Seconda classificata al contest “My fictional crush”: Addormentata, M4RT1
Grammatica e sintassi: 9,7/10.
“Di chi spera davvero che una spilla a forma di Ghiandaia potesse portar fortuna...”
Tutta la storia è scritta al presente, quindi anche questo verbo dovrebbe esserlo: “possa”. (-0,3)
Stile e lessico: 9,5/10.
Mi è piaciuto davvero molto il modo in cui hai scritto questa storia, perché fondamentalmente ricalca appieno lo stile di quegli Hunger Games in particolare e riprende ciò che prova Katniss mentre guarda i video, durante la preparazione. La seconda persona non è sempre adatta, ma in questo caso è stata davvero perfetta. È come se una coscienza aggredisse Haymitch e, di conseguenza, anche il lettore. Non mi aspettavo una tale intensità in una storia tanto semplice, eppure hai saputo giocare con le parole in modo davvero intrigante e per questo mi complimento.
L’unica pecca che ho trovato – e che non è nemmeno una vera pecca, ma stona un po’ – è che c’è un punto costellato di “e se...?” che, presi singolarmente, sono anche piacevoli, ma ne hai inseriti due di seguito e in quel punto la fluidità del testo si inceppa. Forse disturba il fatto che siano proprio uno dietro l’altro, perché si noterebbe meno se ci fosse anche solo una piccola frase come intermezzo. Può darsi che sia soggettivo, ma in quel momento ho avuto l’impressione che il testo perdesse di giri.
Originalità: 4/5.
Penso di aver già letto qualcosa sulla morte di Maysilee dal punto di vista di Haymitch (oltre al fatto che la scena riprende in modo abbastanza fedele ciò che già è presente in Catching Fire), ma sicuramente non l’avevo letto in questi termini. Prima di tutto, sono sempre molto affascinata dai parallelismi e dai giochi di accostamento tra personaggi diversi, quindi qui ho trovato vari riferimenti a Katniss e Peeta, qualcosa che assomigliava alla morte di Rue e molte altre cose. Per tutto il tempo, leggendo, mi sono chiesta cosa abbia provato Haymitch vedendo i suoi tributi della Settantaquattresima edizione, se abbia sofferto più degli altri anni. Questo è perché sei stata molto brava a rendere queste similitudini, quasi a voler dire che la sofferenza è sempre la stessa, sempre uguale, e che non conta chi i tributi abbiano a casa perché l’Arena divide e unisce come nient’altro. E mi costa molto dire una cosa del genere, dato che mal sopporto la coppia Katniss/Peeta. Però hai fatto leva su qualcosa di innegabile ed è stato bello leggere questo denominatore comune tra le righe.
Caratterizzazione scena e personaggi: 9,5/10.
Sei rimasta molto fedele alla scena originale – o al video di essa che noi conosciamo – e quindi i comportamenti di Haymitch non hanno lasciato granché scelta, sia per la caratterizzazione che per il tuo modo di interpretarla. Il fatto, poi, che la storia sia venata di un vago sentimento di ribellione mi è sembrato molto calzante con ciò che sappiamo del personaggio nel presente, poiché è insieme a Plutarch e a tutti gli altri uno di quelli che lavora dietro le quinte per liberare Panem e c’è una consistente probabilità che la scintilla sia nata proprio in quel momento. Diciamo quindi che l’introspezione è stata un po’ incanalata, proprio per via della scena preesistente: non avresti potuto seguire un’altra via, ma non per questo l’hai fatto male. Anzi. Hai collegato in modo ragionato il passato al presente, proiettando nella mente del lettore, a ritroso, ciò che era Haymitch prima senza fargli perdere ciò che sappiamo adesso. È come se fossi andata a cercare il precursore di questo personaggio tormentato, inserendo nel suo background un antefatto che costituisce un pezzo di puzzle della sua personalità e giustifica parte delle scelte che compie. Credo che non sia facile da fare (soprattutto se il fatto c’è già e quello che si cerca di costruire è il lato introspettivo), non rispettando appieno ciò che lui è, perché il rischio è proprio che si esageri. Infatti, forse è un po’ troppo dolce e disperato in alcuni punti, ma penso che si possa attribuire al bagaglio emotivo che l’Arena porta con sé – altrimenti non avrebbe menzionato il fratello e, soprattutto, la sua fidanzata – e quindi non risulta fuori dal personaggio.
Gradimento personale: 4/5.
Ci sono poche persone che mi conquistano, parlando di Hunger Games. Ci sono persone che sono una certezza, giusto una o due in realtà, e tutte le altre che sono una piacevole sorpresa o una grande delusione. Tu sei stata senza dubbio una piacevole sorpresa, perché non mi aspettavo minimamente che una storia su Haymitch potesse coinvolgermi così tanto. L’introspezione è davvero ben fatta, e io sono una grande fan dei giri introspettivi – come dico sempre, tra l’altro – per cui impressionarmi è davvero una cosa rara. Eppure ci sei riuscita e mi hai anche lasciata a bocca aperta.
Non ti ho dato il massimo perché mi sembra di capire che sei una Everlark shipper. Non che questo possa influire sulla valutazione, ma ho notato un po’ troppi parallelismi con Katniss e Peeta e mi sono sembrati stonati, sebbene prima ti abbia detto che i riferimenti che hai fatto sono molto interessanti. Però il tornare a casa insieme, il trovare il modo per farlo, ha incrinato appena il grande sentimento di ammirazione che nutro per questa storia. Sono d’accordo che, nei Distretti, sia facile vedere la coppia di tributi più o meno sovrapponibile ogni anno, però questa cosa è stata un po’ troppo. E, sebbene la storia mi sia davvero piaciuta, non posso darti il massimo per via di questo dettaglio. Poi, sai, io sono Team Gale e di certe cose ho l’obbligo di lamentarmi!
Bonus: 1/1.
Malus: /
Totale: 37,7/41. |