante controllo, perché non può permettersi di spaventare la donna che ormai non può più sopportare di perdere. Ha compreso il suo cuore, Harlock? Ha finalmente capito? Forse sì. Intanto nella penombra di quella stanza rispetto, gentilezza e passione danno vita ad un Harlock lontano anni luce dal distante capitano seduto in plancia nel suo scranno e muovono insieme le sue mani e le sue labbra in una danza quasi dimenticata ma non perduta.
Insieme ad Harlock, vedo Meeme. L’eterea creatura custode di conoscenze infinte è ora solo una donna che giace per la prima volta tra le braccia di un uomo. Ha quasi le sue paure, ha quasi le sue insicurezze. Chiede ad Harlock cosa deve fare, teme di non riuscire a gestire ciò che sta accadendo. Meeme è sempre aliena ed avvolta in una bellezza ultraterrena, eppure non è più quasi dea tra i mortali: il profondo sentimento che nutre per il compagno ha mandato la sua maschera in frantumi. Si chiede cosa significa desiderare, Meeme, irrimediabilmente perduta nelle sensazioni che le mani dell’uomo suscitano in lei mentre scorrono sulla sua pelle. Rivela a noi, attraverso il suo timore di apparire debole ed incapace di proteggere Harlock, quanto assoluto sia il suo amore per lui, e si arrende consegnando a lui il controllo del suo corpo e dei suoi pensieri. Amo la poesia di colori che ci trasmette l’immagine delle dita di lui che creano scie di luce scorrendo sul corpo della donna … pennellate rivelatrici di piacere in lento, sensuale movimento sulla tela delle loro emozioni. Trattengo il respiro finché lei perde il controllo, invadendo lui con la sua fulgida luce, quasi il riflesso moltiplicato all’infinito di quel limite che Harlock ha involontariamente superato durante quel loro primo, ormai lontanissimo bacio.
Vedo la luce, vedo il verde sfumato di rosso, e penso al colore dell’aura che Meeme vedrebbe volteggiare intorno all’uomo che la sta amando se solo riuscisse a guardare … rosso, rosso scarlatto … rosso come il fuoco della passione, rosso come il copriletto su cui giacciono, rosso come il vino che sembra sangue … Gioisco per quegli occhi tenuti sempre aperti, finestre sulla loro anima mentre si scoprono e si amano.
Sento riverberare nella mia mente i pensieri dei due amanti che colpiscono con una potenza disarmante, pervasi da sensazioni di vita passata e di occasioni perdute, da echi di lontane future speranze e da nuove disarmanti verità. Quante volte Harlock ha desiderato baciare Meeme e quante volte si è trattenuto temendo di non fare cosa gradita? Milioni di volte, si risponde. Come può lei, da sempre sua ancora di salvezza “in ogni momento di smarrimento e di dolore”, essere così leggera tra le sue braccia? Come possono loro, che si conoscono meglio di qualsiasi altro essere vivente, essere costretti ad esplorarsi piano come fossero due sconosciuti? A cosa hanno rinunciato nei decenni trascorsi insieme? Meeme ha sempre desiderato quell’uomo? Egli è sempre stato anche questo per lei? Lo ha sempre anche amato come solo una donna può amare?
Per la prima volta tutti noi comprendiamo in maniera quasi violenta quanto la vita di Harlock e Meeme sia da sempre intrecciata e quasi ci si stupisce dell’ingenuità di Yuki Kei. Sa Yuki Kei che Harlock e Meeme vivono insieme? Sa che gli abiti di lei sono custoditi nella cabina di lui? Conosce i loro riti? Sa che Meeme è solita accendere poche candele nella loro stanza da bagno, per non ferire il suo occhio cieco, mentre l’acqua riempie la vasca? Sa di quanto Meeme faccia parte di Harlock e di quanto lui veneri lei? Le risposte a queste domande non hanno ormai alcuna importanza, poiché domande e risposte prendono vita con l’unico scopo di fare comprendere a noi la profondità del legame che li unisce. Il legame prima poteva essere solo percepito, ora squarcia la nostra mente come un lampo nella notte.

E poi il quadro …
Il quadro è emozione tradotta in tratti di matita, è passione, è desiderio allo stato puro. Harlock è completamente rapito, perduto in Meeme, e lei è in sua balìa, nuda, nel corpo e oltre, nel più profondo della sua anima. Nuda solo per lui, estasiata sotto il suo tocco.
Non c’è il capitano in colui che ha gettato il proprio mantello, solo Harlock, solo l’uomo che ha sciolto le catene avvolte intorno ad un cuore per troppo tempo dimenticato. Non c’è l’eterea creatura fatta di veli e di luce in colei che risplende sotto l’ardore delle sue labbra e il rovente gioco delle sue mani, solo Meeme, solo la sua donna tramutatasi in sospiri.
La loro passione sembra impossibile da contenere, scivola dai loro corpi attraverso pennellate di colore, tingendo di rosso le lenzuola su cui si uniscono e sigillando il loro voto. Null’altro esiste, solo loro e il loro amore finalmente libero di mostrare sé stesso.
PS: Non ho citato la bellezza degli ambienti, dei corpi e delle atmosfere che le tue parole dipingono, perché non serve. E’ un dato di fatto, ormai elemento vitale di ciò che scrivi. Essa esiste, semplicemente, e si staglia fulgida dinanzi a noi che leggiamo e che ci perdiamo in essa.

Per Aphrodia7:
Può forse un drago avere necessità di essere protetto? Può forse averne colui che lo cavalca sulle lande ghiacciate oltre la Barriera? Fuoco e Sangue, e che brucino i Lannister con tutti i loro leoni! Scusa, Aphrodia7, ma dopo i tuoi continui rimandi all’opera di Martin non ho saputo resistere.
Ti rispondo solo ora poiché, per me come per molti di coloro che scrivono e recensiscono su questo sorprendente fandom, la mancanza di tempo rappresenta spesso il più grande ostacolo da superare. Ti confesso che ho trovato alquanto curioso il tuo invito nei miei riguardi, e non tanto per l’invito in sé, graditissimo poiché indice di un apprezzamento da parte tua che forse neppure merito, ma per il contesto che hai scelto per rendermene partecipe. Solitamente, infatti, gli “spazi recensione” sono spazi attraverso cui comunicare con l’autore e con l’autore soltanto. Per tutto il resto esistono le caselle di posta. Ti invito perciò, nel caso in cui tu voglia in futuro dialogare con me, a farne uso come fanno tanti altri. Sarò ben lieta di risponderti, senza tediare inutilmente chi ci sta leggendo e a cui questo nostro scambio può anche non interessare, in quanto completamente fuori tema. Ciò premesso, dico a te ciò che ho già riferito a coloro che hanno sollevato l’argomento: io amo scrivere, ma scrivo per passione e non per professione. Non ne sarei in grado e neppure mi interessa. Per ora intervengo in questa sede unicamente per recensire. In futuro, tempo permettendo, forse pubblicherò, ma non ora e mai per essere “scoperta”, bensì solo ed unicamente per far sognare insieme a me chi avrà la voglia e la pazienza di leggere le mie fantasie. Tu ritieni chiara la ragione del mio “uscire allo scoperto” dopo aver letto alcuni capitoli di Symbiosis. Spero di non arrecarti offesa dicendoti invece che la tua ipotesi non corrisponde al vero e spero altresì che non me ne vorrai se la verità la terrò per me. Ti dico comunque che il taglio che ho scelto per le mie recensioni, “racconto nel racconto”, ha come unico obiettivo quello di comunicare all’autrice quali sensazioni suscitano in me i suoi scritti, e lo faccio con gioia perché provo immenso piacere nell’illuminare i suoi dipinti con le mie parole e perché lei mi ha più volte domandato di fare esattamente questo. Le mie recensioni non sono professionali, come deve essere in questa sede che di professionale ha ben poco e come del resto non lo sono le tue, ma servono all’autrice e ciò è più che sufficiente. Perché una recensione, come tu ben saprai, al di là del complesso mondo che vi ruota intorno è e deve essere solo per l’autore, non per altri. Permettimi anche di ringraziarti per l’interesse che hai dimostrato nei confronti di quanto da me scritto, come da te dichiarato e come testimonia la tua conoscenza dei miei interventi sin dagli albori. Invidio la tua memoria, che ti permette di ricordare persino il mio cambio di avatar in occasione del mio primo scambio con Dea Bastet. Io leggo sempre con grande interesse ciò che tu scrivi, ma non ti nascondo che avrei difficoltà a ricordare con tale precisione simili dettagli. Detto ciò, mi ritaglio un ultimo spazio per ringraziare di cuore Dea Bastet, le cui splendide parole hanno suscitato in me intensa commozione. Parole che io non interpreto come una difesa nei miei confronti, ma come un complimento a me rivolto ed immensamente gradito. Ma del resto, come tu hai detto, Dea Bastet ed io siamo in Symbiosis, verdissima s’intende, e forse ho travisato. Un saluto caloroso.

(Recensione modificata il 17/03/2014 - 03:50 pm)

Recensore Master
15/03/14, ore 19:03

La ragazza ci ha messo "un po'" di tempo, ma comincia a prenderci gusto! E te credo! E anche Harlock finalmente si lascia andare, pur con tutte le remore e le attenzioni del caso, non avendo a che fare con un'umana... davvero un tesoro!
Raramente ho letto una scena d'amore (soprattutto il bacio, che secondo me è una delle cose più difficili da descrivere bene) rappresentata in modo così poetico, tenero e nello stesso tempo passionale e romantico, senza mai nemmeno sfiorare il volgare (o il ridicolo... perché a volte capita anche questo, in certe storie). E' molto coinvolgente anche l'alternanza dei pensieri e delle sensazioni dei due protagonisti (soprattutto quelli di Meeme, quando "si chiede come sia stato possibile non conoscere prima d’ora tutto questo..." o si domanda "Sei anche questo Harlock? Sei sempre stato anche questo?"). Incredibile come due persone possano vivere per tanto tempo l'una accanto all'altra senza mai conoscersi veramente! Però capita...
Non commento la scena della vasca da bagno e la bellissima fan-art per motivi... morali!
Complimenti davvero!

Recensore Master
15/03/14, ore 17:12

Ma tu ci vuoi MORTE!! La prossima volta metti un cartello lampeggiante con scritto: preparare tovaglioli per bave, calmanti per battiti accelerati e cubetti di ghiaccio per raffreddare i bollenti spiriti!!!
Che dire?? Che dire?? Il colpo di grazia me lo ha dato il tuo meraviglioso disegno (che ti rubo spudoratamente e metto nella collezione delle mie fanart preferite). Questo capitolo sprizza sensualità, dolcezza, timore e passione da tutte le lettere!!!! Mi alzo in piedi e ti applaudo a scena aperta!
Detto questo torno in me e ti dico che sei stata bravissima a gestire la situazione. Ho trovato il tuo Harlock un vero gentiluomo (quasi un santo) per la delicatezza e la gentilezza che ci mette nel suo approccio con Mimeh. La loro "quasi" prima volta è stata un crescendo di emozione e di passione... non so che altro dire....bravissima. Sono sempre più convinta della mia decisione. Un bacio.