Recensioni per
Against the Odds
di andromedashepard

Questa storia ha ottenuto 94 recensioni.
Positive : 94
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
03/08/14, ore 16:55

Geniale l'idea della Pinnacle Station.
Effetivamente é un plothole gigantesco non spiegare perché solo per quella missione Shep si porti dietro TUTTI i Fantastici 4+9 invece dei soliti 2.
Ero curioso di vedere i risultati della prova alla Pinnacle, ma purtroppo..."keep calm and shit! shit! shit!" :D

Recensore Junior
05/03/14, ore 16:21

Eccomi, ancora viva, mi perdonerai gli errori di battitura, sto scrivendo col cell ed è un calvario :-) Leggendo questo capitolo mi è venuta in mente una cosa che mi scrivesti in una recensione: la cosa che più ti faceva soffrire nella loro storia non era tanto la malattia o la morte di Thane, ma il fatto che dopo omega 4 se ne siano andati ognuno prr la sua strada, dimentichi dei progetti fatti insieme ... ecco qui c'e tutto quello che manca nel gioco, tutto quello che avrei voluto vedere e che invece non c'è stato, laddove il gioco ha lasciatomun grande vuoto tu l'hai colmato con momenti preziosi, indimenticabili, promesse e progetti che assumono improvvisamente un senso e un'importanza vitale... ho davvero apprezzato questa prima parte, intensa e commovente, dove si capisce che ormai non possono piu fare a meno l'uno dell'altra... shepard ha risvegliato thane ma è assolutamente evidente che si tratta di un sostegno reciproco ... e, nonostante tutto, non si riesce a dimenticare la realtà, appena fuori dalla navetta ...da ogni loro gesto o parola trapela la consapevolezza che tutto questo è destinato a finire. È il tragico di questa storia: non c'è mai la serenità totale e assoluta che momenti del genere dovrebbero portare con sé. e ora la seconda parte: bella e dinamica, finalmente qualcuno ha dato un senso all'assenza di tutto l'equipaggio dalla nave :-) mi dispiace si sia interrotta così, mi sarebbe proprio piaciuto sapere chi sarebbe "morto" per primo XD temo non lo saprò mai ;-) Complimenti per questo splendido capitolo e in bocca al lupo per la tua nuova vita!! Alla prossima!!

Recensore Junior
19/02/14, ore 23:07

Ann, questa Ann mi è mancata tanto, nonostante abbia avuto una valida sostituta –ben più che valida direi eh- in queste settimane di pausa qui su efp.
L’inizio è stato praticamente un’iniezione di dolcezza. Da questa parte ci sono loro, sul pavimento gelido di una navetta, che si concedono appena qualche attimo di pace, qualche sorriso… dall’altra c’è la voglia quasi opprimente di immaginare un seguito a quello che stanno costruendo. Eppure quell’impazienza si blocca sul nascere, si ferma davanti all’ostacolo del buonsenso. Hanno paura di fantasticare, hanno paura di considerare opzioni, seppure non sono promesse. Ed è una cosa che mi spezza il cuore, vederli così in continuazione… felici, ma mai del tutto, mai se considerato l’interrogativo di un futuro. E poi è inutile che ti sottovaluti così, alcune azioni semplici, gesti che possono sembrare banali tu li tratti in tutt’altra maniera. Ann è tua, i tratti del suo carattere ho imparato a conoscerli e ho scoperto mano a mano quali sono le ragioni che la fanno muovere e le danno uno scopo, i valori in cui crede. L’impressione che io ho avuto fin dalla prima volta che ho letto una Shrios tua, è che il tuo Thane non è semplicemente un personaggio che curi e fai muovere… te lo assicuro, io vedo proprio lui, è lui al cento per cento in ogni azione e parola.
Lui che la prende in giro ma che resta impassibile per vedere la reazione di Ann… per poi ridere l’attimo dopo. Non lo so, è reale, è come lo immagino e come sono certa che sia. Poi c’è la parte in cui lei capisce che è il momento di accantonare quell’idillo e rimettere i piedi per terra, tornare ad essere un comandante. Appena varca la soglia torna la paura, i ricordi di quello che le ha chiesto di fare l’Alleanza.
Questo è un punto che mi ha riportato subito alla storia che hai scritto per concludere un po’ la loro storia –giusto perché non la cito abbastanza…- perché qui c’è l’esempio perfetto di lei che si lascia andare, magari Thane le darà risposte che lei ha già preso in considerazione, anzi, quasi sicuramente… però lei non ha bisogno di qualcuno che le regali risposte, ha solo bisogno di sentirsele dire dalla persona a cui ha finito per legarsi senza riuscire ad evitarlo.
Mi è sempre piaciuto moltissimo vedere la crescita di un personaggio che lentamente finisce per cambiare ideali, voltandosi indietro ad un certo punto del cammino solo per sorridere delle scelte dettate dall’inesperienza. Qui Ann non riesce a barricarsi dietro il suo solito scudo da soldato perché è consapevole di quanti sbagli potrà commettere e lui è al suo fianco, pronto a sostenerla in tutto. Però lei è pronta a sostenere lui a questo punto, e come avevi espresso tu nella chiusura di quell’analogia stupenda su Perseo e Andromeda.
Credo poi che sia superfluo accennare l’ondata di malinconia che mi ha inghiottita non appena Thane si concede un momento d’immaginazione, lo vedo e vedo lei che fa di tutto per non incoraggiare troppo quelle fantasie, ma il suo cuore non fa a meno di obbligarla a fare il contrario.

Il cambio della destinazione di Shepard e compagni di squadra rispetto all’altra storia è stato apprezzatissimo. Se ai tempi eri riuscita a farmi immedesimare completamente in Shepard che, dal nulla è costretta a fare i conti con il rapimento di tutto l’equipaggio ed è bloccata senza poter fare niente tranne che aspettare, qui sono stata trasportata ancora di più dal nuovo scenario. Qui nessuno si accorge che qualcosa non va, che la Normandy non ha la premura di contattarli quando l’installazione dovrebbe essere stata conclusa.
Ann è presa dalla battaglia tanto quanto lo sono stata io, sorridendo a tratti, finendo per accorgermi di stare valutando io stessa quali sarebbero potuti uscire per primi o per ultimi dalla simulazione. E poi arriva la batosta fortissima del messaggio di EDI, Shepard che si sente smarrita per un attimo e s’impone di cercare la lucidità ad ogni costo mettendo da parte tutto ciò che non fosse coraggio e determinazione.
Come ti ho già detto, sono impaziente di leggere il prossimo capitolo, ma so anche che più ci avvicineremo alla conclusione inizierò a sentire una malinconia sempre più forte. E’ bello guardarsi indietro e vedere la strada che si è fatta, anche se si prova un po’di tristezza.
Al prossimo capitolo, e complimentissimi per riuscire a catturare in questo modo l’attenzione e per regalarci ogni volta qualche minuto di letture bellissime.
Dipinti ad olio un bel po’ verdi <3

Recensore Junior
19/02/14, ore 21:31

Bentornata! E un ritorno col botto, oserei dire.
Parto dalla soundtrack, che come è sempre è stata impeccabile., congegnale al capitolo e ai vari momenti che ha i descritto qui. La prima canzone della lista l'ho adorata. Era la prima volta che la ascoltavo. I miei complimenti davvero. Scegliere una soundtrack adatta è difficile, ancora più difficile è trovare quel legame tra testo e musica.
E tu ci sei riuscita benissimo.
E ora il contenuto. La tenerezza del primo paragrafo, quello tra Andromeda e Thane in quella navetta, dove Shepard mostra un lato che non mostra a nessun altro, quale che sia la romance, anche se riesce meglio vederla una scena simile con Thane o Garrus come LI. Momento meraviglioso, ricco di pathos, con quell'aggiunta di quella domande che chiunque si porrebbe in una situazione simile a quella di Shepard.
Svegliarsi due anni dopo essere clinicamente morta, trovare tutto il proprio mondo stravolto, i compagni sparsi per tutta la Galassia che credono ormai di averti persa per sempre, Istituzioni e persone in cui avevi posto la tua fiducia che ti voltano le spalle abbandonandoti al tuo destino e costringendoti a firmare un patto col Diavolo per portare a termine la tua missione.
L'avere di fianco volti amici è una cosa fondamentale, avere accanto qualcuno che ti ama davvero per ciò che sei e non per l'uniforme che indossi credo sia la cosa migliore che possa capitare. E nel tuo caso mi riferisco a Thane, che lo sto scoprendo sempre di più attraverso le tue righe.
E intanto, ci sono due cose che incombono: Omega4 e il processo dopo gli avvenimenti di Aratoth. Nonchè un qualcosa chiamato Razziatori.
Riguardo alla parte conclusiva, la simulazione a Pinnacle Station è stata una genialata. A quel dlc non ho giocato, ma vederlo qui, sotto questa luce, è stato divertentissimo, nonchè uno stacco necessario per riempire il tempo durante il famoso attacco dei Collettori alla Normandy. Il dialogo con il Salarian è stato un qualcosa di eccezionale e divertente, perchè mi ha ricordato una conversazione tra giocatori in multiplayer. La conclusione del capitolo mi ha fatto stringere il cuore, per il fatto che ho ancora molto vivido il ricordo di quel momento in cui si manovra Jeff in ME2, con quel finale straziante...e con il fatto che il buon Moreau sia uno dei miei personaggi preferiti, posso capire lo stato d'animo della tua Shepard in quel momento.
Un grosso abbraccio, e in bocca al lupo per tutto. A presto.
Nad.

Recensore Veterano
19/02/14, ore 08:04

Lei e il suo tempismo <3
Bentornata Ann, bentornata all'autrice e bentornato a Thane; è un piacere rileggervi, soprattutto quando fuori dalla finestra si affaccia timidamente il primo raggio solare, che rinfrancherà una giornata che sembra avere un senso pratico solamente nella riflessione.
Partiamo dall'inizio, sperando di non essere così arrugginita da non riuscire ad articolare nemmeno una frase di senso compiuto. 
Ci hai lasciati, nell'ultimo capitolo, con un altissimo tasso emotivo, una specie di catarsi che ha visto i protagonisti di nuovo da soli a decifrare non solo le sensazioni che sono costretti a provare, ma anche una situazone che non ha nessuna volontà di spiegarsi chiaramente di fronte alla contrapposizione che essi vogliono imporle. Non c'è scampo, solo "forse", dati da decisioni difficili da intraprendere e, in conclusione, da accogliere. Accettare loro stessi è il primo passo, accettare loro stessi in una situazione particolarmente tragica è soltanto uno dei mille problemi che li circondano. Mi sembra scontato dire che quelle quattro pareti sono state essenziali per fare un ulteriore passo avanti non solo nella loro relazione, ma anche nel contesto della storia vera e propria. Logicamente, Shepard non può esporre a nessun altro questo genere di "debolezza", che debolezza non è, alla fine, ma si tratta pur sempre di un'umanità che Shepard non può permettersi di dimostrare a qualcuno al di fuori di quel mezzo da sbarco. Boh, ho fangirlato troppo, forse ho visto un arcobaleno ç-ç 
La cosa che ho più apprezzato di questo capitolo è data sicuramente dall'atteggiamento di Ann, professionale e decisa, anche con la montagna di peso che è costretta ad accollarsi. Focalizzata sulla missione? A dir poco. Concentrata affinché tutto vada per il verso giusto? Direi che le mancano le strisce di vernice nera sulle guance e la fascetta rossa alla Rambo ed è pronta definitivamente xD
Ok, lo ammetto: ho fangirlato malissimo. Vai Garry!! Rendi onore alla Concussive Shot Squad <3 <3 Troppe coccole
La terminologia è stata qualcosa che mi ha fatto fangirlare peggio, perché boh, mi ha messo una voglia matta di giocare, ma anche una nostalgia pazzesca per le primissime partite che si facevano al multi... con il tempo agli sgoccioli, ormai quelle partite sono rare, o peggio, uniche ç-ç 
La scelta del punto di vista mi è garbata parecchio, in più la conversazione che Shepard ha avuto con Ochren è stata calzante a dir poco, perché la condivido. Ricordo il discorso che abbiamo fatto un paio di giorni fa, a proposito degli ideali, delle motivazioni, e non posso non quotare malissimo ogni riga. Certo che erano dei gatti randagi, con problemi e scazzi che andavano al di là di un obiettivo del genere! Dei gattacci spelacchiati a cui Shepard ha dato la possibilità di concentrarsi su qualcosa di impossibile, rendendoli però consapevoli di poterci riuscire, e questo è importante, perché le idee hanno sempre bisogno di qualcuno che le sostenga in prima persona, per poter essere seguite ed accolte. Se mi affiderei ad un leader come Shepard? Lo dimostra il fatto che lei si sia messa da parte per dare la possibilità ai suoi uomini di dimostrare che dopo anche poco tempo riescono ad approfittare di una coesione (ahem) fuori dal comune, sostenendosi a vicenda e fidandosi anche di persone che fino al giorno prima non sapevano nemmeno esistessero.
Oddio, mi erano troppo mancati, Ann mi era mancata pazzescamente! Sapere che questa storia sta finendo mi mette sia una tristezza immonda, sia una voglia pazzesca di rileggere tutto e trovare altri mille spunti. La storia non finirà mai, finché ci sarà un motivo per discuterne, per approfondire... 
Un ottimo capitolo e un ottimo rientro in scena
Perfetto in ogni riga, in ogni riflessione, sono davvero felice di averlo letto e di aver constatato che, nelle tue mani, le idee buttate lì diventano spettacolari e coerenti dalla pianta fino alle doppie punte dei capelli di Miranda u-u
Un abbraccio e grazie a te, ci voleva davvero leggere qualcosa di tuo per iniziare bene la giornata <3

Recensore Veterano
19/02/14, ore 07:20

Non sapevo fosse un'idea di Johnee, ma appena ho cominciato la seconda parte di questo capitolo ho pensato "questa è una genialata!". Questa idea della Pinnacle Station è stata grandiosa anche perché sei riuscita in questo modo a dare un senso a quell'espansione che mi ha sempre lasciata non poco perplessa.
E' perfetta in questo contesto, invece, così come perfetto è l'intero capitolo e ti assicuro che sono stata felice di poter iniziare in questo modo la mia giornata odierna.
La prima parte è di una dolcezza struggente ma, come sempre, è anche ricca di temi importanti che fanno pensare. In particolare il colloquio con quel dannato Razziatore. E' vero: ogni volta, le loro affermazioni tendono a sottolineare l'inutilità degli sforzi del comandante ed è inevitabile che la tua Ann abbia dei dubbi, specie dopo una prova così dura in cui i suoi nervi, il suo sangue freddo e la sua umanità sono state messe a dura prova.
E ci voleva esattamente un Thane per ridarle fiducia e coraggio, ricordandole il significato del soprannome che le spetta. Se non mi fossi innamorata di Thane nel gioco, la prima volta in cui l'ho incontrato, di certo questa tua storia mi avrebbe fatto innamorare di lui. Poi lo sai, ormai il mio cuore appartiene a Garrus, ma tu fai di quel drell una figura a cui è davvero difficile resistere. E non credo ti serva la rassicurazione che riesci ad ottenere questo risultato senza una sola sbavatura, senza mai uscire dalle caratteristiche proprie del personaggio (però te lo ripeto di nuovo, perché una rassicurazione superflua di certo non ti urterà :D).
L'idea di mettere alla prova il proprio equipaggio prima dello scontro finale è stata geniale, come ti ho detto subito. I complimenti vanno anche a Johnee, ovviamente, ma ti assicuro che hai fatto un lavoro eccellente con quella sua idea. Perché le motivazioni di Shepard e le sue considerazioni sono un piccolo capolavoro e ribadiscono una volta di più le capacità del comandante di essere il miglior leader possibile, probabilmente l'unico in grado di tenere unita una squadra così eterogenea e nel saperla sfruttare nel migliore dei modi.
Le considerazioni sugli organici, ciniche, sono un altro capolavoro. Sono convincenti e le controfirmo con entusiasmo, accompagnata da tristezza e rassegnazione.
"Datemi un punto di appoggio e vi solleverò il mondo". Questa frase, attribuita ad Archimede, anche se forse non è stata mai davvero pronunciata, è il commento che vorrei lasciare alle tue parole, che mi hanno toccato nel profondo, in maniera complessa. Perché sì è vero, purtroppo. Anche noi organici possiamo essere facilmente diretti (se non addirittura manipolati) da chi sa quali sono i tasti giusti. Basta uno sforzo minimo per ottenere risultati giganteschi. Ammetto di continuare ad avvertire piccoli brividi di inquietudine a questo pensiero. Di certo continuerò a pensarci sopra.
Uno splendido capitolo, Ann. Uno dei più belli che tu abbia pubblicato finora.
Ribadisco l'entusiasmo sincero per questa tua storia e ti faccio i miei complimenti entusiasti per tutti i risultati che hai ottenuto nella cosiddetta "real life". Un abbraccio forte e affettuoso,
S.