Ciaooo!
Eccomi qua a romperti un po’ le palle e a criticarti come ho fatto la scorsa volta. Non chiederti se me la prendo con te, assolutamente no, il punto è che hai delle buone idee e una base grammaticale non male, un giorno potresti scrivere qualcosa di serio e io vorrei “aiutarti” nella maturazione della tua grammatica e della tua narrazione.
Ti correggo per prima cosa il punto grammaticale del capitolo.
a) “ecc…” non si mettono eccetera nella narrazione, puoi metterli nei dialoghi ma MAI nella narrazione
b) “Cercavo di rendere meno noiosa possibile quella mattina” rileggila una, due, tre o quattro volte… non senti come suona male? Questo incatenarsi alternato di nasali a gutturali?? Non senti come stona? “Avrei voluto rendere quella mattina il meno noiosa possibile” magari così stona di meno, no?
c) “tutti i dipinti in casa mia li avevo dipinti io” dipinti… dipinti è orribile posizionato così “Tutti i quadri in casa li avevo elaborati e dipinti io”
d) “‘’Toc, toc!!’’ qualcuno busso alla porta, non era normale vivevamo su un’isola.” Male male male male…se lo legge chi non ha esperienza con la lettura non ci capisce niente! Intanto dovresti mettere l’accento sulla o (ma questo particolare lo possiamo elidere). A prescindere da ciò, ti sei accorta che hai messo tre frasi principali l’una di seguito all’altra e che, devo dirlo, il risultato è pessimo? “”Toc, toc!”(solo un punto esclamativo) bussarono alla porta. Io mi insospettii poiché non era normale, del resto, io e mia madre vivevamo in un’isoletta.
e) “Apri la porta e mi girai verso mia madre. Mi fecce segno di rimanere in camera.” Intanto ad apri manca una i (ho notato che spesso confondi la terza persona del passato remoto con la prima, beh, ripassa la grammatica) secondo poi fai periodo troppo corti (non sei un inglese)
f) “ci dispiace di disturbarla” DI DISTURBARLA?? Assolutamente no! Semmai: “ci dispiace disturbarla”
g) “In quel momento mi ricordai di una cosa, io non ero veramente figlia di Samantha perché lei mi disse da subito che mi avevano trovata sulla spiaggia della nostra isola.” Questa parte è assolutamente brutta e per due motivi… uno al livello grammaticale e l’altro a livello narrativo (il quale troverai di sotto)… iniziamo a piccoli passi: Io mi ricordai… se dici IO sottintendi il mi(espressione puramente dialettale) quindi devi dire o Mi ricordai o Ricordai, ma per una grammatica migliore è sempre meglio dire “In quel momento ricordai ciò che mi aveva detto molto tempo prima Samantha: io non ero figlia sua, lei mi aveva raccolta sulla spiaggia della nostra isoletta quando ero ancora un fagottino”
h) “In quel momento capì tutto.” Sempre il problema che ti ho indicato pocanzi … CAPII non capì.
i) “Dissi puntandoli il dito sul petto.” Non so se è un errore di battitura (possono capitare) o di ignoranza (capita anche quella) ma io ti riprendo lo stesso dicendoti che è PUNTANDOGLI e non puntandoli
j) “uscire da questa vita banale.” Non è questa ma è quella poiché ti sei sempre attenuta ad una narrazione distaccata dai fatti
k) “Arrivammo alla spiaggia e diedi un’ultimo sguardo a casa mia, sapevo che non l’avrei più vista per molto tempo, forse questa era l’ultima volta che la vedevo, sembrava quasi malinconico MIAOH!! Ecco che arriva la mia gattina a disturbare come al solito.” E questo al pari del periodo prima elencato è del tutto orrendo. Prima cosa… un’ultimo… l’apostrofo si mette solo e semplicemente quando la vocale finale dell’articolo coincide con quella iniziale della parola successiva e, al mio paese, UNU non esiste. “Sapevo che non l’avrei più rivista per molto tempo” più… molto tempo. Più nega il fatto che la ragazza possa rivedere casa sua, molto tempo, invece, da una speranza a questa possibilità. Capisci che in una frase del genere non puoi mettere due termini del genere in completa contrapposizione fra di loro?
“forse questa era l’ultima volta che la vedevo”… ma non lo so, passi come se niente fosse da questa a quella… avendo espresso una possibilità nella frase precedente, potevi completamente non scrivere questa frase. Ma se proprio ci tenevi dovevi riformulare tutto il periodo e scrivere: “Sapevo che per molto tempo sarei rimasta lontano da casa, anzi, forse non sarei mai tornata in quel luogo”
“sembrava quasi malinconico MIAOH!!!” ma che c’entra?? Non hai nemmeno introdotto il gatto che eccolo spuntare così, senza alcun senso o significato. Secondo poi torniamo sempre al punto che metti troppi punti esclamativi mentre qua non c’entravano proprio.
“Ecco che arriva la mia gattina” ARRIVA?? È un tempo presente! Non puoi metterlo in una storia costruita al passato remoto!
l) “Mi senta” è un’espressione bruttissima e anch’essa dialettale. Completamente stupida, inoltre. Dovresti mettere un espressione del tipo “Mi ascolti” o “Ascolti”… senta si riferisce ai SENSI ovvero i cinque sensi, non al sentire dell’udito.
Quindi, questa parte l’abbiamo finita (quasi), ora passiamo alla parte narrativa. Trovo la protagonista una ragazzina stupida e viziata che non comprende e non capisce ciò a cui sta andando incontro. È … come posso dire?... un insulto al fantasy una ragazzina che si convince a rischiare la vita semplicemente perché si trova in un castello e avrà un appartamento super lussuoso. Se volevi denotare questa parte un po’ infantile della ragazza non c’era bisogno che lo facessi in modo così… stupido. Hai messo in ridicolo di fronte a chi legge il tuo personaggio. Potevi almeno dire (in pochissime parole) che la ragazza era MOLTO spaventata ma che pensando al Castello un po’ de suo lato vanitoso si rincuorava.
Trovo la narrazione veloce e inesauriente, ovvero: la protagonista scopre immediatamente chi è, non si è mai fatta domande sulla sua vera identità (cosa che fanno anche i bambini a quattro anni) e gli viene rivelato immediatamente ciò che lei deve fare. Viene subito elogiata per la sua bravura e per ciò che lei è. In un racconto la protagonista deve sudare per avere elogi, deve rompersi le ossa per arrivare alla meta, e, soprattutto, deve scoprire pian piano le sue doti.
Per esempio potevi benissimo fare due o tre capitoli in cui capitavano cose strane alla ragazza che facevano capire che realmente lei non era una semplice cittadina del tuo mondo immaginario ma qualcosa in più.
Comunque sia, leggerò e correggerò ancora i tuoi capitoli, fin quando, spero, non sarai abbastanza brava da ricevere da me una recensione postiva.
Lulyx |