Io non merito nessuna dedica, perché quel che faccio è semplicemente darvi il supporto che meritate. Anche se ne ne meritereste molto, molto di più.
Non conoscevo neanche questa canzone (mi sento molto ignorante), ma le parti che hai deciso di usare si addicono perfettamente alla narrazione, la completano in qualche modo. E poi quelle righe sono così calzanti *salva la canzone tra i preferiti*
Mmh, dunque: qui ho una precisazione da fare. In genere a me lo yaoi non piace, neanche lo leggo. Direte voi: allora perché hai aperto questa storia? Semplice, portava la vostra firma! Nelle vostre storie so sempre per certo di non poter trovare banalità, sciocchezze, ribaltamenti di personalità e zero trama (come nel caso del dilagante fanservice di questo fandom). Aprendo una vostra storia so sempre di trovare una serie di parole che mi porteranno a riflettere, ad emozionarmi, a rivalutare le mie convinzioni. Chapeau! Sapete già, ne abbiamo già parlato mi pare, che in realtà non ho mai pensato a questi due come una coppia prima di leggervi, ma adesso non mi pento di aver cominciato a farlo. Perché quelli che vedo qui sono semplicemente Break e Reim, nient'altro. Sono solo loro due, con i loro difetti, le loro paure, i loro sentimenti. Quell'affetto che li lega forse non si può definire amore, chi può dirlo, ma credo sia qualcosa di simile: hanno bisogno l'uno dell'altro, si fidano l'uno dell'altro. Cos'altro serve, a parte un grande coraggio?
Devo confessare anche di essermi commossa ad un certo punto e no, non è perché sono una piagnucolona, è perché l'immagine che avevo di fronte era così azzeccata, così ben descritta e crudele nella sua inevitabilità da impedirmi di rimanere impassibile. Mi riferisco alla scena in cui si parla della cecità di Break. Sarà che è un tema che sento molto caro, in cui (avendo pressocché gli stessi gradi di una talpa) non fatico ad immedesimarmi con tutto il cuore, ma mi sono scese le lacrimucce :')
Tra l'altro è ben scritto anche tutto il travaglio interiore del nostro Cappellaio, il suo sentirsi sempre inadeguato, la sua disperazione, e per citare Shelly, la sua necessità d'esser salvato. Io non avrei saputo fare un ritratto così accurato.
E Reim (poverino, lo metto sempre in secondo piano): non so, mi ha sempre fatto un po' tenerezza, questo personaggio. Intelligente, acuto, eppure mi è sempre sembrato tanto fragile, non meno di Break. Lui, secondo me, esiste in funzione dei suoi amici (o qui, dei suoi affetti). Li pone anche davanti alle sue stesse priorità, perché il suo cuore è così grande da impedirgli di fare altrimenti :') Come coppia sarebbero davvero ben assortiti, in effetti.
Ok, adesso la smetto di annoiarvi con questo papiro assurdo, ma non prima di dirvi: non smettete mai di scrivere!
Un abbraccio,
thyandra |
