Wow, Aturiel!
Questa drabble è poesia pura. Ho gli occhi sgranati, e l'ho dovuta rileggere tre volte prima di riuscire a trovare le giuste parole per commentarla. E tuttora non sono sicura di aver avuto successo in questa impresa.
E' davvero, davvero splendido ciò che hai scritto, e il ricamo che hai intessuto con le parole. Rispecchia così profondamente la nostra complessità umana di continui, necessari, assurdi paradossi (il "loquace silenzio", primo tra tutti).
Sono rimasta folgorata da questa immagine: "Un’equilibrista che per conoscere i propri limiti prova salti mortali sulla corda, cadendo in una morte prematura o facendo sgranare il cuore agli spettatori."
Ho una passione sfrenata per gli equilibristi e gli acrobati, e molto spesso, quando mi chiedono di descrivermi, mi definisco un giullare di corte, perché amo intrattenere (non tanto con buffonate, quanto con quel genere di salto mortale sulla corda che ti conduce a un finale incerto - ma in qualsiasi caso stupefacente). Quindi quando ho letto queste tue parole, mi sono entrate dentro e mi hanno lasciata stupefatta, perché risuonavano così enormemente con la mia essenza. Che è quindi, oso dire, anche la tua. E quindi, forse, anche quella di qualcun altro che, leggendo, vibrerà come me in risposta a queste tue immagini.
Complimenti, Aturiel. Questa è pura meraviglia.
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