Ciao ben tornata . titolo azzeccatissimo harry è in fase piagnucolosa , da bambino capriccioso che non riesce ad avere il suo giocattolo. Ha sempre creduto che tutto gli fosse sempre dovuto per via della sua triste infanzia e destino e che lui non dovesse fare altro che chiedere e scoccare le dita per averlo , ma sta volta ha sbattuto ben duramente la sua testaccia dura .
Daph è arrivata ed ha deciso che è ora che harry ricominci a vivere o meglio ad agire , gli ha lasciato il tempo per commiserarsi , ma adesso basta deve combattere e chi meglio di una serpe può riaccendere la fiamma della lotta nel prescelto .
“SCENDI DA QUEL CAZZO DI DIVANO!”
Daphne, per favore…”
“Per favore un cazzo! Scendi!” – urlò, indicando con l’indice puntato verso i suoi piedi il punto esatto in cui avrebbe dovuto mettersi una volta in piedi.
Ma Harry non aveva nessuna intenzione di muoversi da quel comodo giaciglio e Daphne, bellissima donna rinomata per la sua inesistente pazienza, iniziò a strattonarlo per un braccio.
Peccato che Harry pesasse molto più di lei e che i suoi tentativi di farlo scendere non lo smuovessero nemmeno di un millimetro.
Vedendo che non otteneva nulla, e con la pazienza ridotta allo zero assoluto…“Te la sei cercata tu!”… Daphne schiantò Harry.
e si ha aspettato , ha usato le parole e i modi gentili tipici di una ragazza educata ma visto che hanno fallito ha deciso di ricorrere alle tecniche da serpi forse non educate e leali ma di certo molto efficaci , be anche la pazienza finisce a un certo punto e harry le ha fatto toccare il fondo della paziezza e il suo punto di rottura , nick avrebbe anche voluto aiutare l’amico ma uno sguardo della sua ragazza gli fa passare qualsiasi voglia di intromettersi ci tiene alla pelle lui!
“Dì un po’…” – disse Daphne, ignorando i suoi lamenti. – “… hai pensato a un modo per risolvere ‘sta situazione?”
“Non ancora…” – disse Harry, con voce fioca“Quindi no.” – chiarì la bionda.
“Daphne… è troppo presto…”
“Troppo presto un corno! Sono passate due settimane Potter. È un tempo più che sufficiente! O preferisci passare l’eternità a piangerti addosso e a chiederti quanto ingiusta sia stata la tua vita?”Era cattiva, era velenosa. Era la Daphne che a scuola non si faceva mettere i piedi in testa da nessuno. Non ce la faceva più a vederlo ridotto in quello stato e non riusciva a sopportare l’idea che Weasley fosse riuscito nel suo intento.
brava daph concordo con lei , ha sprecato fin troppo tempo , doveva agire subito il giorno dopo al massimo piu aspetta piu sarà difficile e poi non vorra mica che ron l’idiota vinca vero?
“Tu ti stai piangendo addosso!” – precisò. – “E lo sai perché ti piangi addosso? Perché sai fare solo quello!” E perché dovrei? Non sei forse tu quello che viene dalla casa dei puri di cuore? O finora ti sei solo riempito la bocca di belle parole? Ma guardati…” – disse con un tono di voce che portò Harry a scuotere la testa più volte, come a chiederle in quel modo di non proseguire oltre.Forse perché sapeva che non ci sarebbe andata giù leggera.
“… da quanto non ti fai la barba? Sembri un vagabondo! Fossi in Ginny, non ti riprenderei indietro neanche se mi pregassi in ginocchio!” Perché invece di auto commiserarti, non inizi a studiare un modo per risolvere ‘sta situazione? Perché invece di mandarle fiori, cioccolatini o quel cazzo che le piace ti nascondi dagli occhi di tutti? Questo non è essere uomini, Potter! Questo è essere Ron Weasley!”
concordo con la serpe, piagnucolare , non saper cosa fare è da ron , non da harry e tanto meno da uomo, spero che ha furia di frequentarlo ron non lo abbia reso simile a lui, un codardo che non si prende mai nessuna responsabilità . Daph sa che ci sta andando giù pesante e che sta rischiando ma vuole aiutarlo a risalire dal baratro , e se la presenza e la comprensione non hanno avuto risultato è ora delle minacce e degli insulti qualunque cosa lo faccia reagire ed iniziare cosi a ritornare in se . harry ha bisogno di una nemica di una serpe per rialzarsi e daph lo sta aiutando mostrando a nick una parte di se nuova
La bionda ferma il fidanzato è certa che harry non le farà nulla Una volta di fronte a lei, Harry si bloccò. Portò le mani a distanza ravvicinata dal collo della donna che ancora non fece una piega mentre dietro Nick perdeva lentamente anni di vita.
“Tu sei… tu sei…” – non riusciva a trovare l’insulto giusto per descrivere la bionda.
“Avanti, cosa sono? Una stronza? Una Serpeverde? Cosa sono Potter? Se con Ginny non ne sei capace, parla con me!”
Harry abbassò le braccia e Daphne non lo accettò. Non accettò quella resa.
e si daph non accetta l’ennesima ricaduta dell’amico no sta volta lo colpirà a ripetizione fino a che non stara in piedi da solo , ha capito che deve parlar e sfogarsi e gli sta dando l’occasione sperando che il moro la colga al volo
Ma reagisci, porca puttana!” – urlò Daphne, sull’orlo delle lacrime. – “Dove cazzo le tieni le palle quando servono? Cos’è? Sei solo bravo ad andare in giro per il mondo a risolvere indovinelli ma quando è ora di tenerti strette le cose cui tieni di più, rinunci?”
“Senti chi parla!” – urlò Harry, rianimatosi di scatto.
Daphne si bloccò. Finalmente una reazione.
e si anche il moro sa dove colpire e quali parole usare per ferire l’amica dando senza volere delle notizie a nick che non comprende di cosa parlino e che teme di vedere la loro amicizia frantumarsi , ma non è il rischio almeno non sta volta
Qui si sta parlando di te e del fatto che non stai facendo niente per riprenderti Ginny. Hai sprecato due settimane a piangerti addosso, a dirti quanto la vita fosse stata ingiusta con te, ma eccoti l’anteprima, Bambino Sopravvissuto: la vita non è mai giusta! Sta a noi prenderla in mano e farla andare come vogliamo o lasciarla decidere per noi! Adesso te lo chiederò una sola volta e ti conviene che la risposta sia quella giusta!” – disse, mettendo bene in evidenza la sua bacchetta.
Harry serrò la mascella.
“Rivuoi Ginny, sì o no?”
“Sì, ma!…”
“Niente ma, pezzo d’asino!” – urlò Daphne, fuori da ogni comandamento con la bacchetta che sprizzava scintille dalla punta. – “Sì o no, brutto idiota?”
“Sì!”
“E allora muovi il culo Potter, perché da quello che ho visto l’ultima volta a casa di Ginny, avrai da sudare una trentina di camicie, altro che sette!”
E si la serpe è veramente sull’orlo di una crisi di nervi e di perdita totale di pazienza stanca di dover fare da consolatrice ad un anima in pena che è tale solo per colpa sua e si adesso che deve combatter veramente che fa molla senza neppur tentare peggio di qualunque serpe .
harry si rende conto che l’amica ha ragione su tutti fronti Nemmeno a lui era piaciuto sentirsi dire quelle cose da Ginny ma non perché non volesse sentirsi rimproverare, ma perché la rabbia della sua ragazza – non l’avrebbe mai definita ex – era stata di una portata tale che si era finalmente reso conto di quanto realmente l’avesse ferita.
evviva suonino le campane , merlino, morgana siano ringraziati il leone ha smesso di fare la serpe ha ripreso il suo ruolo di combattente , deciso a riconquistarsi la compagna di cui solo ora ha capito le ferite inferte in anni di sbagli e scelte solitarie
“Era molto arrabbiata.” – disse Harry, riferito a Ginny.
Daphne sollevò un sopracciglio.“Ah.” – fece atona. – “Tu una donna scaricata all’altare la definisci semplicemente molto arrabbiata? Però…” – obiettò, fintamente sorpresa.
Harry grugnì.“E com’era, sentiamo?”
Daphne si schiarì la voce.“Evidentemente, Potter, non hai imparato un granché quando frequentavi Serpeverde.” – disse, davvero delusa. – “Non ti abbiamo forse insegnato che per risolvere un problema, devi spogliarlo di tutti gli abbellimenti?”
Harry si fece serio e comprese.
“Dici che Ginny è arrabbiata? Anche.” – disse, accondiscendente. – “Ma forse non hai tenuto conto di una cosa. Quella ragazza ti sbava dietro dal primo anno di scuola.
Effettivamente la pover gin mi sa che a volte ha rimpiatto e maledetto il fatto di essersi innamorata a prima vista di lui insomma prima al massimo se la vedeva la vedeva come una sorte di sorellina poi di palla sempre dietro al fratello e solo quando lei finalmente è cresciuta e venuta forse a patti con l’impossibilità del suo amore ed ha deciso di riprendersi la sua vita fa il primo passo e poi “Finalmente tutto finisce e in teoria ci sarebbe dovuto essere il “vissero per sempre felici e contenti” ma di nuovo tu ti senti in obbligo di decidere per tutti e la pianti all’altare. Sai come mi sentirei io? Umiliata. Profondamente umiliata. E non mi riferisco solo al fatto che l’hai piantata in chiesa davanti a centinaia di invitati, ma perché per l’ennesima volta hai preferito non tenere conto dei suoi sentimenti, di decidere per lei. Ma cosa la credi? Una stordita mentale che non sa prendere una decisione? Da questo punto di vista, Ginny è molto più Serpeverde di te.”
“E allora che faccio?” – sbottò il moro, esasperato. – “Una in queste condizioni come fa a perdonarmi?”
lui fa un mezzo passo avanti solo per poi lasciarla sola per andare a combattere e poi non soddisfatto la pianta pure all’altar io direi che arrabbiata è poco io direi incazzata nera come una benshee . va bene che l’amore rende un po folli ma non ci impedisce di prendere decisioni .
“Voglio sentirti dire che ce la farai, dovessi impiegarci una vita intera!”
Harry si zittì. Daphne aveva perfettamente ragione.
“Ce la farò.”
Daphne sollevò un sopracciglio, chiedendosi se ne era convinto o se lo diceva giusto per farla stare zitta.
“Davvero!” – esclamò Harry, mezzo indignato perché non era stato preso sul serio.
“Ti conviene.”
finalmente il prescelto come una fenice è risorto dalle sue ceneri più combattivo e determinato che mai a riconquistare colei che è la ragione unica della sua vita sa che sarà difficile e che probabilmente la lotta con voldy in confronto era uno scherzo ma non si sarebbe arreso anche perché aveva l’impressione che se solo avesse vacillato la sua amica serpe lo avrebbe ucciso.
Intanto al manor una nuova copia sta facendo i primi passi e finalmente si sta godendo i primi baci come se fossero degli adolescenti anche se la riccia ha ancora molte domande da fare
La serpe infatti era riuscita dove ron aveva fallito ossia a fare andare a fuoco la donna
La sua foga nel cercare le labbra della donna era pari all’assetato che vede la fonte dopo giorni di pellegrinaggio nel deserto. La desiderava. E da molto piu tempo di quanto lei avesse potuto immaginare
Baciarlo non le bastava più. Voleva di più.Voleva essere sua in tutti i sensi. Voleva sentirlo su di sé – dentro di sé – e sentirsi davvero completa.
La foga che stava mettendo in quel bacio – voleva divorarla – gli faceva incavare le guance. Voleva prosciugare le sue energie, voleva sentirsela addosso, voleva avere un pretesto per prenderla in braccio e portarla ovunque lei volesse. La sua erezione stava diventando fastidiosa e temeva potesse rovinare quel momento, perché non era certo che fosse ancora pronta per completare il loro rapporto.
Adesso lei era sua – a costo di metterle un cartello addosso con scritto “Lasciate ogni speranza o voi che guardate” – ma questo non implicava che avesse il diritto di metterle fretta in un passo importante come il rapporto sessuale.
Ci sarebbe andato con calma, le avrebbe dato il tempo di cui aveva bisogno per abituarsi all’idea di loro due insieme e, sempre con calma, avrebbe affrontato con lei il discorso.
E si la nostra serpe si che sa comportarsi da vero uomo e nonostante il desiderio di unirsi a lei sa trattenersi per non spaventarla deve e vuole lasciarle tempo per abbituarsi all’idea di loro due come una copia e poi con calma parleranno anche di rendere fisica la loro unione! Sempre detto che era mille volte meglio lui del rosso !oviamente avrebbe preso le sue precauzione del caso per scoraggiare eventuali rivali
Che ne dici di trasferirti in camera mia?” – chiese Draco, mentre la teneva tra le braccia mettendola cosi non sembra certo deciso ad aspettare ma forse non sono l’unica fraintendere
“Non pensare subito male.” – disse, continuando a baciarla.
“Ci siamo appena trovati…” – iniziò, sperando di non risultare melensa. – “… non vorrei affrettare i tempi…”
Lui le morse leggermente il mento e lei, presa alla sprovvista, si zittì.
“Vorrei svegliarmi con te, la mattina. Credi che sia un problema questo?”
Lei negò con il capo.
“Non sono un animale, Granger.”
“Lo so.” – disse lei. – “Non l’ho mai pensato.”
mi chiedo fino a quando riuscirà a mantener il suo proposito!
“Il gazebo che c’è in giardino…” – disse Hermione, esitando.
“Sì?” – chiese lui, divertito.
“Hai detto che solo voi Malfoy potete attivare l’incantesimo, ma non mi risulta che io e te siamo legati in qualche modo.”
Draco stirò le labbra in un pigro sorriso. Parte del merito è del pettinino che ti ho regalato.” – disse, omettendo tutta la spiegazione che era stata un’idea della madre. “E’ stato un dono di Lucius a mia madre, è una sorta di passepartout.”
“E l’altra parte?”
“Dai per scontato che ce ne siano solo due.” – disse Draco, conscio di stuzzicare la sua curiosità.
“Perché? Quante ce ne sono?”
Draco la sentì agitarsi sotto di sé.
“La seconda è che al tuo arrivo, avevo dato tutte le disposizioni del caso.”
Un po’ si sentì delusa.
“La terza…” – fece una pausa carica di aspettative. – “… è che da quando ho capito che dovevi essere mia, tutto ciò che c’è all’interno del Manor si è adeguato a questo mio desiderio.”
tho luc anche senza saperlo ha fatto l’unica cosa buona chissa come la prenderebbe se sapesse che quel dono ora orna la testa della mezzosangue e che in un certo senso le da i privilegi delle lady
Malfoy Manor è vecchio di secoli. Tutti i precedenti possessori hanno apportato svariate modifiche in base alle proprie esigenze e necessità. Quella di mio padre è stata che la futura signora Malfoy avesse libero accesso a qualsiasi ala del castello e che se si desiderava non far entrare nessuno in questa casa, allora le protezioni si sarebbero attivate, escludendo a suon di Schiantesimi l’intruso.” “Così, quando ho iniziato a sentirti mia, il castello ha sbloccato le protezioni, in modo tale che se tu ci avessi messo piede dentro, non saresti stata cacciata
ma ci fa o lo è è evidente che è turbata , va bene che sa quanto la magia puo essre potente, ma qui anche se sottointeso dra le sta facendo capire che un intero manor la sta gia considerando praticamente la padrona e che vede e sente un legame che ancora non sembra essersi manifestato
“Per me è difficile da accettare.”
“Cosa?”
“Intanto che un uomo abbia fatto tutto questo casino per me.” – ci tenne a precisare con il suo solito tono da maestrina che lo fece ghignare divertito. – “E poi che una casa si modifichi in base alle esigenze del suo proprietario.”
“Dovresti sapere che la magia può tutto.”
Granger… Granger calmati.” – disse andando da lei e prendendole le mani fino a intrecciare le loro dita. – “Se non ti conoscessi bene, direi che sei nervosa.” – osservò, centrando il nocciolo della questione.
“Non sono nervosa! È una domanda legittima per cercare di capire…” – insistette lei.
La sua inutile arringa venne zittita da un bacio di Draco
E si herm è nel panico ha paura di non essre all’altezza del biondo , scema!
Non sei ancora convinta?”
“Non è quello. Sto ancora pensando al fatto che tu sia partito per me.” – disse, con la voce carica di incredulità. – “Voglio dire… mentre io pensavo a come fare per sopravvivere a tutta la situazione che avevo addosso, tu cercavi di essere una persona migliore per me, per meritarmi.” – Hermione sentì un potente calore sull’addome e comprese che la mano di Draco si era posato su di esso.
“Mi hai insegnato tanto senza saperlo.” – le sussurrò all’orecchio.
“Sì, e mentre tu mi prendevi a esempio io me ne stavo lì a piangermi addosso.” – si criticò.
“Abbiamo avuto due percorsi di maturazione differenti. Tutto qui.
Se la notte sembra essere passata tranquillamente e senza intoppi altrettanto non si puo dire per il risveglio, infatti la riccia non è abbituata a svegliarsi tra le braccia di nessuno e men che meno del biondo che invece vede realizzato il suo sogno
In un primo momento, pensò di essersi immaginata tutto: Malfoy, la sua dichiarazione, Narcissa Black, la scuola, Ron… e di essere invece a letto con il rosso che, in realtà, si era dimostrato essere il fidanzato che ogni donna vorrebbe al proprio fianco. L’attimo successivo invece, la consapevolezza che tutto ciò che aveva immaginato era la solida realtà, le labbra di Hermione si arricciarono di tristezza per poi sorridere
E si fa un certo effetto sapre che un uomo è cambiato solo per poter conquistare o meglio anche solo per potersi sentirsi meritevole di lei .
Era una posizione molto intima e che per lei aveva un grande significato. Non ricordava più quand’era stata l’ultima volta che qualcuno aveva protetto lei e non il contrario. La sua nomea di studentessa modello e abile strega aveva sempre portato le persone a chiederle aiuto e lei, man mano che il tempo passava, si era ritrovata imprigionata in un ruolo che non voleva, ma che aveva dovuto sostenere per non deludere gli altri. Harry e Ron soprattutto.
e si e per fortuna che erano loro due gli uomini ossia coloro che dovrebbero proteggerla ,ma tra i tre i veri pantaloni li portava lei , che li proteggeva sia dai pericoli sia dall’ignoranza
Era come se questa specie di consapevolezza l’avesse portata a comportarsi in modo tale da essere sempre pronta a salvare gli altri: aveva adottato un modo di vestire molto più pratico, suoi occhi non stavano mai fermi un secondo, sempre pronti a catturare un movimento sospetto e intervenire così per salvare qualcuno.
insomma sembrava che indossasse sempre una tenuta da battaglia , in perenne all’erta
, i due maschietti si sono sempre approfittati di lei vedendo solo la mente e mai il corpo o il suo esser ragazza
L’unica volta in cui aveva tentato di essere diversa era stato al Ballo del Ceppo. Per una volta voleva essere lei la principessa e Viktor era stato un principe impeccabile, se si trascurava il dettaglio della lingua.
E quando Ron le aveva rovinato quell’unico momento di libertà da quell’opprimente maschera, era stato come se avesse fatto un brutto volo, come si suol dire, dalle stelle alle stalle. Si era sentita brutta, fuori posto, come la sfigata della scuola con l’apparecchio che crede bastino un po’ di rossetto e lo smalto sulle unghie per essere belle. Ricordava di aver buttato l’abito da qualche parte nell’armadio e di essersene completamente scordata; aveva chiuso la memoria, eliminando il ricordo del ballo, per quanto poteva, e cercando di concentrarsi sullo studio il più possibile
Lo sapevo io che il rosso era solo fonte di guai , è riuscito a rovinare ad herm il suo unico momento magico , la serata vissuta solo per se stessa senza la perenne maschera della saggezza fatta persona
Sentiva il calore della pelle di Draco arrivarle alla schiena ed era piacevole, qualcosa alla quale non avrebbe rinunciato tanto facilmente. Sentiva di essere tornata in possesso delle energie fisiche e mentali per difendere la sua fetta di felicità e mangiare vivo il primo che si sarebbe intromesso tra lei e quella fetta.
Ebbe l’impulso di girarsi e baciarlo con foga, di recuperare quei quattro mesi – per lei – e anni – per lui – facendo l’amore fino al ritorno a scuola, ma non lo fece. Quella era la prima cosa bella che le era successa da quella famosa notte e non l’avrebbe rovinata a causa della fretta.
e si anche la nostra Leoncina si è ripresa ed ora lottera con le unghie per difendere la felicita che dra sembra essre riuscito a ridarle
Tu ancora non mi credi, vero?”
“Non è, che non ti credo.” – sussurrò lei. – “E’ che mi sembra assurdo, fuori da ogni logica.”
“Perché devi pensare che ci debba per forza essere un filo logico in questo? L’amore non è forse irrazionalità e passione?”
Il suo rossore si accentuò maggiormente alla parola “passione”. L’aveva detta con un’inflessione talmente erotica da farle venire la pelle d’oca. Draco se ne accorse e le sorrise con quel mezzo ghigno che le fece accelerare i battiti del cuore.
e si herm si rende conto che non solo la fama del biondo è veritiera ma che neppure lei ne è immune e qusto la fa sentire vulnerabile
Draco, eccitato per la vicinanza con il corpo della donna, non superò mai quella soglia. Non era così stupido da rovinare anni di lavoro su se stesso e la sua dichiarazione perché non era stato in grado di dare il tempo a Hermione di abituarsi a quella situazione e all’idea che loro due, un giorno, avrebbero fatto l’amore.
“Non ti obbligo a far nulla, tranquilla.”
Hermione non era per nulla convinta. Insomma… non la obbligava a fare niente che non volesse, eppure continuava a starle sopra. Cos’era?
Ti fidi di me?”
Ed eccolo lì, il Maledetto!
Sempre pronto a tirar fuori la questione della fiducia per farle fare cose di cui non era sicura ma che, alla fine, si rivelavano sempre azzeccate per lei e non così orribili come invece apparivano. Dunque, che fare?
“Io… ho paura…” – pigolò, sperando di non averlo offeso.
“Non devi averne…” – sussurrò, piccoli baci sul collo e sugli zigomi. – “… non voglio penetrarti.”
Hermione sbarrò gli occhi. Aveva chiamato le cose con il suo nome.
Non aveva balbettato, perché la parola conteneva il nome del suo organo sessuale, l’aveva detta con fermezza e decisione, consapevole di esso e della sua esistenza.
“Voglio che tu conosca altri modi per avere piacere senza necessariamente unirsi.” “Adesso rilassati e lascia fare a me.” – le sussurrò. L’uomo, lieto di averle fatto capire che con lui non avrebbe mai avuto niente da temere, si compiacque nel sentire Hermione diventare creta sotto di sé. Addirittura la vide trattenere un sorrisetto divertito con un pizzico di imbarazzo per tutte le paranoie che aveva fatto per non essersi lasciata andare prima.
Per non essersi fidata prima di lui. Era così bella. E così sua.
e si sembra che la serpe sia al fine riuscita a scacciare il fantasma del rosso e a far riprender ad herm il suo giusto senso di possesso del suo corpo e delle sue emzioni
Ciò che era successo poco prima, era stato molto importante per Hermione. Aveva aggiunto un altro grado di intimità col biondo, gli aveva permesso di avvinarsi molto più che a qualsiasi altro uomo e aveva scoperto che non si era sentita a disagio, come aveva invece immaginato.
Capì anche che non doveva fare di tutta l’erba un fascio e che se con Ron era stato un disastro su tutta la linea, ciò non significava che avrebbe dovuto essere lo stesso con Draco o con qualsiasi altro uomo avesse potuto frequentare.
Aveva buttato via otto anni della sua vita in base a un’errata convinzione.
e si mai paragonare ron a dra |